Re: Racconti di caccia vissuta

Si son dei bellisimi ricordi anche x me,i tenpi che si spadulava d' agosto nel padule di fucecchio alla ricerca di qualche germano e beccaccino,a volte anche qualche marzaiola che si era fermata in primavera,il tardo autunno alla ricerca delle saette alate x noi amanti cinofili,ci regalava qualche incontro coni vari tipi di becchi schiacci,che nostalgia....
 
Re: Racconti di caccia vissuta

cicalone ha scritto:
Per tanti anni ho vissuto e lavorato e cacciato in Toscana, a Lucca per la precisione, ho avuto tanti amici con cui ho praticato diverse attivita' venatorie, dai tordi al cinghiale nella squadra di caccia di Fiano Loppeglia con i miei amici e colleghi Mauro Evangelisti e il dott. Coluccio Coli con cui ho diviso momenti emozionanti di caccia e di pesca a bordo della sua bellissima barca su' e giu' per il tirreno a tonni, palamiti, occhioni e pure gallinelle da infarto, ma una caccia mi e' rimasta nel cuore e non stento a dirlo, una su tutte, gli acquatici nei capanni da appostamento.
Il posto piu' bello dove ho praticato e' senza alcun dubbio il padule di Fucecchio, un area meravigliosa che viene allagata rompendo gli argini di un fiume che si ingrossa con le prime piogge, l'area e' asciutta d'estate dove nei vari chiari si fanno opere di manutenzione ai falaschi e alle canne oppure di sistemazione dei chiari e dei capanni, con gran fatica da parte dei diretti interessati che spesso non solo durante la settimana ma sopratutto nei week end si possono vedere a zappettare e a sistemare il terreno, questo di solito da marzo fino a settembre. Poi una volta che arrivano le prime cospicue piogge e una volta sistemati i siti allora si aspetta con trepidazione l'arrivo della piena e subito vengono rotti gli argini e l'acqua invade allegramente le zone ribassate entrando nei chiari. Subito la vegetazione rinsecchita dalla siccita comincia a prendere una bella tonalita' sul verde e comincia a crescere rigogliosa, allora il cacciatore comincia a sistemare il capanno, c'e' tanto da fare, i falaschi tagliati e legati per assicurare la mimetizzazione dell'appostamento, e poi le gabbie per i volantini da risistemare e poi i sedili dei cacciatori e le rastrelliere delle armi nonche' i vassoi dove verranno stivate le munizioni, e poi c'e' la zona del capanno che viene adibita a riparo quando diluvia forte e poi c'e' da risistemare il corridoio da dove si accede al capanno e dove si nasconde il barchino, tutti lavori che comportano un gran lavoro nei mesi precedenti alla caccia e che impegnano a lungo gli appassionati che vi si dedicano. E poi arriva settembre, nel padule ci sono anche i fagiani che mangiano e poi le quaglie e ci sono pure i beccaccini,le piccole saette alate che con il loro bacio e il loro volo a zig zag impegnano il cacciatore col cane, tiro difficile lo scolopacide che solo il vero cacciatore conosce e sa' quando deve dare la stoccata sicuro di un buon risultato.
Il chiaro comincia a riempirsi, i primi ad arrivare sono aironi bianchi e garzette e il timido airone cinerino, e poi gallinelle e folaghe insieme ai porciglioni con il loro verso gutturale, il cacciatore si reca all'appostamento molto presto alla mattina, con il barchino mosso dal lungo remo a forcina si muove leggero sull'acqua senza fare rumore, la direzione e' sempre quella, il suo chiaro il luogo delle sue fantasie dei magici incontri e' sempre la' in fondo, lascia Massarella con il porticciolo dei barchini e sistema sulla lunga imbarcazione il sacco con le anatre germanate, il fucile magnum e la cassetta delle munizioni e poi con gli stivali a coscia rema veloce, alcuni chiari sono gia' in attivita' si sentono i germani cantare, si e' fatto tardi stamani, si esce da un chiaro e si entra nell'altro, la superficie e' liscia niente vento, si sente a distanza un fifififi ecco un uccello e' partito, forse un bozzoletto che si riparava tra' le canne, intanto si comincia a vedere la luce dell'alba e i suoni del padule si fanno piu' intensi, i beccaccini baciano nell'aria con il ciukk ciukk e poi i cannaioli cinguettano nel canneto e si sente un topolino che si muove, ecco entra nel suo chiaro, il fucile sempre scarico a prua, veloce il cacciatore sistema le anatre femmina nel chiaro vicino agli stampi gia' posizionati da tempo in maniera sapiente, di solito una femmina per ogni lato del capanno, i maschi saranno tenuti nella gabbie del chiaro per essere usati come volantini, ecco sistemati i richiami si entra nell'appostamento, si sistema il barchino e ci si posiziona, si carica il magnum, primo colpo una 36 gr del piombo 7 poi in seconda botta un piombo 5 baby magnum e per terza una federal del 4 da 56 grammi non si sa' mai, si sistema il fucile in rastrelliera e si aspetta, l'alba arriva veloce e l'ambiente si sveglia, ecco una folaga lontana che si avvicina piano piano, il richiamo a bocca e' pronto si inizia prettt prettt ma quella carogna non si avvicina resta fuori tiro, la germana di destra gira la testa e sgargana quaquaqua' e subito arriva una soffiata dall'aria, eccole sono 4 anatre veloci che arrivano sul chiaro, sono tranquille, speriamo che nessuno spari, fanno un primo giro ci credono, buttano giu' i carrelli, sono fischioni, eccole, il cuore batte a mille centinaia di pensieri si affollano nella mente del cacciatore, riusciro' a spararle....poi si buttano, si aspetta che si raggruppino, ecco due vicine primo tiro a fermo e poi al volo, la scarica si perde lontana tre restano nell'acqua una se ne va veloce, e intanto dietro verso la riserva si sente una scarica e si guarda se arriva qualcosa, ma nulla, si fa giorno e a parte colpi isolati dei tordisti non si sente nulla, aspetta no lassu' lontano 5 uccelli, cosa sono ecco si avvicinano veloci, sono codoni, l'anatra piu' bella di tutte, in volo sembra una croce rovesciata, vengono lanciati i volantini che volano veloci e dopo un paio di giri si ricongiungono alla loro femmina posata negli stampi, ma quelli sono furbi, passano sopra tutto il padule ma non curano e vanno via facendo infuriare ogni capannista, e poi passa la mattinata serena tra' un tordo che passa e le miciole che sfarfallano nella brezza, e poi ecco la folaga di stamani che inspettatamente esce dai falaschi e viene verso l'appostamento, sara' il suo ultimo gesto...
Non e' andata male stamani sono le 11 e il pomeriggio c'e' il turno in Manifattura, si va via, si raccattano anatre e volantini, i 4 uccelli uccisi fanno bella mostra di se vicino al fucile, una foto di altri tempi, dei tempi del grande Giacomo Puccini che cacciava gli uccelli tra' una composizione e l'altra e faceva sognare il suo pubblico in terra di Toscana e in tutto il mondo, si attraversano i chiari ormai abbandonati, dieci minuti di strada e siamo al canale, si incontrano gli amici di ogni giorno, hei Moro t'ho sentito tira' stamane? Che hai combinato? tre uccelli Tedesco e una folaga prima d'anda' via, e poi una battuta in puro accento toscano che fa sentire viva questa caccia stupenda e poi via in auto verso Lucca e domani e' giovedi' e se il turno in fabbrica e la moglie lo permetteranno si ritornera' per rivivere ancora una splendida giornata di caccia in un posto veramente meraviglioso.

leggenda:

Bozzoletto l'alzavola

Miciole pavoncelle


Dedicato al mio grande amico Fabrizio Frediani che mi ha insegnato tanto di questa caccia e non solo che non c'e' piu'.....
Con affetto Mauro Gullotta
Complimenti per il racconto...caccio a fucecchio e le sensazioni sono quelle che hai descritto...
Saluti dalla manifattura
 
Re: Racconti di caccia vissuta

grillaia ha scritto:
Si son dei bellisimi ricordi anche x me,i tenpi che si spadulava d' agosto nel padule di fucecchio alla ricerca di qualche germano e beccaccino,a volte anche qualche marzaiola che si era fermata in primavera,il tardo autunno alla ricerca delle saette alate x noi amanti cinofili,ci regalava qualche incontro coni vari tipi di becchi schiacci,che nostalgia....


ciao bello ben ritrovato
 
Re: Racconti di caccia vissuta

bella storia cicalone, ma se ti capita di andare in sardegna vai sul rio mannu affluente del coghinas e verrai ricoperto di anatre. dimenticavo, portati il cane perchè lì dopo lo spollo sono come i fagiani
 
Re: Racconti di caccia vissuta

bellissimo racconto bravo bravo [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
 
Re: Racconti di caccia vissuta

[eusa_clap.gif] bravo bel racconto
mi dispiace per il tuo amico
ma son sicuro che ti è stato vicino
quando hai deciso di scrivere il racconto
 

cicalone

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Per tanti anni ho vissuto e lavorato e cacciato in Toscana, a Lucca per la precisione, ho avuto tanti amici con cui ho praticato diverse attivita' venatorie, dai tordi al cinghiale nella squadra di caccia di Fiano Loppeglia con i miei amici e colleghi Mauro Evangelisti e il dott. Coluccio Coli con cui ho diviso momenti emozionanti di caccia e di pesca a bordo della sua bellissima barca su' e giu' per il tirreno a tonni, palamiti, occhioni e pure gallinelle da infarto, ma una caccia mi e' rimasta nel cuore e non stento a dirlo, una su tutte, gli acquatici nei capanni da appostamento.
Il posto piu' bello dove ho praticato e' senza alcun dubbio il padule di Fucecchio, un area meravigliosa che viene allagata rompendo gli argini di un fiume che si ingrossa con le prime piogge, l'area e' asciutta d'estate dove nei vari chiari si fanno opere di manutenzione ai falaschi e alle canne oppure di sistemazione dei chiari e dei capanni, con gran fatica da parte dei diretti interessati che spesso non solo durante la settimana ma sopratutto nei week end si possono vedere a zappettare e a sistemare il terreno, questo di solito da marzo fino a settembre. Poi una volta che arrivano le prime cospicue piogge e una volta sistemati i siti allora si aspetta con trepidazione l'arrivo della piena e subito vengono rotti gli argini e l'acqua invade allegramente le zone ribassate entrando nei chiari. Subito la vegetazione rinsecchita dalla siccita comincia a prendere una bella tonalita' sul verde e comincia a crescere rigogliosa, allora il cacciatore comincia a sistemare il capanno, c'e' tanto da fare, i falaschi tagliati e legati per assicurare la mimetizzazione dell'appostamento, e poi le gabbie per i volantini da risistemare e poi i sedili dei cacciatori e le rastrelliere delle armi nonche' i vassoi dove verranno stivate le munizioni, e poi c'e' la zona del capanno che viene adibita a riparo quando diluvia forte e poi c'e' da risistemare il corridoio da dove si accede al capanno e dove si nasconde il barchino, tutti lavori che comportano un gran lavoro nei mesi precedenti alla caccia e che impegnano a lungo gli appassionati che vi si dedicano. E poi arriva settembre, nel padule ci sono anche i fagiani che mangiano e poi le quaglie e ci sono pure i beccaccini,le piccole saette alate che con il loro bacio e il loro volo a zig zag impegnano il cacciatore col cane, tiro difficile lo scolopacide che solo il vero cacciatore conosce e sa' quando deve dare la stoccata sicuro di un buon risultato.
Il chiaro comincia a riempirsi, i primi ad arrivare sono aironi bianchi e garzette e il timido airone cinerino, e poi gallinelle e folaghe insieme ai porciglioni con il loro verso gutturale, il cacciatore si reca all'appostamento molto presto alla mattina, con il barchino mosso dal lungo remo a forcina si muove leggero sull'acqua senza fare rumore, la direzione e' sempre quella, il suo chiaro il luogo delle sue fantasie dei magici incontri e' sempre la' in fondo, lascia Massarella con il porticciolo dei barchini e sistema sulla lunga imbarcazione il sacco con le anatre germanate, il fucile magnum e la cassetta delle munizioni e poi con gli stivali a coscia rema veloce, alcuni chiari sono gia' in attivita' si sentono i germani cantare, si e' fatto tardi stamani, si esce da un chiaro e si entra nell'altro, la superficie e' liscia niente vento, si sente a distanza un fifififi ecco un uccello e' partito, forse un bozzoletto che si riparava tra' le canne, intanto si comincia a vedere la luce dell'alba e i suoni del padule si fanno piu' intensi, i beccaccini baciano nell'aria con il ciukk ciukk e poi i cannaioli cinguettano nel canneto e si sente un topolino che si muove, ecco entra nel suo chiaro, il fucile sempre scarico a prua, veloce il cacciatore sistema le anatre femmina nel chiaro vicino agli stampi gia' posizionati da tempo in maniera sapiente, di solito una femmina per ogni lato del capanno, i maschi saranno tenuti nella gabbie del chiaro per essere usati come volantini, ecco sistemati i richiami si entra nell'appostamento, si sistema il barchino e ci si posiziona, si carica il magnum, primo colpo una 36 gr del piombo 7 poi in seconda botta un piombo 5 baby magnum e per terza una federal del 4 da 56 grammi non si sa' mai, si sistema il fucile in rastrelliera e si aspetta, l'alba arriva veloce e l'ambiente si sveglia, ecco una folaga lontana che si avvicina piano piano, il richiamo a bocca e' pronto si inizia prettt prettt ma quella carogna non si avvicina resta fuori tiro, la germana di destra gira la testa e sgargana quaquaqua' e subito arriva una soffiata dall'aria, eccole sono 4 anatre veloci che arrivano sul chiaro, sono tranquille, speriamo che nessuno spari, fanno un primo giro ci credono, buttano giu' i carrelli, sono fischioni, eccole, il cuore batte a mille centinaia di pensieri si affollano nella mente del cacciatore, riusciro' a spararle....poi si buttano, si aspetta che si raggruppino, ecco due vicine primo tiro a fermo e poi al volo, la scarica si perde lontana tre restano nell'acqua una se ne va veloce, e intanto dietro verso la riserva si sente una scarica e si guarda se arriva qualcosa, ma nulla, si fa giorno e a parte colpi isolati dei tordisti non si sente nulla, aspetta no lassu' lontano 5 uccelli, cosa sono ecco si avvicinano veloci, sono codoni, l'anatra piu' bella di tutte, in volo sembra una croce rovesciata, vengono lanciati i volantini che volano veloci e dopo un paio di giri si ricongiungono alla loro femmina posata negli stampi, ma quelli sono furbi, passano sopra tutto il padule ma non curano e vanno via facendo infuriare ogni capannista, e poi passa la mattinata serena tra' un tordo che passa e le miciole che sfarfallano nella brezza, e poi ecco la folaga di stamani che inspettatamente esce dai falaschi e viene verso l'appostamento, sara' il suo ultimo gesto...
Non e' andata male stamani sono le 11 e il pomeriggio c'e' il turno in Manifattura, si va via, si raccattano anatre e volantini, i 4 uccelli uccisi fanno bella mostra di se vicino al fucile, una foto di altri tempi, dei tempi del grande Giacomo Puccini che cacciava gli uccelli tra' una composizione e l'altra e faceva sognare il suo pubblico in terra di Toscana e in tutto il mondo, si attraversano i chiari ormai abbandonati, dieci minuti di strada e siamo al canale, si incontrano gli amici di ogni giorno, hei Moro t'ho sentito tira' stamane? Che hai combinato? tre uccelli Tedesco e una folaga prima d'anda' via, e poi una battuta in puro accento toscano che fa sentire viva questa caccia stupenda e poi via in auto verso Lucca e domani e' giovedi' e se il turno in fabbrica e la moglie lo permetteranno si ritornera' per rivivere ancora una splendida giornata di caccia in un posto veramente meraviglioso.

leggenda:

Bozzoletto l'alzavola

Miciole pavoncelle


Dedicato al mio grande amico Fabrizio Frediani che mi ha insegnato tanto di questa caccia e non solo che non c'e' piu'.....
Con affetto Mauro Gullotta
 
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