Giovanni, lungi da me il voler "fare le punci" a qualcuno. I cani giovani imparano e memorizzano prima di quelli adulti, "quello che impara Michelino in tre giorni Michelone lo impara in tre mesi. Logicamente l'apprendimento dipende da soggetto a soggetto e da metodo a metodo. Una cosa è certa che dove c'è l'addestratore che ordina e il cane obbedisce per paura di non subire, quello che impara subito lo dimentica anche subito, il cane ricorda di più quello che gli interessa. Se c'è coinvolgimento fra cane e padrone, il cucciolo apprende prima e dimentica meno. E' ovvio che bisogna conoscere un poco come è fatto il cane. Se ho capito che il cane considera e ricorda l'ultima azione, dopo una settimana devo ricominciare da dove ho finito. "Volere è potere" quando lavoravo mi alzavo 15 minuti prima del previsto, era i minuti che mi servivano per addestrare il cane, il resto lo facevo il sabato e la domenica, in estate che le giornate sono lunghe si riesce ad addestrare anche due cani. Proprio per questo motivo ho avuto una discussione con chi prima di poter fare qualcosa con il cane aveva bisogno di farlo sfogare. I cani educati non hanno bisogno di sfogarsi, sono immediatamente a disposizione del padrone, quindi i quindici minuti era più che sufficienti. Dipende anche da cosa pretendiamo dal cane. Per portare il cane a caccia ci vuole: affinità con la razza, un buon rapporto con il soggetto, poche regole, da rispettare sempre secondo una procedura e un minimo di addestramento. L'addestramento consiste nell'addestrare il cane a presentarsi dal padrone dopo essere stato chiamato. La conduzione del cane la deve imparare il padrone, senza di questa si potrebbe perdere il collegamento. Se bisogna preparare il cane per le prove di lavoro allora è meglio affidarsi a uno bravo.
"Poche regole"? Dipende dalla razza del cane e dall'uso che se ne fa a caccia. Per certi cani e certe cacce le regole che un cane deve rispettare sono tante. Per un cane da riporto, poi, sono tantissime, dal rimanere immobile allo sparo, a seguire i comandi manuali, a obbedire a determinati colpi di fischietto, a raccogliere il selvatico abbattuto al quale punta il padrone anche se ce ne e' un altro piu' facile e piu' vicino, a procedere nella direzione voluta dal padrone anche se il cane non vede cio' che deve riportare (blind retrieve), ad evitare di nuotare fra gli stampi sia all'andata che al ritorno anche se cio' comporta un cambiamento di direzione in confronto alla linea retta indicata dal padrone, a patto che poi ritorni a nuotare nella direzione indicata, al consegnare la preda nella mano del padrone, alllo sgrullarsi l'acqua di dosso prima di rientrare nel capanno, al non usare il dente duro, al non avere paura degli spari che spesso, nel semichiuso del capanno sono una raffica assordante se ci sono due o tre cacciatori che sparano a un branco di anatre, a non rotolarsi su pesci morti o a mangiarli, al mettersi a sedere sul fondo del barchino senza muoversi, e a fare o non fare tante altre cose che nello scenario del padule sono essenziali non soltanto alla buona riuscita della caccia, ma anche alla sicurezza del cane e dei cacciatori. E tante di queste regole sono piu' o meno contrarie agli istinti del cane. In confronto, l'istruzione del cane da ferma e' molto piu' semplice, perche' e' piu' consona agli istinti del cane, e anche perche' istruttore e allievo sono per lo piu' sulla terra ferma, dove si possono usare guinzagli lunghi, scatole ad apertura radiocomandata che rilasciano la quaglia o il torraiolo d'allevamento soltanto se il cane ha fermato correttamente e che non permettono l'abbocco prematuro, e tanti altri marchingegni utilissimi. Ma quando i riporti sono tutti o quasi dall'acqua, l'istruttore che non e' capace di camminare sull'acqua non ha i vantaggi di chi addestra un cane da ferma e riporto di selvatici terragnoli. Il collare elettrico--che tu odi cosi' tanto perche' non lo conosci e tutto cio' che hai sentito di esso e' impreciso o prevenuto--e' l'unico modo di correggere gli errori. Intendiamoci: 1. Il collare elettrico non insegna niente; serve solo a correggere gli sbagli se cio' che e' stato insegnato viene trascurato o disobbedito. 2. Tu dici: "Hai visto gli occhi di un cane dopo la scossa?" Io li ho visti, ma tu? Il collare elettrico come tutte le cose, dall'aspirina ai freni delle biciclette, si deve usare nella giusta misura. La "scossa" va regolata in modo che sia appena percettibile, non dolorosa, ma fastidiosa, come la puntura di un isetto o un leggero pizzicotto. Il cane neanche guaisce, ma sgrulla appena la testa. Io regolo la trasmittente in modo che quando applico i poli del collare alla pelle tenera dell'incavo del mio gomito (che bagno perche' il cane in addestramento sara' quasi sempre bagnato) e premo il bottone della trasmittente io (e la mia pelle non e' coriacea come quella del collo del cane) posso sopportare una scossa continua (la trasmittente puo' selezionare o una scossa prolungata o una "schicchera" di una frazione di secondo--che io ho sempre preferita) senza provare dolore, solo fastidio. La scossa e' sempre accoppiata ad un suono da cicalino, pure questo, immagino, sgradevole alle orecchie del cane. Una volta che il cane ha associato la scossetta al suono del cicalino, posso--premendo un diverso bottone--mandare soltanto il suono--senza scossa--e questo basta quasi sempre a far capire al cane che sta esibedo un comportamento sbagliato. Se non basta, segue la schicchera. I cani sono come gli esseri umani, e vengono puniti dalle loro madri in maniera spesso dolorosa. Sculacciate per noi, morsi al muso per loro. Tu mi sembri soptravvalutare la funzione del positivo, della coccola, del premio per il comportamento sbagliato. Be', allora vai contro gli istinti e la personalita' canina e pure quella umana, che e' piu' o meno la stessa, anche se a diverso livello. Dimmi, hai visto mai vigili urbani e polizia stradale che fermano gli automobilisti che seguono tutte le regole del codice e offrono loro un complimento e un buono benzina, ma che non fanno mai la multa a quelli che sgarrano? Che non mettono in prigione chi guida ubriaco? Se fosse cosi', tu non solo non andresti piu' in auto, ma avresti paura anche di uscire di casa!
Vabbe', come si dice da noi, I agree to disagree with you. Sono d'accordo che non siamo d'accordo. E mi va bene cosi'. Ognuno ha il diritto di farsi i ca...ni suoi. Poi, non ti preoccupare. Io di cani non ne addestrero' piu', cosi' non dovrai temere che li possa torturare con punizioni estreme e scosse da sedia elettrica.