Germano scusa ,eventualmente tenerlo in casa a caccia chiusa e nel box quando è aperta lo sconsigli quindi,?
grazie.
 
Secondo me, prima bisognerebbe informarsi bene, perchè quello che e stato detto dalle guardie potrebbe non corrispondere al vero. A me hanno sempre chiesto la mia residenza. La variazione sono tenuta a farla entro un numero x di giorni, se cambiassi residenza, se non la facessi potrei essere multato. Ma il riferimento è sempre fatto sulla residenza del padrone e non del cane. Sul microcip del cane è scritta la mia residenza, e il mio numero di telefono, ai cani la ASL arriva attraverso il proprietario e tramite il micro del cane al proprietario, in caso di smarrimento o furto.
 
Si infatti torna tutto poco..ad ogni modo è cascato male se ha sbagliato,il mio amico è avvocato per cui..ne vedremo delle belle;)
 
Ma se hai la possibilità di tenerlo fuori com'è adesso, io credo che per lui sarebbe molto meglio.......e anche per te.
Giovanni, dipende, non sempre è meglio tenere i cani in box, specialmente quelli lontani da casa.
Grazie a tutti per i consigli!
Germano,il cane è un Breton di 5 anni ,bravissimo ed obbidiente ,ovviamente nel box i suoi bisogni li scarica lì .
Cosa vuol dire avere un cane in casa lo so perché mio Babbo li ha sempre tenuti con noi ,anche se avevamo un giardino ,ma poi alla fine erano sempre in casa.
In più ho già un barboncino toy in casa,quindi il portare fuori non e un problema ,quello che appunto mi preoccupa è il dover pulire tutte le volte il cane e poi magari la mattina dopo torno a caccia,oppure come capita tornare a casa alle 11 e poi ripartire nel pomeriggio.
insomma sicuramente il box è più comodo non ci sono dubbi,ma avrei piacere avere il cane con me tutti i giorni,ci penserò su.
Secondo mei ti fai dei problemi che non esistono, pensavo peggio, ma visto che hai un altro cane, tenere anche il Breton non ti cambierà di molto la vita. Il Breton oltre ad essere una razza validissima per la caccia, deve il suo successo proprio perchè si presta a stare in appartamento. Il pelo del Breton non è difficile pulire, e non crea problemi neanche in casa. Ho due springer, che con il loro pelo potrei fare ogni anno due cuscini di media grandezza. Il pulire il cane oltre ad essere utile all'igiene è una vera relazione sociale, andrebbe pettinato e spazzolato una volta al giorno, se i tuoi rapporti con il cane sono già buoni, potrebbero diventare eccellenti, però l'operazione di pulizia va fatta con la calma e la pazienza. Pensaci, sono dell'opinione che le paure che ti stai creando non esistono, anche perchè quel poco che farai in più ti verrà ripagato dal cane e dalla comodità di avere il cane sempre sotto mano. Parlo per esperienza, andare a prendere e a portare il cane nel box, era tempo tolto alla caccia e alla famiglia. Il cane dopo la giornata di caccia lo pulivo e lo pulisco con il pettine e spazzola, quando serviva e quando serve anche cardatore e sfilzino, questo prima di metterlo in macchina. Nel periodo invernale quando faceva molto freddo gli lavavo solo le zampe, dopo gli davo da mangiare e gli cambiavo l'acqua. Al box andavo anche due volte al giorno, sia a caccia chiusa che a caccia aperta quando non andavo a caccia, un bel sacrificio, molto ma molto di più del "sacrificio" di averlo in casa.
 
"Anagrafe canina" ????

Non e' che in Italia bisognera' iscrivere all'anagrafe murina i sorci della cantina, a quella insettina delle blatte in cucina, e a quella aviaria i polli del cortile?

Madonna santa! La burocrazia italiana, le leggi, le regolamentazioni, i divieti, i codicilli, le intromissioni dello stato nella vostra vita sono soffocanti! Ai tempi miei era gia' un casino,ed e' anche per questo che me ne sono andato. Oggi un semplice casino sarebbe una meta agognata. Adesso esco di casa a vado a baciare il suolo...
 
Germano scusa ,eventualmente tenerlo in casa a caccia chiusa e nel box quando è aperta lo sconsigli quindi,?
grazie.
Non lo sconsiglio, quello che potrebbe fare il cane è abbaiare per qualche periodo, dopo ritornerà come prima, perchè il periodo che deve stare in box è molto lungo. Io sono convito che se lo tieni in casa per il periodo della caccia, continuerai a tenerlo in casa, a prescindere è più conveniente per te. Però visto che in casa non vivi da solo devi valutare anche il parere della famiglia.
 
Grazie Germano,per la famiglia problemi non ci sono anzi sono già tutte euforiche solo per aver detto questa mia idea.
 
Esperienza mia: la Gaia ha vissuto 6 anni nel box (di lusso😉).
Poi, portata a casa per la convalescenza post operatoria (tumore mammario) c'è rimasta.
Sembrava che fosse sempre vissuta in casa!
Il dopo caccia? La spazzolo/pettino e le spruzzo (poco) un olio districante per i nodi: viene "pultita" e quasi profumata.
Un paio di volte durante la stagione venatoria un lavaggio completo.
Poche ed inflessibili regole e la canina sa cosa può e cosa non può, dove può andare e dove no.
In bocca al lupo.

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
 
IO ho un Breton di due anni e mezzo bianco e nero.....
vive a casa e ha due cucce una in cucina e una in camera da letto,gira liberamente in casa ma solo per seguire me o mia moglie per vedere se usciamo,quando capisce che non usciamo si mette a cuccia e li sta.
Non ha mai combinato un guaio o rosicchiato qualcosa (preso a 44 giorni ) e da piccolo aveva paura dell'acqua...ora non più.
Quando vado a caccia,prima di salire in casa,lo lavo in garage con acqua tiepida con un tubo buttato giù dal balcone ,lo asciugo e a casa lo spazzolo. I forasacchi sono la cosa più terribile e poi le spine appena appuntate che potrebbero penetrare più a fondo.
Quindi per me lo puoi tenere comodamente a casa e vedrai che ti si appiccica ancora di più......come ti muovi tu si muove lui...è la tua ombra.
Un saluto
 
ma secondo loro non è regolare essere proprietario di un cane detenuto fuori dalla propria residenza? Quanti cani comprati da fidanzati denunciati all'anagrafe canina a proprio nome e regalati alle fidanzate o viceversa residenti da altre parti? oppure da genitori a figli residenti altrove, come se io avessi dato il mio cane denunciato a nome mio a mio figlio che abita da un'altra parte della città. Sono proprio curioso di vedere come va a finire...........in bocca al cocker!!!!!!!!!!
 
IO ho un Breton di due anni e mezzo bianco e nero.....
vive a casa e ha due cucce una in cucina e una in camera da letto,gira liberamente in casa ma solo per seguire me o mia moglie per vedere se usciamo,quando capisce che non usciamo si mette a cuccia e li sta.
Non ha mai combinato un guaio o rosicchiato qualcosa (preso a 44 giorni ) e da piccolo aveva paura dell'acqua...ora non più.
Quando vado a caccia,prima di salire in casa,lo lavo in garage con acqua tiepida con un tubo buttato giù dal balcone ,lo asciugo e a casa lo spazzolo. I forasacchi sono la cosa più terribile e poi le spine appena appuntate che potrebbero penetrare più a fondo.
Quindi per me lo puoi tenere comodamente a casa e vedrai che ti si appiccica ancora di più......come ti muovi tu si muove lui...è la tua ombra.
Un saluto

Il cane da caccia deve legarsi ai suoi umani e deve vivere con loro il piu' possibile. Scout (sii', lo sono un romipalle sempre co' 'sta Scout, ma con lei ho avuto un successo enorme come addestratore e compagno di caccia, e quindi non posso fare a meno di usarla come esempio) e' stata praticamente sempre a casa con noi. Aveva una cuccia fuori in un bel recinto grande ma la usava poco, solo quando noi non eravamo a casa ma al lavoro. Quando faceva freddo e neve e ad uscire di notte o la mattina presto per farle fare i bisogni non era possibile, lei dormiva nella cuccia, che era isolata termicamente e riscaldata, sia da una lampada calorifica che da un tappetino elettrico. A lei poi piaceva starci dentro. Ma quando eravamo a casa lei stava con noi. Poi io la portavo dovunque andassi. Al poligono, al tiro al piattello, a scuola la domenica pommeriggio quando correggevo esami e preparavo lezioni. Mia moglie, che era insegnane elementare di musica, ogni tanto la portava a scuola tutto il giorno. Scout amava i bambini e loro amavano lei. Io sono sempre stato convinto che il cane tenuto sempre fuori non si lega agli umani, e diventa, anche se ben allenato ed istruito alla caccia, un robot senza affetto, una macchina.
Nel passato, i falconieri portavano i loro falchi ovunque andassero, alla taverna, al postribolo, ecc. per farli abituare alla compagnia umana e perche' sviluppassero un attaccamento al padrone. Ma a parte tutto il resto, come si fa a rinunciare a quella bella testona appoggiata sulle tue ginocchia mentre leggi un libro in poltrona e l'accarezzi distrattamente, godendo il thumpthumpthump della sua coda sul pavimento?
 
Il cambio di residenza si fa se il cane dovesse cambiare padrone, mi sembra giusto che la residenza canina corrisponda a quella del nuovo proprietario. Per il resto io proprietario, il cane lo posso dare in affidamento a chi mi pare e piace. Il box lo posso fare anche nella residenza di mio cugino o di un mio amico, lo posso tenere a pensione da qualsiasi parte, il proprietario sono io e la residenza del cane deve corrispondere alla mia.
 
Quello che piace non si può discutere, si potrebbe discutere quello che potrebbe essere più giusto fare, sempre per il bene del cane. Per me sta meglio un cane che non è l'ombra del padrone, un cane che sta sempre appiccicato al padrone è un cane che non riposa, un cane sicuramente più stressato di un suo simile più autonomo. Il cane deve avere la sua autonomia, il suo spazio, da non confondere l'autonomia con l'indipendenza. Per staccarsi dal cucciolo non è difficile, lo potrebbe diventare partendo con il piede sbagliato. Basterebbe dividere la giornata per tempi, gli intervalli morti devono servire a rendere il cucciolo autonomo. Cioè, chiamo il cucciolo lo spazzolo e lo pettino, dopo ognuno per la sua strada. Osservo il cane, lo chiamo nel momento buono, lo invito a giocare, dopo quando ho deciso di smettere vado via, e fino al prossimo collegamento ognuno per la propria strada. E' ovvio che il cucciolo cercherà di impormi la sua volontà. Per esempio quando durante il gioco mi blocco e lui continua a voler giocare, saltandomi addosso, non accetterò il suo invito, lo punirò sparendo dalla sua vista, questo ogni volta che mi blocco durante il gioco e lui continua a non bloccarsi. Questo fino a quando non capirà che il gioco lo conduco io e non lui. Ci vuole un poco di tempo e un poco di pazienza, perchè bisogna dare al cane il tempo di pensare e decidere quello che per lui è meglio fare. Da piccolino deve imparare a pensare, altrimenti da grande non potrà mai interagire con il padrone. Solo un cane che pensa riesce a interagire, e anche a fare due cose contemporaneamente. Certo è molto più veloce dargli due calcetti nel sedere quando non vuole smettere di giocare, ma gli abbiamo bloccato la possibilità di pensare. Quindi tutte le richieste che mi farà in questi tempi morti le ignorerò, non avrà più niente prima del prossimo tempo operativo, in questo periodo di libertà deve tirare fuori quel poco di gatto che è in lui. Vedere il cane calmo e rilassato a me riempie il cuore. Un cane ben educato non è un cane robotizzato.
 
Quello che piace non si può discutere, si potrebbe discutere quello che potrebbe essere più giusto fare, sempre per il bene del cane. Per me sta meglio un cane che non è l'ombra del padrone, un cane che sta sempre appiccicato al padrone è un cane che non riposa, un cane sicuramente più stressato di un suo simile più autonomo. Il cane deve avere la sua autonomia, il suo spazio, da non confondere l'autonomia con l'indipendenza. Per staccarsi dal cucciolo non è difficile, lo potrebbe diventare partendo con il piede sbagliato. Basterebbe dividere la giornata per tempi, gli intervalli morti devono servire a rendere il cucciolo autonomo. Cioè, chiamo il cucciolo lo spazzolo e lo pettino, dopo ognuno per la sua strada. Osservo il cane, lo chiamo nel momento buono, lo invito a giocare, dopo quando ho deciso di smettere vado via, e fino al prossimo collegamento ognuno per la propria strada. E' ovvio che il cucciolo cercherà di impormi la sua volontà. Per esempio quando durante il gioco mi blocco e lui continua a voler giocare, saltandomi addosso, non accetterò il suo invito, lo punirò sparendo dalla sua vista, questo ogni volta che mi blocco durante il gioco e lui continua a non bloccarsi. Questo fino a quando non capirà che il gioco lo conduco io e non lui. Ci vuole un poco di tempo e un poco di pazienza, perchè bisogna dare al cane il tempo di pensare e decidere quello che per lui è meglio fare. Da piccolino deve imparare a pensare, altrimenti da grande non potrà mai interagire con il padrone. Solo un cane che pensa riesce a interagire, e anche a fare due cose contemporaneamente. Certo è molto più veloce dargli due calcetti nel sedere quando non vuole smettere di giocare, ma gli abbiamo bloccato la possibilità di pensare. Quindi tutte le richieste che mi farà in questi tempi morti le ignorerò, non avrà più niente prima del prossimo tempo operativo, in questo periodo di libertà deve tirare fuori quel poco di gatto che è in lui. Vedere il cane calmo e rilassato a me riempie il cuore. Un cane ben educato non è un cane robotizzato.

Strani concetti, Germano, quando si parla di un animale "da branco" che allo stato naturale (lupo) di autonomia, individualita' e spazio ne aveva ben poca. Ci hai fatto caso che i cani usati da persone disabili vengono prima di tutto "socializzati," cioe' tenuti sempre in compagnia di umani per farli risalire agli istinti dei loro antenati e a risvegliare l'assoluta fedelta' e abnegazione al "capobranco," cioe' alla persona di cui sono "badanti"? Scusa se ti contraddico di nuovo, ma mi sembra che tu attribuisci al cane sentimenti ed intelletto che pero' non possiede se non ad un livello non paragonabile al nostro. Le facolta' intellettuali del cane saranno sempre e soltanto compatibili con i suoi istinti atavici di animale di branco con una sua posizione sociale ed un suo ruolo specifico nella caccia. Tutti gli studi sulla psicologia canina mi pare che mostrino che qualsiasi cosa possiamo insegnare al cane non puo' prescindere dalla sua natura. Ma studi a parte, nei quali non posso dichiarare di essere versato (leggiucchio, ma non studio e/o imparo a memoria), so da esperienze personali e non che i migliori cani da caccia sono quelli che passano piu' tempo con l'umano principale e il cui addestramento e' proprio legato a questo forte legame, legame che non puo' formarsi e rafforzarsi se non con la continua vicinanza del suo umano. Ti do' invece piena ragione quando parli della necessita' di imporre la propria volonta' al cane e non farsi imporre la sua. Tale principio e' infatti lo stesso che e' presente prima fra la madre ed il cucciolo, e poi fra l'alpha male (il capobranco) e i membri del branco di posizione inferiore. E chi sgarra si becca morsi dolorosi, sia quando sono cuccioli dalla mamma, che li afferra per il muso fino a farli guaire, e poi dal capobranco, che e' molto meno gentile. E per punzecchiarti, aggiungo che il collare elettrico anch'esso si rivolge a quegli istiinti basilari del cane come discendente del lupo. Ma, a differenza dei morsi del capobranco, il collare elettrico non provoca ne' vero dolore (se usato correttamente) ne' danni temporanei o permanenti.

E' ovvio che io e te abbiamo filosofie molto diverse sulla "cinopedagogia," ma riconosco che tu hai avuto piu' esperienza di me in tale campo. Forse ambedue le filosofie e le conseguenti tecniche d'addestramentose applicate bene e coerentemente possono avere ugualmente buoni risultati. Io ho finito con i cani, perche' dopo Scout non posso permettermi sentimentalmente ed anche fisicamente (mi ci sono quasi ammalato ed ancora provo una forte stretta al cuore quando la mattina prestissimo passo accanto alla sua tomba per andare a caccia) di dover portare un mio "bambino peloso" dal veterinario per farlo smettere di soffrire. Ma se potessi "crescere" un altro ausiliare, un altro compagno di caccia canino, farei esattamente lo stesso che feci con Scout, a cominciare dalla socializzazione e dalla quasi continua convivenza, che gia' per se' stessa e' parte dell'addestramento. E, no, Scout non era un robot, ne' era appiccicata a me in maniera morbosa, ne' era priva di iniziativa ed indipendenza, ma la sua iniziativa ed indipendenza avevano come unico scopo quello di aiutare me, di rendermi felice e soddisfatto con il suo lavoro, proprio ome un membro del branco vuole fare il suo lavoro stabilito nel rincorrere e guidare la preda verso chi ha l'incarico stabilito di atterrarla. E guai se cerca di fare di testa sua. Le punizioni inflitte dal capobranco e dal resto del branco possono essere mortalli. Con Scout io ero l'alpha male, mia moglie l'alpha female, e mia figlia un altro cucciolo con cui giocare in una posizione quasi di uguaglianza. Proprio come in una famiglia di lupi. Niente che avvenisse fra Scout e i suoi umani andava contro la natura del cane, al quale non si possono ne' sidevono attibuire (e dal quale non si possono esigere) comportamenti alieni alla natura di un animale da branco.
 
X Giavannit.
hai espresso un pensiero che mi ha riempito il cuore..." il mio bambino peloso " ecco questo per me è il non plus ultra.
Quando vado a caccia devo essere tutt'uno con il cane...non lo chiamo...basta un cenno e lui va dove dico io e potete star sicuri che se in quel boschetto c'è un merlo,una beccaccia,una ghiandaia esce e come se esce...anche un pettirosso,si perchè a lui piacciono anche gli uccelletti piccoli.
Non amo la gente che urla,fischia ,grida ...amo il silenzio e sentire i rumori del bosco.
L'unico difetto che ha il mio bambino peloso è che è territoriale e non vuole altri maschi dove è lui,abbaia come un forsennato.Spero che col crescere gli passerà.
Quando dico che è appiccicoso non intendo dire che caccia in mezzo ai tuoi piedi,al contrario appena lo liberi per dieci minuti si sfoga a destra e a sinistra,finita la sfuriata inizia a guardarti per capire dove dobbiamo andare,al cenno parte e per ora si mantiene in un raggio di 40 / 45 mt.
Speriamo venga un ottimo cane......
Un saluto
 
Riprendiamo la discussione che riguarda l'ausiliario in casa. Mercoledì scorso ho fatto operare la mia Vera "Della Banda Alata" gli è stato asportato un tumore sulla punta della coscia posteriore, gli è stato tolto anche ovaie e utero. La Vera ha 15 anni, a parte questo, se l'avessi tenuta in box la dovevo per forza mettere dentro casa, impossibile lascia un cane nel box dopo che ha subito un intervento del genere. E' un altro vantaggio di avere il cane in casa, anche perchè fino a ieri lo dovuta imboccare tre volte al giorno. Però anche se abituata in casa, la cagnolina per due giorni ha avuto problemi di incontinenza, quindi tappetini assorbenti vicino la porta e turni per farla uscire fuori nel mezzo della notte. Questo per alcuni potrebbe sembrare uno svantaggio, specialmente se non abituati ad avere il cane in casa.
 
Click image for larger version  Name:	thumbnail (12).jpg Views:	28 Size:	76.2 KB ID:	1958868

Anche i gatti (ne ho avuti tantissimi in vita mia, da quando avevo otto anni e ne ho due tuttora) sono sempre stati i miei bambini pelosi. Ma come il cane e' animale da branco e quindi "programmato" da Madre Natura a vivere e cacciare insieme ad altri, ognuno con i suoi compiti e doveri e classe sociale, i gatti sono ben tutt'altra cosa. Solitari per natura, individualisti, indipendenti al massimo, di certo e' quasi impossibile addestrarli se non a fare alcune cose che poi, come usare la lettiera e coprire le cacche , son cose che fanno anche quelli selvatici. Eppure, anche cosi' individualisti, indipendenti, forse ance un po' opportunisti ed egoisti, mi piacciono lo stesso proprio perche' con questi loro "difetti" sono molto piu' simili agli umani in generale, e specificamente a me, individualista e indipendente in maniera feroce (motivo principale per cui ho lasciato un paese affollato e socialista troppo pieno di leggi, regolamentazioni, burocrazie, e limiti alla liberta' individuale) e forse anche opportunista ed egoista, lo confesso--ma chi e' senza peccato...
La saggezza del gatto e' infinita: quando il maschio e' allupato trova una femmina, se la fa, e se ne va. Mica ci si mette insieme a vita la aiuta ad accudire i piccoli, a pulire loro il didietro con la lingua (quanti pannolini avete cambiato in vita vostra, colleghi papa' di questo forum?), si sacrifica e rimane nella tana invece di farsi una bella cacciata di topi e lucertole? E di certo cio' che acchiappa se lo mangia lui, mica lo porta a casa a spartirlo! Va dove gli pare, e se per caso incontra di nuovo la sua ex non e' subissato da recriminazioni e lamentele, e se lei e' in calore, glie la da' senza fare storie...
Il gatto non appartiene all'uomo. E' l'uomo che appartiene al gatto. Quando gli va ci salta in grembo e fa le fusa. Se non gli va non si fa acchiappare, se l'acchiappi e te lo metti in grembo a forza si divincola e scappa, magari dandoti anche qualche graffio. Le sue coccole sono tanto piu' gradite perche' pienamente volontarie... o interessate. Quanti di noi abbiamo invitato a cena il boss, il capufficio, qualcuno che avrebbe potuto darci una promozione, fatto un favore? Quanti di noi abbiamo portato a caccia qualche strontso col quale non avremmo neanche mai voluto prendere un caffe' insieme, se facendoci amicizia non ci avesse firmato un contratto, o non ci avesse aperto qualche porta alla quale non avevamo accesso? Io sono il primo ad ammettere di averlo fatto, qualche volta. Una volta portai a pesca sul mio motoscafo d'altura un mio vicedirettore per appunto qualche motivo interessato e non troppo recondito... Sei ore in compagnia di un antipatico che pretendeva pure che gli mettessi l'esca sull'amo. Il gatto ti fa le coccole specialmente quando ha fame. Tu lo sai benissimo, ma sei contento lo stesso e gli apri una scatoletta di cibo per gatti, sapendo altrettanto benissimo che dopo il pasto si fara' il bagnetto di lingua e se ne andra' a dormire come se non ti conoscesse nemmeno. Be' del resto, se foste innamorato di una bellissima ragazza che ve la da' soltanto dopo una lauta cena con tanto di champagne da 100 Euro a bottiglia in un ristorante di lusso, non stareste al gioco? Del resto e' un gioco che ha due vincitori: lei vince la cena, e voi vincete un coito memorabile con tutti i contorni del caso... Cosi' col gatto (che dopo tutto ha la personalita' di una femmina umana): a lui la scatoletta, a voi le coccole e le fusa. Acca' 'e pezze, acca' 'o sapone.
 
Questo per alcuni potrebbe sembrare uno svantaggio, specialmente se non abituati ad avere il cane in casa.
Certo potrebbe esser cosi' heuuu.gif]! Per noi che l'abbiam sempre tenuto in casa e' un dovere come fosse per qualcuno di famiglia [thumbsup.gif]! Dopo 15 anni insieme e' il minimo [11]! Un saluto.
 
Dimenticavo: il pacioccone (quando gli va) nella foto e' Jack-Jack, detto "Cicciu," un simpatico brigante che nei suoi momenti di affezione ama soltanto me. Mia moglie non se la fila per niente, e se ci sono estranei si nasconde. E' un trovatello. Una sera stavamo cenando e lui apparve sul davanzale esterno della finestra, miagolando disperatamente. Era striminzito, piccolo. Gli portammo del cibo, e da allora non se ne e' piu' andato. L'abbiamo forzato a diventare un gatto casalingo perche' fuori ci sono troppi pericoli, da automobili sulla vicina statale, che lui attraversava spesso, a predatori alati e a quattro zampe. Si e' adattato benissimo alla vita dentro casa. Pero' ha pagato un caro prezzo. Un gatto maschio "intero" non si puo' tenere dentro casa o neanche fuori e dentro casa, o spisciolera' ovunque, con quel caratteristico puzzo che non se ne va piu'. Quindi l'asportazione dei testicoli diviene necessaria. L'altro gatto che ho e' una bellissima "guscioditartaruga" a pelo lungo. mettero' la foto della nostra "bambina pelosa" in un prossimo post, anche se sara' O.T. I due vanno abbstanza d'accordo, anche se ogni tanto si prendonoa scappellotti. "Pittima" (la gatta, molto piu' anziana di Jack-Jack) preferisce mia moglie, ma vuol bene anche a me--specialmente quando ha fame o freddo...
 
Ecco Pittima, la mia bambina pelosa. L'abbiamo chiamata Pittima perche' quando vuole qualcosa (generalmente carne di cervo, della quale va matta) comincia a miagolare e non la smette finche' non gliela dai.


thumbnail (13).jpg
 
Strani concetti, Germano, quando si parla di un animale "da branco" che allo stato naturale (lupo) di autonomia, individualita' e spazio ne aveva ben poca.
Giovannit, i concetti non sono miei, sono di quelli che hanno studiato, osservato e hanno dato il loro giudizio. Avevano lo spazio che ognuno si meritava, avevano delle regole da rispettare e le rispettavano. Quando il branco caccia ogni componente svolge il suo compito in autonomia, quindi collegati fra loro, ma autonomi di valutare e decidere. Il compito da svolgere non glielo ha dato il capobranco glielo ha dato madre natura. Il branco ha analogia con un buona muta completa di segugi. Ogni lupo all'interno del branco svolge autonomamente un suo ruolo.
Ci hai fatto caso che i cani usati da persone disabili vengono prima di tutto "socializzati," cioe' tenuti sempre in compagnia di umani per farli risalire agli istinti dei loro antenati e a risvegliare l'assoluta fedelta' e abnegazione al "capobranco," cioe' alla persona di cui sono "badanti"?
Tutti i cani andrebbero socializzati, anche dopo il distacco dalla madre. Socializzare non vuol dire tenere solo un contatto continuo e costate fra cane ed essere umano, i più grossi vizi i cani li prendono proprio con questo sistema. I cani non concedono la loro sottomissione per gratitudine. Non conosco il metodo addestrativo, la selezione e la scelta dei soggetti adatti a fare i cani guida per i non vedenti. Non entro in questo argomento, però posso dire che i cani scelti hanno un carattere particolare, la stragrande maggioranza sono femmine, mi sembra anche sterilizzate. Giovannit, se hai notato i cani guida sembrano fuori dal mondo, tutto quello che li circonda non gli interessa, compresi i gatti. Un cane con aggressività predatoria non credo sia adatto a fare il cane guida. Sei sicuro che il non vedente o vedente che ha un cane costruito con duro lavoro a svolgere il suo compito, sia per forza il capobranco del suo cane? Questi cani prima di essere cederli sono sottoposti a duro addestramento, tutti gli addestramenti creano dipendenza. Mi sembra che la persona disabile non vedente alla quale sarà ceduto il cane, lo "vede" già da cane adulto e ben addestrato. Prima dell'addestramento i cani potrebbero essere dati in affidamento a famiglie idonee a far vivere il cane in casa.
Scusa se ti contraddico di nuovo, ma mi sembra che tu attribuisci al cane sentimenti ed intelletto che pero' non possiede se non ad un livello non paragonabile al nostro.
Non ho mai paragonato i nostri sentimenti con quelli del cane, anzi
ho sempre detto il contrario. Per fortuna il cane non ha il nostro "intelletto" già cosi senza il nostro intelletto ci prende per il c.lo.
Le facolta' intellettuali del cane saranno sempre e soltanto compatibili con i suoi istinti atavici di animale di branco con una sua posizione sociale ed un suo ruolo specifico nella caccia.
Certamente, uno dei più forti istinti è quello della sopravvivenza e della riproduzione, il cane come il lupo viene guidato da questi impulsi. Però ciò non toglie che è un essere pensante, che sa valutare e decidere, sono fortemente e fermamente convinto che le decisioni che prende sono sempre a suo favore. Quello che dico è di lasciar pensare il cane in modo che possa valutare e decidere quale gradino gli conviene occupare nella scala gerarchica. Il rapporto che i nostri antenati avevano con il cane era molto istintivo, adesso per ottenere lo stesso risultato dei nostri nonni e bisnonni bisogna studiare psicologia canina. Giovannit, mi fermo e riprendo prossimamente, altrimenti diventa troppo lungo.
 
Buongiorno,
allora il discorso sta così: nel certificato di iscrizione all'anagrafe canina,per lo meno nei certificati della mia Regione, oltre ai dati del proprietario e del cane,è riportato "luogo di detenzione del cane".
È questa la contestazione fatta al mio amico,nel certificato è registrato come luogo di detenzione l'indirizzo della sua abitazione,ma il cane è detenuto nei box situati ad altro indirizzo.
comunque basta fare una comunicazione alla ASL dove viene dichiarato il luogo di detenzione del cane se diverso dal quello di residenza.
Vi terrò comunque aggiornati.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto