Sono contento per gli interventi che ci sono stati per aiutare Marco, di questi tempi in altri ambienti sono rari, vuol di che a parte qualche divergenza (guai se non ci fosse) il Forum funziona. Ritornando a Marco e alla sua Kurzhaarina, ci sarebbe di dire tanto ma proprio tanto, ma non vorrei che il forum diventasse come un libro, che si fa leggere, ma non spiega e non tiene conto del singolo caso. Leggere va bene, ma prima di applicare è meglio chiedere, questo per evitare di fermarsi al primo intoppo e non sapere che pesci prendere. Prima di iniziare qualsiasi addestramento bisogna valutare tutto attentamente, perché l'insuccesso del padrone diventa il trionfo del cane. Più fiaschi collezioniamo più il cane rafforza il suo intento. Il cane è intelligentissimo, pensa, valuta e ci valuta. Per avere la sua sottomissione bisogna farsi valutare bene nel periodo della socializzazione, per socializzare bisogna avere un grande autocontrollo di se stessi, l'equilibrio il cane lo riceve attraverso il padrone. I cani squilibrati lo diventano per gli interventi sbagliati del padrone. Il padrone che prima minaccia e dopo punisce senza considerare l'atteggiamento del cane rovina l'equilibrio al cane. Se il cane dopo la minaccia interrompe l'azione e ci fa capire che vuole essere perdonato, non bisogna punirlo. Chi lo fa non considera il cane, non parla la sua stessa lingua, non conosce i segnali di resa e neanche quelli di sottomissione. Tutto questo per dire che il cane non va mai punito, va controllato con avvertimenti e minacce, chi va oltre è un perdente che dichiara la sua sottomissione al cane. Un cane che si arrende non da la sua sottomissione, la sottomissione non è una questione di forza, il cane che riceve la punizione non sarà mai un cane sincero. Questo per dire a Marco che il cucciolo non va mai punito fisicamente neanche quando in casa fa grossi danni.