Non so se da voi vendono le "essenze" di vari selvatici: anatre, galllinacei, ecc. Io ne mettevo sempre qualche goccia sui riportelli, cosi' il cane si abituava a riportare cose che sebbene non selvaggina, odoravano come la selvaggina. Quando imparo' a riportare prima i riportelli, poi i pezzi di trave con ali di anatra inchiodate ad essi, e poi anatre vere, le insegnai i segnali a braccia e fischi e a fare i riporti "ciechi." A quel punto ritenni che potevo tranquillamente insegnarle a riportare qualsiasi cosa che le puntavo, anche non selvaggina: pantofole, il giornale che i ragazzini portagiornale infilavano in una cassetta al principio della mia stradina, i bossoli al TAV, gli stampi dopo la cacciata, ecc. Ma doveva prima imparare i nomi dei vari oggetti. Aveva diversi giocattoli: palle, un hamburger di gomma, una lampadina di gomma, un riccio di gomma che lei trovo' vicino casa, un pezzo di corda, ecc. Quando le dicevo "Fetch the ball," lei mi riportava la palla e nient'altro, e cosi' via. A caccia quando abbattevo un'anatra, prima di lanciarla la puntavo col braccio e dicevo "Fetch the bird!" e una volta partita in quella direzione avrei poruto tirare una salsiccia e lei l'avrebbe ignorata. Poi se vedevo che non andava nella direzione giusta facevo un fischio prolungato col fischietto. Lei sapeva che significava "Stop!" si fermava e mi guardava. Se puntavo a sinistra col braccio lei andava a sinistra, e se a destra lei andava a destra. Per farla andare piu' lontano alzavo il braccio in alto col cappello in mano per rendere la mano piu' visibile. Per farla tornare un po' indietro mi mettevo di traverso oppure facevo tre colpi brevi di fischietto per farla tornare indietro e poi la fermavo col fischio prolungato e le davo ulteriori direzioni. Francamente parlando, e senza voler offendere gli "springheristi," non credo che uno springer sia intelligente come un Labrador, e che gli si possano insegnare tanti di questi trucchi. Poi ammetto che grazie ai miei tre mesi di vacanza ed alla liberta' di addestrare il cane a caccia chiusa ovunque mi andasse di farlo la mia Scout ebbe un'enorme opportunita' di imparare. Conosceva almeno un centinaio fra parole e comandi. Certi comandi erano trucchetti "da salotto" estranei alla caccia. Per esempio, quando le dicevo "Tail!" lei correva in circolo per afferrarsi la coda. Quando le dicevo "Sing!" lei ululava, non abbaiava, sebbene ululare le risultasse difficile. Piu' si insegna a un cane, piu' intelligente diventa, a caccia e altrove. E poi il cane deve essere sempre in compagnia dei padroni, a casa, non in un canile durante il giorno. Il canile e' per la nanna.
Non voglio fare l'insegnante in cattedra, pero'. Sono stato fortunato a trovare una cagna intelligentissima ed obbediente (ma anche l'obbedienza le fu insegnata, con mano di ferro e guanto di velluto). Ma da una cucciolata di 9 batuffoloni abbiamo scelto anche bene: la piu' intraprendente (denota intelligenza) e non aggressiva, ma che neanche si lasciava intimorire o soggiogare dagli altri cuccioli. E quando le mostrai un'ala di anatra fu la prima ad afferrarla e portarla in giro come un trofeo.