Setter, Breton, Kurzhaar, Bracco Francese dei Pirenei razze a confronto

Ho appena finito di leggere quello che ha scritto il sig. Zeffiro, e sono sempre più convinto che quel tipo di selezione in Italia non va bene. La durezza ricercata in selezione da noi non serve. Conosco qualcuno che va a caccia con il Drahthaar, di faine, martore, donnole, gatti selvatici e rapaci il suo cane non le ha mai uccise e riportate, come tutte le altre razze ha avuto modo di fare qualche incontro con la volpe, e non è mai riuscito a catturarla. Sarebbe interessante sapere come si comporta con lo sciacallo dorato che si muove a branchetti di 8/9 individui, oppure in gruppi di cani randagi o inselvatichiti. Qualche tempo fa ho avuto una discussione con una signora che scrive per alcune riviste di caccia, la quale asseriva che un DD poteva competere nella lotta con il Pit Bull, gli ho risposto che se il DD riusciva a resistere più di 45/50" nella lotta con un Pit, era un gran cane. Sicuramente Livia sa di chi sto parlando. La carta si lascia scrivere, se si parla di socializzazione è nettamente contrastante parlare di addestramento "duro" dove si fa credere che dalla posizione alfa il cane lo si fa scalare a quella beta schiacciandolo per terra, o con il collare a strozzo o con altro di molto più convincente. Il cane che accetta per non subire, non cede niente, anche se lo si controlla con la paura e il terrore, non sarà mai un cane affidabile. Tutto quello che nell'addestramento contrasta con l'istinto del cane non dura in eterno, prima o dopo bisogna intervenire con delle correzioni, anche in età adulta.
 
Non sono bravo a fare filmini, altrimenti potrei dare l'idea del cane che rispetta il gatto per il padrone. La famosa aggressività flessibile dovuta alla socializzazione, logicamente fin da piccoli i cani vanno messi a contatto con i gatti. Ognuno cerca la durezza in modo diverso, sono convinto che è moto più "duro" un cane che rispetta un gatto e non quello che lo assale. Sono straconvito che è più riportatore spontaneo un cane che riporta una rondella di wrustel e non quello che riporta la volpe. Da quello che ho capito, i tedeschi parlano di riporto devoto il cane che riporta la volpe, per me il riporto devoto è quello dove il cane è moto combattuto fra l'ingoiare o il riportare.
 
A coloro che intendono la caccia come somma del carniere, e sono tanti, non penso. Specialmente oggi che l'incremento del cinghiale caratterizza la caccia.
setterman1

Su questo non mi trovi d'accordo.
In un cane ci vuole anche un minimo di "intelligenza" nel capire la differenza tra una pecora o un gatto e la selvaggina di interesse per il cacciatore.
Se non fosse così non potrebbero esistere i cani da seguita. E ti posso assicurare che le mute seguono il cinghiale rispettando il capriolo o il cervo.
Questo discorso al di là del DD, mesi fa si parlava del jagd terrier....che, dalle descrizioni, non mi sembra un cane troppo intelligente. Si può essere coraggiosi anche senza farsi ammazzare dal cinghiale. Credo che la genetica faccia anche danni ogni tanto
 
Su questo non mi trovi d'accordo.
In un cane ci vuole anche un minimo di "intelligenza" nel capire la differenza tra una pecora o un gatto e la selvaggina di interesse per il cacciatore.
Se non fosse così non potrebbero esistere i cani da seguita. E ti posso assicurare che le mute seguono il cinghiale rispettando il capriolo o il cervo.
Questo discorso al di là del DD, mesi fa si parlava del jagd terrier....che, dalle descrizioni, non mi sembra un cane troppo intelligente. Si può essere coraggiosi anche senza farsi ammazzare dal cinghiale. Credo che la genetica faccia anche danni ogni tanto

Su questo non posso disquisire: non conosco né genetica né psicologia canina. Parlo per esperienza e per quanto concerne il DD molto per sentito dire. Esempio: spesso al circolo i cacciatori generici aspirano a svolgere la caccia al cinghio nelle zone bianche e alcuni avevano acquistato cani di questa razza sia per impiegarli in questa che nelle altre. Quindi per la polivalenza. Dei segugi che si disinteressano ai cervidi ho sentito dire che hanno tanti volt addosso che se gli accosti una lampadina si accende e scoppia. Sentito dire,eh.
setterman1
 
Vero quello che hai scritto ma bisogna anche fare i conti con quello che la nostra zona ci offre.
Ci vuole selvaggina vera per fare il cane, ma spesso nel libero trovarla é un' impresa.
Quindi o si rischia o gli incontri del cane saranno limitati.
Vicino alle strade non si caccia, ma l inseguimento di un ferito può arrivare anche a 400/500 metri e sempre parlando della mia zona se pensiamo di stare sempre a una maggiore distanza da strade praticamente non cacciamo nel 40% delle zone libere, inoltre ci sono pure le strade di campagna e basta una macchina o un trattore per investire un cane... Per questo dico che avere un cane che a prescindere da tutto alla chiamata torna è molto utile. Io purtroppo non ho ottenuto questo risultato...
 

germano56

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Ho messo a confronto due razze spaniel e due razze bracco. Secondo voi quali sono gli antagonisti? A parte il Setter che considerato il numero delle iscrizioni non credo abbia rivali. Ma fra le altre tre, ci potrebbero essere che qualcuna ostacoli la diffusione delle altre? Lo Springer non l'ho inserito perché non ha avversari nei cani da ferma che ostacolano la sua diffusione, l'antagonista del cane da cerca è il pregiudizio del cacciatore. Io mi sono sempre chiesto perché le prime due razze più "gettonate dal cacciatore italiano sono due razze spaniel. Mi lancio e dico: il bracco tedesco non può essere ostacolato dal bracco francese, secondo me chi ostacola la diffusione del Kurzhaar e potrebbe ostacolare la diffusione del bracchetto francese è il Breton. Perché secondo voi un cacciatore dovrebbe scegliere il bracco francese e non quello tedesco?
 
Walker che bello quel tempo quando potevi trovare 20 becche in un giorno. Qui in Toscana, nelle mie zone, ce le possiamo scordare. Non è come la bellissima e vocatissima Calabria. Io sono un beccacciaio esclusivista, cinofilialmente parlando e trovo sempre più spesso pseudo beccacciari data la moda che è venuta ad imperversare anche nel nostro mondo. Però dai! Non danno fastidio. Basta un po' di pazienza ed è fatta. Un episodio occorsomi tempo fa: Ci precedevano 2 cacciatori con 4 (dico quattro) cani e non scovarono beccacce. Io con il mio consuocero con il suo cane, setter di 6 anni, battendo lo stesso costone boscoso ne involammo 2. Per dire che al vero beccacciaio con cani specialisti i nembrotte non devono creare disagio al punto di smettere di dedicarsi a questo stupendo selvatico. Scusate anche se sono andato OT ma quando leggo che un così valente cacciatore smette per" l'affollarsi" dei dilettanti mi dispiace. E' la differenza d'approccio che fa la differenza.
setterman1

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Scusa Martino, ma mi è doveroso rispondere all'amico setterman1. Vedi, ho detto che quello è stato uno dei motivi. Ti elenco gli altri: Istituzione del parco dell'Aspromonte, quindi il territorio si è ristretto moltissimo per noi beccacciari; Bocconi avvelenati, non voglio vedere il mio cane tra spasmi e dolori, ne ho visti tanti, ho provato con la museruola, ma non se ne parla proprio, improponibile; leggi troppo restrittive; Quel maledetto vizio del passo, all'alba e al tramonto, a volte fatto anche da quelli che hanno i cani, che poi sciolgono da un altra parte, (visto con i miei occhi); distanza, per raggiungere i posti fuori parco e magari trovare un pò di tranquillità, facevo anche 150 km andare e 150 a tornare. Tutto qui, poi a mio figlio è venuta la febbre del cinghiale, e allora ho sistemato il cane da un mio amico beccacciaio che ancora restiste e mi sono dedicato al setolone, con qualche puntatina a tordi, anatre e colombacci.
 
Bracchi francesi non li ho posseduti; Tedeschi sì come breton, pointer e setter. Dovessi scegliere opterei per il transalpino in quanto il teutonico, pur essendo una validissima razza polivalente per la caccia, si appassiona eccessivamente "al pelo" e per un beccacciaro specialista quale sono ne costituisce un handicap notevole tanto che non li ho più allevati. Con sommo dispiacere constatata la loro grande addestrabilità.
setterman1
 
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Perché sono tedeschi!:mrgreen: Sul forum c'era una allevatrice tedesca, non ricordo il nome, che ogni tanto veniva e postava le vittorie dei suoi cani, mettendo foto di svariate azioni dei suoi cani, nelle gare, che da noi non sono richieste. Quindi, stiamo parlando di una razza con due caratteri diversi. Secondo me il Kurzhaar è nato in Germania, frutto di incroci di cani provenienti dalla spagna e dall'Italia, successivamente rinsanguato col pointer. E' nata lì la razza, in Italia è stata modificata, non so se in meglio o in peggio ma di sicuro per soddisfare la domanda di mercato. Fortunatamente, la testardagine gli è rimasta.
Forse stiamo parlando di due modi diversi di selezionare Kurzhaar e Drahthaar. Ho notato che in questi discorsi vengono spesso fuori le parole "carattere e indole" non credo siano sinonimi. per me sono due cose diverse, come sono diverse i tipi di aggressività. Ritornando all'addestramento: i tedeschi addestrano di più perché hanno meno da incentivare. Sono convinti di insegnare al cane a recuperare un fagiano ferito, trascinando per terra un fagiano morto. Io invece sono convinto che se il cane è istintivamente predisposto ho bisogno di fare delle buone esperienze che incentivano questo suo istinto innato. Molto probabilmente nelle loro prove di lavoro basta dimostrare quello che ho scritto sopra per valutare un cane recuperatore. L'allevatrice la conosco è anche una brava addestratrice, applica il metodo. In un altro forum ho avuto da ridire proprio sul metodo. P.S. la testardaggine non dipende dall'indole, ne riparleremo, ma sono convinto che andremo a finire sulle famose tre parole: "dominanza-sottomissione-leadership"
 
Tutto chiaro Giovanni, questa discussione è comunque servita a far capire a chi vuole un Kurzhaar o un Drahthaar in quale "lago" per le proprie esigenze gli è più conveniente andare a pescare. Non è che continuo a parlare di cani da ferma, è la discussione che mette a confronto 4 razze da ferma, fra queste c'è anche il Kurzhaar. Se tu dici che il cane da ferma deve fermare al "bisogno" sono d'accordo, se non ci fosse bisogno non avrebbe motivo di fermare, infatti le ferme in bianco sono considerate difetto. Comunque si è capito che fra le quattro razze a confronto preferisci il Kurzhaar. Non per niente è al terzo posto delle razze preferite dai cacciatori italiani. Un Kurzhaar che sul terreno si muove, bene nella forma cioè nello stile è superiore a un Breton, ma un buon Kurzhaar nella sostanza vale come un Buon Breton. Questo se le due razze rispecchiano le proprie caratteristiche. Un Kurzhaar a 500 metri non lo riconosci per la sua polivalenza, e neanche per la sua forma, ma per il suo movimento, prima di essere polivalente deve essere kurzhaar nella testa, altrimenti con tutta la sua polivalenza si muoverà come un meticcio. Un cane non perde la sua polivalenza se venisse fatto valutare nelle prove di lavoro Enci. Per quelli che leggono penso di essere stato abbastanza chiaro. La polivalenza non esiste neanche nel branco selvatico, ogni individuo ha la sua specializzazione, all'occorrenza e per esigenze di sopravvivenza il lupo specialista diventa polivalente, cioè deve adattarsi per sopravvivere. La specializzazione anche in natura viene prima della polivalenza, la forza del branco è anche questa. Più di questo non riesco a dire. Per me l'argomento polivalenza lo chiudo qui. P.S. Giovanni il "mi piace" lo messo per ringraziarti di avermi dato modo di far capire a chi legge come la penso sulla polivalenza tanto apprezzata da qualcuno. Ho chiarito perché qualcuno potrebbe pensare che il "mi piace" è una presa in giro. Per il forum persone come te ce ne dovrebbero essere di più.

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ECCO!!! Ora ci siamo. Tornando al discorso "cane da ferma", naturalmente se farei solo beccacce preferirei uno specialista e nella schiera dei Kurzhaar ci sono anche questi e la mia scelta ricadrebbe lì. Come lo è stata per oltre 35 anni. Precedentemente ma anche mentre, ho avuto altre razze; setter, pointer, drahthaar, breton, vizla, bracco italiano. Ho cacciato anche con cani non miei; spinoni, korthals grifone, bracco-pointer, molto in voga all'epoca, certo non era una razza pura, ma da questo incrocio sono nati ottimi beccacciai. Altri che non ricordo.
Grazie per il "mi piace" lo accetto volentieri, non accetto il fatto che tu non accetti la polivalenza ai tempi d'oggi.
Nicola.....un kurzhaar a 500 mt o qualsiasi altro cane.....ma quando lo vedi!?:mrgreen: Vedrai un cane che si muove o corre, perchè se è fermo non lo vedi, a meno che non usi un binocolo.......
In natura, prima della specializzazione viene l'istinto a predare, predare qualsiasi preda, si trovi essa sotto terra, la si deve rincorrere, gli si deve fare l'aguato ecc..... e quindi in queste tre discipline io ci vedo la polivalenza. Poi le tecniche si affinano e quindi subentra la specializzazione.
Se un branco di lupi si trova in una zona dove ci sono solo marmotte si affinerà su quelle. Se invece si trova in una zona ove ci sono solo cervi, caccerà quelli e si affinerà su di essi. Ma tutto deriva dall'istinto a predare.
Se abbiamo per mano un cucciolo figlio di ottimi baccacciai e lo portiamo sempre e solo su beccacce, diventerà uno specialista beccacciaio, (forse), dico forse perche ci sono gli scarti, ma in linea di massima sarà così. Caccerà anche quaglie, li troverà, fermerà e riporterà. Ma non come uno specialista su quaglie, lo stesso caccerà anche le beccacce, ma non come il primo.
Sia ben chiaro, io parlo da cacciatore non da garista, sai come la penso sulle prove.
Le prove, per come la vedo, sono un surrogato della caccia, vedo quest'ultima una misurazione di bravura tra cani, dagli incontri che fanno e da quante te ne fanno incarnierare, sperando nella buon mira del cacciatore.
 
Ho appena finito di leggere quello che ha scritto il sig. Zeffiro, e sono sempre più convinto che quel tipo di selezione in Italia non va bene. La durezza ricercata in selezione da noi non serve. Conosco qualcuno che va a caccia con il Drahthaar, di faine, martore, donnole, gatti selvatici e rapaci il suo cane non le ha mai uccise e riportate, come tutte le altre razze ha avuto modo di fare qualche incontro con la volpe, e non è mai riuscito a catturarla. Sarebbe interessante sapere come si comporta con lo sciacallo dorato che si muove a branchetti di 8/9 individui, oppure in gruppi di cani randagi o inselvatichiti. Qualche tempo fa ho avuto una discussione con una signora che scrive per alcune riviste di caccia, la quale asseriva che un DD poteva competere nella lotta con il Pit Bull, gli ho risposto che se il DD riusciva a resistere più di 45/50" nella lotta con un Pit, era un gran cane. Sicuramente Livia sa di chi sto parlando. La carta si lascia scrivere, se si parla di socializzazione è nettamente contrastante parlare di addestramento "duro" dove si fa credere che dalla posizione alfa il cane lo si fa scalare a quella beta schiacciandolo per terra, o con il collare a strozzo o con altro di molto più convincente. Il cane che accetta per non subire, non cede niente, anche se lo si controlla con la paura e il terrore, non sarà mai un cane affidabile. Tutto quello che nell'addestramento contrasta con l'istinto del cane non dura in eterno, prima o dopo bisogna intervenire con delle correzioni, anche in età adulta.

Cane socializzato che ha accettato l’intruso .
 

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Io pure quando passo per alcuni tipi di terreni, (per fortuna pochi) rimpiango il cane da ferma. Da quando ho gli springer, ho partecipato a diversi campionati italiani Sant'Uberto, quindi di cani da ferma di tutte le razze ne ho messi dietro parecchi, su terreni e selvatici adatti ai cani da ferma. Da qui il motto "di qualsiasi razza l'importante è che siano bravi"
 
Il Kurzhaar è più elegante nei movimenti, ha una struttura da atleta, ma non è molto gestibile, specialmente dove c'è abbondanza di capriolo. Comunque se fra queste razze citate, chi può essere confrontata con il Kurzhaar è il Setter. Il Kurzhaar sta al setter come il breton sta al bracco francese. Di Breton che non hanno una ferma solida ce ne sono, come ci sono i Kurzhaar e tutte le altre razze. Io ho portato in zona tre Breton, tutti di genealogia francese, chi vivrà vedrà. Secondo me il Breton è uno dei più bravi cani da ferma, con una predisposizione naturale per la lepre. Per la statura è adatto a cacciare la beccaccia anche in posti molti difficili.
 
Io ho scelto il kurzhaar, il Bracco francese non ho mai avuto la possibilità di vederlo in azione. Preferisco il kurzhaar al Breton per lo stile della cerca e per estetica personale. Penso che nella scelta del cane influisca molto il tipo di caccia e il territorio in cui andiamo prevalentemente.
 
Ad eccetto della costituzioni di parchi poi anche qui da noi accadono le stess cose. Anche a me avvelenarono due cani, credo vittime delle lotte tra tartufai. La posta alla becca…la fanno anche i tracciatori delle squadre di cinghialai.
setterman1
 
Io ho scelto il kurzhaar, il Bracco francese non ho mai avuto la possibilità di vederlo in azione. Preferisco il kurzhaar al Breton per lo stile della cerca e per estetica personale. Penso che nella scelta del cane influisca molto il tipo di caccia e il territorio in cui andiamo prevalentemente.
La bellezza morfologica e sullo stile di razza, i gusti non si possono discutere. Ti posso chiedere perché il Breton non lo trovi adatto su quel tipo di terreno dove attualmente caccia il tuo Kurzhaar?
 
Se caccio con gli springer vuol dire che credo nella polivalenza di una razza. Non credo a quelli che fanno passare l'addestramento per polivalenza, ma questo l'ho detto e ridetto. Non ho forse detto che il Kurzhaar e il Drahthaar la polivalenza la devono tenere nella testa e non nella lunghina? Complimenti per la scelta del Kurzhaar "specialista" Sono cani che hanno delle buone aperture, sono veloci quanto basta, hanno una buona resistenza, hanno un ottimo naso, quando avvertono, risalgono verso la fonte dell'emanazione padroneggiando l'aria, hanno un'ottima ferma, sanno accostare e sanno guidare, hanno un recupero istintivo, cioè lo decidono loro se è più conveniente abbassare la testa o tenerla alta. Per il riporto non hanno problemi, i problemi potrebbero averli se non corre buon sangue fra cane e padrone. Come ho già detto il cane riporta o per "devozione" o per costrizione" Quando vado a caccia e vedo un cane in lontananza non mi metto a contare i metri, distinguo la razza dal movimento, la stessa cosa è quando vado ad allenare in zona cinofila, o in z.a.c. quando arrivo sul campo e vedo il cane in fondo al campo distinguo la razza dal movimento, sbaglio se il cane non si muove in stile di razza. Secondo me è scontato che ogni lupo, volpe, sciacallo, essendo carnivori devono cacciare per vivere, se non hanno istinto a cacciare morirebbero di fame. Nelle tematiche del branco non entro, quello che dovevo dire l'ho detto, però se tu dici che viene prima la polivalenza va bene ugualmente. Non sono un segugista, ma credo che la muta è più o meno come il branco. Se abbiamo un cucciolo di ottima genealogia e lo portiamo solo a beccacce diventerà un cane da beccacce. Tutti i cani portati a beccacce sono cani da beccacce, lo specialista è quello che ha qualcosa in più di un cane da beccacce. Comunque l'imprinting ha la sua importanza, se un cane deve essere utilizzato prevalentemente a beccacce è meglio fargli vedere la beccaccia come primo selvatico. Per il resto un grande cane resterà un cane validissimo su tutta la selvaggina, compreso quella di allevamento. Sulle prove possiamo dire di tutto, ma sono queste prove che hanno portato la cinofilia italiana ai vertici mondiali. Le prove di lavoro dovrebbero essere il banco di prova dei cani da caccia, le prove sono nate per questo motivo.
 
Non ho partecipato a questa discussione ma l'ho letta (anche se non tutta), faccio miei complimenti a chi ha partecipato attivamente e con giuste riflessioni...
Nel mio modo di vedere la caccia, tra le razze citate preferisco il kurzhaar, perché la caccia del futuro secondo me è polivalente ed il vantaggio di questa razza sta'proprio nel fatto che, si ferma, ma non come altri fermatori che lo fanno anche a 15m dal selvatico, ma lo fa ad una distanza più breve e ad un certo punto può anche "forzare" la preda e difficilmente la manda via di pedina, poi se mi andrebbe via dietro una lepre o un capriolo andrebbe anche bene purché me lo riporti?.
Ma questo è solamente un mio pensiero e per quanto ne so, in base alla mia limitata conoscenza.
Miky, il cane da ferma non si deve fermare, deve fermare. Un cane che ferma a ridosso della selvaggina e al minimo movimento carica per non perdere il selvatico è un cane che deve cacciare molto corto. Quando è morta la mia setter ero indeciso fra il Drahthaar e lo springer, proprio perché la pensavo come te, dopo ho preferito avere un ottimo springer che un mediocre cane da ferma.
 
La scelta tra il Breton e il kurzhaar sta proprio nel gusto estetico.. sono il possesso di entrambi, il Breton di mio padre. A gusto personale piace di più la cerca del kurzhaar leggermente più lenta.. dalle mie parti ci sono solo kurzhaar e Breton quindi penso che dipenda solo dai gusti personali ma non nelle difficoltà del territorio delle due razze citate.
 
Giovannuzzo!!! Hai aperto un altro fronte!:p quello delle gare vs caccia....; siete indisciplinati, non si riesce a mantenere la discussione sull argomento, lo so che la passione prende il sopravvento ma è necessario mantenere un filo di continuità nell argomento, altrimenti veramente si rischia che la lettura diventi difficile....

p.s.: ho aperto un treahd su “ prove e utilità “, cerchiamo di inserire i commenti dove hanno attinenza, così chi cerca risposte sa dove trovarle. Non è un rimprovero, è una speranza.:D
Martino, rispondo a Giovanni su questa discussione, anche perché dall'altra parte non avendo a disposizione lo scritto mi troverei in difficoltà a rispondere punto per punto. Sempre se sei d'accordo.
 
Penso che non esista una razza più adatta di altre nei cani da ferma e non per il cacciatore italiano. E' molto soggettivo. Ho avuto diverse razze: pointer, setter, breton, bracco tedesco, meticcio bracco pointer e per tutti ho usato lo stesso metodo per l'approccio alla beccaccia che caccio in maniera esclusiva con il cane da ferma. La sufficienza l'hanno raggiunta tutti e qualcuno qualcosa in più a prescindere che sia setter o altro. Voglio dire che dipende dal manico.
setterman1
 
Sicuramente il rapporto fra cane e padrone dipende molto dal padrone e dall'allevatore, sia per quello che riguarda la selezione sia per quello che riguarda la socializzazione. Il comportamento aggressivo deve essere flessibile ed equilibrato. Io penso che la flessibilità è genetica e l'equilibrio gli viene indotto dal padrone con la socializzazione. In poche parole il cane rispetta la volontà del padrone senza nessun addestramento. Dipende dal tipo di selezione, la coperta non può essere mai abbastanza lunga, si tira e si copre da una parte, però rimangono scoperte altre parti. Non sono un genetista e neanche ho le capacità di un allevatore, pero penso che se la coperta era abbastanza lunga da coprire tutto, i cani tedeschi potevano primeggiare anche nei campionati europei e mondiali per cani da ferma, il Drahthaar è un cane da ferma. I requisiti richiesti dalla selezione sono già molti per quella italiana, figuriamoci per quella tedesca che oltre alle attitudini venatoria ci sono altre che con le attitudini del cane da ferma non centrano niente. Più sono le cose che la selezione si prefigge di raggiungere, più aumentano gli insuccessi. Avere un cane che fa tutto benino e non fa niente bene non a tutti piace. In Italia alcuni allevatori hanno deciso di perseguire un solo obiettivo che è quello di raggiungere il massimo risultato nel lavoro, la selezione non si basa sull'aggressività, sulla predisposizione del cane di fare la guardia, di fare la pista di sangue, si basa sulla grande avidità di cerca, sulla velocità, sulle doti olfattive, sul coraggio di affrontare il terreno (se ne fregano se il cane non affronta la volpe) sulla resistenza al dolore e alla fatica, e altro che adesso non ricordo. Se il cane è geneticamente predisposto ed intelligente, ha bisogno di pochissimo addestramento, ha già tutto dentro. Questo tipo di selezione ha portato l'Italia ai vertici della cinofilia mondiale, e non solo nei cani da fema. Non sto criticando nessuno, sto solo dicendo che ognuno può selezionarsi il cane in relazione al tipo di caccia che ha da svolgere.


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Secondo me il comportamento aggressivo dovrebbe essere a comando, (sbaglierò!) l'aggressività, nel DD è innata, viene selezionato ANCHE per questo, (almeno in Germania). L'aggressività, questa razza la deve avere è una sua prerogativa, serve per gli usi in cui si utilizza. Sarebbe giusto utilizzarlo così, ma in Italia è un cane da ferma, (siccome ce ne abbiamo poche razze da ferma!).
Secondo me il DD non è un cane da ferma è un cane che ferma! Al bisogno ha questa prerogativa ma secondo me è sbagliato utilizzarlo solo per questo. Non è uno specialista. La mia personale veduta di questa razza è che essa racchiude in se la caccia. La caccia vista da un punto di vista generale, cioè.....mi spiego meglio:
Vedo questo cane affianco ad un cacciatore...come posso dire...."generico". Un tipo di cacciatore che prende un punto di partenza col cane, si inoltra nel bosco e comincia a cacciare tutto quella selvaggina che il cane gli trova. Magari sta in montagna per diversi giorni e notti, quindi incontra di tutto, (a questo pro sarebbe opportuno avere a seguito due DD affiatati). Il cane deve necessariamente fermare la beccaccia e deve pressare il cinghiale senza attaccare se non gli viene comandato. Deve scovare la lepre e ne deve dare voce, cercando di indirizzarla verso il cacciatore. Deve riportare anatre dall'acqua e colombacci dai rovi. Il dolore non lo deve sentire, come neanche la stanchezza. Deve difendere il cacciatore da eventuali pericoli e così anche la selvaggina abbattuta da eventuali predatori.
Avere un cane così e me ne rendo conto, non è cosa di tutti, per il semplice motivo che per raggiungere ciò, col cane ci devi dormire, mangiare, giocare, passeggiare... insomma non ci si deve mai distaccare, se non nelle azioni di caccia.
Io la vedo così, ma sono certo che altri la pensano in altro modo.
Certamente, tutto questo, con un setter, un pointer, un breton ecc... non lo puoi fare, ma manco a pensarci!
 
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