Problemi con Kurzhaar di 11 mesi

Se ha il tempo si è meglio così.... ma se non c'è tempo? E poi mi dici che l'incontro con la vipera è casuale, tutti i miei cani la sentivano e trattavano, (Anche tutti gli altri serpenti), come fosse selvaggina.
E poi la vipera sente le vibrazioni nel terreno, infatti si consiglia di sbattere qualcosa per terra quando si cammina.
 
La dipendenza da cibo. Anch'io ho fatto quasi la stessa cosa, con un cagnolino che ora pesa 80 kg. Non ne voleva sapere, non gli fregava un cacchio, non mi cagava neanche di striscio. Non ti dico le incazzature! Lo lasciai chiuso nel box per tre giorni, solo con acqua e avrei continuato se non fosse stato per mia moglie. Quando lo liberai, prima gli porsi qualche croccantino. Il cane partì come una freccia e io gli andai dietro. Lo chiamai... venne e gli porsi altri croccantini. E così via continuando.
Quando lo misi nel box, e gli misi la ciotola con il cibo, lui si catapultò verso di essa, a quel punto, gli ringhiai, nel vero senso della parola e lui si fermò. Volevo imitare il capobranco e sembra ci riusci. Adesso se non gli do il via, non si avvicina e non mangia. Però quando lo libero, ho capito che prima si deve sfogare correndo e non lo chiamo. Quando rallenta lo chiamo e lo metto al fianco, cammino un pò e vedo che lui mi guarda. Dopo pochi passi gli do il vai e parte a razzo. Non è un cane da caccia, ma da guardia. Comunque se non hai in mano una cane di questi, possono succedere dei dispiaceri ai visitatori occasionali.
 
Io credo che il problema principale nell'addestramento dei cani e' che tutti quelli che devono lavorare per vivere non hanno tempo sufficiente OGNI GIORNO per addestrare un cane. Con i cani repetita juvant. Come i bambini, i cani giovani dimenticano. Se passa una settimana fra una sessione d'addestramento e la prossima, parecchio di cio' che avevano gia' imparato e' quasi dimenticato. Io sono stato forrtunato perche' come insegnante avevo l'intera estate libera. Ogni giorno almeno un'ora d'addestramento. Inoltre non ero legato da leggi stupide che proibiscono sia l'addetramento del cane in campagna che il porto del fucile e lo sparo a caccia chiusa. Ecco perche' io consiglierei a chiunque non abbia il tempo e l'opportunita' (e, aggiungo, la preparazione) di addestrare un giovane cane, di ricorrere all'ausilio di un dresseur di ottima reputazione, o di acquistare da un allevatore/allenatore serio un cucciolone "iniziato" che conosca gia' le nozioni basiche del cercare, fermare, riportare, ecc.

Come i bambini, i cani giovani dimenticano. Se passa una settimana fra una sessione d'addestramento e la prossima, parecchio di cio' che avevano gia' imparato e' quasi dimenticato.
Giovanni, lungi da me il voler "fare le punci" a qualcuno. I cani giovani imparano e memorizzano prima di quelli adulti, "quello che impara Michelino in tre giorni Michelone lo impara in tre mesi. Logicamente l'apprendimento dipende da soggetto a soggetto e da metodo a metodo. Una cosa è certa che dove c'è l'addestratore che ordina e il cane obbedisce per paura di non subire, quello che impara subito lo dimentica anche subito, il cane ricorda di più quello che gli interessa. Se c'è coinvolgimento fra cane e padrone, il cucciolo apprende prima e dimentica meno. E' ovvio che bisogna conoscere un poco come è fatto il cane. Se ho capito che il cane considera e ricorda l'ultima azione, dopo una settimana devo ricominciare da dove ho finito. "Volere è potere" quando lavoravo mi alzavo 15 minuti prima del previsto, era i minuti che mi servivano per addestrare il cane, il resto lo facevo il sabato e la domenica, in estate che le giornate sono lunghe si riesce ad addestrare anche due cani. Proprio per questo motivo ho avuto una discussione con chi prima di poter fare qualcosa con il cane aveva bisogno di farlo sfogare. I cani educati non hanno bisogno di sfogarsi, sono immediatamente a disposizione del padrone, quindi i quindici minuti era più che sufficienti. Dipende anche da cosa pretendiamo dal cane. Per portare il cane a caccia ci vuole: affinità con la razza, un buon rapporto con il soggetto, poche regole, da rispettare sempre secondo una procedura e un minimo di addestramento. L'addestramento consiste nell'addestrare il cane a presentarsi dal padrone dopo essere stato chiamato. La conduzione del cane la deve imparare il padrone, senza di questa si potrebbe perdere il collegamento. Se bisogna preparare il cane per le prove di lavoro allora è meglio affidarsi a uno bravo.
 
Germa', ma che dici? Forse saprai tutto cio' che si possa sapere sull'allevamento e addestramento dei cani da caccia, cerca, riporto, guardia e tartufi, ma e' chiaro che di serpenti ne sai poco. Il campanello? La vipera, come tutti i serpenti, non ha orecchie esterne, ma solo interne che possono percepire soltanto le vibrazioni trasmesse dal suolo attraverso il suo ventre. Quindi puo' sentire i passi del cane o dell'uomo o di una vacca, ma un campanello non lo sentirebbe per niente. Non sentirebbe neanche se al collo del cane ci attaccassi una di quelle trombe ad aria compressa che usano allo stadio durante le partite. Forse bisognerebbe mettere dei piccoli collari elettrici al collo delle vipere, ed una trasmittente al collo dei cani. Quando il cane si avvicina entro dieci metri dalla vipera, il collarino le da' una scossa e la vipera scappa. Cosi' non devi ammazzare la vipera, e non provocherai neurosi, psicosi, e alitosi al cane dandogli scosse elettriche. [Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif][Trilly-77-24.gif]

Sicuramente hai ragione, a me hanno detto che sente le frequenze più basse, non è completamente sordo, è in parte sordo. Il collegamento è tra la mandibola e l'orecchio interno. Non mi sono mai interessato all'argomento, non so neanche se le vibrazioni emesse dalle onde sonore posso essere percepite dal serpente. Ogni tanto considerato la presenza della vipera, l'associazione venatoria indice dei corsi, a me hanno detto di fare rumore e non di fare vibrazioni. Comunque è sempre meglio abbondare. La razza di cani che mi accompagnano a caccia non ha bisogno del campano, in quanto a vibrazioni visto il modo che hanno di battere il terreno non sono secondi a nessuno. Forse per questo motivo che sul loro percorso in 13 anni solo il cane più giovane che ha otto anni ha fatto solo un incontro.
 
Giovanni, lungi da me il voler "fare le punci" a qualcuno. I cani giovani imparano e memorizzano prima di quelli adulti, "quello che impara Michelino in tre giorni Michelone lo impara in tre mesi. Logicamente l'apprendimento dipende da soggetto a soggetto e da metodo a metodo. Una cosa è certa che dove c'è l'addestratore che ordina e il cane obbedisce per paura di non subire, quello che impara subito lo dimentica anche subito, il cane ricorda di più quello che gli interessa. Se c'è coinvolgimento fra cane e padrone, il cucciolo apprende prima e dimentica meno. E' ovvio che bisogna conoscere un poco come è fatto il cane. Se ho capito che il cane considera e ricorda l'ultima azione, dopo una settimana devo ricominciare da dove ho finito. "Volere è potere" quando lavoravo mi alzavo 15 minuti prima del previsto, era i minuti che mi servivano per addestrare il cane, il resto lo facevo il sabato e la domenica, in estate che le giornate sono lunghe si riesce ad addestrare anche due cani. Proprio per questo motivo ho avuto una discussione con chi prima di poter fare qualcosa con il cane aveva bisogno di farlo sfogare. I cani educati non hanno bisogno di sfogarsi, sono immediatamente a disposizione del padrone, quindi i quindici minuti era più che sufficienti. Dipende anche da cosa pretendiamo dal cane. Per portare il cane a caccia ci vuole: affinità con la razza, un buon rapporto con il soggetto, poche regole, da rispettare sempre secondo una procedura e un minimo di addestramento. L'addestramento consiste nell'addestrare il cane a presentarsi dal padrone dopo essere stato chiamato. La conduzione del cane la deve imparare il padrone, senza di questa si potrebbe perdere il collegamento. Se bisogna preparare il cane per le prove di lavoro allora è meglio affidarsi a uno bravo.

"Poche regole"? Dipende dalla razza del cane e dall'uso che se ne fa a caccia. Per certi cani e certe cacce le regole che un cane deve rispettare sono tante. Per un cane da riporto, poi, sono tantissime, dal rimanere immobile allo sparo, a seguire i comandi manuali, a obbedire a determinati colpi di fischietto, a raccogliere il selvatico abbattuto al quale punta il padrone anche se ce ne e' un altro piu' facile e piu' vicino, a procedere nella direzione voluta dal padrone anche se il cane non vede cio' che deve riportare (blind retrieve), ad evitare di nuotare fra gli stampi sia all'andata che al ritorno anche se cio' comporta un cambiamento di direzione in confronto alla linea retta indicata dal padrone, a patto che poi ritorni a nuotare nella direzione indicata, al consegnare la preda nella mano del padrone, alllo sgrullarsi l'acqua di dosso prima di rientrare nel capanno, al non usare il dente duro, al non avere paura degli spari che spesso, nel semichiuso del capanno sono una raffica assordante se ci sono due o tre cacciatori che sparano a un branco di anatre, a non rotolarsi su pesci morti o a mangiarli, al mettersi a sedere sul fondo del barchino senza muoversi, e a fare o non fare tante altre cose che nello scenario del padule sono essenziali non soltanto alla buona riuscita della caccia, ma anche alla sicurezza del cane e dei cacciatori. E tante di queste regole sono piu' o meno contrarie agli istinti del cane. In confronto, l'istruzione del cane da ferma e' molto piu' semplice, perche' e' piu' consona agli istinti del cane, e anche perche' istruttore e allievo sono per lo piu' sulla terra ferma, dove si possono usare guinzagli lunghi, scatole ad apertura radiocomandata che rilasciano la quaglia o il torraiolo d'allevamento soltanto se il cane ha fermato correttamente e che non permettono l'abbocco prematuro, e tanti altri marchingegni utilissimi. Ma quando i riporti sono tutti o quasi dall'acqua, l'istruttore che non e' capace di camminare sull'acqua non ha i vantaggi di chi addestra un cane da ferma e riporto di selvatici terragnoli. Il collare elettrico--che tu odi cosi' tanto perche' non lo conosci e tutto cio' che hai sentito di esso e' impreciso o prevenuto--e' l'unico modo di correggere gli errori. Intendiamoci: 1. Il collare elettrico non insegna niente; serve solo a correggere gli sbagli se cio' che e' stato insegnato viene trascurato o disobbedito. 2. Tu dici: "Hai visto gli occhi di un cane dopo la scossa?" Io li ho visti, ma tu? Il collare elettrico come tutte le cose, dall'aspirina ai freni delle biciclette, si deve usare nella giusta misura. La "scossa" va regolata in modo che sia appena percettibile, non dolorosa, ma fastidiosa, come la puntura di un isetto o un leggero pizzicotto. Il cane neanche guaisce, ma sgrulla appena la testa. Io regolo la trasmittente in modo che quando applico i poli del collare alla pelle tenera dell'incavo del mio gomito (che bagno perche' il cane in addestramento sara' quasi sempre bagnato) e premo il bottone della trasmittente io (e la mia pelle non e' coriacea come quella del collo del cane) posso sopportare una scossa continua (la trasmittente puo' selezionare o una scossa prolungata o una "schicchera" di una frazione di secondo--che io ho sempre preferita) senza provare dolore, solo fastidio. La scossa e' sempre accoppiata ad un suono da cicalino, pure questo, immagino, sgradevole alle orecchie del cane. Una volta che il cane ha associato la scossetta al suono del cicalino, posso--premendo un diverso bottone--mandare soltanto il suono--senza scossa--e questo basta quasi sempre a far capire al cane che sta esibedo un comportamento sbagliato. Se non basta, segue la schicchera. I cani sono come gli esseri umani, e vengono puniti dalle loro madri in maniera spesso dolorosa. Sculacciate per noi, morsi al muso per loro. Tu mi sembri soptravvalutare la funzione del positivo, della coccola, del premio per il comportamento sbagliato. Be', allora vai contro gli istinti e la personalita' canina e pure quella umana, che e' piu' o meno la stessa, anche se a diverso livello. Dimmi, hai visto mai vigili urbani e polizia stradale che fermano gli automobilisti che seguono tutte le regole del codice e offrono loro un complimento e un buono benzina, ma che non fanno mai la multa a quelli che sgarrano? Che non mettono in prigione chi guida ubriaco? Se fosse cosi', tu non solo non andresti piu' in auto, ma avresti paura anche di uscire di casa!

Vabbe', come si dice da noi, I agree to disagree with you. Sono d'accordo che non siamo d'accordo. E mi va bene cosi'. Ognuno ha il diritto di farsi i ca...ni suoi. Poi, non ti preoccupare. Io di cani non ne addestrero' piu', cosi' non dovrai temere che li possa torturare con punizioni estreme e scosse da sedia elettrica.
 
Il collare elettrico non serve a niente ed è anche contro ogni etica, oltre a vanificare il rapporto cane/uomo creato in milioni di anni. Il cane ha gioia a fare quel che gli chiediamo. Ovviamente deve capire cosa vogliamo da lui. Ma poi lo fa con gioia e sollecitudine, per il semplice piacere di farci contenti in quanto individuati come capo branco.
Ci vuole amore per i cani. Io ho sempre amato i miei cani e sono venuti buoni cani da caccia. Qualcuno migliore degli altri, ma tutti almeno nella sufficienza. Ogni volta che un cane ha varcato la soglia di casa mia, buon o meno buono, c'è rimasto tutta la vita. Ormai, a quasi 53 primavere, posso tirare le somme ed affermare che tutto l'amore che diamo al cane ci viene restituito moltiplicato per mille.
 
Volevo aggiungere, per Nicola, a quello che ha detto Giovanni sul collare, che è l'unico modo per correggere il cane quando è lontano o non avvicinabile immediatamente. In altro post, tempo fa, asserivo che era indispensabile per la vita del cane, nel senso che se si vede il cane, (esempio) che sta andando spedito verso una strada trafficata da auto ecc... lo si deve assolutamente fermare, con un fischio o chiamandolo, dandogli il fermo, ma se il cane non esegue, lo si costringe, come vuoi farlo a quella distanza?
Inoltre, (e spero che mi perdoni -marco- e i moderatori per i miei continui fuori tema ma che in qualche modo ci rientrano). Nicola io non so se hai mai avuto a che fare con segugi, è tutta un altra cosa...ma sempre cani sono.Tu mi devi dire come correggi un segugio, specialmente se deve fare solo cinghiale. Se prende una volpe e non la molla, o un capriolo, o una pecora, una mucca, una martora, una faina, donnola ecc... Quasi sempre si trova a notevole distanza. La prima regola è quella di non sparare se esce un animale che non sia un cinghiale, ma il più delle volte....anzi sempre, anche se non spari il cane continua la seguita e "scassa" (termine per indicare che esce fuori battuta), e vallo a recuperare poi! A volte, (prima dell'uscita di questi collari satellitari), si mollava e si tornava la mattina dopo per vedere se il cane era rientrato. Si sono persi un sacco di cani in questo modo, alcuni rubati, altri schiacciati da auto, altri uccisi da verri o dai lupi. Quindi ben venga l'uso del collare di correzione, se questi salva la vita al cane e non fa disperare il padrone e si ha una buona riuscita della battuta.
Il cane, dopo svariati interventi, (e questo te lo posso assicurare), quando incontra, scova o sente solo l'odore della volpe, molla subito e si va a cercare l'usta del cinghiale. Ai cani intelligenti, dopo aver provato "l'ebrezza", basta il BIP inviato per farli desistere, sanno che se non desistono arriva "l'ebrezza".
Certamente si distorce quella che è la natura del segugio, che caccia tutta la selvaggina di pelo, ma se vuoi specialisti, devi, (oltre ad altre cose), per forza fare così.
Una volta, quando i cani prendevano la volpe, si aspettava che rientrassero e allora giù botte, ma era un sistema deleterio. Il giorno dopo il cane aveva già dimenticato, oltre a non capire perchè venisse punito e se incontrava un altra volpe...partiva di nuovo. Si credeva allora che il cane non fosse buono per il cinghiale, allora o si destinava a qualche volparo o.........
Oggi non è così, i cani si correggono, perchè se non fosse così, un cane sciolto a Roma, lo si riprendeva a Latina, (è successo d'avvero), se ci arrivava!
 
Ribadisco per la centesima volta che il collare non insegna niente,
Ecco, bravo, se non insegna niente non serve.
Bisogna prima insegnare al cane cio' che si vuole che impari con i metodi classici. Una volta che il cane ha imparato bene, il collare elettrico serve solo a correggere gli sbagli.
Il cane che impara bene non ha bisogno di correzioni, le correzioni il cane le subisce senza capirle.
Se il cane non ha raggiunto un rapporto col padrone (posso usare la parola "padrone", o dara' fastidio a qualcuno?) che lo fa desiderare di soddisfarlo, le punizioni a raffica di certo renderanno tale rapporto impossibile, ed il cane fara' cio' che vuole.
Al cane non interessa come lo chiami, interessa come lo tratti. Per trattare bene il cane bisogna capire come è fatto, se lo capisci, non lo punisci mai, perché il cane ha sempre ragione. Ti potrei fare mille esempi del perché il cane non va mai punito. Senza offesa per nessuno anche perché il 10% che non perde mai il controllo è in questo forum, il 90% punisce perché non sa autocontrollarsi, proprio ieri ho visto dare un calcio al cane perché aveva fatto inciampare il padrone.
Ti ricordi cio' che dicevano i nostri vecchi a proposito della "schioppettata a piombo fino" al cane che scappa?
C'è ancora qualcuno che preferisce "correggere" il cane con la schioppettata, lo fa per non rischiare e per avere il cane prontamente utilizzabile. Se dopo la scossa il cane è ancora in grado di lavorare ed apprendere vuol dire che non è stata dell'intensità e della durata giusta, non è servita a niente.
I cani sono furbi, Chiappe'. E quelli ai quali le punizioni vengono amminiistrate arbitrariamente, male, erroneamente, o eccessivamente cercheranno di evitarle.
Il cane non sa se la punizione è giusta o sbagliata, la evita comunque per non subire. Ubbidisce perché sono rari i casi che il cane riesce a sottrarsi alla punizione del collare.
Ma un cane ben addestrato ha piu' timore di far dispiacere il "suo umano" (e' meglio cosi'????) che della scossetta.
Il cane fa tutto per interesse, se "l'umano" fa gli interessi del cane questo fa quello che gli ordina l'umano.
Se quel desiderio non c'e', lo puoi fulminare con un milione di volts e 150mila amps, e non fara' mai cio' che vuoi.
Indirettamente il cane con la punizione fa quello che il padrone non vuole che faccia. Serve ad interrompere tramite il dolore una azione che il padrone ritiene sbagliata. Se il desiderio non c'è con il collare elettrico glielo fanno venire, basta conoscere il metodo. Il collare viene utilizzato per far aumentare un determinato comportamento, non per ridurlo.
Dopo l'addestramento iniziale e le prime cacciate, il collare elettrico rimaneva nel cassetto. Lo ritiravo soltanto fuori per l'allenamento estivo.
Se vuoi essere leader del tuo cane, lo devi battere ad armi pari, solo cosi potrai ottenere la sua spontanea sottomissione. Altrimenti bisogna accontentarsi di un cane che obbedisce per non subire.
 
Ognuno può guardare il suo cane e dire tutto quello che gli passa per la testa senza paura di sbagliare o essere smentito. Io sono dell'opinione che i cani non fanno niente per riconoscenza. Ogni cane ha un carattere ed indole diversa, ci sono quelli che accettano il bocconcino mentre cacciano e quelli che lo ignorano. Ma questo potrebbe dipendere dall'ambiente. Se portassi un cane da ferma per due anni in posti dove non c'è ombra di selvaggina, il bocconcino diventerebbe per il cane la massima ricompensa, forse anche più importante del padrone. Se incominciassi a tirare a tutto quello che vola, il cane non me lo leverei più di torno. Ogni volta che imbraccio starebbe a guardare se cade qualcosa. Il premio più potente è la selvaggina, il cane viene già premiato quando va a riportare. Ci sono quelli che premiano con il bocconcino dopo che il cane ha consegnato, però è sempre bene capire in che condizioni di affaticamento si trova il cane, in condizioni particolari è meglio non mettergli niente in bocca, alcuni cani hanno avuto seri problemi. Se si raggiungono gli scopi prefissati tutti i metodi vanno bene.
 
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