è di parte no??

" Cani da Beccacce: Il Drahthaar

di Alessandro Melchionda



Nel mondo venatorio italiano, il cane da ferma più frequentemente utilizzato nella caccia alla beccaccia è certamente il setter inglese. Si tratta di scelta sicuramente avallata da una costante positività di risultati che, anche grazie alla vastissima diffusione nazionale della razza, hanno portato la maggior parte dei cacciatori italiani ad identificare in questo pregevole ed affermato cane da ferma l’ausiliare ideale nella caccia ad un selvatico con prerogative del tutto peculiari, sia per caratteristiche comportamentali, che per habitat di frequentazione e connesse modalità di cerca.

Come è naturale, non mancano ovviamente passioni e predilezioni individuali verso altri eccellenti fermatori, quali principalmente il pointer e, sul versante delle razze continentali, l’epagneul breton, il kurzhaar, il griffone korthals, lo spinone, ed altri ancora. Questa molteplice possibilità di utilizzazione di più razze si spiega, d’altronde, anche per il fatto che, in linea di massima, non credo possa affermarsi l’esistenza di una razza in assoluto più adatta alla caccia alla beccaccia, risultando al contrario più plausibile conoscere singoli cani, anche di razze diverse, a ciò più portati di altri.

Ferma tale necessaria premessa, credo altresì che, per quanto raramente ricordato, un ruolo di analogo pregio e valore nella caccia alla regina del bosco meriti di essere attribuito anche al cane da ferma tedesco a pelo duro, più comunemente e semplicemente conosciuto come "drahthaar" (letteralmente, dal tedesco: "pelo di filo metallico"). Il punto è stato del resto anche recentemente confermato da un interessante articolo pubblicato su di una nuova rivista francese espressamente dedicata a tematiche relative alla beccaccia, che non a caso ha presentato proprio il drahthaar quale prima razza presa in esame nell’ambito di una più ampia rassegna sui cani da beccaccia (l’articolo, firmato da Gérard Woog, è apparso sulla rivista "Bécasse passion", n. 3, 1996, pag. 44 ss.). Stante la limitata presenza di scritti italiani sull’argomento, mi è parso opportuno integrare la lacuna con qualche sintetica precisazione generale.

Le caratteristiche essenziali del drahthaar sono strettamente collegate alle sue origini. Si tratta infatti di un cane da ferma nato, per così dire, "a tavolino", quale frutto di un ben preciso obiettivo allevatoriale: quello cioè di giungere, attraverso incroci fra altre razze, alla creazione di un nuovo standard di razza, che, più che da fattori prettamente estetici, fosse caratterizzato soprattutto da requisiti di tipo funzionale. Promotore di questo progetto fu in particolare un gruppo di appassionati cinofili e cacciatori tedeschi, fra i quali spiccava soprattutto il nome del barone Sigismund von Zedlitz und Neukirch, meglio noto con lo pseudonimo di Hegewald. All’incirca verso la metà del secolo scorso si cominciò così a selezionare in forma incrociata cani scelti fra le razze a pelo ruvido più diffuse nella Germania dell’epoca, e fra queste quelle soprattutto dello stickelhaar, del pudelpointer, e del griffone. Dopo vari tentativi ed insuccessi, ed una parziale immissione di linee kurzhaar, si è gradatamente giunti a fissare con stabilità quelle note caratterizzanti che, secondo quanto attualmente precisato nel corrispondente standard internazionale di razza, identificano oggi il drahthaar quale "cane da ferma di aspetto nobile, con un manto peloso duro che fornisce alla pelle una protezione perfetta, dotato di espressione attenta ed energica, ed i cui movimenti devono essere potenti, ampi, sciolti ed armoniosi". L’altezza al garrese deve rientrare, per i maschi, fra i cm. 61 ed i cm. 68, e per le femmine, fra i cm. 57 ed i cm. 64, e non deve risultare inferiore di oltre tre centimetri rispetto alla lunghezza del tronco. Il pelo deve essere di colore roano marrone, roano nero, entrambi con o senza chiazze, oppure bruno con o senza macchia sul petto.

A queste colorazioni, non sempre perfettamente individuabili nel bosco, viene spesso attribuito il principale limite all’utilizzazione del drahthaar nella caccia alla beccaccia. Per quanto comune anche ad altre affermate razze canine (come ad esempio kurzhaar e griffone), se di limite si può parlare, questo appare comunque largamente compensato e superato dai molteplici pregi ulteriori. Come detto, il processo di creazione di questa razza, in origine guidato solo dal motto "alleva come vuoi, ma con successo", è stato infatti improntato ad una costante ricerca di quei precisi requisiti di tipo prettamente funzionale, che possono oggi essere considerati quali principali caratteristiche identificative del drahthaar: robustezza, affidabilità, e soprattutto versatilità.

Le doti di robustezza sono principalmente legate alle caratteristiche morfologiche e strutturali di questi cani, dotati di insuperabile resistenza e capaci di cacciare senza soste per intere giornate, ed alle prerogative di quel pelo ruvido e duro come "il filo di ferro", che ne ha costituito l’aspetto sicuramente più rappresentativo, al punto da essere assunto quale elemento determinante per la stessa denominazione ufficiale della razza. Grazie a questi requisiti di struttura e di pelo, il drahthaar si presenta perciò cane in grado di essere ottimalmente utilizzato nella caccia alla beccaccia, in quanto insensibile alla fatica, alle asperità del bosco e della macchia, e soprattutto ai rigori di qualunque possibile condizione di tempo.

In generale, il drahthaar è comunque anche un cane estremamente affidabile. Dove affidabilità significa soprattutto fortissimo legame al cacciatore. Questa caratteristica fa sì che il drahthaar si riveli cane naturalmente predisposto a compiacere il proprio padrone, evidenziando così una notevole facilità di addestramento, ed un forte collegamento nell’azione venatoria, alla quale è spinto da una passione innata. La cerca di questo cane si contraddistingue inoltre per una notevole capacità di adattamento al terreno di caccia, riuscendo in questo modo a coniugare esigenze di velocità e di ampiezza della zona battuta, con quelle di vicinanza e di collegamento con il cacciatore. Da questo punto di vista il drahthaar è perciò cane ausiliario nel più stretto senso del termine, e ciò, invero, anche, e forse soprattutto, per quanto riguarda le sue formidabili doti di riporto e di recupero.

La terza nota essenziale, quella della versatilità, è infine prerogativa che, a mio modesto avviso, più di ogni altra attesta la notevole "modernità" di questa razza. Il drahthaar è infatti cane che, ferme determinate caratteristiche di fondo (fra le quali va ovviamente considerata la radicata predisposizione alla "ferma" del selvatico), è in grado di specializzarsi quale ausiliare di eccellenza nella caccia a vari tipi di selvatico, dal fagiano, alla lepre, dalla quaglia, al beccaccino, dalla starna, all’anatra, ma che nello stesso tempo riesce altresì a dare infinite soddisfazioni anche a chi, come il sottoscritto, si trovi nella necessità di utilizzare un solo cane per diverse esigenze venatorie. Ecco allora che, oltre alla "normale" utilizzazione nella cerca di selvaggina stanziale, la mia drahthaar mi è fedele e fondamentale compagna nelle più frequenti giornate di caccia alla beccaccia, nelle eventuali occasioni di caccia lungo corsi d’acqua ad anatre ed ad altri selvatici tipici di questo habitat, ma così anche nella caccia di selezione agli ungulati, in questo caso limitandosi tuttavia ad operare quale "cane da traccia" per la cerca dell’animale maldestramente solo ferito dal suo padrone.

Per quanto apparentemente esagerata, questa notevole poliedricità di utilizzazioni venatorie risponde alle comuni esigenze del cacciatore tedesco, ed è in realtà proprio una delle caratteristiche essenziali del drahthaar. In Germania, patria di origine della razza, ogni drahthaar viene infatti normalmente assoggettato a varie prove di lavoro: una prima, la c.d. "prova giovanile", è finalizzata solo ad una verifica delle attitudini venatorie del cane, ma già consente di apprezzarne appieno le future potenzialità; la seconda, c.d. "prova autunnale", è prova nella quale il cane deve già evidenziare un notevole livello di addestramento, soprattutto per quanto riguarda l’attività di cerca e di riporto e recupero di selvaggina di pelo (lepre) e di penna (fagiano e/o pernice, e anatra). Oltre ad altre prove più specialistiche (quale, ad esempio, quella di affidabilità nel recupero, incentrata sulla ricerca ed il recupero, senza l’ausilio della traccia, di una volpe morta) esiste inoltre una terza prova finale, c.d. "prova di lavoro completo", nel corso della quale, oltre a quanto già richiesto per la prova autunnale e ad altri esercizi ulteriori, il cane deve essere in grado di eseguire correttamente anche una cerca lungo una "pista di sangue".

In vetta alle classifiche di diffusione nazionale tedesca, ampiamente sopravanzando lo stesso kurzhaar, il drahthaar presenta attualmente una apprezzabile diffusione anche in Italia, da tempo superando quasi ogni anno il tetto delle millecinquecento nuove iscrizioni al L.O.I. In Italia si sono in effetti affermati alcuni attenti e preparati allevatori, che oltre a continuare in un’opera di accurata selezione delle migliori genealogie tedesche, hanno saputo valorizzare ed accentuare quelle precipue doti venatorie, che più possono rivelarsi utili al cacciatore italiano.

Nei limiti delle competenze che i regolamenti cinofili nazionali attribuiscono alle società specializzate, la tutela della razza è curata in Italia dal Club Italiano Drahthaar (attualmente con segreteria presso Cappelletti, Via Ferragni 3, 26100 Cremona, tel. e fax 0372/462823), del cui direttivo ho l’onore di far parte quale vicepresidente. Il forte e radicato interesse internazionale per la razza ha inoltre portato qualche anno fa alla costituzione di una Associazione Mondiale del Deutsch-Drahthaar (nota anche con la sigla DDWV), presieduta dall’attuale presidente del club nazionale tedesco, e della quale fanno parte varie società specializzate nazionali, fra le quali, oltre a quella italiana ed a quella francese (alle quali è altresì assegnata la vicepresidenza), quelle dell’Austria, della Spagna, dell’Olanda, del Sudafrica, della Svezia, della Norvegia, della Finlandia, della Croazia, della Russia e della Slovenia.

Grazie alle segnalate caratteristiche di tipicità morfologica e funzionale, il drahthaar si conferma pertanto cane suscettibile di divenire un ottimo ausiliare nella caccia alla regina del bosco. Oltre alle positive impressioni ricavate dalla mia personale esperienza, mi sono convinto di ciò anche in ragione di quanto ho potuto apprezzare dall’analoga positiva esperienza maturata da altri cacciatori. Naturalmente, non ho modo di conoscere e contattare tutti i proprietari italiani di drahthaar; posso tuttavia affermare con sicurezza che pressoché tutti quelli di mia conoscenza si sono rivelati appassionati cacciatori di beccacce, alla cerca delle quali si dedicano con costanza e successo grazie anche all’ottimo affiatamento con i loro drahthaar, ed alla conseguente possibilità di sfruttare al massimo le molte doti a tal fine offerte da questa splendida razza di cani da caccia.


Alessandro Melchionda "
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

centoxcento ha scritto:
uncacciatore ha scritto:
quindi tornando al Drahthaar volevo raccontare ai Drahthaaristi la mia uscita ieri con la mia cucciolona di 10 mesi.

Bè sono stato piacevolmente colpito dalla canina che ha girato bene quasi sempre a vista e quando spariva non passava un minuto che era gia lì a sincerassi dov'ero.
anche lei ha messo il naso sopra la passata del capriolo ma a parte l'agitazione non ha seguito la setter, è rimasta con me, quindi confermo quanto scritto all'inizio, che la canina ha veramente un collegamento naturale. finalmente potrò lasciare a casa il fischietto!!



Se cosi' fosse sono contento per te ...........10 mesi mi sembra un po' presto per cantar vittoria !! .... se accetti la considerazione da un Bretonista ovviamente !!

si, infatti so che quando prenderà passione per la selvaggina sarà molto più dura. me lo ricordo bene il mio primo cane un'epagnuel breton ubbidiente e collegato ma guai se c'erano caprioli!!
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

Mimmo, non discuto i gusti o le esigenze. Io pure dopo una vita con i cani da ferma caccio con un cane da cerca, l'ho scelto in base al tipo di caccia che mi sono ritrovato a fare, ho ritenuto il cane da cerca molto più efficace di uno da ferma, non ho detto che il cane da cerca è superiore al cane da ferma. Se dovesse cambiare lo scenario cambierei anche la razza. Di qualsiasi razza l'importante che il soggetto sia all'altezza della situazione. Ciao
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

L'aggressività dipende molto da una cattiva socializzazione. L'aggressivita che viene richiesta ai cani tedeschi non centra con l'aggrssività che i cani hanno nei confronti dei lori simili e in quella che qualche soggetto ha verso le persone. Un cane ben socializzato è perciò anche equilibrato, aggredisce la volpe con estrema determinazione, se allo stesso modo aggredisce un suo simile non è equilibrato, ma questo può dipendere dalla socializzazione o anche da una cattiva selezione. Io avevo una setter che aggrediva i gatti a viso aperto, ma non ha mai morso un suo simile.
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

Non ho detto il cane non è espressivo, ho detto che quella ferma non è espressiva. Non ho detto niente di strano (anche perchè è visibilissimo da tutti) e niente di male. In un contesto diverso sicuramente sarà più espressivo. Io non voglio insegnare niente a nessuno, quello che dico sono solo supposizioni, in questo caso la ferma inespressiva non credo sia dovuto a una questione di affluvio troppo alto che ha portato il cane a sollevare la testa, anche perche il cane stava sul pulito. Cani che iniziano a filare alzandosi con le zampe anteriori li ho visti, fermare dritti su due zampe non ho avuto mai la fortuna di vederli. Ciao
 
Ciao Alberto ,,ogni tanto un drahthaarista ,...la cosa che mi fa riflettere che un cacciatore può essere affascinato da questa o quella razza ,ma quando entra nel mondo D.D.,difficilmente ne esce ,è tutto un'altro mondo , un 'altra magia , forti senzazioni ,per gli amanti della caccia vera ,quella fatta di sacrifici ,dove il risultato non è mai sicuro,dove l'unica speranza è puntare su un ausiliare ,forte ,coraggioso ,resistente e pronto a tutto ,nel vero senzo della parola,ecco perchè....Drahthaar per sempre!!
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

quindi tornando al Drahthaar volevo raccontare ai Drahthaaristi la mia uscita ieri con la mia cucciolona di 10 mesi.

ieri sono uscito come dicevo con la Drahthaarina e la mia vecchia Setter di quasi undici anni nei colli berici.
bè la setter con cui non ho mai avuto problemi con i caprioli ieri mi è sparita dietro a un capriolo per un'ora e mezza!
quindi andando ad orecchio dietro al campanello per recuperarla sono stato solo con la Drahthaar. Bè sono stato piacevolmente colpito dalla canina che ha girato bene quasi sempre a vista e quando spariva non passava un minuto che era gia lì a sincerassi dov'ero.
anche lei ha messo il naso sopra la passata del capriolo ma a parte l'agitazione non ha seguito la setter, è rimasta con me, quindi confermo quanto scritto all'inizio, che la canina ha veramente un collegamento naturale. finalmente potrò lasciare a casa il fischietto!!
l'unica cosa che ho notato che appena trovava pozzanghere d'acqua era subito dentro.. mi sa che soffrira un pò il caldo..
adesso gli amici mi hanno chiesto di andare a fare un'uscita in riserva però sono indeciso se andare o no perchè la canina è inesperta e con la confusione di cani magari non l'aiuto a far esperienza. che dite?..
 
Il tipo di caccia e il modo di cacciare del cacciatore italiano potrebbe essere un motivo valido della poca diffusione della razza. In riguardo all'intelligenza ogni cane è dotato della sua. Se parliamo di intelligenza creativa i cani stanno più o meno sullo stesso piano. Il cane da caccia intelligente dimostra velocità di pensiero, nel risolvere i problemi che stanno tra esso e il selvatico, logicamente la velocità di pensiero comprende anche altre cose. Non dobbiamo commettere l'errore di pensare che i cani intelligenti sono quelli che obbediscono al padrone e quelli che non lo fanno sono cani poco intelligenti. I cani più intelligenti sono quelli che hanno l'intelligenza del gatto. Fai attenzione che questo argomento scotta.
 
Scrivere fai attenzione che questo argomento scotta ad un Drathtaarista , e come dire ad un Drahthaar prima di partire , stai attento non entrare nei rovi , puoi graffiarti !!!;):D
 
Non voglio offendere nessuno, ma siete come le mosche bianche��
Ciao Davide. si forse si...forse ai ragione,ma penso sia una cossa che riguarda piu la tua zona. ti garantisco che qui in Veneto ce ne sono parecchi..per come la vedo io...anche troppi...e' sul troppo si lavora male,preferirei meno ma selezionati in maniera migliore.
 
Se dici "anche i drahthaar si possono addestrare" li paragoni a quali altre razze? I cani sono tutti uguali anche se con diverse caratteristiche ed attitudini, non credo che i cani sono consapevoli di appartenere a una razza. Fammi un nome di una razza da caccia che non è forte e resistente, l'ubbidienza non la calcolo, perché non esistono razze da caccia più ubbidienti o meno ubbidienti, esistono caratteristiche di razza e standard lavorativi, se parliamo di forza e resistenza dobbiamo parlare di singoli soggetti. In tutte le razze ci sono cani più resistenti come ci sono quelli meno resistenti, come ci sono cani veloci ed avidi e quelli meno veloci e meno avidi, come ci sono quelli che lavorano bucando la folta vegetazione senza tentennamenti, sempre con continuità, a buona velocità, il loro pensiero non è quello di scrollarsi di dosso nè spine né pulci, sono avidi e concentrati a fare altro. Sono d'accordo che la razza è molto efficace su qualsiasi terreno e meriterebbe di essere premiata con un consenso maggiore da parte dei cacciatori. Molto probabilmente la mentalità del cacciatore italiano non si "sposa" con questa splendida razza, in alcuni contesti una pistola è più efficace di un cannone. La caccia in Italia è ridotta a pochi mesi, e su di un mese di 30 giorni sono cacciabili solo 12 giorni, avere un cane così impegnativo per qualche uscita a quaglie e a beccacce lo considerano uno spreco. Sono motivi validi per la scelta di una razza, il Kurzhaar viene preferito al Drahthaar sia per il pelo e sia per la stazza, una bracchetta è molto più gestibile del cugino tedesco a pelo ruvido, oltre che il Kurzhaar selezionato in Italia può competere con qualsiasi razza anche con quelle inglesi. I cani addestrati hanno una espressione diversa da quelli domati, se non si capisce questa differenza è difficile addestrare.

Quando dico anche i D.D. si possono tranquillamente addestrare,..perchè in giro parecchi giovani affascinati da questa razza temono di non essere all' altezza della situazione,io mi sforzo nel mio piccolo con dei video fai da te,riprese da un telefonino che si scarica dopo qualche secondo ,tutto ciò con la speranza di far capire che non dipende dalla razza ma dal conduttore,se leggiamo le discussioni nei forum,ci sono anche altre razze che danno problemi...,quindi perchè puntare il dito verso questa stupenda razza?
Io non la paragono dico che e una delle tante a chi piace a chi no ,ed è giusto che sia così,ma se in giro si raccontano cose non vere il mio dovere e di testimoniare per esperienza diretta.
A tal proposito parlando di pelo vi dico anche che ci sono dei D.D.a pelo corto e non ruvido e folto, esattamente come i Kurzhaar.
Ritornando ai paragoni, come detto prima, non mi piacciono,ma non nego che ho scelto il D.d. come razza perchè affascinato dalla loro forza , resistenzae super avidità ,certo in giro ci sono soggetti di altre razze che non scherzano ,.. ma in parecchie situazioni dove cani di amici davano segni di cedimento , i miei D.D ., continuavano l'azione fino alla fine, ci sono stati dei casi dove hanno rischiato anche grosso.
Sarà una coincidenza?.. è capitato in parecchie circostanze ,io ho tanti amici e mi muovo spesso alla scoperta di zone nuove di caccia , scrivo solo di episodi vissuti di prima persona mai per sentito dire,a volte ho anche pensato che questa loro caparbietà di concludere l' azione a qualunque costo potrebbe essere un difetto,dato che in certe situazioni un cane inteligente dovrebbe anche saper rinunciare ,.... poi in realtà ho capito che è propio quello che mi affascina di questa razza,e non nego che caratterialmente questa razza mi assomiglia , ho lo stesso difetto dei D.D.,se decido di affrotare una situazione l' affronto anche conoscendo le conseguenze negative,...........a caccia sono finito tre volte al pronto soccorso ,per fortuna mi è andata sempre bene, a parte i danni fisici !!!!
Drahthaar per sempre..!!
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

mimmotursi ha scritto:
[... se mi permetti:
a) educala al fischio o tu con la bocca o al fischietto perchè ci saranno dei momenti che tu non la vedi ma lei potrebbe voler sapere te dove sei.
b) non portarla con altri cani altrimenti inizierà ad andare a rimorchio e diverrà un viziaccio
c) proprio come tu sostieni nei tuoi eccellenti comandamenti, dedicati a lei ed ai suoi insegnamenti quindi...per ora lascia perdere gli amici che potrebbero spaventarla con un qualsiasi rumoraccio o movimento che probabilmente tu neanche noterai
d) ti ho già detto gli insegnamenti di mio padre e te li ricordo: falla giocare ed irrobustire, iniziazione solo su selvatico e poi, con il tempo, "pollame da riserva italiana".
Un saluto a te ed un abbraccio alla cucciola
Mimmo Tursi
P.S.: mandami delle foto e la prossima volta che vengo a Vicenza ti preavverto che ci vediamo e me la fai vedere (se ti va).ciao

si infatti erano i dubbi miei nel portarla fuori con altri cani, meglio rimandare.
cmq a rimorchio della setter non và, è molto indipendente. avevo quel problema con la pointerina che mi è morta [Trilly-11-11.gif] l'anno scorso che andava a rimorchio della setter ed era incredibile il cambiamento se usata da sola, canina magnifica con gran stile [Trilly-11-11.gif] (mi manca tanto anche perche era tanto affettuosa).
cmq la drahthaarina non ha questo vizio, è molto indipendente nella cerca! (per ora)!
ha fatto un gran fisico, per ora come dici te/Lei (possiamo darci del tu?) solo educazione e giochi, (mi ha devastato la casetta!!).
una sera della settimana scorsa un vicino ha portato a casa una lepre tirata sotto da un'auto :cry: e abbiamo fatto un prova trascinandola per un cinquanta - sessanta metri nel prato dietro casa: bè portata là la canina ha cominciato a tracciare naso a terra fino a trrovarla!! cmq quando viene a vicenza mi faccia un squillo chwe ci troviamo!!
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

germano56 ha scritto:
uncacciatore ha scritto:
germano56 ha scritto:
Certamente è più grosso dello springer e alcune cose le riesce a fare grazie a questo. Sei sicuro che il drahthaar è più polivalente di uno springer? mi elenchi per favore le cose che riesce a fare in più dello springer?

bè la prima cosa che fà in più dello springer e la ferma!!!
dopo può interessare o no perchè entrambi sono cani da carniere, però a me, ed è un parere voglio sottolinearlo personale, la ferma è un momento da godere!! come indubbiamente lo sono gli attimi frenetici prima del frullo per lo springer.
ripeto però per me gli attimi della ferma mi fanno venire il batticuore!!
La ferma fa parte della polivalenza del cane? Vuoi dire che tutti i cani da ferma sono polivalenti solo perchè fermano? Il cane da caccia deve essere essenziale ed efficace. Se mi piace rimanere in contemplazione sulla ferma del cane non prendo un Drahthaar, specialmente se di linee tedesche.

lo sapevo che non mi ero spiegato bene. come ho scritto entrambi sono cani da carniere. entrambi sono polivalenti e solo che il DD ferma lo springer no.
scusa non capisco cosa vuoi dire che se vuoi rimanere in contemplazione sulla ferma non prendi un DD. intendi per la belezza o per la durata della ferma?
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

lucav ha scritto:
... è un cane o meglio una razza che non stimo molto...

VA BE' allora dillo che vuoi litigare ARCHIIIII !!!
Sei milanista, non ti piace il mio cane, magari ora si scopre che sei Verde.....
Allora dillo, dillo !!! [rire.gif]
Buon lavoro
Mimmo Tursi
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

Questo tipo di cane di inspira davvero tanto.
Nei nostri terreni devono essere micidiali con quel pelo duro non avranno problemi di spine e di freddo.Ho sentito dire da tutti che sono collegati e soprattutto non troppo lunghi e questo è propio il cane che piace a me.
Quando il mio BRETON iniziera'a diventare vecchietto ci faro' un pensierino.
Saluti...
 
Re: Drahthaaristi fatevi avanti!!!

e si sono verde .... mi avete scoperto..
No dicevo è una razza con una forza mostruosa e grinta da vendere, penso una delle migliori sul recupero meglio delle inglesi ma secondo me un pò troppo agressiva quando si trova vicino un'altro cane, non troppo bella per lo stile anche in ferma, on troppo docile sull'addestramento.
Questo l'ho visto perchè dalle mie parti tantssimi hanno il dratherr ma in tanti vedo queste carenze tutto qua.
 
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