Test psicologico.....per cane e padrone

Quando la coccola o il bocconcino arriva dopo il comportamento giusto, il cane associa le due cose ed il comportamento giusto diventa automatico.
Diventa automatico quando non contrastano con l'istinto del cane, stiamo parlando di rinforzo positivo, che è inadeguato per contrastare l'istinto di sopravvivenza del cane. Per contrastare il cane ad andare contro il suo istinto bisogna usare un rinforzo altamente punitivo. Chi educa con la forza della leadership non può andare contro gli interessi del cane, il leader fa sempre gli interessi del cane, questo è un modo di rapportarsi con il cane. Tramite il condizionamento ci sono metodi che rafforzano la leadership, ci sono delle regole che il cane impara da solo attraverso l'osservazione, impara a pensare e a decidere quello che per lui è più conveniente fare. Questo un cane abituato ad eseguire gli ordini non potrà mai farlo, più si addestra più si inibisce più si toglie al cane la possibilità di pensare e di interagire.
 
Non voglio ripetermi. Chiaro che la pensiamo diversamente sulla maggioranza dei punti di vista, piu' o meno lo stesso su altri. Il coro ha un suono migliore quando ognuno canta una parte diversa purche' tutte le parti siano state fatte per funzionare bene insieme. Io mi trovo bene con la parte che ho imparato, e continuero' a cantare la mia, non la tua, perche' e' quella giusta per la mia voce e la mia intonazione, e per me all'atto pratico ha funzionato ottimamente. Mi piacerebbe addestrare un altro cane, ma ormai sono troppo vecchio, vivo in un posto non propizio ai Labradors (troppo caldo, niente anatre, troppi crotali), e soprattutto non vorrei morire prima del cane (non mi aspetto di poter annusare i fiori dalla parte della corolla invece che dalla parte delle radici per quanto durerebbe la vita di un cane preso oggi da cucciolo) e dargli questo dolore. Le cronache sono piene di cani che si lasciano morire sulla tomba del padrone.
 
Comunque, a chiunque decida di comprare un cuccciolo e addestrarlo, consiglio di non ricorrere ai consigli dei frequentatori dei fora, perche' qui ognuno in possesso di due dita per battere sulla tastiera (o magari anche un dito solo) e' un "esperto." Io uso due dita e un pollice. E ogni giorno che passa (e a settant'anni ne sono passati tanti!) mi rendo conto di sapere poco o niente di niente. E adesso anche la memoria comincia a farmi cilecca. Consiglio invece l'acquisto di libri scritti da esperti veri. Io diffiderei dei libri piu' recenti, ma studierei bene libri scritti da Richard Wolters (per chi vuole addestrare un riportatore), Larry Mueller, per tutti i tipi di cane da caccia, e Dave Duffey, pure per tutti i tipi di cani. Non ho mai letto nulla su cani da compagnia, da tartufi, segugi e cani da traccia, perche' non ho mai avuto tali cani.
Io consiglio di acquistare prima i libri che parlano di etologia, dopo quelli che spiegano l'addestramento. L'etologia spiega quello che un addestratore non riesce a spiegare. I cani come molte altre specie oltre alle risposte istintive, hanno grandi capacità di apprendimento, lo fanno sia in gruppo che individualmente. Queste capacità di apprendimento gliele togliamo se gli vogliamo far apprendere quello che interessa a noi tramite l'addestramento. Non dite che non mi spiego, a me sembra di essere abbastanza chiaro. Lasciate perdere chi vi dice che il colpetto di corrente è educativo, il cane non potrà mai capire la correzione anche se arrivasse un secondo allo stesso istante o un secondo dopo, evita quel comportamento non perché ha capito, lo evita per paura.
 
L'etologia e' la scienza che studia il comportamento degli animali nel loro ambiente naturale. Il cane e' a migliaia di migliaia di anni dal suo ambiente naturale. A me non importa se un cane eviti un comportamento o ne esibisca un altro per paura invece che per averlo "capito." Basta che lo faccia regolarmente, senza esitare, senza sgarrare. Dopo tutto e' un cane da caccia (o da lavoro, o da difesa) al quale richiediamo di fare cose che i suoi progenitori non facevano in ambienti che non conoscevano. Un esempio: da noi ci sono addestratori specializzati per insegnare al cane a stare lontano dai serpenti. L'addestratore approfitta della naturale curiosita' del cane, mettendolo in una situazione dove incontrera' un serpente velenoso al quale sono stati estratti i denti veleniferi. Il cane indossa un collare elettrico. Quando il cane si avvicina al serpente (che e' legato a un piolo interrato) e lo annusa, non solo viene attaccato dal serpente, il cui attacco improvviso ed urto della bocca "disarmata" gia' lo spaventano, ma anche la scossa elettrica (forte in questo caso) gli fa associare il serpente con cose spiacevoli. Ed e' proprio la paura di questi effetti spiacevoli che lo terra' lontano da crotali e affini. L'istinto che il lupo o il coyote o lo sciacallo hanno di evitare i serpenti velenosi o di aggredirli in un modo che ne prevenga i morsi ma che possibilmente li trasformi in cibo ormai e' scomparso dalla maggior parte dei cani. L'etologia e' fondata in parte sul Darwinismo, e come una caratteristica essenziale si sviluppa nell'ambiente naturale secondo il processo evoluzionario, cosi' puo' anche sparire dopo il cambiamento dell'ambiente naturale che e' avvenuto in migliaia e migliaia di anni. Ecco perche' molti cani da caccia vengono morsi da vipere e crotali che avevano scorto ed erano andati ad annusare, non avendo piu' quel timore istintivo, "etologico" sparito da secoli di convivenza con l'uomo in ambienti non piu' naturali. Poi la paura e' maestra di vita anche per gli umani. Quanti esseri umani (che capiscono molto di piu' di quanto un cane possa "capire") non rubano, non uccidono, non fanno le corna alla moglie solamente per la paura di essere scoperti? Quanti di noi incassano insulti e magari schiaffoni per la paura di perdere il PdA se dovessimo reagire come il nostro istinto ci suggerirebbe? Quanti di noi sopportano l'ignominia di andare al lavoro durante una splendida giornata di passo per paura del medico fiscale e del licenziamento? Scommetto che proprio adesso ci saranno due o tre che ci stanno leggendo che l'anno scorso avrebbero avuto l'opportunita' di fare una strage di tordi, piu' del doppio del carniere legale, ma si sono comportati bene, hanno raccolto i bossoli e sono tornati all'auto per paura di essere presi in flagrante dal guardiacaccia.... La paura... una costante di sopravvivenza per tutte le specie in qualsiasi ambiente etologico. Guai se non ci fosse la paura!

Nota:

Non mi sono ripetuto, ma ho affrontato un angolo diverso della nostra discussione... per PAURA di essere considerato un quaqquaraqqua' che non sa mantenere le promesse. :):):)
 
Achille il mio springer è la fotocopia del tuo, non so quanti anni ha il tuo il mio ne ha 11 ma ha fatto sempre cosi, nel giardino riporta, nelle gare a quaglie riporta, a caccia non vuole sapere niente e devo gridargli per farmi consegnare, in pratica mi prende per il culo, ma per me rimane sempre il mio campione, la colpa credo sia solo la mia perchè non ho saputo affermarmi, in pratica è lui il capo :), ma va bene lo stesso perchè riesce ad alternare e compensare e fare cose che mi soddisfano, sempre e solo se gli garba, come scovare e involarmi una beccaccia o recuperarla nel folto, oppure riportarmi un colombaccio perso, poi per il resto è molto fedele e ubbidiente e non lo cambierei con nessuno, e mi fa una grande compagnia a caccia, un cane intelligente che gli manca la parola, grande cane, va bene lo stesso
 
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