fabio d.t.

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RICHIAMI VIVI ACQUATICI: APERTURE DALLO ZOOPROFILATTICO, ADESSO TOCCA AL MINISTERO

Continua e si intensifica il lavoro della Federcaccia attraverso il suo Ufficio Avifauna Migratoria e la settoriale Acma per trovare una soluzione positiva al divieto dell’uso di richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici previsto dal Protocollo messo in atto dal Ministero della Salute a causa della presenza sul territorio nazionale di focolai di aviaria.
Lo scorso mercoledì 18 ottobre una delegazione della Federazione Italiana della Caccia si è incontrata con il Dott. Stefano Marangon e la Dr.ssa Lebana Bonfanti presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSV) di Legnaro, Padova, allo scopo di approfondire il tema e discutere le possibilità di ripristino della deroga che consenta l’utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli ordini degli Anseriformi e Caradriiformi.
Dopo un proficuo scambio d’informazioni e valutazioni sulle caratteristiche dell’epidemia e del ruolo dei richiami vivi, i responsabili dell’IZSV hanno espresso la disponibilità a rivedere il divieto in atto, al momento limitatamente alle sole aree non a rischio, permettendo quindi l’utilizzo dei richiami vivi nelle aree non individuate come sensibili per la diffusione dell’influenza aviaria.
Nello stesso tempo, è stata tracciata la possibilità di collaborazione fra mondo venatorio e Istituto per il monitoraggio del virus negli uccelli selvatici da attuarsi nelle aree a rischio, in particolare quelle delle province a più alto tasso di focolai, per determinare con maggior precisione le modalità di contagio negli allevamenti industriali e rurali.
Il parere dello Zooprofilattico è ovviamente subordinato a una specifica richiesta da parte del Ministero della Salute, competente in questa materia, per cui Federcaccia con una lettera firmata dal vicepresidente Lorenzo Carnacina si è rivolta al Dicastero per sollecitare, ritenendo ormai eccessivo il divieto esteso a tutta Italia, una deroga che consenta dall’1 novembre l’uso dei richiami vivi nelle aree non a rischio e richiedere un incontro con i responsabili per discutere le norme di applicazione della stessa.
Federcaccia seguirà con attenzione l’evolversi della richiesta, con la ferma intenzione di ripristinare la legittima tradizione venatoria a questi selvatici.
Roma, 23 ottobre 2017 – Ufficio Avifauna Migratoria FIdC
 
Re: Richiami vivi : Qualcosa si muove

Ecco le ultime notizie: praticamente il divieto è stato tolto solo sulle zone non considerate a rischio e come zone intendono 7 regioni italiane ( a pagina 6 dell'allegato trovate la cartina)

Ciao,Marco.
 

Allegati

  • DOC-20171031-WA0048 (1).pdf
    131.1 KB · Visite: 0
Re: Richiami vivi : Qualcosa si muove

Speriamo bene..Anche se x noi del Veneto la vedo dura
 
Re: Richiami vivi : Qualcosa si muove

Comunque siamo agli sgoccioli... ancora qualche giorno e sapremo di che morte si deve morì...

Speriamo in bene perchè senza richiami non è caccia!!!

Saluti
 
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