Tirare al guizaglio? Quando era cucciola, Scout (la mia compianta Labrador) tirava come una matta al guinzaglio quando la portavo a passeggio, persino alzandosi sulle zampe posteriori per tirare cosi' forte che si strozzava ed aveva dei conati di vomito.
Con l'addestramento, la perseveranza, con il passare del tempo tutti i cani o quasi smettono di tirare. Se tirava per strozzarsi era una sua decisione. Dalle mie parti dicono che il polipo si deve cucinare nella sua stessa acqua.
Le ho tolto il collare di cuoio, e l'ho sostituito con un training collar. E' un collare metallico a cappio con gli anelli della catena che hanno, ognuno, due protuberanze. Quando il cane tira, il cappio si stringe, e le punte (che pero' sono tonde) vengono spinte nel colllo del cane. Non provoca ferite, ma ovviamente se il cane tira forte provocano un po' di dolore. La prima volta che glielo misi al collo e lei tiro' come al solito guai' sorpresa. Un altro paio di tentativi di tirare, e non tiro' piu'. Sono sicuro che Germano non approverebbe questo sistema "coercitivo, "che pero' del resto e' basato sulla sua convinzione che il cane deve pensare e capire.
Mi sembra che il collare a strozzo fatto a termine di legge non è considerato maltrattamento, come il collare elettrico. Non sono d'accordo, ma non sono contrario all'uso di questi collari, specialmente quando le razze di cani ritenute pericolose vengono portate a spasso da ragazzini e ragazzine anche senza museruola. Giovannit, però se parliamo di rapporto uomo-cane, il collare non fa parte di questo rapporto. Come non fa parte qualsiasi strumento che crea al cane dolore o un semplice fastidio. Il rapporto uomo-cane si basa esclusivamente sul rinforzo positivo, solo questo stimola il pensiero del cane, il cane pensa come deve fare per ottenere il premio. Il premio non è altro l'interesse del cane, cioè si osserva il cane per capire cosa vuole in quel determinato momento. Per ottenere quello che vuole, il cane deve fare qualcosa per il padrone e il padrone farà qualcosa per il cane. Si interagisce sempre con un dare e un avere. Pero bisogna lasciare il tempo al cane per pensare a come fare per dare e per avere. Certo che con il collare il risultato si raggiunge prima, ma sono risultati completamente diversi. Sono d'accordo che il cane pensa anche a come deve evitare la punizione, ma sono pensieri completamente diversi. Il cane combatte con se stesso fra il fare e il non fare, vuole fare ma ha paura di fare, con questo pensiero che il cane ha nella testa, al padrone non se lo fila neanche di striscio, non collabora, esegue per non subire. Giovannit, quando incominci a dubitare se sei tu a muovere il cane o è il cane a muovere te, stai incominciando ad interagire con il cane.
 
Giovannit, i cani non conoscono i confini delle proprietà. Per uccidere un cane ci devono essere motivi molto seri, tipo legittima difesa, o per difendere l'incolumità dei propri cani. Non si ammazza un cane per delle galline o perchè ha sconfinato ed è andato a fare la pipì sul radicchio dell'orto. Non è raro che i cani da caccia mentre cacciano ammazzano qualche gallina nella proprietà altrui, non per questo il proprietario ha il diritto di ammazzare il cane, ha tutti i diritti di chiedere i danni. L'argomento è "Rapporto uomo-cane" girare in tondo fa parte di questo rapporto. Sono nato in un paese dove i cani randagi, o domestici tenuti di giorno per strada non mancavano mai, branchetti di 5/6 cani era normale vederli girare per i quartieri. In paese non erano pericolosi per le persone erano più pericolosi per i singoli cani, che si trovavano a passare nella zona del branco. Gli intrusi se potevano scappare, scappavano, altrimenti reagivano con l'immobilità e si lasciavano cerchiare, finiti i convenevoli, ognuno per la propria strada, se qualcosa andava storto qualche morso, qualche guaito, e tutto finiva con la fuga dell'intruso. Molto probabilmente gli stessi cani in campagna potrebbero essere pericolosi anche per le persone. Noi dobbiamo imparare dai cani. Una persona che vede un cane di grossa taglia corrergli incontro, se non ha un posto vicino per rifugiarsi e meglio che non si metta a correre, tutto quello che corre diventa preda, se ha qualche possibilità di non farsi mordere è rimanere immobile. Una volta con me l'immobilità ha funzionato. Ritorniamo all'argomento, per noi è meglio cerchiare che farsi cerchiare, se c'è un cane che cerca di girare intorno al padrone, il padrone deve girare insieme al cane senza mai dare la schiena al cane, lo deve seguire sempre con lo sguardo, il cerchiare è un segnale di dominanza. Insegnare il "resta" al cane girandogli intorno è utile per due motivi, il primo riguarda la dominanza, il secondo riguarda il controllo più facile che possiamo avere sul cane. Non ho detto che girare intorno al cane diventiamo dominanti sul cane, dominanti si diventa con tutto quello che riguarda la socializzazione. Una altro segnale di dominanza è quando il cane si appoggia sulla gamba o gambe del padrone. Un cane tenuto a guinzagli e quando è fermo si appoggia e spinge sulle gamba del padrone è chiaramente dominante.
 
La passeggiata, per il cane deve essere un momento piacevole, non ci deve essere costrizione. La condotta al guinzaglio è senza guinzaglio è addestramento non è una passeggiata. I cani nella passeggiata scaricano la loro tensione, quindi io e sottolineo io, all'andata ai cuccioli e cuccioloni li faccio tirare è gli assecondo nei limiti del possibile a fargli fare quello che ritengono interessante, mi fermo per dargli il tempo di annusare, logicamente nel raggio consentito dal guinzaglio. Al ritorno gli faccio rifare la stessa strada, e visto che l'hanno già perlustrata sono meno distratti, in queste condizioni i cani iniziano più volentieri l'addestramento alla condotta al guinzaglio. Non ci vuole molto a fargli capire che se il guinzaglio si tende la marcia si interrompe, al cane non gli piace stare fermo, il modo per farci muovere lo troverà, quando lo ha trovato sarà lui a far muovere il padrone. Ha interessa a farlo. Il cane fa tutto per interesse, non gli piace essere pizzicato nei propri interessi. Giovannit, per essere leader del tuo cane devi combattere giorno per giorno e lo devi vincere. Quando porto il cane al piede senza guinzaglio sul terreno di caccia mi faccio il mazzo per controllarlo, ma alla fine vinco sempre io, perchè prima di dargli il cerca il cane è rimasto al piede fino a quando ho deciso io. Idem nei riposi durante la serie di turni di allenamento. Dopo il turno ci sono i minuti di recupero, quindi il cane deve rispettare questi minuti e non può prendere nessuna iniziativa, cioe non può decidere di mettersi a cacciare, deve rispettare l'ordine, prima del "piede" e dopo del "cerca". Ogni iniziativa va ripresa con avvertimenti, se non bastassero anche con le minacce, ma mai oltre, altrimenti non ci saranno più dei buoni rapporti fra il cane e il padrone. Lo so che con il frustino in mano o il colare tutto sarebbe meno faticoso, ma anche il rapporto con il cane cambia. Secondo la mia opinione non c'è più un rapporto di rispetto con il cane. Preciso che rispettare il cane non vuol dire umanizzarlo. Il cane è un essere intelligentissimo non bisogna sottovalutarlo. Per capire il cane bisogna scendere al livello del cane, chi socializza lo deve fare per forza, deve essere lui ad entrare nel mondo del cane, perchè al cane di entrare non nostro mondo non glie ne frega niente. Con il cane non si possono fare ragionamenti complessi, però si riesce a dialogare, il cane comunica con il corpo e anche con lo sguardo.
 
    • Ah ok grazie. Il mio cane non ha questi atteggiamenti con me.
      L'unica cosa che fa è che, quando sono seduto in giardino, a volte viene a sedersi o sdraiarsi ai miei piedi o tra la mie gambe (lui è per terra ed io rialzato su una sedia), senza però appoggiarsi a me.

      Questo che cosa potrebbe significare?

      • Segnala
  • Per capire tutti i significati del comportamento dei cani ,bisognerebbe essere cani. Penso che se non avanza richieste ha un comportamento rispettoso.
 
Il concetto che hai descritto, quello del padre che entra in casa e non si muove nessuno, per me è sbagliato, sarebbe giusto invece fare le feste al "capo famiglia" che in questo caso si tradurrebbe in "capo branco", questo è segno di rispetto, se non succederebbe sarebbe come a dire; non ti penso proprio; non ti tengo in considerazione; non sei nessuno.
Giovanni, i tempi sono cambiati, adesso i giovani in autobus non si alzano più per cedere il posto alle persone anziane. Si incominciava ad educare cosi i figli ai tempi di mio nonno, i figli non dovevano decidere niente, chi decideva era il capo famiglia. Giovanni il rispetto non si vede lasciando l'iniziativa hai figli, Sant'Agostino diceva che i figli bisogna baciarli quando dormono. I cani non pensano come noi umani, effettivamente chi non capisce il cane potrebbe pensare che fra il padrone e il cane non c'è un buon rapporto, perchè il cane non va a fare le feste al padrone. Chi invece vede il cane sotto l'aspetto della dominanza e della sottomissione, capisce all'istante chi è il leader. Il rapporto fra il cane e il padrone lo si vede dal ricongiungimento, cioè quando il padrone chiama il cane per ristabilire la gerarchia, da come il cane scatta alla chiamata e da come si presenza al padrone, scodinzola con la coda bassa e quando è vicino la mette da una parte, mai fra le gambe. Adesso io ti chiedo, perchè un cane deve eseguire la chiamata del padrone a tempo zero quando può andare dal padrone a suo piacimento? Il cane che non considera il padrone come leader è quello che quando lo vede gli va a fare un sacco di feste. Giovanni visto che hai fatto delle ipotesi sul pensiero del cane, le faccio pure io, dopo lasciamo decidere quale delle due è la più attendibile. Il cane vede il padrone è pensa: "è arrivato u pazziaril, adesso me lo giro, me lo volto e me lo impano come piace a me. Gli faccio due giravolte, due piroette qualche segno vocale, mi schieno e gli dico onzo accarezzami. Quando il padrone lo accarezza, il cane gli dice bravo anche questa volta hai capito chi comanda.:) I segnali di sottomissione possono diventare segnali di dominanza, i cani imparano in fretta a mentire, per ottenere quello che vogliono fanno di tutto. Un cane che quando era ferito alla zampa zoppicava, ed è stato coccolato con premi e carezze, quando era guarito qualche volta faceva finta di zoppicare per essere accarezzato e coccolato, se il padrone si presta al gioco avrà spesso un cane bugiardo. Non trovo affatto strano che il maremmano difende il gatto o i gatti che vivono nello stesso suo ambiente.
 
Il rapporto con il cane va iniziato da subito, appena il cucciolo arriva a casa si incominciano a mettere i vari "paletti". Incominciare subito è un vantaggio non da poco conto, il cane non dimentica facilmente, questo grazie al suo condizionamento naturale. Come ho già avuto modo di dire il cane imprintato e condizionato, non dimenticherà facilmente il suo padrone. Lo possiamo affidare per qualsiasi motivo ad altre persone che al rientro a casa il cane ritornerà quello di prima. E' ovvio che non lo lasceremo nelle mani al primo che incontriamo per strada. Ed è anche ovvio che al rientro del cane si ristabilirà immediatamente la gerarchia. Se il lavoro di socializzazione è stato fatto bene, il cane al momento del ricongiungimento non ci salterà addosso per la "contentezza" ma aspetterà di essere invitato dal padrone. Il cane l'equilibrio lo acquisisce con l'educazione, fatta con le famose 3 parole: "dominanza-sottomissione-leadership" Un cane con le doti naturali alla massima potenza lo possiamo affidare a un bravo addestratore per farlo valorizzare, se ben educato il lavoro dell'addestratore sarà molto più veloce e molto più facile. Sto dando una mano a un amico che ha una cagnetta di circa di 3 anni, la vuole preparare per la Sant'Uberto, il cane non conosce il fischietto, bisogna perdere tempo per insegnarglielo. Ha timore della minaccia, si chiude quando dopo l'avvertimento si alza la voce con tono minaccioso. Ci vuole tempo per far perdere al cane questo timore. Qui mi riallaccio al vecchio discorso in riguardo all'avvertimento e alla minaccia, oltre non si dovrebbe mai andare.
 
Continuo a non rispecchiarmi in quello che dici, sarà che io vivo su un altro pianeta e continuo a dire che se il cane non mi considera per niente al mio rientro, la situazione non va bene.

Ho dovuto "prestare" Jak, (il pastore dell'Asia centrale) ad un mio carissimo amico che ha una falegnameria in un capannone in una zona industriale, per i vari furti che ha avuto. Per vari motivi, sono andato a trovarlo dopo una decina di giorni, appena ha sentito che lo chiamavo, si è presentato di corsa, a momenti mi buttava a terra. Si vedeva palesemente che era contento, tanto da farsela addosso. Secondo te questo cosa vuol dire?
 
Massimiliano, i messaggi "ospite" non riesco a leggerli.
"Troppo presto,crea un rapporto con il cane,così lo stressi e crei pericolose situazioni" Sono riuscito a leggerlo in una discussione messa in evidenza. Non ho capito cosa intendi ma rispondo ugualmente. Il cucciolo difficilmente si stressa attraverso il gioco, e con l'avvertimento o la minaccia. Si potrebbe stressare restando da solo per parecchie ore, per questo motivo è utile lasciare al cucciolo un gioco o una ciabatta vecchia possibilmente appartenuta al padrone. Qualcuno preferisce non lasciargli niente, per paura che il cucciolo al momento del ricongiungimento col padrone preferisca continuare a giocare con quello che aveva. Per questo si rimedia togliendo il giochino al cucciolo sostituendolo con quello che ha il padrone. Quindi si gioca con il giochino del padrone quando c'è il padrone. Quando il padrone va via, deve restituire il giochino del cucciolo al cucciolo. Ma un cucciolo non potrà mai stressarsi con un "no" impartito a voce bassa come avvertimento o a voce alta come minaccia, perchè dopo segue il bocconcino come premio. E non potra mai stressarsi se l'addestramento lo percepisce come un gioco e senza mai nessuna costrizione. Massimiliano, un cucciolo che si distrae mentre il padrone va a posizionare il riportello, non è ancora pronto per quel tipo di "gioco" oltre a non essere pronto non ha una buona interazione con il padrone. Ci sono cuccioli addestrati, che sul riportello vanno al trotto e rientrano al passo, ci fanno scendere il latte alla ginocchia, proprio perchè sono stati addestrati senza che ci fosse interazione fra il cane e il padrone. Con i vecchi metodi, bastava che il cane eseguisse. Metodo "carota e bastone" semplice e veloce, "chi se ne frega dell'interazione l'importante è che esegue gli ordini" :):)
 
Grazie mille per le esaudienti risposte.
Il cane ha iniziato a riportare autonomamente verso dicembre dell'anno scorso. E' capitato che riportasse fagiani anche dallo sporco e dall'acqua, senza alcun tipo di problema. All'inizio della scorsa stagione non riportava, credevo appunto che avesse perennemente quel difetto nonostante tutti i tipi di addestramento possibili fatti nei mesi precedenti. Ammetto che mi ero rassegnato al riporto, ma tutto d'un tratto ha iniziato a riportare autonomamente. Ha iniziato con un fagiano e da allora non ha più smesso.
Si potrebbe ipotizzare che il cane ancora non era pronto per riportare, fallito il primo riporto, è stato perso buona parte dell'addestramento fatto fino a quel momento. Dalle mie parti ci sono ancora cacciatori, che al cucciolo gli fanno pochi lanci per vedere se hanno il riporto spontaneo, dopo non esagerano per paura di far passare al cucciolo la voglia di riportare, dalla serie "il troppo stroppia"
Per quanto riguarda il rapporto che ho con lui, lui vive in giardino e quindi sono perennemente "vicino" a lui. Ha delle regole ben precise che gli ho imposto, ovvero dorme sempre fuori nella sua cuccia, quando sono a casa la sera lo faccio entrare un paio d'ore fin quando gli ordino di uscire. Non sale sul divano, quando mangio aspetta seduto nel suo spazio e quando finisco do da mangiare a lui vicino alla sua cuccia in giardino. Poche carezze, non sono un tipo che sbaciucchia i cani, ma ciò nonostante gli voglio un bene dell'anima.
Non ha molta importanza dove vive, l'importante è mantenere il rapporto gerarchico giusto.
Purtroppo per circostanze lavorative, lo porto fuori uno o due giorni a settimana durante la caccia e sto fuori tutto il giorno. Potrebbe dipendere da questo il fatto che appena sciolto allunga correndo all'impazzata? Come posso fare per tenerlo più corto e per non far si che corra come un pazzo per quella mezz'oretta appena sciolto?
Non credo che lo sfogo sia dovuto al fatto che esce poco. Sicuramente se uscisse ogni giorno la mezzora di sfogo potrebbe ridursi a 5 minuti. Per poter dare una opinione bisognerebbe vedere il comportamento del cane. Se ricordo bene hai detto che in questa mezzora di "pazzia" il cane ha fermato più di una volta, quindi il naso lo tiene accesso, se non ha mai sfrullato, non mi preoccuperei più di tanto, ed eviterei di "accorciare" il cane. Altra ipotesi e quella che il cane in questa mezz'ora interagisce più con l'ambiente e poco con te. Il prossimo cane, le prime volte che lo porti in terreno libero devi evitare di farlo interagire con l'ambiente e con la selvaggina, devi pretendere che la sua attenzione sia rivolta costantemente su di te, deve interagire solo ed esclusivamente con te, tu per il cane devi essere il più di tutto, però fin da piccolo gli devi inculcare nella sua testolina, che anche l'aria che respira è una tua concessione. C'è sempre un però, non si può fare con tutti i cani, bisogna osservare bene l'indole, il carattere e la passione che ha per la caccia. Scusate se sono ripetitivo, ma devo continuare a dire, che alcuni cani vanno prima addestrati bene e dopo portati sul terreno di caccia e alcuni vanno prima portati e dopo addestrati. L'addestramento duro, non accende nessuna passione, la spegne. Francesco "accorciare" vuol dire reprimere, a prescinde da tutto. L'esuberanza del cane potrebbe essere dovuta a un senso di frustrazione, il cane potrebbe non accettare qualcosa, però va sempre controllata e mai repressa. Si dovrebbe agire con la testa e mai con le mani. Io ai miei cani gli insegno la calma, se non si calmano da me non avranno mai niente. Ho la cagna più giovane che la mattina appena mi vede anche se rimane sdraiata batte ancora leggermente la coda, di più non sono riuscito ad ottenere, gli altri due cani sono molto più sereni e rilassati. Però sia quelli più sereni sia quella meno serena, alla chiamata schizzano dalle loro brandine.
 
Più leggo germano e più lo condivido. Rispecchia il mio modo cinofilo. Bravo.
p.s. ci vuole una certa sensibilità per addestrare il cane come germano. E quella non la si insegna.
 
Aggiungo un'altra cosa, anche se non so se può essere utile a farsi un'idea sul carattere del cane. Di giorno mentre sono a lavoro lui rimane in giardino da solo, più o meno 8 ore. Durante questo tempo, lui non piange e non abbaia, sta li tranquillo senza fare casino.
E' più importante capire quello che fa quando tu rientri dal lavoro.
Quando devo dargli da mangiare (mattina e sera), ho abituato il cane a stare a terra mentre peparo la ciotola. Successivamente l'appoggio per terra e lui rimane fermo a terra fin quando io gli do il permesso per mangiare.
E' un tipo di addestramento, in qualche modo hai imposto al cane qualcosa che lui non riesce a capire. E' un cane che esegue senza interagire. Per interagire il cane deve pensare, se ordini togli al cane la possibilità di pensare. Ti devi accontentare, il prossimo cane lo farai sicuramente meglio, comunque qualcosa si potrebbe ancora tentare, ma sempre utilizzando il rinforzo positivo e mai quello negativo. Ci vuole tempo, pazienza, tanto lavoro, e molto autocontrollo. Senza lavoro si hanno risultati da vergognarsi. Per esempio il tuo cane per fargli fare la condotta al piede con e senza guinzaglio basterebbero 3 giorni, ma dopo ti porti a spasso una ammasso di ossa carne e pelo. :):):);) Capisci a me
 
Continuo a non rispecchiarmi in quello che dici, sarà che io vivo su un altro pianeta e continuo a dire che se il cane non mi considera per niente al mio rientro, la situazione non va bene.
Giovanni, questo metodo, che non è assolutamente mio, non fa per chi vuole il cane jojo, per chi vuole il cane che gli salta addosso perchè pensa che questi atteggiamenti sono atteggiamenti di affetto. Per socializzare, la mattina devi lasciare il cuore sul comodino, devi fare come ha detto di fare Sant'Agostino ai genitori con i figli, allo stesso modo il cane lo devi accarezzare quando dorme. Non si può avere la botte piena e la moglie ubbriaca. Devi osservare attentamente il cane per capire che ogni volta che ti viene vicino viene per chiedere e non per dare, viene per avere. Per esempio: il cane che mette la testa sotto la mano del padrone e la spinge verso l'alto, ha detto al padrone accarezzami, non è un segno di affetto, non è un segno di rispetto verso il padrone. Alcuni padroni sono stati sbranati dai propri cani, proprio per una mancanza di leadership, certamente con i cani da caccia questo non accade, ma con alcune razze di cani che manifestano la loro forte dominanza con l'aggressività è accaduto. Sicuramente è accaduto per inesperienza del padrone, che oltre a non avere il controllo dei cani, non sapeva leggere i segnali di dominanza e non capiva una mazza di quelle che sono le precedenze da concedere ai cani dominanti per non farsi mordere. Giovanni il cane che decide di venire a farti le feste, allo stesso modo potrebbe venire per farti la "festa".:rolleyes::) Ai miei figli fin da piccoli gli ho insegnato a rispettare i cani, rispettare vuol dire conoscere gli atteggiamenti di sottomissione, è molto più sicuro che insegnare al cane a rispettare i bambini, il cane i bambini li difende, ma se gli mancano di rispetto e nel diritto di insegnargli l'educazione, purtroppo i bambini sono delicati e il cane sbaglia a controllare il morso. Quando i leoni entrano nella gabbia è meglio che il domatore si faccia trovare nella gabbia, perchè farsi trovare nella gabbia e aspettare i leoni entrare uno alla volta è molto più salutare di entrare quando i leoni sono tutti entrati nella gabbia.:rolleyes: Accade anche con i cani, quando invece di socializzarli e addestrarli li si doma.
 
Grazie sempre per i consigli.
Purtroppo non è facile conoscere tutti i comportamenti del cane per quelli come me che non sono esperti di cinofilia, ci metto tutto il mio impegno ma sicuramente non sono un esperto.
C'è anche moltissima confusione a riguardo. Prima di prendere il cane mi sono documentato, leggendo anche diversi articoli. Chi dice una cosa, chi ne dice un altra. E' difficile, ed è anche per questo che gli errori sono molto comuni.
Quando torno da lavoro il mio cane corre per il giardino, gli inesperti come me direbbero "dalla felicità", ma immagino non sia corretto che il cane corra. Non mette mai le zampe su di me.
Ti vorrei fare delle domande, quando dai da mangiare ai tuoi cani, loro possono mettere il muso nella ciotola senza che tu gli dai il "permesso"?
Quando torni a casa immagino che i tuoi cani non ti facciano le cosiddette "feste". Come hai fatto, nel pratico, a far si che questo comportamento fosse dimenticato da loro?
Aggiungo anche che io al cane quando vado via da casa e quando torno non faccio mai carezze, nemmeno durante le "feste" che mi fa.
 
E' più importante capire quello che fa quando tu rientri dal lavoro. E' un tipo di addestramento, in qualche modo hai imposto al cane qualcosa che lui non riesce a capire. E' un cane che esegue senza interagire. Per interagire il cane deve pensare, se ordini togli al cane la possibilità di pensare. Ti devi accontentare, il prossimo cane lo farai sicuramente meglio, comunque qualcosa si potrebbe ancora tentare, ma sempre utilizzando il rinforzo positivo e mai quello negativo. Ci vuole tempo, pazienza, tanto lavoro, e molto autocontrollo. Senza lavoro si hanno risultati da vergognarsi. Per esempio il tuo cane per fargli fare la condotta al piede con e senza guinzaglio basterebbero 3 giorni, ma dopo ti porti a spasso una ammasso di ossa carne e pelo. :):):);) Capisci a me


Da cosa deduci che al mio cane basterebbero tre giorni per la condotta al guinzaglio e senza?
Vorrei solo cercare di capire piu cose possibili per la mia conoscenza futura.
Grazie mille
 
Da voi la legge e' quella che e' e la dovete rispettare. Da me e' quella che e', e io non faccio nulla di illegale se per salvare me stesso, mia moglie, o le mie galline, o i vitelli del mio amico che usa il mio pascolo per il suo bestiame dovessi uccidere un cane. Non vorrei aver dato a te o altri l'impressione che io odii i cani. Al contrario. Ecco perche' al primo incidente ho sparato in terra, e la seconda volta ho leggermente impallinato uno di quei cani con una cartuccetta da serpenti sparata nel mio revolver .357 Magnum. E no, non ucciderei un cane soltanto perche' mi piscia sul radicchio o sul prezzemolo. Io amo i cani, ma i nostri polli sono piu' che "polli." Mia moglie ed io abbiamo dato loro nomi, uno dei galli (enorme e con speroni paurosi di 8-10 cm) mi mangia dalle mani, una gallina (l'abbiamo chiamata Houdini perche' riusciva sempre a trovare un modo di scappare dal recinto e che faceva uova dal guscio verde--ormai e' troppo vecchia per deporre) quando ci vede "parla." Non e' il solito verso da gallina, ma un miscuglio di suoni prolungati, dolci, che non saprei descrivere. La maggior parte di queste galline non fanno piu' uova a causa dell'eta', ma non ci sogneremmo mai di farne brodo. Sono ormai "in pensione" dopo anni di strenuo servizio. Si sono fatte un cu10 cosi', letteralmente, quasi ogni giorno per anni per darci le loro uova, e non ce la sentiamo di accoppparle adesso. Quando erano giovani raccoglievamo anche 12-14 uova al giorno. Le vendevo ad una signora che vende uova, pane e dolci fatti in casa, nonche' i prodotti del suo orto, che va al mercatino dei coltivatori diretti due volte alla settimana. Con i proventi compravo il mangime. Adesso raccogliamo si' e no tre uova al giorno--quattro al massimo, e certi giorni uno o persino nessuno. E ogni tanto devo comprare una dozzina di uova da quella stessa signora, che di galline ne ha tante e quelle vecchie le vende agli ispanici che ci fanno il "caldo de pollo," il brodo. Inoltre uno dei miei tre gatti vive fuori, e dorme sotto la casa, dove e' piu' fresco di giorno d'estate e piu' caldo le notti invernali. Ne abbiamo gia' due dentro casa, e purtroppo non lo possiamo fare entrare o il nostro maschio casalingo lo ammazzerebbe di botte. Ma mattina e sera gli portiamo da mangiare. Ovviamente i cani del vicino se lo acchiappassero lo ucciderebbero. Del cavallo non mi preoccupo perche' odia a morte tutti i canidi e li ammazzerebbe a calci. Quello che ho impallinato mi stava correndo incontro dopo che gli ho strillato,e mi sembrava chiaro che le sue intenzioni non fosssero le migliori. E siccome white trash come i vicini di certo non spendono soldi per far vaccinare i loro cani, esserne morsi potrebbe comportare una serie di iniezioni antirabbiche. Credimi, sono dolorosissime. Mio padre se le dovette far fare. Ho cercato di far capire ai vicini che i loro cani se vengono qui a fare danni potrebbero non tornare piu' a casa. Ne ho impallinato uno e sono sicuro che se ne sono accorti e sanno chi l'ha fatto e perche'. Ho mandato un'email allo sceriffo chiedendogli di ammonire i vicini. Che altro devo fare? Leggere ai cani i tuoi posts di psicologia canina se mi attaccano? Questi sono cani di razza pericolosa. Non voglio correre rischi, e non voglio che ne corrano mia moglie o i ragazzi del mio amico quando lavorano nel pascolo riparando recinti o altro. La sera, quando e' il turno di mia moglie di raccogliere quelle due o tre uova e chiudere i polli nelle loro casette, dare da mangiare al cavallo, ecc., adesso mi tocca accompagnarla con lo schioppo, e la mattina quando e' il mio turno di fare le stesse cose mi tocca portarmi la pistola. E anche quando sto fuori di casa a raccogliere frutta o fare altri lavori. Purtroppo non e' colpa dei cani ma di quelle teste di ca22o dei loro padroni. E saranno i cani a dover pagare per la strunzaggine dei padroni. Inutile chiamare l'accalappiacani perche' e soltanto comunale, e noi siamo almeno 6 o 7 km al di fuori del comune e della sua giurisdizione. Io son venuto in campagna per stare tranquillo, e di certo non lascero' due teste di ca220 ed i loro cani turbare la mia tranquillita'. Forse dovresti venire a trovarmi, Germano, e cercare di "socializzare" quei cani, a far capire loro (ma senza ricorrere a punizioni, per carita'!) che il loro comportamento e' errato, a far loro lezioni di psicologia canina. Io non ho ne' la pazienza ne' l'abilita' di farlo. Io sparo.
 
Rispondo a Germano fornendo il link ad un articolo col quale sono perfettamente d'accordo. Si', e' scritto in inglese, ma essendo l'inglese la nuova lingua internazionele (una volta era il francese) che tutti dovrebbero conoscere (a differenza del turco) , penso che molti potranno capirne almento le parti essenziali, o usare i traduttori Internet, sperando che trovino i migliori.

https://highlandcanine.com/prong-col...lickers-oh-my/
 
E' più importante capire quello che fa quando tu rientri dal lavoro. E' un tipo di addestramento, in qualche modo hai imposto al cane qualcosa che lui non riesce a capire. E' un cane che esegue senza interagire. Per interagire il cane deve pensare, se ordini togli al cane la possibilità di pensare. Ti devi accontentare, il prossimo cane lo farai sicuramente meglio, comunque qualcosa si potrebbe ancora tentare, ma sempre utilizzando il rinforzo positivo e mai quello negativo. Ci vuole tempo, pazienza, tanto lavoro, e molto autocontrollo. Senza lavoro si hanno risultati da vergognarsi. Per esempio il tuo cane per fargli fare la condotta al piede con e senza guinzaglio basterebbero 3 giorni, ma dopo ti porti a spasso una ammasso di ossa carne e pelo. :):):);) Capisci a me

Secondo te, il rapporto gerarchico giusto facendo una panoramica generale delle cose sopra esposte, è più o meno corretto?
 
Parleremo del branco e della legge del branco, in base a queste leggi, arriveremo a capire come più o meno socializzare il cane. Logicamente quello che dico sono solo mie opinioni, tutti hanno la possibilità di esprimere la propria opinione. Socializzare è una scelta di vita, bisogna essere disposti a sacrificare il proprio tempo, almeno fino a quando con il cane ci sarà un rapporto di lavoro. Quando lo metteremo in pensione gli possiamo anche concedere di farlo salire sulle ginocchia. A patto che il cane sia solo, altrimenti deve continuare a rispettare la gerarchia come i sui simili ancora in servizio.
 
Il discorso dei bambini con i cani è diverso e su questo ti do ragione. I bambini non capiscono i cani e sono molto crudeli con loro, non tutti fortunatamente, i bambini che hanno avuto cani sin da piccoli, si notano subito, altri invece, gli fanno torture ed il cane giustamente reagisce.
Sicuramente io non faccio carezze al cane che me li cerca e questo me lo hai insegnato tu molto tempo fa. Però ti devo dire una cosa, la mia Margot.....(4 kg di cane), che praticamente vive con me, viene ovunque io vado e aspetta in macchina, spesso viene a cercare carezze, però, a qualsiasi mio comando risponde immediatamente, qualsiasi cosa stia facendo, anche se ha un topo sotto che lo sta stanando o un serpente. Vive in casa con noi e i comandi che gli si danno li esegue. Ad esempio, aspetta che finiamo di mangiare e poi viene, a volte la chiamiamo noi per venire a mangiare, altre volte si presenta, sbagliando momento e basta che gli si dice, "ancora non è ora", lei se ne torna sul divano senza fiatare. Capisce al volo quello che vogliamo che faccia. Ad esempio, se mia moglie non vuole i gatti in veranda, basta che cerchi di cacciarli, che subito arriva lei e li insegue, se invece mia moglie non dice niente, se li fa strusciare pure addosso. Insomma, di coccole ne ha quanto ne vuole, eppure non comanda lei.
Come te lo spieghi?
 
Ogni iniziativa va ripresa con avvertimenti, se non bastassero anche con le minacce, ma mai oltre, altrimenti non ci saranno più dei buoni rapporti fra il cane e il padrone.

-----------------------------------------------------------------
Minacce di cosa? Qualcosa la deve pur temere, se non sente gli avvertimenti, nel senso= (ti avverto che se non fai questo, ti capita questo), Minacce; (ti ho avvertito che se non ti comporti bene ti prendo a schiaffi), se il cane continua imperterrito e tu non lo prendi a schiaffi, lui capisce che tanto tu ti fermi alle minacce e niente più.
 
Giovanni capisco che la questione ti turba e ti sta a cuore per la sorte dei tuoi animali e l incolumità familiare , ti chiedo di non andare continuamente Ot 😬 🙋‍♂️
 
Ogni cane ha una sua indole e un suo carattere, ci sono cani che vanno socializzati più duramente e cani che basta avvicinarsi e guardargli negli occhi che girano la testa e mostrano il collo. Per dire se la cagnolina è dominante o ti ha ceduto la sua sottomissione bisognerebbe guardare il comportamento del cane da vicino. Se non ci sono forti interessi, ai cani conviene fare i sottomessi. Il cane che in casa o in giardino fa tutto alla lettera come un bravo soldatino e in territorio libero non ascolta più e fa quello che vuole è un classico. Fatti questa domanda: a casa chi ha la disponibilità alimentare? La risposta e facile, questo è il cane, è un grande manipolatore. Giovanni fra sottomissione e dipendenza c'è un filo molto sottile, per questo motivo molti confondono la dipendenza con il collegamento. La dipendenza è figlia di un addestramento duro che inibisce il cane e crea dipendenza. Per questo motivo alcuni sotterfugi molto cari a chi non capisce come è fatto il cane sono deleteri. Incutere paura al cucciolo tramite la tecnica dell'abbandono, è creare dipendenza. Il padrone che va a nascondersi mentre il cucciolo sta esplorando non crea nessun collegamento, creare dipendenza.
 
Ci tengo a precisare che la base per aver un buon rapporto con il cane, è il rispetto che dobbiamo avere verso il cane, senza di questo diventa un falso rapporto. Cosa vuol dire rispettare il cane? Vuol dire non andare contro a quelli che sono gli istinti del cane, quindi mai reprimere quello che fa parte della natura del cane, anche l'esuberanza del cane dovuta a questi istinti va controlla e mai repressa. Come ho sempre detto non sono un addestratore, però do volentieri una mano a qualche amico che me lo chiede. Portiamo fuori in addestramento 3 cani, 2 sono mamma e figlia, solo la figlia ha bisogno di qualche dritta la mamma la portiamo come campione. Queste due sono accompagnate dal padrone, il terzo cane lo porto io, (il padrone lavora) questa ha quasi 3 anni e ha bisogno di capire come deve usare il naso. Ritorniamo al rispetto del cane, la mattina mettiamo madre e figlia dietro, non portiamo trasportini, c'è la griglia divisorio, dopo andiamo a prendere il terzo cane. Avevo già spiegato al mio amico come bisogna far entrare il terzo cane senza creare interferenza fra i cani, cioè far scendere dall'auto madre e figlia, far avvicinare il terzo cane in terreno neutro ai due cani, dopo far salire il terzo cane in auto, fatto questo sale la figlia e per ultimo la madre. Tutto è filato liscio fino a questa mattina, quando il mio amico ha voluto provare a contrastare con la sua autorità gli istinti dei cani, ha messo dentro il terzo cane senza far scendere i suoi cani. Ringhi a non finire da parte dei due cani, e il terzo che aveva assunto la posizione di resa. I NOOOO NOOOO, del mio amico si sono sprecati, mi sono leggermente inca...to, perchè sapeva come andavano messi i cani in auto. Quando gli ho chiesto perchè aveva agito in quel modo mi ha risposto: "in mia presenza non lo devono fare". Gli ho risposto: "il rispetto che dobbiamo avere per i cani è andato a finire sotto i piedi" Gli ho anche detto che fino a qualche anno fa i cani che ringhiavano venivano bastonati, perchè in presenza del padrone si dovevano
comportare bene. Sicurissimamente era il padrone che si comportava male, non certamente il cane che aveva tutte le ragioni di ringhiare. Qui non c'è un ca..o di psicologia c'è solo da capire come è fatto il cane.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto