Martino, per arrivare al come si fa, bisogna capire il perchè si deve fare. Non possiamo incominciare mettere i mattoni senza costruire le fondamenta. Le domande servono a dare lo spunto per approfondire quello che a noi interessa, altrimenti facciamo come facevano gli antichi. Se chiedevi spiegazioni ti rispondevano: "fai così e basta". Io ho capito da solo, il perchè bisogna chiudere il cane in macchina quando sbaglia. L'ho capito trovando dei riscontri sul comportamento dei lupi. Ho chiesto a un addestratore il perchè bisogna chiudere il cane quando sbaglia sbaglia, più che sbagliare si rifiuta di fare quello che gli viene richiesto. La risposta è stata " il cane si chiude in macchina perchè deve pensare agli errori che ha fatto" E' una teoria che hanno quelli che chiudono il cane in macchina. Con le persone potrebbe anche funzionare, sinceramente non credo al cane che pensa agli errori del passato. Io penso a qualcosa che possa riguardare la gerarchia. Riguarda la domanda che ho fatto sopra,
"Perchè è meglio che il cane non venga a farci le feste quando ci vedere rientrare dopo una lunga o breve assenza?"
Perchè ogni volta che c'è una barriera che ci divide dal cane bisogna rinforzare la gerarchia. Il cane non giura sottomissione eterna, quando il padrone va via è un cane sottomesso, quando il padrone apre la porta e rientra potrebbe mutare la sua posizione e da sottomesso potrebbe diventare dominante. Quindi, per chi ci crede, ogni volta che ci dobbiamo ricongiungere al cane, bisognerebbe fare quello che fanno i lupi quando il branco si riunisce. Gli alfa trasmettono la loro dominanza con il loro comportamento. Sempre secondo la mia interpretazione il cane si chiude in machina, non perchè deve pensare, perchè al momento dell'apertura si ristabiliranno le gerarchie. Per ristabilire la gerarchia bisogno osservare il cane, altrimenti quando toglieremo la barriera (il portellone o lo sportello del trasportino) non abbiamo ristabilito un bel niente. Perchè se il comportamento del cane ci fara capire che il cane non accetta quella condizione, facendoci capire che vuole essere liberato, se lo liberiamo abbiamo fatto quello che ci ha ordinato il cane, ci siamo sottomessi al cane, lui ha vinto e noi abbiamo perso, ogni volta che il cane esce vincitore rafforza la sua dominanza. Sono i famosi cani che quando liberati hanno bisogno di minimo 10 minuti per sfogarsi, sono incontrollabili. Allora l'andare vicino l'auto, o vicino la porta del box, non vuol dire andare a passeggio o a caccia, andare fuori casa col fucile, per il cane non deve significare niente, deve rimanere buono e tranquillo, perchè lui non decide niente, però fin da piccolo bisogna fargli capire che anche l'aria che respira è un concessione del padrone, ma questo l'ho già detto altre volte. Il lavoro di socializzazione è lungo ed è stressante, per chi non è abituato deve pensare prima di agire, possibilmente non deve sbagliare altrimenti potrebbe essere costretto a rifare tutto da principio. Quando si socializza non bisogna parlare, altrimenti il cane potrebbe distrarsi, invece di pensare. Le prime volte, quando il padrone si ricongiunge al cane, deve ignorare il cane, qualsiasi cosa faccia il cane per attirare la sua attenzione, non deve essere considerato. Il cane non ha convenienza a fare tutte quelle smancerie se non ottiene quello che vuole, piano piano con il tempo cambierà atteggiamento, diventerà più distaccato, ma solo perchè non ottiene quello che desiderava. Questo ci fa capire che il cane non viene per dare. Dopo si può perfezionare facendo capire al cane che se non rimane buono l'oggetto del suo desiderio (Padrone) va via. Si apre il cancello del giardino, se il cane ci viene incontro, chiudiamo e andiamo via, fuori dalla vista del cane. Dopo qualche minuto ritorniamo, se il cane ci dovesse venire incontro, rifacciamo tutto come prima. Vi assicuro che il cane non è un cretin@ al quale bisogna spiegare sempre tutto. Tutto avviene senza parlare e senza ordinare. Certamente bisogna anche accontentarsi. La mia cagna che ora poverina ha passato i quindi anni, quando mi vedeva rientrare rimaneva buona e tranquilla, non muoveva neanche la coda, purtroppo l'altra che ha dieci anni quando mi vede batte un poco ancora la coda sulla brandina, ma rimane sempre coricata, anche se si dovesse alzare non è un problema, perchè finche il ricongiungimento non lo decido il cane non invade il mio spazio. Quando decido basta, un vieni e il cane che era buono e tranquillo disinteressandosi del padrone scatta letteralmente come una molla. Non solo in questa circostanza, anche quando ha qualcosa in bocca e la sta mangiano viene alla chiamata e se gli ordino il "da" me la consegna, anche perchè li conviene, dopo che me l'ha consegnata, li do il premio e gli restituisco quello che stava mangiando, fra il cane e il padrone ci deve sempre essere la massima fiducia. Per per chi non vuole perdere tempo e non ci crede, c'è sempre l'altro o gli altri metodi. Oltre a socializzare, bisogna anche addestrare, proprio perchè la natura del cane è molto mutevole, oggi è sottomesso e domani potrebbe essere dominante, lui osserva e valuta, quando vede il punto debole cerca di fregarci lo scettro del comando. Un signore lo aveva capito da quando si era rotto una gamba, il cane da bravo ed ubbidiente è diventato disubbidiente, e molto indipendente, giustamente ha ritenuto che il padrone in quelle condizioni non era in grado di comandare. Anche un famoso allevatore francese di breton ha ammesso che dopo una notte brava, la mattina ha condotto il cane, quando ancora non aveva smaltito tutto quello della notte, il cane in quella occasione ha preso le redini del comando, anche se ben addestrato. Forse sono stato ancora una volta troppo lungo, a chi non interessa non leggerà a chi interessa potrebbe anche leggere. Siamo agli inizi.