Un'avventura finita con l'amaro in bocca. Dopo le eliminatorie provinciali e quelle regionali, venerdì scorso partiamo in quattro, due categoria veterani e due categoria assoluti, per disputare il cinquantunesimo campionato Sant'Uberto individuale. Alle 14,00 con due auto, sotto una pioggia battente partiamo per Sassello, provincia di Savona. Arriviamo alle 20,15 in tempo per la registrazione e il controllo dei documenti. Presso l'albergo dove abbiamo prenotato per pernottamento, facciamo sgambare i cani li facciamo mangiare, dopo ceniamo e andiamo a letto, la sveglia è stata programmata alle 5,15. La mattina una veloce colazione e partenza per il luogo del raduno. Sono il primo di batteria, mi accompagnano sul campo di gara, cinque minuti dopo mi presento al giudice e inizio il turno. I selvatici abbattibili erano starne, pernici e fagiani, sei cartucce al seguito, 4 cartucce utilizzabili per due abbattimenti. Decido di mettere piombo 7 di prima e 5 di seconda canna. Sgancio il cane che si mette molto bene sul terreno, cioè con cervello e naso al massimo del collegamento, perlustra ed ispezione tutto il terreno a disposizione, bucando il folto con buona velocità. L'orologio non lo controllo quasi mai, credo che l'incontro l'ha fatto dentro un cespuglio di media grandezza all'incirca 9/10 minuti dall'inizio del turno, si alza la pernice che mi passa sopra la testa, non la tiro d'incontro, era troppo vicino e avevo paura di rovinarla, mi giro e la stocco, tiro a giusta distanza e a tempo giusto. Ho pensato è fatta, marco il punto di caduta, (il cane era nel fisso non ha visto dove era caduta la pernice) chiamo il cane e cerco di andare nel primo punto utile per arrampicarmi e portare il cane a buona distanza dal punto di caduta. Non potevo salire direttamente perché c'era una parete rocciosa, la starna stranamente ha preferito salire che buttarsi in discesa. Dopo due passi il giudice mi dice "si fermi" con questa frase ho capito che voleva rompermi i glioni. Gli ho spiegato che non potendo mandare il cane sulla linea, preferivo accompagnarlo prima di ordinargli il "porta" Mi sono arrampicato 5/6 metri che ripete si "fermi" la starna è davanti a una diecina di metri, sinceramente dopo queste brevi discussioni avevo perso il punto di caduta e mi sono fidato di quello che mi ha detto. Ho mandato il cane tre volte in quel punto ed è rientrato sempre a bocca vuota. Con un pizzico di incazzatura gli ho fatto capire che la starna non si trovava nel punto da lui indicato. A questo punto gli ho detto "prova a mandare il cane dalla parte opposta, infatti appena passato dall'altra parte il cane avverte la pernice, gli dico "il cane ha avvertito l'emanazione" ha avuto il tempo di vedere il cane abboccare, riportare sollecito, diretto e consegnare in mano. Dopo la consegna mi ha chiuso il turno, il riportare e legare, il cane giovane lo può interpretare come una punizione, per fortuna il mio cane non è più giovane. L'amaro in bocca mi è rimasto perché non ho superato il turno per tre punti, cioè non l'ho superato perché la mia prestazione è stata sottovalutata. Io il regolamento lo conosco bene, però non ho avuto il coraggio di buttare due giorni e 1.200 km all'aria dicendo al giudice di farsi i azzi suoi, sul mio lavoro non doveva intromettersi. E' stato in silenzio per tutto il turno e questo mi va bene, ma come sei stato in silenzio per non agevolarmi devi continuare a rimanere in silenzio per non penalizzarmi. Gli alti 2 miei amici, sono stati sfortunati, hanno avuto lo sfrullo. Il terzo ha superato il turno brillantemente, ha fatto primo di batteria, il turno lo superavano i primi 4 di ogni batteria, io ho fatto 5° di batteria. Il mio amico il giorno dopo nella finale ha avuto l'abbocco. Sono contento che il campione italiano Sant'Uberto 2019 è uno springer. Con molta probabilità il mio amico che è rimasto anche il giorno dopo mi ha detto che stava nella mia stessa batteria e ha superato il turno con 55 punti contro i miei 52.