Io di cani belli e solo belli ne ho avuto uno solo: una bellissima Collie con pedigree lungo quanto la mia gamba zeppo di campioni di bellezza, che nel 1969 , quando la mia famiglia si trasfei' da Roma alla villa che costruimmo fra Frascati e Grottaferrata "ereditammo," ancora giovane ma gia' completamente cresciuta da una coppia di americani che dovevano ritornare in patria, e non potevano portarla con loro. Avevano cercato a lungo di trovarle "genitori" adottivi, e noi fummo prescelti, probabilmente anche perche' la moglie di mio fratello era americana, ma anche perche' avevamo un grande giardino recintato.
Gioiarella dell'Aranova (nome ufficiale) sembrava il clone della famosa "Lassie" (che poi fra l'altro era un maschio, e tecnicamente si sarebbe dovuto chiamare "Laddie," ma come si sa bene, Hollywood trasforma in falso tuttto cio' che tocca). Era di un'intelligenza spettacolare, grande quanto la sua testardaggine. Era stata addestrata a camminare a fianco al padrone, a sedersi a comando, a venire se chiamata, e tutto qui. Inoltre capiva i comandi solo se fatti in inglese. Esibiva tutti i tratti propri alla razza, essenzialmente un cane da pastore. Se un estraneo veniva al cancello lei lo lasciava entrare e lo accompagnava fino alla porta. Ma quando poi cercava di uscire dal cancello bisognava accompagnarlo o lei gli avrebbe dato dei "mozzichetti" lievi, ma dolorosi sulle chiappe per tenerlo dentro. Nessuno le aveva nsegnato questo, ma era l'istinto derivato da centinaia di generazioni e la selezione fatta nella nativa Scozia, dove i cani da pastore hanno fra l'altro l'incarico di radunare le pecore e, appunto, guidarle nel recinto a mozzichetti nel cu10 se cercano di scappare.
Quando poi uno di noi usciva in auto, le venivano gli "infantijoli." correva avanti e indietro lungo il lato della recinzione che dava sulla stradina di casa abbaiando furiosamente, ma quando si ritornava venivamo accolti con grande amore.
Un particolare triste. Quando dopo essere emigrato tornai in Italia perche' Papa' stava morendo di cancro, la mia ex-fidanzata mi venne a prendere all'aereoporto e mi accompagno' al cancello di casa. Suonai il campanello, e prima che qualcuno venisse ad aprirmi Gioia venne al cancello e comincio' a scodinzolare furiosamente... con tutto il corpo. Quando il cancello fu aperto a distanza ed entrai, lei mi prese delicatamente la mano nelle sue fauci da barracuda, e mi condusse verso la porta di casa, senza stringere, ma senza lasciarmi andare fino alla porta.
Era, come ho detto, bellissima. Quando andavo a Grottaferrata con la convertibile di mio fratello ed il tettuccio aperto e Gioia al mio fianco sul sedile di destra, e quando la portavo al guinzaglio lungo il corso, si voltavano tutti ad ammirarla. I bambini esclamavano: "Guarda, Mamma, Lassie!" Qualche anno dopo la mia partenza, un ladro durante la notte scavalco' il cancello ma non riusci' a scassinare i portoni di legno massiccio e dalle serrature da Fort Knox della casa, e forse stava cercando di andarsene, o forse Gioia capi' che era un malintenzionato e lo morse, e lui la colpi' sul groppone con qualche oggetto da scasso lacerando pelle e muscolo fino a scoprire la spina dorsale e a danneggiarla. Quando mio fratello la trovo' la mattina dopo la porto' dal veterinario, che la ricuci', la curo' e prevenne infezioni e complicazioni, ma da allora la Bellissima Gioia non corse piu', ne' cammino' normalmente, ma con le zampe posteriori che saltellavano come quelle di un coniglio. Visse cosi' menomata per qualche anno ancora, poi si spense nella sua cuccia durante la notte.
Tornando al tema, un cane che non caccia ma e' bello, o bravo in qualche altro modo, o anche se non e' ne' bello ne' bravo in alcun modo, e' pur sempre un fedele compagno, un essere che sembra fatto apposta per essere il complemento di un essere umano, per il quale prova un amore che spesso neanche i figli umani provano per i loro genitori.
Tanto tempo fa quando di cani non avevo mai avuti, non mi piacevano troppo e preferivo i gatti. Poi ho avuto diversi cani, e ho cambiato idea. I gatti li adoro ancora, ma ex aequo con i cani, sebbene purtroppo non avro' piu' il piacere immenso di addestrarne ed averne uno "fatto" da me come era Scout. La cui tomba e' sul mio pascolo, all'ombra di aun pino ed una quercia secolari, e accanto alla quale mia moglie ed io saremo seppelliti quando verra' quel momento. Da noi si puo' essere sepolti fuori dai confini della citta' in un terreno privato. Molte chiese rurali hanno i loro piccoli cimiteri, e diversi cimiteri di famiglia esistono sui terreni di proprieta' di quelle famiglie. E Scout era parte della nostra famiglia. Gioia fu seppellita nel giardino della nostra villa di Grottaferrata, sotto un grande albero di fichi.