Spinona non riporta correttamente

ntervieni senza freni, io leggo tutto e ascolto tutte le campane, ma poi tanto il mio addestramento finisce più o meno quando il cane ha capito il suo nome poi mi affido alle doti del cane e alle ore di esperienza in campagna sia a caccia chiusa che aperta.
Fai bene i cani da caccia andrebbero addestrati nelle cose essenziali. Tutto l'addestramento deve essere fatto in previsione di qualcosa di indispensabile. Vedo addestrare i cani al riporto come se ci fosse in previsione il fermo al frullo e il riporto a comando. Si fa fare al cane qualcosa che lo metterà in difficolta se non gli venisse fatta la correzione al frullo. Molti cani addestrati a marcare il punto di caduta da fermi, quando rincorrono non vanno con precisione sul punto di caduta del selvatico, la maggior parte delle volte lo superano, e perdono tempo nell'individuarlo. Il tempo nei recuperi, (specialmente per i pedinatori feriti all'alla) è importantissimo, da questo dipende la buona riuscita del recupero.
 
Nicola non volevo intervenire, lo faccio perchè me lo hai chiesto.
Secondo me i cani da ferma sono una cosa e i cani da cerca un altra. Hanno modo di cacciare completamente diverso. Infatti col cane da cerca devi fare il doppio di strada di uno che va con i fermisti e devi camminare anche più veloce col cercatore.
Giovanni, con i cani da cerca cacciano persone molto, ma molto anziane. Io cammino 4/5 ore, con i cani da cerca e lo stesso stesso tempo cammino quando caccio con i cani da ferma. Cammino uguale sia con il cane da ferma che con quello da cerca. Una diecina di passi veloci mentre il cane è in piena emanazione non è una prestazione da infarto. La stessa cosa più o meno accade quando si va a servire il cane in ferma a 200 m. a fine caccia, dopo 4 ore di scarpinate, alla persona anziana gli passa la voglia di andare a servire il cane in ferma, specialmente su di una spalla di collina. Anche i cani fanno più o meno la stessa strada, i cani da ferma coprono più terreno, i cani da cerca coprono meno terreno, ma potrebbero fare più o meno gli stessi km dei cani da ferma anche coprendo meno terreno.
 
I cani vogliono sempre essere portati, da quando capiscono che salire in macchina si va in posti dove possono correre e cercare........
Si voglio essere sempre portati, ma ti fanno capire in modi diversi quando vogliono essere portati fuori a leggere il "giornale" per giornale intendo quando i cani vanno ad annusare le chiazze odorose lasciate da altri cani e quando vogliono essere portati per cacciare.
 
Secondo me quando escono per campagna fanno tutte e due le cose. Da piccoli esplorano e sono attratti dalle novità, cercano, ma non sanno cosa, si imbattono in tante cose, qualche effluvio li attrae di più altri di meno. Da grandi cercano, cercano quell'usta che li ha attratti di più, ma se trovano una chiazza odorosa lasciata da altri cani, marcano e continuano a cercare.
 
Non credo che tu cambiassi idea, dopo i risultati che ottieni col tuo metodo. Secondo me tu, pensi solo a cosa deve fare il cane a caccia e come lo deve fare Per tutto il resto che può succedere quando il cane è libero di scorazzare cacciando, non rientra nei tuoi metodi, ma tu mi insegni che con un cane libero per boschi, può succedere la qualunque cosa che non riguardi esclusivamente la caccia.
Il cacciatore conduttore di cani, si deve porre sempre dei se e dei ma, in modo di non trovarsi impreparato a seconda la situazione, non si parla solo di caccia, ma di educazione e quindi di obbedienza, si deve far capire al cane che determinate azioni non gli sono permesse per far questo ci sono tanti metodi, ognuno usa quelli che gli sono più consone e che gli riescono bene. Il metodo della carota e il bastone, per me è il migliore, anche perchè non sarei capace di adottarne altri. Gli antichi dicevano; "mazze e panelle, fanno i figli belli", sembra che funzionasse.

Non è difficile capire la mia opinione...ti faccio un esempio: se devo scalare una montagna, per raggiungere il mio obbiettivo che si trova dall'altra parte di essa e non so la strada.....semplice, gli giro intorno e arrivo dove voglio.
 
tavolta nei momenti di sconforto....ricomincio daccapo con l'addedstramento del riporto,cioè inizio con la classica pallina che la lancio in un spazio ristretto e poi in giardino.E' capitato che qualche volta in giardino è presente l'altro cane, in modo tale da avere una certa competizione.poi passo al selvatico congelato ecc.I vari step la spinona li segue bene,poi a caccia avviane il dramma....non riporta più.Il selvatico diviene di sua proprietà e gli fa quello che vuole(giocare.sottoterra,mastica). i primi tempi non sono andato mai incontro,anzi mi sono allontonato di spalle e accovacciato, ma niente di buono.Come insegni il riporto?Quali sono i step?Grazie
 
Non credo che tu cambiassi idea, dopo i risultati che ottieni col tuo metodo.
Non cambio idea, non per i risultati, anzi con alcuni metodi i risultati arrivano prima. Giovanni il cane non ha bisogno di insegnamenti, ha solo bisogno di essere incentivato.;) Nei "miei" metodi, non è previsto far cacciare il cane vicino le strade e vicino le ferrovie. Se penso a tutto quello che potrebbe succedere a me e al cane non andrei più a caccia. Se penso che quando tira la bora potrebbe cascarmi una tegola in testa non andrei più fuori di casa. Il cane va educato a rispettare il padrone, "il collegamento è la collaborazione spontanea concessa dal cane al padrone." Il collegamento non lo ottieni ne con la corda ne con la scossetta, ne con il fischietto, non lo attieni con nessun addestramento, quello che ottieni non è collegamento. Un cane collegato non ha bisogno di essere fischiato per rientrare, se non rientra ha sicuramente trovato qualche buona emanazione, fischiare potrebbe voler dire distrarlo dall'imminente risoluzione del problema. Ma potrebbe anche voler dire far cambiare direzione a una lepre o a un fagiano che il cane ci sta mandando su i piedi. Non bisogna essere troppo apprensivi, chi vuole un cane collegato deve sapersi controllare, fischiare vuol dire rivelare al cane la nostra posizione, se il cane sa dove siamo non ha bisogno di rientrare. Il fischietto andrebbe usato massimo fino ai due anni, dopo dal collo potrebbe passare direttamente in tasca, se qualche volta lo dimentichiamo a casa non ce bisogno di ritornare per prenderlo. Chi sa educare e condurre non ha bisogno del fischietto. C'è da dire che in alcuni ambienti il fischietto disorienta il cane, il cane potrebbe percepire la chiamata dalla parte opposta. Chiamare il cane nei rientri non è una regola che ho inventato io, l'ho appresa da chi il cane lo sa condurre sia a caccia che nelle prove di lavoro. Alcune cose me le tengo per me, perchè non sono facili da far capire, è difficile anche quando si è a contatto diretto con la persona che fischia al cane a ca..um. Bisogna seguire la persona per fargli capire perchè ha bisogno di fischiare al cane. Se gli dico guarda che il cane è uscito 50 m. dietro di te e adesso impiega più tempo per rientrare perche ti sta cercando. Se non vuoi fischiare devi cacciare insieme al cane, al massimo puoi sbagliare di una diecina di metri dal punto di incontro, ma se te ne vai per i ca..i tuoi il cane si rompe i cogli.ni ti manda a quel paese e si mette a cacciare per i fatti suoi. Lefficienza del cane si vede anche dalla sua conduzione, i cani che a caccia vengono condotti bene, cacciano per tutto il tempo che hanno a disposizione, quelli condotti a cazzum la metà del tempo la perdono a cercare il padrone.
 
Ma tu parli di cani che sistematicamente scompaiono alla vista e all'udito, questi cani a me non piacciono.Con l'avvento dei satellitari, ci sono setter che cacciano per fatti suoi, poi quando è in ferma, il conduttore col palmare lo va a trovare. A me così non piace, io parlo di cani collegati che a volte per un motivo o un altro scompaiono, fortunatamente non capita spesso.ma se io conosco il cane e so come caccia, se non lo vedo rientrare in un tempo accettabile, allora mi preoccupo e lo chiamo, in questo caso il cane deve rientrare immediatamente.
Avevo una Kurzhaar, che veramente era col cervello di un umano. Quando a volte "allungava" e spariva, io mi fermavo e ascoltavo, se non sentivo il campano, davo un colpetto di fischio, lei udendolo, se era in ferma, muoveva la testa quel tanto che bastava a far suonare il campano...bastava un "din" e se la sentivo capivo da dove veniva il suono. Mi avvicinavo e se non la vedevo il fatto si ripeteva, fino a quando la scorgevo, o meglio scorgevo il collare arancione, perchè lei era perfettamente mimetizzata con l'ambiente. Altre volte, (la fatto più di una volta), se vedeva che non mi presentavo, mollava la ferma e correva a cercarmi, una volta trovatomi, muggiva e si vedeva che voleva essere seguita. La seguivo e mi portava sul posto, mettendosi di nuovo in ferma.Ma queste sono cose straordinarie, non credo, anzi ne sono sicuro che non avrò più un cane del genere, a cui non ho imparato veramente niente o poco, aveva tutto di se. Ecco con un cane così, non avrei avuto incazzature e problemi vari.
Io parlo di cani, che anche se sono bravi a caccia, cioè che trovano la selvaggina e ti mettono in condizioni di fare la fucilata, ma aimè! A volte se ne strafottono di te e hai voglia a chiamarlo, caccia da solo, si allontana....scompare. A questi soggetti devi far capire che gli conviene ubbidire, o con la leadership o col prezzemolo. in tutti e due i casi si raggiunge l'obbiettivo l'importante è quello.
La cagna di cui sopra, non mi vedeva come capo branco, secondo me mi valutava alla pari sua, mi vedeva come un compagno, si comportava come fosse in una squadra, ad ognuno il suo compito; io cerco, fermo, involo e tu catturi, poi io riporto.
Ma si sa.....la fortuna passa una sola volta nella vita!
 
tavolta nei momenti di sconforto....ricomincio daccapo con l'addedstramento del riporto,cioè inizio con la classica pallina che la lancio in un spazio ristretto e poi in giardino.E' capitato che qualche volta in giardino è presente l'altro cane, in modo tale da avere una certa competizione.poi passo al selvatico congelato ecc.I vari step la spinona li segue bene,poi a caccia avviane il dramma....non riporta più.Il selvatico diviene di sua proprietà e gli fa quello che vuole(giocare.sottoterra,mastica). i primi tempi non sono andato mai incontro,anzi mi sono allontonato di spalle e accovacciato, ma niente di buono.Come insegni il riporto?Quali sono i step?Grazie

Mi stai facendo capire che hai la pazienza per ricominciare, ok allora ti aiuto😀

Scegli un posto che non sia il tuo giardino ma dove sia comunque facile controllare il cane nelle sua azioni , procurati diversi riportelli: la pallina da tennis c’è l’hai già, aggiungi un riportello in legno di buone dimensioni, uno in tela di sacco, fanne uno in stoffa con uno straccio annodato( questo ti servirà per nascondere all intero un bocconcino ) . Inizia con lo straccio annodato (senza bocconcino), fai sedere il cane a comando , invitalo ad abboccare lo straccio porgendolo vicino alla bocca, quando lo abbocca lasciaglielo trattenere qualche secondo e invitala al “Porta!” tenendo la mano vicino alla bocca in modo che possa lasciarlo, se non lo lascia non la forzare! continua ad invitarla al Porta magari prendendo un lembo dello straccio e tirando delicatamente. Il cane non deve muoversi dal seduto, se cerca allontanarsi insisti con “seduta”, se non lo capisce lascia il guinzaglio al collo e tieni il piede sull estremità, se si alza capirà che non può andarsene a suo piacimento. Ripeti questo esercizio un paio di volte al giorno e per non più di 3/4 Porta alla volta, premiala con una carezza e voce suadente ogni volta che lo esegue correttamente, non sgridarla se non lo fa bene, semplicemente glielo fai rifare. Quando lo farà correttamente, cambia riportello e ricomincia fino alla perfezione dell esercizio.

Per ora basta così, ritengo già impegnativo questo step, i prossimi te li elenco quando scriverai i progressi del cane.
🙋‍♂️
 
Ma tu parli di cani che sistematicamente scompaiono alla vista e all'udito, questi cani a me non piacciono.Con l'avvento dei satellitari, ci sono setter che cacciano per fatti suoi, poi quando è in ferma, il conduttore col palmare lo va a trovare. A me così non piace, io parlo di cani collegati che a volte per un motivo o un altro scompaiono, fortunatamente non capita spesso.ma se io conosco il cane e so come caccia, se non lo vedo rientrare in un tempo accettabile, allora mi preoccupo e lo chiamo, in questo caso il cane deve rientrare immediatamente.
Giovanni, non controbatto per aver ragione, lo faccio perchè chi legge possa scegliere il metodo che ritiene più conveniente. Neanche a me piace la caccia con il satellitare, ma la preferisco ad altri metodi costrittivi, che tolgono buona parte dell'autonomia che il cane dovrebbe avere. Anche il cane più collegato del modo, fa qualche fuori mano, però subito dopo rientra, perchè il suo primo punto di riferimento è il padrone e non la selvaggina. Giovanni non ti devi preoccupare, il cane collegato con un occhio caccia e con l'altro ti guarda, stai sereno che sa dove ti ha lasciato e sa dove deve ricongiungersi. I cani collegati in alcuni casi fanno il "pendolo"
Io parlo di cani, che anche se sono bravi a caccia, cioè che trovano la selvaggina e ti mettono in condizioni di fare la fucilata, ma aimè! A volte se ne strafottono di te e hai voglia a chiamarlo, caccia da solo, si allontana....scompare. A questi soggetti devi far capire che gli conviene ubbidire, o con la leadership o col prezzemolo. in tutti e due i casi si raggiunge l'obbiettivo l'importante è quello.
Giovanni, se i cani se ne "strafottono" la colpa non è loro, è di chi gli ha fatto capire che lo possono fare, qui torniamo indietro, e ritorniamo a parlare di socializzazione, e del carattere del cane. Come ho sempre detto alcuni cuccioli vanno ben socializzati, ben addestrati e dopo portati sulla selvaggina, non ha importanza l'età del cane, certamente se non si è riusciti fino a un certo periodo è meglio lasciare perdere e lasciare l'iniziativa al cane. Cioè bisogna far capire a questi cani le prime volte che vengono portati sul terreno di caccia che il padrone viene prima di ogni altra cosa, viene prima della selvaggina,
quindi la loro massima concentrazione deve essere rivolta al padrone, a sua volta il padrone deve farsi il mazzo per cercare di rendersi interessante ed evitare al cane di distrarsi. Dopo man mano, un poco per volta, si lascia al cane l'autonomia che gli serve per cacciare. La socializzazione è uguale per tutti i cani di qualsiasi razza, quello che cambia è la durata e l'intensità. Per questo tutto non può essere uguale per tutti, alcuni cani è meglio portarli senza addestramento sulla selvaggina, e interagire il meno possibile. L'obiettivo si raggiunge anche nel modo sbagliato, Un cane che rientra per paura di subire, non è uguale al cane che rientra spontaneamente, penso che quello che subisce la scossa, smette di cacciare e rientra, quello che non ha subito la scossa rientra cacciando. Però bisogna dire a chi avesse intenzione di usare il mezzo coercitivo di non usarlo per far rientrare il cane quando non vede il cane e non sa cosa sta facendo il cane prima di ricevere il "prezzemolo" Potrebbe essere anche in ferma, o potrebbe aver abboccato qualche selvatico ferito.
La cagna di cui sopra, non mi vedeva come capo branco, secondo me mi valutava alla pari sua,
Io credo che nella testa dei cani non esiste un rapporto paritario. Le regole nella comunità dei lupi sono rigide, si basano su di un forte sistema gerarchico. Giovanni, con il cane si caccia bene anche da sottomessi, l'importante è rispettare il cane, il cane sottomesso va rispettato, in un determinato modo, quello dominante va rispettato in modo diverso.
 
Nei "miei" metodi, non è previsto far cacciare il cane vicino le strade e vicino le ferrovie. Se penso a tutto quello che potrebbe succedere a me e al cane non andrei più a caccia.

vicino a strade e ferrovie non è previsto neanche dalla legge, ma di macchine ne basta una e in pianura le campagne sono piene di stradine e lo saranno almeno fino a che i trattori non avranno le ali:) battute a parte, i pericoli che giustamente il cane non può concepire possono essere molti e se sono evitabili semplicemente con un cane che anche se secondo lui è sbagliato alla chiamata ritorna non vedo perché privarsi di un simile vantaggio

Il fischietto andrebbe usato massimo fino ai due anni, dopo dal collo potrebbe passare direttamente in tasca, se qualche volta lo dimentichiamo a casa non ce bisogno di ritornare per prenderlo. Chi sa educare e condurre non ha bisogno del fischietto. C'è da dire che in alcuni ambienti il fischietto disorienta il cane, il cane potrebbe percepire la chiamata dalla parte opposta. Chiamare il cane nei rientri non è una regola che ho inventato io, l'ho appresa da chi il cane lo sa condurre sia a caccia che nelle prove di lavoro.

Odio i fischietti e amo cacciare in silenzio con il mio cane, quindi condivido, nelle prove però vedo che spesso hanno sempre il fischietto in bocca o nella conduzione inglese....cosa ne pensi?
 
i pericoli che giustamente il cane non può concepire possono essere molti e se sono evitabili semplicemente con un cane che anche se secondo lui è sbagliato alla chiamata ritorna non vedo perché privarsi di un simile vantaggio
Forse mi sono spiegato male, il cane deve ritornare alla chiamata. Per me non è un motivo valido chiamarlo se non dovessi vederlo rientrare oltre il tempo abituale. Ripeto il cane andrebbe chiamato solo nei rientri, salvo eccezioni. Con questo non ho mica detto che se lo fischio quando il cane sta andando non rientra. Mi sembra di aver già detto che la chiamata deve essere sempre ben ponderata, il cane andrebbe chiamato solo e sempre per qualcosa che a lui piace. Non ha motivo di non venire, visto che alla chiamata è stato sempre premiato. Il premio da dare al cane dipende dal carattere del cane, dall'ambiente e da cosa sta facendo il cane in quel momento, tutti hanno avuto modo di vedere che il bocconcino è meno potente della selvaggina, quindi il cane sul terreno di caccia, o in allenamento andrebbe premiato con la selvaggina. Sicuramente è meglio fermare o chiamare il cane con il premio e non con il "prezzemolo" il prezzemolo il cane prima o dopo lo dimentica, il premio no, il cane ricorda solo quello che è di suo interesse. Vedi i cani addestrati al fermo al frullo e al riporto a comando, che in prova di lavoro perdono la correttezza e vengono squalificati, cani corretti fino a due giorni prima della gara. Nessun addestramento coercitivo e impositivo dura in eterno. Il cane rispetta se viene rispettato, per rispettare il cane bisogna fare sempre gli interessi del cane, e non contrastare mai quella che è la sua natura. Quindi se voglio che il cane acquisti la saggezza necessaria per non rincorrere la selvaggina, non lo devo portare sulla selvaggina di allevamento, e non lo devo portare a caccia insieme ad altri cani e ad altri cacciatori, almeno per le prime due stagioni di caccia. Per fare un buon cane che pensa e decide cosa è meglio fare ci vuole tempo e pazienza, altrimenti il cane smette di pensare e "attacca l'asino dove vuole il padrone"
 
Odio i fischietti e amo cacciare in silenzio con il mio cane, quindi condivido, nelle prove però vedo che spesso hanno sempre il fischietto in bocca o nella conduzione inglese....cosa ne pensi?
Penso che il cane andrebbe fischiato solo quando deve essere legato. La conduzione del cane fatta in silenzio è apprezzata a caccia, in prove di lavoro e nelle gare Sant'Uberto.
 
Forse ha risolto, e non ha più bisogno di aiuto. I problemi di riporto si possono risolvere da soli, con l'avanzare dell'età del cane, specialmente il problema del cane in discussione che sa riportare, ma non vuole riportare. Questo è un classico, non è la prima volta che si sente dire: "a casa fa tutto quello che gli dico e riporta tutto, caccia non ascolta e non vuole riportare" Al 99% i cani che a caccia non vogliono riportare è perchè sono stati portati a caccia quando ancora non erano pronti a svolgere il vero lavoro di riporto. Una kurzhaar di un anno, nel riporto e quasi perfetta in tutto, se fosse dipeso dal suo padrone l'avrebbe già portata sul selvatico abbattuto, e la possibilità di un rifiuto da parte del cane poteva essere altissimo. E' sicuramente indietro di qualche mese per quello che riguarda l'addestramento, un cucciolone a dieci mesi deve essere messo nelle condizioni di andare al riporto sulla linea e ritornare sulla stessa linea, deve sedersi davanti al padrone, deve consegnare in mano con il collo tutto fuori, guardando in faccia il padrone. Io preferisco un cane che mangia la selvaggina a quello che va a nascondere. Quindi chi non sa dove "mettere le mani" su di un cane che mangia la selvaggina, la cosa migliore è lasciarlo mangiare. Il padrone deve documentarsi, deve informarsi, deve concepire e organizzarsi, solo così potrà condurre l'azione di "riparazione" alle onzate che ha fatto. Altrimenti aggiunge onzate su onzate, e oltre a mangiare il cane va anche a nascondere.
 
" Al 99% i cani che a caccia non vogliono riportare è perchè sono stati portati a caccia quando ancora non erano pronti a svolgere il vero lavoro di riporto. Una kurzhaar di un anno, nel riporto e quasi perfetta in tutto, se fosse dipeso dal suo padrone l'avrebbe già portata sul selvatico abbattuto.

Trovo inconcepibile che ad un anno il cane non vada a caccia, i cani hanno sempre cacciato e riportato, ultimamente sembra che se non si hanno almeno 3 diplomi in addestramento e non si sono letti tutti i libri scritti sull'argomento non si riesce a tirare su un cane:)
 
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