Il futuro della pavoncella.

Re: Il futuro della pavoncella.

E' proprio per questo che sostenevo che una indagine sulla consistenza della specie si fa contando gli avvistamenti e non gli abbattimenti. Ma non ho capito la Federcaccia cosa vuol ottenere contando gli abbattimenti. E peggio ancora non ho capito la federcaccia da che parte sta?
Mi ricordo da che parte stava quando fu approvata la legge 157/92, anzi tutti sanno che quella legge l'ha partorita la Federcaccia. Personalmente ne ho le prove!
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Ragazzi a mè viene veramente un gran Nervoso, ma a poco serve, mi spiace non poter essere in un bar a fare "Cicara ed a giocare a chi alza più la voce"....perchè avrei veramente voglia di farlo guardando in faccia da molto vicino chi secondo mè dice cazzate, o vuole farci fessi....quando si leggono minchiate si a voglia poi di sfogarsi....io sono ROMAGNOLO...mi piace la schittezza ed il botta e risposta ravvicinato....LA BAGAR
Comunque a mio modesto parere, PENSO IO,si sia fatto bene a postare questo "appello" della Federcaccia....da sempre N/A mica di noi migratoristi......in tutte situazioni +0- documentate.....

X ME, animali molto più nobili e cacciati in tutta Italia, avrebbero bisogno di un censimento VERO sugli abbattimenti/stato di salute ...... MA FORSE SONO UN POCHETTO SCOMODI......

Detto questo abbiamo fior fiore di ogni tipo di guardia venatoria volontario o meno che credo IO...possano già inizziare i censimenti, e fra 5 anni avere dati su cui discutere, mentre noi cacciatori annotiamo già nel tesserino giorno e mese e carniere, quindi documentiamo da sempre quello che preleviamo....da parte mia nessuna mail, spero invece ce ne sia una di scuse da parte della Fidc....

Ps. Nessun riferimento personale al Buon Ciro/Lando ed altri che magari la vedono in maniera opposta dalla mia....Un saluto Ragazzi.
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Ho ritrovato l'articolo che parla dei dati raccolti sulla ricerca fatta da Michele Sorrenti


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Re: Il futuro della pavoncella.

ciromenotti ha scritto:
Sandrino cerca di coinvolgere anche gli altri...

Anche Ferretti mi auguro aderisca come lui anche claudio e via dicendo allargando la collaborazione ad amici
Carissimo Sandro,mandero' un e-mail al Dott.Sorrenti e chiedero' come dovro' articolare i miei dati di anni e anni...ma non ha un sito..??..magari per vedere dei moduli da riempire in ordine..?..e magari spedirli..?..ciao Davide..
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Ho letto Sor Ciro,

mandero i miei dati di 19 anni su Fucecchio, anche se il nostro padule non è proprio il massimo per le pavo.....

Certo è che la questione è posta a livello europeo, perchè se dovessimo parlarne a livello locale italiano ed a sensazione, a me sembrerebbe enormemente + in crisi il beccacino.....

Un saluto

Sandro
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Io abbatto n. 10 pavoncelle tutte le volte che esco a caccia in meno di 10 minuti.

Nella scheda che invierò ci scrivero un Ps. "ce ne sono talmente tante che spesso mi capita di prensderle sotto con la macchia... addirittura una vecchietta in bicicletta è stata investita da un branco che volava a raso terra ed è spirata..."


Ma che si facciano inculare questi verdi nordeuroperi che siedono al Parlamento Europreo.
 
Re: Il futuro della pavoncella.

ggramoli ha scritto:
lando ha scritto:
Questa volta le motivazioni sono diverse.
La pavoncella è cacciabile.
La "tentazione" è quella di proteggerla.
I dati e lo studio connesso servono per evitare ciò.

Mi spiace caro Lando, ma secondo me i dati e lo studio connesso servono per avere l'alibi per proteggerla, come dentro di loro pensano. Non può essere diversamente perchè gli abbattimenti che si rileveranno saranno sempre una minima parte di quelli effettivi, e poi perchè più degli abbattimenti sarebbero significativi gli avvistamenti.
A meno che noi non siamo così furbi, ma non lo credo, da taroccare i dati come hanno fatto la Spagna e la Grecia per il ripasso dei tordi.

Secondo te. [42]
L'analisi degli abbattimenti sono UNA PARTE di uno studio sulle popolazioni.
Ad ogni modo, fate come cacchio volete, ma sappiate che far risultare che da noi si abbatte un numero ridicolo di pavoncelle è come regalare la specie a chi la vuole chiudere.
Amen.
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Fate come volete e' mio dovere far girare la richiesta di dati del Dott.Sorrenti cacciatore d'anatre e responsabile ACMA......Ogni supposizione e fuori luogo..Vi dico: servono i dati, poi fate come volete..Io partecipero a questa iniziativa, con i miei dati....E vostro dovere fornirli...
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Sandrino cerca di coinvolgere anche gli altri...

Anche Ferretti mi auguro aderisca come lui anche claudio e via dicendo allargando la collaborazione ad amici
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Bravo Beppe 58 condivido tutto [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]
 
Re: Il futuro della pavoncella.

lando ha scritto:
ggramoli ha scritto:
lando ha scritto:
Questa volta le motivazioni sono diverse.
La pavoncella è cacciabile.
La "tentazione" è quella di proteggerla.
I dati e lo studio connesso servono per evitare ciò.

Mi spiace caro Lando, ma secondo me i dati e lo studio connesso servono per avere l'alibi per proteggerla, come dentro di loro pensano. Non può essere diversamente perchè gli abbattimenti che si rileveranno saranno sempre una minima parte di quelli effettivi, e poi perchè più degli abbattimenti sarebbero significativi gli avvistamenti.
A meno che noi non siamo così furbi, ma non lo credo, da taroccare i dati come hanno fatto la Spagna e la Grecia per il ripasso dei tordi.

Secondo te. [42]
L'analisi degli abbattimenti sono UNA PARTE di uno studio sulle popolazioni.
Ad ogni modo, fate come cacchio volete, ma sappiate che far risultare che da noi si abbatte un numero ridicolo di pavoncelle è come regalare la specie a chi la vuole chiudere.
Amen.

oh l'hai scritto te....lo stavo per far io...
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Posseggo 33 anni di diari e sicuramente ho tutti gli abbattimenti,ma sono molto scettico su queste cose,mi domando se questi dati abbiano veramente influenza sia per motivi legati al numero giornaliero per cacciatore,(qui sono 10 capi giornalieri),o se questi dati servano a confutare questa situazione di sofferenza della specie pavoncella,in poche parole sono sospettoso che realmente ne riducano ancora il prelievo, ma solo sacrifici ai cacciatori e niente all'agricoltura o interventi all'ambiente,se dobbiamo remare remiamo tutti, a questo punto meglio non andarci piu'.Voi direte meglio autolimitarci che poi piangere e vedere questo selvatico solo in foto,insomma mi chiedo ma hanno proprio una valenza cosi' accertata e condizionata..?..veramente i nostri dati sono cosi' importanti..?...il monitoraggio e' ad ampio raggio?..fatemi cambiare idea e saro' ben felice aiutare il nostro mondo...non ditemi che faccio il prezioso,ho gia' 50 anni e da quando avevo 16 anni sono costantemente in simbiosi con l'attivita' venatoria,i progetti pro-caccia sono sempre stati disillusi,anzi abbiamo sempre calato le braghe..noi cacciatori.Dal momento che si toglie una specie dal calendario venatorio(vedi piviere dorato),la telenovela storno e tutti gli animali in deroga,poi a reintrodurla non se ne parla,insomma fatemi capire e fatemi auspicare che per salvarguardare una specie siano tutti gli esponenti,gli studiosi con le palle..!!..i piu' importanti gli agricoltori....e allora anche io daro' sicuramente il mio contributo...ciao Davide..
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Scusate, ma secondo voi analizzando tutte le specie cacciabili in Italia, su quante prendendo ad esempio gli ultimi 10/5 anni si potrebbe avere da ridire sul fatto di proteggerle o diminuire gli abbattimenti....perchè solo la Pavoncella ....deve errere moneta di scambio per cosa....IO NON POSSO FIDARMI....a mè brucia ancora il CULO...non me lo posso dimenticare....tutte le volte che CAGO sanguino....

Sono stati stravolti i metodi di abbattiemento, non si può piu usare il vivo come zinbello ...ecc ecc....x le stagioni poi è tutto un dire....troppo variabili da calcolare....o secondo voi basta fare il conto delle uscite e degli abbattimenti.....che dato povero ricavi, e da mischiare a cosa...

Io ragazzi vado avanti con il mio pensiero e non mi piego al volere del vento come canne ammucchiate di un canneto a destra o a manca...per ritrovarmi gobbo e tutto piegato ma ancora in piedi.... io rimango dritto come una quercia e sono pronto a spezzarmi quando è arrivato il momento....

Concludo ribadendo che i dati se vogliono li hanno già...basta spulciarli....e in più fornire dati falsi non servirebbe a nessuno....tanto meno all' amata Pavoncella che se veramente in declino merità attenzione.
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Questa volta le motivazioni sono diverse.
La pavoncella è cacciabile.
La "tentazione" è quella di proteggerla.
I dati e lo studio connesso servono per evitare ciò.
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Alessandro qui non è un problema di dovere.....

Ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole e pensarla come gli pare....

Certo è che per salvare la caccia alla pavoncella, che è la prima di una lista che purtroppo comprende anche alcune altre specie, occorreranno entro il 2011 dati oggettivi...

I francesi li hanno, gli italiani no come non li hanno su nessuna specie oggetto di caccia....

Questa non è un iniziativa italiana della FIDC, questa deriva dall'intergruppo europeo che ha espressamente chiesto numeri per ipotizzare una strategia difensiva su questa specie....

E torniamo al motivo di fondo che + volte abbiamo discusso anche sul forum......se i numeri sono SOLO quelli di Birdlife, è evidente che chi decide valuta SOLO quelli......

La storia del frullino in Francia non so' se la conoscete, ma alcuni anni fa gli ambientalisti francesi chiesero ufficialmente di vietarne la caccia per scarsa consistenza stimando la popolazione francese in meno di 40.000 soggetti....

L'ufficio della caccia francese che dispone di dati considerati attendibili perchè strutturati in un certo modo da anni, intervenne presso il ministero competente dimostrando che allora il frullino era estinto, perchè solo i cacciatori francesi in quell'anno ne avevano abbattuti 47.000.....

E' solo un piccolo esempio ma quando Beppe ci parla dell'organizzazione e dell'efficienza francese si riferisce a questo.......la' quando occorrono dati che POTREBBERO essere utili il mondo venatorio risponde in un certo modo.....là quando fanno le manifestazioni bloccano i campi elisi....(ne riparleremo il 10/3 su quanti cacciatori italiani andranno a Roma...)

Noi italiani siamo fatti così....tutto è dovuto.......le associazioni venatorie (che poi siamo noi) SBAGLIANO sempre....sia che prendano o che non prendano iniziative......

Detto questo, per chi ritiene di inviare dati al Dott.Sorrenti basta un foglio excel con prelievo annuo, zone di abbattimento e modalità, meglio se qualcuno ha anche dati di avvistamenti..........

Se serviranno poi a salvare la caccia alla Pavoncella io lo spero.....ma no lo so'....

Un saluto

Sandro
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Ma scusate i tesserini venatori non li consegnamo ogni anno? Dove vanno a finire al macero? Li c'è scritto tutto no? Oppure io posso scrivergli e dire che ammazzo 500 pavoncelle l'anno e che cambia? Ragazzi lo sanno questi signori che c... bisogna farsi per cacciare le pavoncelle, lo diciamo sempre nel forum: giorni e giorni di perlustrazione, freddo e gelo da patire nell'attenderle, attrezzature costosissime per una caccia da professionisti, grossa imprevedibilità del selvatico....chi può sobbarcarsi tutto ciò? A mio modesto parere la pavoncella è il più bel selvatico da insidiare nella caccia al prato: maliziosa ma quando plana lo fa con una eleganza maestosa. Tutto questo mi spinge a cercare di cacciarla più volte all'anno ma i risultati sono spesso deludenti per quanto riguarda il carniere. Con questo voglio dar ragione a Gramoli quando dice che bisognerebbe segnalare gli avvistamenti, ma anche qui si entra nel vago : se siamo in tanti a dire che si vedono migliaia di pavoncelle loro dicono " si si lo fanno solo perchè non si tolga" se diciamo che se ne vedono poche " ecco è ora di toglierle".....lo sappiamo tutti che più spariscono le zone umide e più questo animale si vede raramente , ma questo non vuol dire che non ce ne siano......ad esempio in questa ultima settimana, ci sono cacciatori, anche con un sacco di licenze alle spalle, che non hanno mai visto tante pavoncelle nella loro vita.......Le stime volendo si possono anche fare, ma non prendiamoci in giro!!!
 
Re: Il futuro della pavoncella.

ferretti davide ha scritto:
Posseggo 33 anni di diari e sicuramente ho tutti gli abbattimenti,ma sono molto scettico su queste cose,mi domando se questi dati abbiano veramente influenza sia per motivi legati al numero giornaliero per cacciatore,(qui sono 10 capi giornalieri),o se questi dati servano a confutare questa situazione di sofferenza della specie pavoncella,in poche parole sono sospettoso che realmente ne riducano ancora il prelievo, ma solo sacrifici ai cacciatori e niente all'agricoltura o interventi all'ambiente,se dobbiamo remare remiamo tutti, a questo punto meglio non andarci piu'.Voi direte meglio autolimitarci che poi piangere e vedere questo selvatico solo in foto,insomma mi chiedo ma hanno proprio una valenza cosi' accertata e condizionata..?..veramente i nostri dati sono cosi' importanti..?...il monitoraggio e' ad ampio raggio?..fatemi cambiare idea e saro' ben felice aiutare il nostro mondo...non ditemi che faccio il prezioso,ho gia' 50 anni e da quando avevo 16 anni sono costantemente in simbiosi con l'attivita' venatoria,i progetti pro-caccia sono sempre stati disillusi,anzi abbiamo sempre calato le braghe..noi cacciatori.Dal momento che si toglie una specie dal calendario venatorio(vedi piviere dorato),la telenovela storno e tutti gli animali in deroga,poi a reintrodurla non se ne parla,insomma fatemi capire e fatemi auspicare che per salvarguardare una specie siano tutti gli esponenti,gli studiosi con le palle..!!..i piu' importanti gli agricoltori....e allora anche io daro' sicuramente il mio contributo...ciao Davide..
confermo vedi storno e piviere....non credo piu' a queste storie
 
Re: Il futuro della pavoncella.

IL TACCI ha scritto:
Alessandro qui non è un problema di dovere.....

Ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole e pensarla come gli pare....

Certo è che per salvare la caccia alla pavoncella, che è la prima di una lista che purtroppo comprende anche alcune altre specie, occorreranno entro il 2011 dati oggettivi...

I francesi li hanno, gli italiani no come non li hanno su nessuna specie oggetto di caccia....

Questa non è un iniziativa italiana della FIDC, questa deriva dall'intergruppo europeo che ha espressamente chiesto numeri per ipotizzare una strategia difensiva su questa specie....

E torniamo al motivo di fondo che + volte abbiamo discusso anche sul forum......se i numeri sono SOLO quelli di Birdlife, è evidente che chi decide valuta SOLO quelli......

La storia del frullino in Francia non so' se la conoscete, ma alcuni anni fa gli ambientalisti francesi chiesero ufficialmente di vietarne la caccia per scarsa consistenza stimando la popolazione francese in meno di 40.000 soggetti....

L'ufficio della caccia francese che dispone di dati considerati attendibili perchè strutturati in un certo modo da anni, intervenne presso il ministero competente dimostrando che allora il frullino era estinto, perchè solo i cacciatori francesi in quell'anno ne avevano abbattuti 47.000.....

E' solo un piccolo esempio ma quando Beppe ci parla dell'organizzazione e dell'efficienza francese si riferisce a questo.......la' quando occorrono dati che POTREBBERO essere utili il mondo venatorio risponde in un certo modo.....là quando fanno le manifestazioni bloccano i campi elisi....(ne riparleremo il 10/3 su quanti cacciatori italiani andranno a Roma...)

Noi italiani siamo fatti così....tutto è dovuto.......le associazioni venatorie (che poi siamo noi) SBAGLIANO sempre....sia che prendano o che non prendano iniziative......

Detto questo, per chi ritiene di inviare dati al Dott.Sorrenti basta un foglio excel con prelievo annuo, zone di abbattimento e modalità, meglio se qualcuno ha anche dati di avvistamenti..........

Se serviranno poi a salvare la caccia alla Pavoncella io lo spero.....ma no lo so'....

Un saluto

Sandro


Diventa un dovere,nel momento in cui, dici di esser Cacciatore,e come tale non ti devi fermare solo alla fucilata...Si viene chiamati ad una responsabilita' oggettiva, come questa e' tuo dovere fornire dati per cercare di salvare la specie dal divieto.. ..Vedrai se verra vietata il solito lamento di geremia....Ma cosa si 'e provato a fare per evitarlo???

Quali sono le altre specie mi sembra l'allodola il frullino la tortora e altro ancora...
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Poichè siamo convinti che la consistenza di questo come di altri animali si fa attraverso la conta e non gli abbattimenti. Mi sembra giusto fornire i dati degli avvistamenti di questa e delle precedenti stagioni.
Non mi è chiaro l'indirizzo a cui vanno inviati. Scusa Ciro potresti indicarcelo con precisine? Grazie.
 
Re: Il futuro della pavoncella.

Dai dati raccolti da Federcaccia buone notizie sulla pavoncella

Pavoncella dati raccolti da FedercacciaGrazie alla collaborazione dei numerosi cacciatori che hanno aderito all'appello di Federcaccia, l'Ufficio tecnico scientifico dell'associazione ha raccolto dati rassicuranti sullo stato di conservazione della pavoncella in Italia, che ora passano ali uffici europei della Face per la rielaborazione del Piano di gestione internazionale della pavoncella, che si propone di fornire dati attendibili sul prelievo e la demografia negli stati membri dove la specie è cacciabile.

I cacciatori hanno segnato su appositi moduli i capi abbattuti, le giornate effettuate, le località di caccia e il numero dei fucili attivi. "Da quanto emerso dalla nostra ricerca - sottolinea Michele Sorrenti, responsabile dell'Ufficio avifauna migratoria - il prelievo di pavoncelle ad opera del campione di cacciatori in esame subisce leggere fluttuazioni, ma resta relativamente costante, indice quindi di una presenza stabile, a livello italiano. Durante la stagione 2009 - 2010 è stato infatti registrato il più elevato carniere medio per cacciatore per giornata, a fronte del più basso numero di giornate effettuato (tante le giornate chiuse alla caccia nella stagione 2009 - 2010 per il terreno coperto di neve) .

Da questa stagione l'Ufficio avifauna migratoria ha predisposto un "diario di caccia alla pavoncella" che consente una più precisa trascrizione giornaliera dei dati necessari, con conseguente miglioramento dei risultati della raccolta. Chi fosse interessato a collaborare può richiedere il diario scrivendo a [email protected].
 
Re: Il futuro della pavoncella.

A me inviare i dati non costa nulla e lo faro' sicuramente....

Certo è che se non si muoveranno coloro che la cacciano, figuriamoci quelli che non lo fanno..........presenteremo un prelievo talmente esiguo che non so' che ripercussioni avrà.....

Cmq concordo anche con chi dice che, probabilmente, la decisione verrà presa a prescindere.....ma in assenza di dati forniti perdiamo anche l'ultima possibilità di fare qualcosa......se non altro un tentativo diverso dal solito .........

Aggiungo anche, avendo letto la risposta ufficiale che la C.E. ha dato ai nostri ministeri sulla questione reinserimento storno, che purtroppo siamo in una situazione che non potrà portare a niente di buono entro i prossimi 5 anni.........

Ma qualcosa dovremo cercare di fare anche noi, o perlomeno provarci.....

Un saluto

Sandro
 
Re: Il futuro della pavoncella.

La pavoncella è in buona salute .Sono diminuiti i prati vecchi ( parlo della bassa modenese e mantovana ) e con il proliferare delle zone protette gli abbattimenti sono diminuiti ,in quanto si "piantano" in pastura in oasi e si schiodano da li solo con le gelate .Ora io che pratico assiduamente tale caccia da fine novembre in poi non mi rifiuto di fornire i miei dati...anzi ,ma con l'aumento d'importazione del latte da paesi esteri ,con il latte italiano a prezzi ridicoli e con l'avento delle colture ceraicole a go-go ( sono agricoltore e so di che parlo),sarà sempre maggiore il convertire dei prati in mais ,sorgo ,grano e orzo.Un esempio **** su tutti : ad agosto nel mio chiaro ,contare un migliaio di germani in pastura sul grano e altrettanti nel chiaro è un LAVORO DA RIDERE .Ora quest'anno ho abbattuto si e no una cinquantina di germani !!!! Gli altri sono beati e grassi in oasi !!! Allora che dire il germano è in crisi ??? No il germano si è fatto scaltrissimo cosi come la pavoncella che sa che nei pochi prati rimasti bisogna andare a pasturare la notte e basta .In 6 uscite a pavoncelle nel 2007 ho fatto più pavoncelle che in tutto il 2003 e 2004 .Quest'anno le ultime 2 uscite sono state un disastro ,ma il lagone del pesce alle mie spalle contiene MINIMO MINIMO 700 pavoncelle !!! E tutto ciò nel raggio di un kilometro !!A mio paretre vogliono EUROPIZZARCI togliendo pian piano l'avifauna .A modena quest'anno hanno chiuso il merlo .Sapete il perchè ??Tanti IMBECILLI LO CACCIAVANO SENZA SEGNARLO ( idioti,idioti,idioti e idioti ),cosi la provincia visto lo scarso interesse alla specie L'HA CHIUSO. Idem la pavoncella ,in tanti fanno fatica a segnarla !!! Idioti da debellare .
 
C

ciromenotti

Fidc: Il futuro della caccia alla pavoncella nelle mani dei cacciatori

venerdì 18 dicembre 2009
L'Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia ricorda che entro il 2011 il mondo venatorio deve produrre dati affidabili sulla pavoncella per legittimare la continuazione della caccia alla specie.

Per questo l'associazione venatoria lancia un appello: “abbiamo bisogno di entrare in contatto urgente con cacciatori specialisti di pavoncelle di tutta Italia che dispongono dei dati di prelievo compiuti in stagioni di caccia consecutive (ad esempio da 4-5 stagioni di caccia indietro fino a quella in corso); cacciatori di appostamenti fissi agli acquatici di tutta Italia nei quali si cacciano anche le pavoncelle e dispongono dei prelievi ottenuti nel corso di almeno 475 stagioni di caccia trascorse; cacciatori non specialisti, ma che abbattono pavoncelle con regolarità durante la stagione di caccia e dispongono dei dati di prelievo ottenuti.

Chi volesse contribuire al progetto di Federcaccia può mettersi in contatto con il Dr. Michele Sorrenti dell'Ufficio Avifauna Migratoria all'indirizzo [email protected].
 
Re: Il futuro della pavoncella.

lando ha scritto:
Questa volta le motivazioni sono diverse.
La pavoncella è cacciabile.
La "tentazione" è quella di proteggerla.
I dati e lo studio connesso servono per evitare ciò.

Mi spiace caro Lando, ma secondo me i dati e lo studio connesso servono per avere l'alibi per proteggerla, come dentro di loro pensano. Non può essere diversamente perchè gli abbattimenti che si rileveranno saranno sempre una minima parte di quelli effettivi, e poi perchè più degli abbattimenti sarebbero significativi gli avvistamenti.
A meno che noi non siamo così furbi, ma non lo credo, da taroccare i dati come hanno fatto la Spagna e la Grecia per il ripasso dei tordi.
 
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