Vecchio non ci diventa, deve solo consumare qualche paia di stivali e di scarponi dietro al cane. Farà più o meno quelli che fanno in molti credendo di essere i capi branco, con la differenza che chi è consapevole di non capire una mazza di quello che è la conduzione del cane e lascia l'iniziativa al cane avrà sicuramente dei risultati migliori. Io sono sempre controtendenza. Consigliare un cucciolone già avviato a un cacciatore che ammette di non avere nessuna esperienza vorrebbe dire farlo combattere con un cucciolone che incomincia a prendere consapevolezza delle sue reali possibilità, in questo periodo ci vuole un cacciatore un pochino esperto per frenare le prime insubordinazioni, quel poco di avviamento che gli è stato fatto dal vecchio proprietario lo perderà o comunque ci sono buone probabilità che lo perde. Per addestrare un cucciolo non è difficile, ma ci vuole tempo e pazienza, i libri anche se ottimi non possono tenere conto di tutte le variati che insorgono giorno per giorno, il libro è uno dei tanti mezzi che aiutano a rovinare un cane. Una cosa è leggere e un'altra cosa è applicare. A questo punto la cosa migliore è trovare un cane di 4/5 anni, che riesce a guadagnarsi onestamente la pagnotta, inserirlo nel modo migliore nella nuova famiglia e andare a caccia dietro al cane, possibilmente rimanendo in silenzio e cercare di imparare il più possibile dal cane. Per il fatto che il cane non sarà mai suo è tutto da vedere, molto dipende da come è stato trattato dal vecchio proprietario. Esperienza personale, alcuni cani insieme ai nuovi proprietari quando hanno incontrato i vecchi proprietari non li hanno guardati neanche in faccia. Un mio conoscente, una brava persona, ha preso un cucciolo di doberman dopo gli è passata la voglia e lo teneva su di un terrazzo, gli portava da mangiare una volta al giorno, alla fine dopo 5/6 anni si è stancato e ha regalato il cane a un suo conoscente. Mi ha riferito che quando dopo qualche mese è andato a trovare l'amico, il cane ha avuto un atteggiamento di indifferenza nei suoi confronti. Mi ha confessato che è rimasto male. Per consolarlo gli ho spiegato che i cani non fanno niente per gratitudine.