Nicola, le esperienze sui cani, sono oggettive. Lo sai che in una cucciolata tutti i cuccioli non sono gli stessi. può essere che a te sia capitato il soggetto giusto e a me quello sbagliato. Non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Io ho risposto a chi asseriva che i cani tedeschi hanno la testa dura. Ho dedotto che il riferimento riguardava la razza Drahthaar e kurzhaar. Che all'interno delle razza ci sono cani dominanti, fortemente dominanti o sottomessi sono d'accordo. Con l'esperienza l'amante dei cani riesce a collezionare moltissime chiavi, e per ogni cane cerca di trovare in mezzo al mazzo di chiavi la chiave giusta per aprire ed entrare nella testa del cane. Quando qualcuno dice: "il cane non vuole abboccare" si può rispondere senza paura di sbagliare: "se non abboccasse morirebbe di fame" Questo per dire che non serve aprire la bocca al cane forzatamente per fargli abboccare qualcosa contro la sua volontà. E' solo un esempio per far capire che non ci sono razze con la testa dura, ci sono razze che non sono adatte a tutti. La testa del cane diventa dura per quelli che non hanno affinità con la razza.
 
Germano, sai quanto io sia contrario alle quaglie e su questo ti condivido in pieno.
La quaglia di voliera viene utilizzata da tutti gli addestratori professionisti, va saputa usare. Per il cane da caccia che deve fare solo caccia è meglio non fargliela vedere, questo per evitare correzioni inutili. Il cane da caccia sa già fare tutto, se ha bisogno di essere corretto è perché siamo stati noi a sbagliare. Io ho sempre detto e continuo a dire che un cane poco addestrato al cane super addestrato gli fa il il cu.o come un secchio. "Socializzare tanto ed addestrare poco" qualsiasi tipo di addestramento, chi più chi meno inibiscono i cani, i cani di razze tedesche non fanno eccezioni. Questo se si vogliono incentivare le doti del cane da ferma, se invece si vuole altro, bisogna addestrare, perché il cane non è predisposto naturalmente a fare quello che gli viene richiesto.
 
Ma! Su codesto concetto che l'errore del cane è stato indotto da un errore del conduttore è vero in parte; ho avuto cani che non volevano eseguire il terra nonostante avessero capito benissimo tale comando al fischietto ed a voce e se non avessi applicato tecniche di condizionamento psicologico me li avrebbero schiacciati qualche camion o auto o sarebbero stati fatti a brandelli dai cignali e questo sarebbe stata mia colpa? Dei bracchi tedeschi che mi cercavano caprioli e cignali anche quando non era avvenuta ancora l'espansione che conosciamo (abito in campagna in zone remote dove questi irsuti signori del bosco ci sono sempre stati insieme ai "cornuti" campioni del salto in alto e lungo) e che con pazienza, metodo, e con l' aiuto da chi ci capiva più di me, riuscii a renderli, anche se non del tutto, indifferenti a quegli odori? Era colpa mia anche questa? E' tutto relativo, amico mio.
setterman1
 
Sicuramente la selvaggina naturale è il miglior modo per fare un cane, il problema è trovarla in posti dove è consentito addestrare, detto questo io non sono così convinto che siccome non riuscirà ad abboccare allora fermerà...
 
Amici
il sottoscritto vi ringrazia tantissimo per le dritte,ma non litigate causa mia e di quel diavoletto.
 
Sicuramente la selvaggina naturale è il miglior modo per fare un cane, il problema è trovarla in posti dove è consentito addestrare, detto questo io non sono così convinto che siccome non riuscirà ad abboccare allora fermerà...

Per addestrare i cani occorre anche rischiare. Naturalmente per un beccacciaio come io sono, nel senso che con il cane perseguo solo la beccaccia o meglio: con i miei cani, è più facile perché vado frequentando i boschi ove conosco le "tappe" che questi selvatici raggiungono nella loro risalita pre nuziale e dove difficlmente, di questi tempi, trovo anima viva. Per la ferma un cane di tale razza grossi problemi non ne ha: ci vorrà santa pazienza anche perché la mantenga ma con il tempo e il metodo….
setterman1
 
Ti parlo per esperienza..Ho un drahthaar maschio di 5 anni...È stata dura addestrarlo..sai che testa dura hanno quei tedeschi..errori ne ho fatti molti (comprese quaglie abboccate e lanciate per aria ecc)..ma quello che mi ha aiutato è stato proprio il cane..talmente pieno di passione e bravura che è bastato solo corregere leggermente qualche difetto x essere soddisfatto..Ha abboccato una quaglia?non succede niente..scappa con le ciabatte?non succede niente..Queste non sono cose che rovinano un cane..Sono cose che con un po di impegno e pazienza sistemi..Ti dico la verità, a volte ero davvero in ansia e credevo di non sistemarlo più..E invece ora il cane è il migliore che ho mai avuto..molta gente ti scoraggia con pareri e opinioni..ma tu vai tranquillo e cerca di trarre solo la parte Buona dei consigli che ti vengono dati..Se il cane è buono ( passione e genealogia di cacciatore) non sarà certo una ciabatta non riportata a 8 mesi che lo rovinerà...lavoraCi con pazienza ogni giorno finché è giovane e correggerai ogni imperfezione..
 
Ma! Su codesto concetto che l'errore del cane è stato indotto da un errore del conduttore è vero in parte; ho avuto cani che non volevano eseguire il terra nonostante avessero capito benissimo tale comando al fischietto ed a voce e se non avessi applicato tecniche di condizionamento psicologico me li avrebbero schiacciati qualche camion o auto o sarebbero stati fatti a brandelli dai cignali e questo sarebbe stata mia colpa?
Setterman, non parlavo di esercizi di obbedienza, parlavo di doti naturali geneticamente trasmesse. Se il cane le ha chi gliele potrebbe far perdere è chi porta il cane a fare delle brutte esperienze che con la caccia vera non hanno niente da spartire. Chi abbatte la selvaggina quando il cane avverte e carica, commette un errore e condiziona il cane in modo sbagliato. Non ho detto che è sbagliato cercare di recuperare un cane incentivato a commettere l'errore, o detto che è molto meglio non fare errori per non correggere il cane, perché il cane esegue la correzione ma non la capisce. Il cane fa molta fatica ad eseguire tutto quello che contrasta con il suo istinto, quindi il terra anche se lo sa fare non lo vuole fare perché lo ritiene sbagliato. Il cane non potrà mai capire perché gli si vieta di rincorrere e di catturare la quaglia di voliera quando è nelle sue possibilità catturarla. I cani che vanno a caccia nella stragrande maggioranza non sono corretti al frullo e neanche fanno il terra a distanza, eppure di stragi imputabili al "terra" non ho mai sentito parlare. Ho sentito parlare di cani investiti perché cacciavano troppo vicino alle strade. Caccio in una zona piena di caprioli, quando capita, l'accenno di inseguimento si risolve in pochi metri. La cagna giovane non è corretta al frullo, però quando scova ed alza un fagiano si limita ad osservarlo, se non c'è abbattimento non spreca energia per niente. I cani che inseguono sempre, sono quelli che il padrone gli ha fatto credere che prima o poi gli spunteranno le ali.:) Comunque io non vado vicino alle strade, anche se ho i cani che rispettano gli ordini, tutto quello che fa parte dell'addestramento indotto non può dare nessuna certezza, il cane prima o dopo potrebbe trasgredire. Nella testa del cane si fissa solo quello che fa parte del suo interesse, tutto il resto con il tempo lo dimenticherà e per farglielo ricordare ha bisogno della correzione.
 
Sicuramente la selvaggina naturale è il miglior modo per fare un cane, il problema è trovarla in posti dove è consentito addestrare, detto questo io non sono così convinto che siccome non riuscirà ad abboccare allora fermerà...
Fermerà se ha il dono di fermare, non tutti i cani da ferma fermano. Un cane da ferma che abbocca può fare tutto da solo, fermerà quel che basta per individuare e ghermire la preda. Se il cane ha la ferma dopo qualche tentativo andato a vuoto diventerà molto più attento e prudente. Logicamente oltre la ferma deve avere anche altri pregi.
 
Sono le seghe mentali che ammazzano altrochè .. non ho mai sentito vecchi cacciatori come mio nonno ecc farsi tanti problemi come leggo su queste pagine..figurati se non dormivano la notte perché il cane aveva abboccato una bestia o mangiato una ciabatta..Non avevano neanche il tempo di porsi questi problemi...eppure i cani erano fenomenali lo stesso..Adesso pare che bisogna andare ad analizzare dal punto di vista psicologico ogni cosa che fa un cane e perché lha fatta e se era di buon umore mentre la faceva ecc..troppe seghe mentali ripeto
 
Setterman, non parlavo di esercizi di obbedienza, parlavo di doti naturali geneticamente trasmesse. Se il cane le ha chi gliele potrebbe far perdere è chi porta il cane a fare delle brutte esperienze che con la caccia vera non hanno niente da spartire. Chi abbatte la selvaggina quando il cane avverte e carica, commette un errore e condiziona il cane in modo sbagliato. Non ho detto che è sbagliato cercare di recuperare un cane incentivato a commettere l'errore, o detto che è molto meglio non fare errori per non correggere il cane, perché il cane esegue la correzione ma non la capisce. Il cane fa molta fatica ad eseguire tutto quello che contrasta con il suo istinto, quindi il terra anche se lo sa fare non lo vuole fare perché lo ritiene sbagliato. Il cane non potrà mai capire perché gli si vieta di rincorrere e di catturare la quaglia di voliera quando è nelle sue possibilità catturarla. I cani che vanno a caccia nella stragrande maggioranza non sono corretti al frullo e neanche fanno il terra a distanza, eppure di stragi imputabili al "terra" non ho mai sentito parlare. Ho sentito parlare di cani investiti perché cacciavano troppo vicino alle strade. Caccio in una zona piena di caprioli, quando capita, l'accenno di inseguimento si risolve in pochi metri. La cagna giovane non è corretta al frullo, però quando scova ed alza un fagiano si limita ad osservarlo, se non c'è abbattimento non spreca energia per niente. I cani che inseguono sempre, sono quelli che il padrone gli ha fatto credere che prima o poi gli spunteranno le ali.:) Comunque io non vado vicino alle strade, anche se ho i cani che rispettano gli ordini, tutto quello che fa parte dell'addestramento indotto non può dare nessuna certezza, il cane prima o dopo potrebbe trasgredire. Nella testa del cane si fissa solo quello che fa parte del suo interesse, tutto il resto con il tempo lo dimenticherà e per farglielo ricordare ha bisogno della correzione.

Sono contrario alla correttezza al frullo a caccia, credo che sia controproducente, credo sia importante però avere un cane che se sta rincorrendo ascolta comunque la chiamata.
Perché ho visto cani rincorrere per 600/700 e più metri e essere a 400/500 metri da una strada io non la reputo vicina anche perché altrimenti non dovrei andare nel 80%o forse piu del territorio cacciabile... E poi non serve un autostrada per investire un cane, basta una stradina di campagna, un veicolo e la sfiga che spesso ci vede benissimo
 
Sono d'accordo con il migratorista: non inibisco i miei cani a rincorrere la selvaggina scovata per dare loro modo di avvantaggiarsi su un eventuale ferimento. Pretendo, invece il terra al fischio o voce quando lo reputo necessario. Il cane che rincorre può essere sollecitato a farlo dagli abbattimenti che il cacciatore esegue costantemente e non solo perché gli fa credere prima o poi gli spunteranno le ali.
setterman1
 
Sono le seghe mentali che ammazzano altrochè .. non ho mai sentito vecchi cacciatori come mio nonno ecc farsi tanti problemi come leggo su queste pagine..figurati se non dormivano la notte perché il cane aveva abboccato una bestia o mangiato una ciabatta..Non avevano neanche il tempo di porsi questi problemi...eppure i cani erano fenomenali lo stesso..Adesso pare che bisogna andare ad analizzare dal punto di vista psicologico ogni cosa che fa un cane e perché lha fatta e se era di buon umore mentre la faceva ecc..troppe seghe mentali ripeto

----------------------------------------------------------------------------
I difetti e i pregi che acquista un cucciolo o cucciolone, se li porta dietro per tutta la vita. Si è detto di metterlo in condizioni di non fargli più abboccare la quaglia, se questo a te sembra sbagliato!
 
Sono contrario alla correttezza al frullo a caccia, credo che sia controproducente, credo sia importante però avere un cane che se sta rincorrendo ascolta comunque la chiamata.
Sono d'accordo, ho sempre detto e ne sono convinto, che un cane che rientra a tempo zero alla chiamata del padrone può essere portato a caccia da qualsiasi parte. Il cane saggio che rincorre non ha bisogno della chiamata, dopo pochi metri rientra e si rimette a disposizione del padrone. Un cane che rincorre per mezzo chilometro è poco saggio, la sua saggezza e stata messa sotto i piedi dal suo padrone. Il cane saggio è in mano al cacciatore saggio. Il cane può morire per una fucilata partita dal fucile del padrone, o può morire per una tegola caduta da un tetto. Il cane che esegue l'ordine e alla chiamata si presenta dal padrone è il cane collegato. chiamata e collegamento devono andare di pari passo, un cane che insegue per 500 m. è fuori mano, e non risponde più alla chiamata. Chi caccia a 500 m. da una strada non sta cacciando vicino la strada, se ha un cane che insegue per 500 m. deve cacciare a 600 metri dalla strada. ;):)
 
Sono d'accordo con il migratorista: non inibisco i miei cani a rincorrere la selvaggina scovata per dare loro modo di avvantaggiarsi su un eventuale ferimento. Pretendo, invece il terra al fischio o voce quando lo reputo necessario. Il cane che rincorre può essere sollecitato a farlo dagli abbattimenti che il cacciatore esegue costantemente e non solo perché gli fa credere prima o poi gli spunteranno le ali.
setterman1

Pure io sono d'accordo con migratorista. Ma sono d'accordo con chiunque usa un metodo e ne trova vantaggio. Setterman, la parola inibire per me vuol dire impedire al cane un'azione naturale. Impedire al cane di inseguire la selvaggina è inibire, il cane che insegue ha l'istinto a predare. Quindi quando porto il cucciolo ad inseguire a vista i colombi nella pineta, non sto né inibendo né disinibendo, porto il cucciolo a fare esperienza, lo porto per farlo imparare a pensare cosa è più conveniente fare. Le prime volte dopo ogni inseguimento chiamo il cucciolotto e lo premio, in pochi giorni gli inseguimenti si faranno sempre più corti, e il cucciolo verrà sempre prima a ritirare il premio. Questo è il primo passo per avere un cane saggio, il cane saggio è quello poco addestrato che ha capito per tentativi ed errori quello che è più producente, l'addestramento inibisce. Il cane saggio non è quello che si inchioda al frullo, e quello che cerca la posizione per accertarsi dell'esito della fucilata, parte solo quando vede cadere la selvaggina. La saggezza al frullo per il cane è naturale, la impara da solo, basta non fargli credere che prima o dopo gli spunteranno le ali. Quindi quando si addestra non si caccia, possiamo dire che cacciamo per il cane, per condizionare il cane nel modo più giusto. Il problema che pochi sanno rinunciare a cacciare, pochi sanno rinunciare alla fucilata. Preferiscono addestrare il cane a rispettare bovinamente l'ordine ricevuto e non rinunciare alla fucilata. I cani che rincorrono prima della fucilata sono ugualmente saggi, perché dopo i colpi andati a vuoto abbandonano e rientrano. Sono cani condizionati in modo diverso, gli è stato fatto credere che quella azione è la più conveniente. Il punto di caduta del selvatico lo marcano bene sia i cani che rincorrono prima della fucilata che quelli che sono saggi al frullo e aspettano l'esito della fucilata per andare al riporto. Quando si inizia un tipo di condizionamento deve essere portato avanti per l'efficienza del cane. Il riporto a comando non è naturale, il cane non capisce perché non può andare a recuperare quello che ha visto cadere. Anche se non è naturale si può addestrare in modo gentile senza collare e senza correggere. Dimenticavo la cosa più importante che è la selvaggina, il cane diventa saggio con la vera selvaggina.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto