Re: Scegliere il veterinario.....

mah non capisco però che problema ci sia..
io sono convinto che noi cacciatori siamo i migliori ecologisti e i più grandi ambientalisti e animalisti..
per cui anche certe posizioni possono essere accettabili.. l'importante è il rispetto di tutti ed evitare che certi politici strumentalizzino le questioni in favore delle lobby che difendano!

d che tra poco si spara!evviva!
i.
 
Re: Scegliere il veterinario.....

Davvero interessanti queste prese di posizione di ANMVI e FNOVI, così come è molto interessante la loro vicinanza (ideologica) alla LAV...

Una considerazione su Federfauna mi sembra invece finanche doveroso: grazie di esistere!!!
 
Re: Scegliere il veterinario.....

federico.vannucci ha scritto:
Davvero interessanti queste prese di posizione di ANMVI e FNOVI, così come è molto interessante la loro vicinanza (ideologica) alla LAV...

Una considerazione su Federfauna mi sembra invece finanche doveroso: grazie di esistere!!!
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Che schifo...si è rrivati a sputare sulla mno che nutre tutti sti dottori e laureandi....
menomale che il mio veterinario mi chiede come funziona il naso del cucciolo su quaglie ecc.
butterei nelle case di iscritti lav e compagnia, volpi con rabbia e scabia...vorrei vedere
 
Re: Scegliere il veterinario.....

io sono un veterinario e queste prese di posizione dell'amvi non le condivido ... mi sembra di sputare sul piatto su cui mangiamo , fermo restando che la caccia è una tradizione e se ben fatta è l'unico modo per gestire l'ambiente. Peccato che la politica ci mette sempre lo zampino e non lascia a noi cacciatori la possibilità di gestire l'ambiente
 
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Una selezione sarebbe da farsi......

Federfauna su ANMVI e FNOVI

All’Anmvi e alla Fnovi non piacciono allevatori e cacciatori, ma i loro soldi?

Mentre nei giorni scorsi FederFauna si era complimentata col Senatore Sandro Mazzatorta (Lega Nord come la Martini), distintosi per capacita’, competenza e buon senso quale relatore del ddl 1908 (ratifica della Convezione europea per la protezione degli animali da compagnia), il 21/09/2010, l’Anmvi fa sapere in un articolo che “respinge la dichiarazione dell’On Mazzatorta, relatore del provvedimento (1908) in Senato, il quale ha parlato di “compromesso” affermando: “Bisognava pur mantenere un equilibrio tra mondo degli animalisti da una parte e veterinari, cacciatori e allevatori dall’altra che sarebbero stati danneggiati dal divieto di taglio di code e orecchie”".
L’Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) inoltre, che nell’articolo cita come fonte ed appoggio alle proprie tesi la onlus animalista Lav, che ha usato come testimonial il cane amputato “Sansone” e che l’anno scorso in una petizione sul traffico di cuccioli illegale, chiedeva una moratoria sugli ingressi e il divieto di vendita legali (evidentemente fonte accreditata presso questa associazione), “invita a non attribuire ai medici veterinari italiani (che evidentemente ritiene/dichiara di rappresentare in toto) comportamenti che non trovano posto nella deontologia professionale”.
Ma ancor peggiore (al limite dell’offensivo) e’ il comunicato della Fnovi (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), che nella stessa data dichiara che “L’iter di questo ddl e’ stato lungo e molto osteggiato da chi ritiene che il benessere animale, la tutela della salute e l’applicazione delle norme di legge siano pregiudizievoli dell’interesse economico di pochi individui che si reputano esenti da ogni dovere.” La Fnovi dichiara inoltre, sempre relativamente all’intervento del Senatore Mazzatorta, che “Nell’immaginazione del senatore esistono schieramenti opposti e ci pone in quello di cacciatori ed allevatori, dimenticando o peggio non sapendo neppure che la Fnovi gia’ si e’ espressa in merito all’inaccettabilita’ delle mutilazioni a fini estetici negli animali…”.
Anmvi, Fnovi e Lav quindi, che sanno e dichiarano di sapere, che il divieto di eseguire interventi destinati a modificare la morfologia degli animali da compagnia, resta comunque in vigore in virtu’ di una ordinanza del Ministero della Salute del 3 marzo 2009, sembrano far finta di non sapere che il ddl 1908 e’ stato osteggiato per motivi che vanno ben oltre la “coda dei cani”: perche’ contiene principi, alcuni dei quali gia’ introdotti con la legge 189/04, che permettono di fatto di introitare dei soldi alle associazioni animaliste che denuncino un reato, creando uno spudorato interesse economico per una parte in causa.
La prima stesura del ddl inoltre, consentiva ancora maggior discrezionalita’ nell’individuazione del reato di maltrattamento: situazione che avrebbe consentito a tali associazioni di segnalare ancora piu’ ipotesi di reato (vero o falso poco importa), di far operare ancor piu’ sequestri di animali che vengano loro affidati (magari anche ai danni di persone innocenti) e conseguentemente di incassare ancora piu’ soldi.
FederFauna, che ha apertamente osteggiato questo ddl, fa presente alla Fnovi, di non rappresentare assolutamente “pochi individui che si reputano esenti da ogni dovere” e tanto meno di ritenere “che il benessere animale, la tutela della salute e l’applicazione delle norme di legge siano pregiudizievoli dell’interesse economico” di qualcuno.
Gli interessi che tutela FederFauna sono palesi e leciti, ben diverso e’ l’interesse economico che e’ subdolamente mascherato dalle parole “benessere animale” e altrettanto lo sono gli “accordi politici” per il suo sostegno. Se esistono schieramenti, allevatori e cacciatori stanno in quello delle persone oneste e limpide, che FederFauna crede sia anche quello dei veterinari che operano sul territorio.
A ritenere il testo del ddl approvato al Senato “equilibrato” e’ anche il S.I.Ve.L.P. Sindacato Veterinari Liberi Professionisti, che considera il “Senatore Mazzatorta della Lega Nord, meritorio relatore” e che aggiunge, per quanto riguarda le code, che “difficilmente alla nostra categoria vengono richiesti interventi onerosi per un semplice capriccio, e se questo succede, chi lo fa e’ disposto ovviamente a trovare altre soluzioni, seguendo le rotte delle altre “migrazioni sanitarie” che riguardano le persone.
Viceversa, motivazioni funzionali, possono non essere percepite da chi e’ estraneo al contesto che le giustifica, ed essere considerate assolutamente inutili, un po’ come avviene per la sterilizzazione da parte di chi non ne condivide, o comprende, la cultura.
Per questo il Medico Veterinario, secondo il Sindacato, nei limiti della legge, interpreta di solito delle istanze necessarie e non delle voluttuarieta’, e pertanto non deve essere inserito in
polemiche sterili, peraltro irrisolte nella medicina estetica umana.”

Per le tutte news: http://www.federfauna.org/News/
 
Re: Scegliere il veterinario.....

VASCOROSSI ha scritto:
federico.vannucci ha scritto:
Davvero interessanti queste prese di posizione di ANMVI e FNOVI, così come è molto interessante la loro vicinanza (ideologica) alla LAV...

Una considerazione su Federfauna mi sembra invece finanche doveroso: grazie di esistere!!!
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Che schifo...si è rrivati a sputare sulla mno che nutre tutti sti dottori e laureandi....
menomale che il mio veterinario mi chiede come funziona il naso del cucciolo su quaglie ecc.
butterei nelle case di iscritti lav e compagnia, volpi con rabbia e scabia...vorrei vedere

Io ci aggiungerei anche qualche centinaio di nutrie [rk01_050.gif]
 
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