Questo collare elettrico è come il prezzemolo...qualsiasi sia il tema lui c'è dai calibri e fucili alla selezione...ahaha.
(Omissis)
Be' come tu sai, il prezzemolo a volte insaporisce un cibo che potrebbe essere diventato scialbo dopo essere stato servito da parecchio, o riscaldato
Poi, che vuoi, ho la laurea in Tuttolgia Avanzata, conseguita col massimo dei voti e la lode....[lol2.gif]
Tornando al tema, madonna quante parole astratte! Mentalita', venaticita', velocita', ecc. Come le misuri? Come le quantifichi?
Mi sembra che ci siamo persi nella teoria, nell'astrazione, nelle discussioni filosofiche, nelle convinzioni personali, e nella nebbia fitta del romanticismo applicato alla cinofilia.
Secono me (la mia opinione, naturalmente) e' che i fattori siano pochi e molto piu' semplici:
1. (quello principale): il DNA e gli antenati del cane. Se la selezione e' stata fatta in base al lavoro (caccia, in questo caso), non bellezza, non (ecco un altro termine simile a quelli che sono stati adottati qui) "salotticita'," non qualche altro orpello inutile alla caccia
2. Ottime condizioni fisiche esenti da tare genetiche (displasia, cecita', epilessia, ecc.), spesso causate da consanguineita' eccessiva)
3. Comportamento del cucciolo fra i suoi simili (evitare cuccioli timidi o aggressivi, passivi, sonnolenti, privi di curiosita'
4. Reazioni del cucciolo ad un'ala di anatra o fagiano (non gabbiaroli). Se non mostra interesse, non accettatelo.
Se questi fattori sono tutti positivi, si ha un cane che potenziamente diverra' un buon o ottimo cane da caccia.... MA: e questo MA e' immenso, potenzialmente da solo non basta. E qui interviene la maniera in cui il cane viene istruito ed allenato. La mia opinione riguardo a questo elemento essenziale gia' l'ho espressa molte volte, e sappiamo che io e Germano abbiamo idee diverse.
Diciamo cosi' che se uno vuole vincere a LeMans e sceglie una Cinquecento, e' come uno che compra un cane di dubbie origini, senza un pedigree che mostra che e' figllio, nipote, pronipote e pro-pro-pro-pronipote di campioni di caccia pratica. Magari e' un'ottima Cinquecento, per fare cio' che una Cinquecento puo' fare, ma di certo non potrai mai fargli fare cose che una Ferrari da corsa puo' fare, anche se sei il migliore guidatore del mondo.
Inversamente, se sei un guidatore brocco, ti possono mettere in mano il bolide piu' perfetto che esista, ma non solo non vincerai mai una corsa, ma al primo giro ti frantumerai contro un ostacolo perche' il bolide ti prendera' la mano e tu non saprai controllarlo.
Il miglior cane che esista geneticamente, se lasciato fare a se' stesso confidando nella sua intelligenza e' come un bambino intelligentissimo fatto sedere per la prima volta dal Papa' davanti a un pianoforte, con davanti uno spartito di Chopin, e invitato a suonare, e a suonatre bene.
La mia opinione e' che il cane deve essere addestrato in una maniera consona alla sua razza, funzione, e anche personalita', ma addestrato minuziosamente, pedanticamente, continuamente, cominciando con l'obbedienza assoluta a tutti i comandi e poi insgnandogli i "trucchi del mestiere," ed esigendo che esegua cio' che deve fare senza esitare, senza fare di testa sua. INiziativa, si', ma sempre (per continuare il paragone con le automobili) sempre rimanendo "in pista." La pista puo' essere piu' o meno larga, ma deve esserci, e la costruisce il padrone, non il cane, e l'andare fuori pista deve essere punito istantaneamente, non piu' di un secondo dopo l'errore o la disubbidiienza--con una schicchera di... prezzemolo![ange2l.gif]