Buona sera,
durante gli insegnamenti base l'attenzione del giovane non deve essere disturbata da nulla, esempio ,se devo insegnare il seduto al giovane non può esserci l'anziano, se sto insegnando l'obbedienza al richiamo del nome non possono esserci due attori.
In 40 anni di caccia ho sempre fatto così, ma solo ultimamente ( dall'arrivo di Giada 13 anni fa) mi sono accorto che la vecchia ausiliare Haidi pure accogliendo il cucciolo, come specificato nel primo messaggio, dopo il passare del tempo il suo sguardo si era intristito, specialmente quando andavo a caccia con La giovane e lei non veniva con noi.
Se con il cucciolo hai creato il rapporto giusto, l'attenzione del cucciolo sarà rivolta solo verso di te. Se il cane anziano è stato ben educato, prima di mettere il cucciolo sul seduto bisogna mettere il cane anziano. L'obbedienza alla chiamata va fatta per nome, se il cane anziano conosce il suo nome quando chiami il cucciolo non viene, è il cucciolo che viene insieme al cane anziano quando chiami il cane anziano. Al momento opportuno si fanno sedere uno affianco all'altro il cane e il cucciolone, e si insegna al cucciolone a muoversi solo quando viene pronunciato il suo nome. Il protagonista è il padrone, i cani sono le comparse. Ognuno fa quello che sa fare. Tu hai chiesto dei consigli, io non ho nessun titolo per poterteli dare, ti sto dando una mia opinione, per me è sbagliato addestrare il cucciolo isolando il cane anziano. Se non affianchi il cane giovane per il motivo che il cane vecchio possa intristirsi è un tuo problema non è del cane anziano, i cani sanno invecchiare e quando è il momento sanno cedere lo scettro del comando. P.S. preciso che alcuni esercizi vanno provati fuori sede, dove la presenza del cane anziano non è necessaria. Se abbiamo a che fare con un cane fortemente dominante, quando si rientra dalla caccia o dall'addestramento con il cane sottomesso si possono mettere in atto degli espedienti e tutto filirà liscio senza scaramucce
 
Riporto la mia esperienza. Ho avuto in canile anche 6 cani contemporaneamente e ognuno con un box tutto per se. Quando non facevo attività li lasciavo liberi nel campo recintato a loro dedicato (prima la mia famiglia ci teneva le pecore) sempre sotto il controllo dei miei genitori e poi anche di mio suocero. Quando addestravo sia ai comandi basilari che avanzati mi appartavo con uno soltanto e procedevo. A caccia ho sempre portato un solo cane per volta. Anche quest'ultimo setter di 18 mesi ed acquistato quando ne aveva 2 segue il programma esposto nonostante abbia ancora una vecchia setter di 16 anni.
setterman1
 
Buon giorno, a tutti,
ringrazio per le oppinioni espresse. Sono d'accordo, forse, sto umanizzando troppo il mio rapporto con Giada, ma ho sicuramente dei debiti di gratitudine nei suoi confronti. Però ogni giorno quando torno dal Lavoro viene scodinzolando ad aspettare che scendo dalla macchina ed è palese che sia contenta.
Quando la porto a fare il giro serale, prima di chiuderla nel seraglio, non ho mai avuto bisogno di metterle il guinzaglio, ce ne andiamo per la nostra strada anche quando altri cani al guinzaglio si mettono ad abbaiare e saltare, quando qualcuno si è avvicinato ringhiando e attaccando, ha naturalmente reagito, ma non è mai stata Lei ad iniziare. E' un Drahthaar del Zeffiro ed ha carattere da vendere, purtroppo anche Lei è diventata sorda quindi è comandata a vista, ma la sua brama di cacciare, quando è sotto usta, la porta anche a 200mt e in certi ambienti si perde il contatto visivo quindi devo trovare il modo di farmi vedere anche se ho la sicurezza che, quando dovesse avere finito l'azione, rientra. La sera quando guardo la televisione si accuccia vicino e quando smetto di accarezzarla con la zampa mi tocca la gamba. Sono certo che se decidessi di prendere un cucciolo accetterebbe la scelta, ma il problema forse è questo, Lei è un animale e segue l'istinto, sta a me che ho la ragione discernere le situazioni. Sono anche convinto che gli animali provino delle sensazioni ( in gergo umano sentimenti) e abbiano il sapere di gestire qualsiasi situazione tramite istinto usando l'intelligenza, che indubbiamente tutti a loro modo hanno. Io non ho mai usato collari per l'addestramento, anche se con alcuni la voce non è bastata e qualche schiaffo lo hanno ricevuto, ma con tutti ho sempre cercato di fare emergere la loro intelligenza/intuizione come si vuole chiamare. Però se riconosciamo che gli animali hanno un intelligenza, sottointendiamo che comprendano le situazioni e se un lato da a loro modo di accettarle dall'altro possono soffrire per alcune di esse. Il mio rammarico sarebbe proprio questo fare subire una situazione che anche se accettata provocherebbe tristezza ( altro termine mi sembra troppo umano) ad una compagna di vita che mi ha dato tanto. Nel tempo sono passato da avere diversi cani contemporaneamente, all'inizio della mia attività venatoria, ad averne solo uno, perchè mi accorgevo che quando uscivo con uno, quello che rimaneva a casa aveva una luce diversa negli occhi e veniva notato anche da mia moglie e dai figli.
Con l'occasione mi è gradito rivolgere a tutti i più cordiali Saluti di Buon 2019.
 
Le esperienze se positive sono tutte belle ed utili. Io ho avuto più o meno lo stesso numero di cani di setterman 1, li tenevo liberi in un ampio spazio recintato, dove avevo una cuccia abbastanza grande da contenere i 6/7 cani. Prima del parto aggiungevo una cuccia più piccola e lasciavo decidere alla cagna dove partorire. I cani li tenevo tutti insieme, compreso i cuccioli. La madre socializza, il padre faceva altrettanto in modo diverso, forse sotto certi aspetti un poco più duro nel richiamare all'ordine i cuccioli troppo esuberanti. I cuccioli che vengono socializzati da entrambi i genitori, o comunque da un cane maschio che fa parte del branco, hanno qualcosa in più, in riguardo al rispetto e all'educazione. Quando addestravo, il cucciolo che mi restava dalla cucciolata, se non avevo bisogno dell'aiuto di altri cani, nessuno si avvicinava a me o al cucciolo, e il cucciolo gli altri cani non se li filava neanche di striscio. Se non si è in condizioni di avere l'attenzione del cucciolo, non si è neanche in condizioni di interagire con il cucciolo. Ci sono modi e modi di poter addestrare i cani, un di questi modi è di far apprendere al cucciolo tramite il cane anziano, però per fare questo bisogna interagire con i cani. Altrimenti si usa il metodo tutti fuori dai cogl.oni, io ordino tu esegui. Il cucciolo, può avere l'attenzione rivolta dove più gli piace, ma al momento che riceve l'ordine si mette seduto, per ricevere il premio o qualcosa di diverso. Molto probabilmente un cucciolo che non vuole interagire riceve per primo il rimprovero se insiste qualcosa di più negativo. I cani che lavorano in gruppo imparano prima e meglio di quelli che lavorano singolarmente, provare per credere. Se l'attuale cagna giovane è brava il merito è anche della cagna vecchia. Con i cani si può discutere, chiamate la cagna brava, e gli dite per esempio:" Kira, fai vedere alla piccolina come si fa questo esercizio" Logicamente io non chiamo il cane anziano se al mio ordine questo mi fa una pernacchia e se ne va per i fatti suoi portandosi dietro anche il cucciolo. Per concludere, non è naturale chiudere il dominante mentre noi addestriamo il cucciolo davanti il box del dominante. Questa è come se fosse un'istigazione a delinquere.
 
Io ho due cani..Un kurzhaar di 12 anni e un drahthaar di 4 anni..Sono due razze testarde,avendo due maschi poi ci vuole polso..Non é mai capitato che si siano scontrati fisicamente..Le gerarchie sono chiare e se ci sono avvisaglie di qualche genere intervengo alzando la voce..fortunatamente sono entrambe Cani con carattere molto equilibrato che mi hanno sempre permesso di cacciare in tranquillità anche con i cani di amici che vedevano per la prima volta..Appena portato a casa il giovane lho addestrato a parte..logicamente non davanti al vecchio..Lo portavo nei campi o al fiume..almeno per i comandi base di obbedienza credo sia opportuno essere soli col cucciolo e non avere distrazioni..poi appresa l'obbedienza possono stare anche assieme inquanto il piccolo può apprendere dal vecchio...Sul fatto del cane che rimane a casa sono pienamente d'accordo..capisce tutto ed é geloso..capiscono tutto e molto meglio di certi umani.. l'ideale forse sarebbe prendere il cucciolo quando il vecchio è ancora attivo..In modo che possano cacciare assieme e non si sia costretti a lasciare l'anziano a casa..
 
Buon giorno, a tutti,
ringrazio per le oppinioni espresse. Sono d'accordo, forse, sto umanizzando troppo il mio rapporto con Giada, ma ho sicuramente dei debiti di gratitudine nei suoi confronti. Però ogni giorno quando torno dal Lavoro viene scodinzolando ad aspettare che scendo dalla macchina ed è palese che sia contenta.
Quando la porto a fare il giro serale, prima di chiuderla nel seraglio, non ho mai avuto bisogno di metterle il guinzaglio, ce ne andiamo per la nostra strada anche quando altri cani al guinzaglio si mettono ad abbaiare e saltare, quando qualcuno si è avvicinato ringhiando e attaccando, ha naturalmente reagito, ma non è mai stata Lei ad iniziare. E' un Drahthaar del Zeffiro ed ha carattere da vendere, purtroppo anche Lei è diventata sorda quindi è comandata a vista, ma la sua brama di cacciare, quando è sotto usta, la porta anche a 200mt e in certi ambienti si perde il contatto visivo quindi devo trovare il modo di farmi vedere anche se ho la sicurezza che, quando dovesse avere finito l'azione, rientra. La sera quando guardo la televisione si accuccia vicino e quando smetto di accarezzarla con la zampa mi tocca la gamba. Sono certo che se decidessi di prendere un cucciolo accetterebbe la scelta, ma il problema forse è questo, Lei è un animale e segue l'istinto, sta a me che ho la ragione discernere le situazioni. Sono anche convinto che gli animali provino delle sensazioni ( in gergo umano sentimenti) e abbiano il sapere di gestire qualsiasi situazione tramite istinto usando l'intelligenza, che indubbiamente tutti a loro modo hanno. Io non ho mai usato collari per l'addestramento, anche se con alcuni la voce non è bastata e qualche schiaffo lo hanno ricevuto, ma con tutti ho sempre cercato di fare emergere la loro intelligenza/intuizione come si vuole chiamare. Però se riconosciamo che gli animali hanno un intelligenza, sottointendiamo che comprendano le situazioni e se un lato da a loro modo di accettarle dall'altro possono soffrire per alcune di esse. Il mio rammarico sarebbe proprio questo fare subire una situazione che anche se accettata provocherebbe tristezza ( altro termine mi sembra troppo umano) ad una compagna di vita che mi ha dato tanto. Nel tempo sono passato da avere diversi cani contemporaneamente, all'inizio della mia attività venatoria, ad averne solo uno, perchè mi accorgevo che quando uscivo con uno, quello che rimaneva a casa aveva una luce diversa negli occhi e veniva notato anche da mia moglie e dai figli.
Con l'occasione mi è gradito rivolgere a tutti i più cordiali Saluti di Buon 2019.


ma come ?!! La vecchia non riesce a leggere dalle labbra ??
:) scherzo dai
Io i miei li ho sempre portati fino all ultimo giorno, il più vecchio può anche camminarmi a fianco mentre i giovani corrono e non mi dispiace.
Mi fanno pena se li lascio a casa
ciao
 
Buon giorno, a tutti,
ringrazio per le oppinioni espresse. Sono d'accordo, forse, sto umanizzando troppo il mio rapporto con Giada, ma ho sicuramente dei debiti di gratitudine nei suoi confronti. Però ogni giorno quando torno dal Lavoro viene scodinzolando ad aspettare che scendo dalla macchina ed è palese che sia contenta.
Quando la porto a fare il giro serale, prima di chiuderla nel seraglio, non ho mai avuto bisogno di metterle il guinzaglio, ce ne andiamo per la nostra strada anche quando altri cani al guinzaglio si mettono ad abbaiare e saltare, quando qualcuno si è avvicinato ringhiando e attaccando, ha naturalmente reagito, ma non è mai stata Lei ad iniziare. E' un Drahthaar del Zeffiro ed ha carattere da vendere, purtroppo anche Lei è diventata sorda quindi è comandata a vista, ma la sua brama di cacciare, quando è sotto usta, la porta anche a 200mt e in certi ambienti si perde il contatto visivo quindi devo trovare il modo di farmi vedere anche se ho la sicurezza che, quando dovesse avere finito l'azione, rientra. La sera quando guardo la televisione si accuccia vicino e quando smetto di accarezzarla con la zampa mi tocca la gamba. Sono certo che se decidessi di prendere un cucciolo accetterebbe la scelta, ma il problema forse è questo, Lei è un animale e segue l'istinto, sta a me che ho la ragione discernere le situazioni. Sono anche convinto che gli animali provino delle sensazioni ( in gergo umano sentimenti) e abbiano il sapere di gestire qualsiasi situazione tramite istinto usando l'intelligenza, che indubbiamente tutti a loro modo hanno. Io non ho mai usato collari per l'addestramento, anche se con alcuni la voce non è bastata e qualche schiaffo lo hanno ricevuto, ma con tutti ho sempre cercato di fare emergere la loro intelligenza/intuizione come si vuole chiamare. Però se riconosciamo che gli animali hanno un intelligenza, sottointendiamo che comprendano le situazioni e se un lato da a loro modo di accettarle dall'altro possono soffrire per alcune di esse. Il mio rammarico sarebbe proprio questo fare subire una situazione che anche se accettata provocherebbe tristezza ( altro termine mi sembra troppo umano) ad una compagna di vita che mi ha dato tanto. Nel tempo sono passato da avere diversi cani contemporaneamente, all'inizio della mia attività venatoria, ad averne solo uno, perchè mi accorgevo che quando uscivo con uno, quello che rimaneva a casa aveva una luce diversa negli occhi e veniva notato anche da mia moglie e dai figli.
Con l'occasione mi è gradito rivolgere a tutti i più cordiali Saluti di Buon 2019.

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Ti stimo per le parole che hai scritto e anch'io la penso come te e secondo me è giusto. Ma noi siamo umani, i nostri sentimenti sono diversi dai loro. E' anche vero che ci rispettano, lo scodinzolare della coda al tuo rientro, è un saluto al capo branco, però, capiscono tutte le situazioni degli umani, questo è vero. Prova a parlargli piano facendole delle coccole, lei si estasierà dimostrando consensi, prova un attimo dopo a cambiare tono di voce, facendola grossa a mo di rimprovero, vedrai la coda bassa è un volto interrogato, come per dire, "cosa ho fatto". Questi cambiamenti sono la prova che il cane è intelligente e capisce il nostro stato d'animo, specialmente se vive in casa con noi. Quest'ultimi hanno molto di più di quelli che vivono nei box. Ma non perchè quelli siano meno intelligenti, ma perchè sono meno a contatto con noi e molte cose di noi non le hanno potute nè sapere nè imparare.
Ritornando ai cani onnipresenti, a noi ci piace così, a volte li umanizziamo, non fa niente, a loro sta bene e a noi di più. Quando si dice; "gli manca la parola" è perchè capiscono tutto.
 
Auguri di buon anno a tutti. Se ci piace pensare che i cani ci amano, o che hanno sentimenti di gratitudine, di riconoscenza e questo ci serve per stare bene insieme al cane, è giusto pensare e crederci. Se vogliamo fare un discorso più razionale, dobbiamo capire chi è il cane. Bisogna capire cosa è l'imprinting, già questo basterebbe a far capire cosa è per il cane la riconoscenza. Il lupo come il cane fa tutto per la sopravvivenza della specie, e per questo motivo si venderebbe pure la madre. Giovanni non è difficile capire che il cane muove la coda in base al condizionamento ricevuto. Se grido e premio, il cane sarà contento, se sussurro e punisco, il cane metterà la coda fra le gambe. Un cane che si spaventa del padrone perché grida non è stato ben socializzato. Se i cani soffrono o non soffrono quando ci vedono andare a caccia o a fare la passeggiata, dipende dal loro status. Si ritorna sempre sugli stessi argomenti, e si continua a dire "il cane, al mio rientro mi salta addosso perché mi ama" Invece il cane che al rientro del padrone aspetta di essere chiamato, non vuole bene al padrone. Il cane che mi salta addosso o si schiena mostrando la pancia mi dimostra affetto e sottomissione, per questo motivo io sono il suo capobranco. Ancora auguri.
 
Ho "approfittato" del vecchio per due sole cose, per insegnare al cucciolo a salire sull'auto e per farlo entrare in acqua, poiché i cuccioli tendono a seguire i più grandi e l'esperimento è riuscito....
Per il resto poi non li ho mai portati a caccia insieme per il semplice motivo che il vecchio, ormai sordo, ha perso un po' il contatto con me e anche se lo chiamo non mi sente (prima bastava un psssss per farlo tornare), perciò avevo il timore che facesse prendere la cattiva abitudine di allungare al più giovane.
Il vecchio compagno di mille avventure ormai si è rassegnato, quando apro il cancellino per fare uscire il giovane neanche esce più ma il suo sguardo non è triste, viene, mi saluta scodinzolando, gli faccio una carezza e se ne torna indietro....

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i miei cani non mi fanno le feste quando mi vedono rientrare e nemmeno piangono quando mi vedono andare via.
//////////////////////////////////////////////////////////

[ahgg_eek2.gif]Perbacco!!! Germano non li avrai mica "imbalsamati"?? [sweatdrop.gif]

A me piace pensare che sono nostri ausiliari, che dipendono e vivono tramite noi e che dovrebbero darci in cambio qualcosa, che sia compagnia, guardia o caccia.... e perché no anche affetto, hanno un cuore anche loro...
Quando feci il corso add.base di obbedienza con la lupa, quindici anni fa, si usava la tecnica del collare a "strozzo", un metodo piu duro e basato sulla sottomissione ma c'era anche il premio ed il "brava" quando faceva bene..
Se sarei andato di fronte ad un supermercato e gli avessi ordinato il "terra", avrei fatto tranquillamente la spesa e dopo mezz'ora l'avrei trovata li dove l'avevo lasciata, ad aspettarmi. Era un metodo probabilmente più consono al loro modo di essere ed agire ma oggi vietato.
Con i cani da caccia non ho mai usato questo metodo, mi sono basato sulla chiamata, il "porta", il "cerca" e poco altro, dando più libertà al cane, in fondo non faccio le gare, e guardo la sostanza...
​​​​​​​L'addestramento odierno e' basato sui premietti e i bocconcini e secondo me i nostri amici pelosi agiscono più per interesse e convenienza che per sottomissione, ma il mondo va avanti e si cercano sempre nuovi sistemi e percorsi su come "fregare" il cane, per raggiungere lo scopo, cane al quale gli si vuole sempre bene perché siamo umani...
 
i miei cani non mi fanno le feste quando mi vedono rientrare e nemmeno piangono quando mi vedono andare via.
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A me piace pensare che sono nostri ausiliari, che dipendono e vivono tramite noi e che dovrebbero darci in cambio qualcosa, che sia compagnia, guardia o caccia.... e perché no anche affetto, hanno un cuore anche loro...
Quando feci il corso add.base di obbedienza con la lupa, quindici anni fa, si usava la tecnica del collare a "strozzo", un metodo piu duro e basato sulla sottomissione ma c'era anche il premio ed il "brava" quando faceva bene..
Se sarei andato di fronte ad un supermercato e gli avessi ordinato il "terra", avrei fatto tranquillamente la spesa e dopo mezz'ora l'avrei trovata li dove l'avevo lasciata, ad aspettarmi. Era un metodo probabilmente più consono al loro modo di essere ed agire ma oggi vietato.
Con i cani da caccia non ho mai usato questo metodo, mi sono basato sulla chiamata, il "porta", il "cerca" e poco altro, dando più libertà al cane, in fondo non faccio le gare, e guardo la sostanza...
​​​​​​​L'addestramento odierno e' basato sui premietti e i bocconcini e secondo me i nostri amici pelosi agiscono più per interesse e convenienza che per sottomissione, ma il mondo va avanti e si cercano sempre nuovi sistemi e percorsi su come "fregare" il cane, per raggiungere lo scopo, cane al quale gli si vuole sempre bene perché siamo umani...
Non li ho né imbalsamati né costretti, la chiwawa che non ho addestrato ha lo stesso comportamento degli altri cani. Sono d'accordo su tutto, ma se vuoi che i cani siano veramente rilassati e felici, devono avere la possibilità di scegliersi il loro gradino nella scala gerarchica. Lo status all'interno del gruppo sociale al cane non può essere imposto, il cane se lo sceglie da solo in base a quello che noi gli trasmettiamo. Miky, pensi bene, loro ci danno la sottomissione spontanea, proprio perché voglio vivere bene, noi per averla e soprattutto per mantenerla abbiamo bisogno di dimostrare ogni giorno che siamo più forti di loro, ma non solo a casa. Detto questo bisogna capire le sfide che il cane ci lancia. Bisogna capire se il cane quando ci viene a fare le feste lo fa per dare o per ricevere. Bisogna capire se all'interno di una struttura gerarchica chi decide di venirci a fare le "feste" comanda o non comanda. Tre cani da guardia che decidono di andare a fare le feste al padrone, come hanno deciso di fargli le feste cosi possono decidere di ammazzarlo. I cani non hanno riconoscenza, hanno il loro mondo, e del nostro se ne fregano, non fanno i nostri interessi, fanno solo i loro interessi. Per fare la felicità dei cani bisogna volergli bene per quelli che realmente sono, senza fantasticare, e attribuire sentimenti che i cani non hanno. Con l'addestramento, anche con quello più duro, si può ottenere l'obbedienza del cane, la sottomissione è un'altra cosa. Ritorniamo alla discussione, e determiniamo se è più giusto tenere i cani da soli o in compagnia di altri cani, specialmente per quelli tenuti chiusi in un box.
 

Neobad

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Buon giorno e Buon Anno a tutti,
mi serve un consiglio dagli esperti, parliamo di Drahthaar.
Ho una Amica da 13 anni che si chiama Giada e con la quale ho passato dei momenti indimenticabili, naturalmente per me. Quando l'ho portata a casa la mia Haidi aveva circa 14 anni e superato l'ultimo con un deciso calo fisico.
Appena arrivata la Giada mi sembrava che Haidi avesse avuto un ritorno di vitalità, poi un giorno ebbe una reazione che spaventò Giada, che oramai aveva circa 8 mesi e dopo un momento di sconcerto reagì ( forse per Haidi il tempo che avevo dedicato all'istruzione del cucciolo, che mi obbligava ad avere Haidi chiusa in serraglio era stato visto come un torto). Da quel giorno, non le ho più lasciate libere insieme in giardino, ma a turni. Alla fine di quell'anno poi Haidi ebbe dei problemi fisici che portarono ad una operazione importante, e iniziò un deperimento vistoso che mi spinse, circa un anno dopo, a praticare l'eutanasia. Tralasciando la tragedia, mi sono sempre rimproverato di avere visto negli occhi di Haidi una triste luce negli ultimi periodi, forse un mio senso di colpa, perchè vedeva nelle mie uscite con Giada un senso di tradimento. Ora sono invaso da un forte dubbio, portare a casa un'altro cucciolo, con l'inevitabile comportamento di fare addestramento con questo dovendo tenere chiusa Giada, o no. Rivivere quella sensazione di tradimento nei confronti di una compagna che mi ha dato tanto in questi anni mi angustia.
Per me la Caccia è una passione viscerale, ma procurare un dolore ad un'altra mia vecchia compagna è devastante preferirei perdere un anno che fare questo. Chiedo a Voi consigli che mi possano aiutare nella scelta.
Grazie.
 
Tu sei il capobranco e le decisioni che prenderai dovrebbero essere rispettate.
Quest'anno sono andato a caccia col giovane Springer lasciando a casa il mio vecchio Cocker per cause naturali, il vecchio è ormai sordo e non regge più le faticose uscite ma non ho mai avuto alcun problema in merito comportamentale. La mia coscienza è pulita perché al cane adulto non ho fatto e non faro' mai mancare nulla né materialmente né sentimentalmente ma il vecchio è andato in pensione...
Se vuoi prendere un cucciolo non dovresti avere di questi problemi, problemi che si potrebbero presentare probabilmente prendendo un cane adulto.
È anche vero che il drahthaar è più testardo ma è il ciclo della vita e se non vuoi rischiare di andare a caccia senza cane per un anno ti consiglio di prendere questo cucciolo.
Non parlo da esperto ma è solamente un mio pensiero.

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Ringrazio per il consiglio, sicuramente il risentimento è mio perchè sono riconoscente ad un cane che mi ha dato tanto, forse La sto umanizzando troppo, ma è la mia Giada.
 
Buon giorno e Buon Anno a tutti,
mi serve un consiglio dagli esperti, parliamo di Drahthaar.
Ho una Amica da 13 anni che si chiama Giada e con la quale ho passato dei momenti indimenticabili, naturalmente per me. Quando l'ho portata a casa la mia Haidi aveva circa 14 anni e superato l'ultimo con un deciso calo fisico.
Appena arrivata la Giada mi sembrava che Haidi avesse avuto un ritorno di vitalità, poi un giorno ebbe una reazione che spaventò Giada, che oramai aveva circa 8 mesi e dopo un momento di sconcerto reagì ( forse per Haidi il tempo che avevo dedicato all'istruzione del cucciolo, che mi obbligava ad avere Haidi chiusa in serraglio era stato visto come un torto). Da quel giorno, non le ho più lasciate libere insieme in giardino, ma a turni. Alla fine di quell'anno poi Haidi ebbe dei problemi fisici che portarono ad una operazione importante, e iniziò un deperimento vistoso che mi spinse, circa un anno dopo, a praticare l'eutanasia. Tralasciando la tragedia, mi sono sempre rimproverato di avere visto negli occhi di Haidi una triste luce negli ultimi periodi, forse un mio senso di colpa, perchè vedeva nelle mie uscite con Giada un senso di tradimento. Ora sono invaso da un forte dubbio, portare a casa un'altro cucciolo, con l'inevitabile comportamento di fare addestramento con questo dovendo tenere chiusa Giada, o no. Rivivere quella sensazione di tradimento nei confronti di una compagna che mi ha dato tanto in questi anni mi angustia.
Per me la Caccia è una passione viscerale, ma procurare un dolore ad un'altra mia vecchia compagna è devastante preferirei perdere un anno che fare questo. Chiedo a Voi consigli che mi possano aiutare nella scelta.
Grazie.

...parli di cose che sono molto personali e nessuno meglio di te può decidere ciò che invece stai chiedendo a noi di consigliarti. Ti dirò di più….dalle tue frasi credo che tu ti sia già risposto. A me è capitata una cosa simile con uno springer. Quella luce di cui parli non era un miraggio e i cani non sono né tutti uguali né tantomeno scemi, capiscono tutto….anche quando vengono messi in panchina. Sono come i vecchi…. qualcuno si accontenta di andare a giocare a bocce altri preferiscono morire nel bosco con il loro cane dietro a una beccaccia. La decisione è tutta tua…. Segui il tuo cuore e lascia stare i consigli.
 
Buon giorno e Buon anno a Tutti,
Germano, come ti spieghi il cane che nel momento che espira il padrone ulula con tono lungo e basso e portato in casa a dare l'ultimo saluto al suo padrone si accuccia di fianco alla bara con la testa bassa e non si muove più senza mangiare ne bere fino al giorno dopo del funerale?
Chiaramente, poi, non muore di fame almeno nella mia esperienza, ma nei suoi occhi è evidente che qualcosa è cambiato, e allegro come prima non lo è stato più. Forse siamo noi che vediamo quello che vogliamo vedere, ma anche l'uomo si rassegna all'inevitabile anche se quando risale il ricordo sale anche un malinconico stato. Però se il Tuo ragionamento della sopravvivenza che fa parte della natura del cane, non mi spiego perchè un cane adulto che è stato dato ad un'altra persona, per motivi contingenti, quando rivede un componente della vecchia famiglia vada immediatamente a cercare questo.
 
Grazie, Jago,
credo che Tu abbia compreso il senso del mio dubbio.
Sicuramente non potrei mai mettere in secondo piano la mia Giada, ed è per questo che il solo pensiero di renderla triste mi attanaglia il cuore.
Ma non sono il depositario della verità e le esperienze altrui possono aiutarmi a maturare una decisione , magari sollevando un aspetto che avevo trascurato.
 
Bel dilemma
Io son di quelli che "non ce la fanno"
Son stato quasi 4 anni a caccia senza cane: il vecchio dai 12 fino ai 16 (quando morì) ebbe gravi problemi cardiaci, il cane nuovo non fui buono a prenderlo proprio per i motivi che citi tu.
Ora la Gaia ha 11 anni e potrebbe essere il momento di mettere 'na canina nuova.... ma anche la mì compagna non mi aiuta: "e poi quando vai a caccia? Lasci Gaia da sola in casa POVERINA?"
Cosa dirti?
Però da quelloche scrivi mi sa che la tua risposta ce l'hai già
 
Bel dilemma
Io son di quelli che "non ce la fanno"
Son stato quasi 4 anni a caccia senza cane: il vecchio dai 12 fino ai 16 (quando morì) ebbe gravi problemi cardiaci, il cane nuovo non fui buono a prenderlo proprio per i motivi che citi tu.
Ora la Gaia ha 11 anni e potrebbe essere il momento di mettere 'na canina nuova.... ma anche la mì compagna non mi aiuta: "e poi quando vai a caccia? Lasci Gaia da sola in casa POVERINA?"
Cosa dirti?
Però da quelloche scrivi mi sa che la tua risposta ce l'hai già

Idem. Pierugo aveva 13 anni. Viveva in casa con me. Nelle ultime 2 stagioni siamo andati a caccia "per scherzo", non era più quello di una volta ovviamente ma non me la sentivo di sostituirlo. A luglio di quest'anno diagnosticata istiocitosi maligna incurabile. L'ho trattato con cure paliative, l'ho portato a caccia, quasi per finta, una sola volta per meno di un'ora e l'ho accompagnato fino all'inevitabile eutanasia (6 ottobre). Quest'anno sarò andato a caccia sì e no 10 volte, solo dopo la sua morte e senza cane. Il cane non riuscivo a prenderlo nemmeno quando lui non c'era più, figurati quando c'era ancora. Adesso mi è capitato Roger (Breton) e l'ho pre so ma mi sento quasi un traditore. Sono questioni personali, ovviamente.
 

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Non li ho né imbalsamati né costretti, la chiwawa che non ho addestrato ha lo stesso comportamento degli altri cani. Sono d'accordo su tutto, ma se vuoi che i cani siano veramente rilassati e felici, devono avere la possibilità di scegliersi il loro gradino nella scala gerarchica. Lo status all'interno del gruppo sociale al cane non può essere imposto, il cane se lo sceglie da solo in base a quello che noi gli trasmettiamo. Miky, pensi bene, loro ci danno la sottomissione spontanea, proprio perché voglio vivere bene, noi per averla e soprattutto per mantenerla abbiamo bisogno di dimostrare ogni giorno che siamo più forti di loro, ma non solo a casa. Detto questo bisogna capire le sfide che il cane ci lancia. Bisogna capire se il cane quando ci viene a fare le feste lo fa per dare o per ricevere. Bisogna capire se all'interno di una struttura gerarchica chi decide di venirci a fare le "feste" comanda o non comanda. Tre cani da guardia che decidono di andare a fare le feste al padrone, come hanno deciso di fargli le feste cosi possono decidere di ammazzarlo. I cani non hanno riconoscenza, hanno il loro mondo, e del nostro se ne fregano, non fanno i nostri interessi, fanno solo i loro interessi. Per fare la felicità dei cani bisogna volergli bene per quelli che realmente sono, senza fantasticare, e attribuire sentimenti che i cani non hanno. Con l'addestramento, anche con quello più duro, si può ottenere l'obbedienza del cane, la sottomissione è un'altra cosa. Ritorniamo alla discussione, e determiniamo se è più giusto tenere i cani da soli o in compagnia di altri cani, specialmente per quelli tenuti chiusi in un box.

Ci mancherebbe Nicola, non voglio fare nessuna polemica con te che sicuramente ne saprai piu di me, mi scuso per l'off topic ma e' stato solamente uno scambio di opinioni e una diversa visione delle cose, capita nel forum.
Io sono ancora uno di quelli che pensa che il cane sia il migliore amico dell'uomo e al caso hanno fatto anche diversi film presi da storie vere, e ci sono tante storie di cani che hanno salvato la vita al padrone anche senza addestramenti... forse sono cani speciali.
Purtroppo sono cresciuto guardando rin tin tin, rex e lassie :grin:.
Ma tornando sull'argomento non sono d'accordo neanche io sul fatto di tenere un cane in un box di due metri quadrati, come penso che stiano meglio in compagnia che da soli.
Sul fattore gerarchico mi sembra chiaro che non possiamo influire, se abbiamo piu' cani, se la vedono tra' di loro.
​​​​​​​Lo stato d'animo del cane comunque lo leggo piu' dalla coda (e le orecchie) che dagli occhi...
 
Tu sei il capobranco e le decisioni che prenderai dovrebbero essere rispettate.
Miky, bisogna vedere se effettivamente neobad è il capo branco, molti lo credono solo perché al cane gli fanno fare il "seduto e il terra" Il cane rispetta le decisioni giuste che fanno parte del suo mondo e non quelle giuste che fanno parte del nostro mondo. L'umano viene riconosciuto capo branco fino a quando rispetta le leggi del branco e fa gli interessi del branco. Non è assolutamente vero che il capo branco può fare quello che più gli piace. Sia cane, che uomo devono rispettare le rigide regole del branco, il branco sopravvive grazie a queste regole. Io sono dell'opinione che chi è nelle possibilità di tenere il cane in compagnia di un altro cane fa gli interessi dei cani. Detto questo bisogna essere in condizioni di gestire il branco, specialmente se il branco è costituito da razze che non si limitano a manifestare la loro dominanza con dei rituali, ma la manifestano con spargimento di sangue. Con queste razze bisogna partire con il piede giusto, la socializzazione da parte della cagna è fondamentale, allo stesso modo quella del futuro proprietario, fatto questo tutte le controversie si potrebbe risolvere con dei ringhi o con semplici movimenti delle labbra. Da quello che ho capito i cani vecchi all'interno di un gruppo di cani sono quelli che vengono morsi più facilmente, qualche esperto asserisce che i cani vecchi causa l'età comunicano i segnali di sottomissione con ritardo. Chi conosce i cani difficilmente li fa scannare fra loro. Quando vado a caccia insieme a qualche amico e vado con la sua auto, se già ha i cani dentro, prima di far salire il mio i suoi cani devono scendere dall'auto, dopo faccio salire il mio cane e dopo in ordine salgono i suoi, incominciando dal meno stron-o. Anche se sei il capo branco, al rientro dalla caccia non puoi mettere il cane gerarchicamente inferiore insieme a quello superiore è contro natura. Miki, o preferito quotare te, perché ho più confidenza.
 
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