Un detto di mio nonno era: Polvere poca ( perché costava ) pallini assai ( gleli dava l'armaiolo in cambio di anitre ) mira alle gambe ( per anitre messe) e non fallirai. Sparava sul po con la spingarda a pelo d'acqua coricato sul barchino! Altri tempi, altre polveri ma sempre anitre....
 
Copri con la canna nel senso che gli metti la canna addosso o la
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Miro bene con il mirino alzo a coprire con la canna come se l'animale scomparisse,ma tutti questi problemi se l'animale e' lontano e non c vede altrimenti alzo miro e lancio la botta 99% rimane

Ok... grazie...[emoji6]


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Io sono sempre stato più in difficoltà con i tiri a fermo in acqua che a volo per il semplice motivo che nel chiaro dove caccio le anatre posate in acqua a buio difficilmente le distinguo, quindi se sparo a fermo tiro di stoccata alla sagoma in acqua, mentre quando sparo a volo distinguo bene l'anatra perche si staglia verso la luce e mi risulta quasi banale. Il tiro a fermo in acqua per me è bellissimo ma sui gusti non si discute, altra cosa è l'abbattimento pulito quello che io ricerco sempre e non sempre è quello a fermo, fatto sta secondo il mio parere è molto più difficile portare gli uccelli a posarsi piuttosto che portarli a tiro a volo, quindi se la fucilata conclusiva è fatta a fermo tanto di cappello.
 

Valerio6

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Buongiorno a tutti,

temo che l'argomento sia già stato dibatturo ma non riesco a trovarne traccia sul forum e vorrei togliermi qualche curiosità.

è comune opinione che il tiro a fermo in acqua vada effettuato mirando alla linea di galleggiamento, altrimenti la fucilata batterà "alta", addirittura sopra all'uccello. Parlando di tiro a distanze standard e da angolo non eccessivamente aperto, es. da seduti o cmq da capanno basso sull'acqua., qual'è la spiegazione balistica della fucilata "alta"? Ho sperimentato la cosa personalmente ma vorrei capire da cosa dipende, es. imbracciatura, piega del calcio ecc

Conosco, di contro, alcune persone che affermano di sparare sempre alla sagoma e non alla linea di galleggiamento, pena la fucilata "bassa". cosa cambia nel tiro di queste persone rispetto a quelle sopra?

Naturalmente, sempre parlando di tiri a distanze standard, per i tiri a fermo al limite è abbastanza normale, per ognuno di noi, calcolare un minimo di alzo in base all'esperienza.

Inoltre, come mirate in condizioni di scarsa luminosità e chi di voi si trova bene nello sparo a fermo con entrambi gli occhi aperti?
 
Premesso che la fucilata va dove si mira e se non ci va c'è qualche problema, viene da se che mirare alla sagoma è la scelta più naturale.
Non ho mai ritenuto di dover mirare alla testa, bersaglio per me poco significativo a certe distanze, un tiro ben assestato alla sagoma mette pallini anche in testa e non ci sono problemi.
Se poi pensiamo che molti dei tiri a fermo avvengono in condizioni di luce che la testa quasi manco sai se è a destra o sinistra, cade ogni velleità di precisione.
E sei gli uccelli sono due o più?
Tira addosso e ci restano tutti.

Merita una riflessione la teoria del tiro basso, alla linea di galleggiamento: se la rosata contro un piano perpendicolare alle canna ha una forma grosso modo circolare, contro un piano inclinato in avanti assume una forma ellittica con il centro della rosata spostato verso il basso, ovvero una zona utile sopra il punto mirato ben più ampia di quella sotto di esso.
Un tiro sbagliato in acqua a fermo è quasi sempre un tiro troppo alto, raramente troppo basso.
 
Re: Tiro a fermo in acqua

Concordo anche io, i pallini che colpiscono l'acqua oltre ad arrestarsi si freddano dando la " sassata" al selvatico senza abbatterlo, ma scusate una cosa, è chiaro che se vedo un anatra ferma gli sparo anche io , però il bello della caccia è il tiro al volo!

Secondo me conta molto l'angolazione di tiro... se sei "alto" sull'acqua avviene quello che dici te ma se ti trovi con angolazione minima sul livello dell'acqua succede secondo me l'incontrario della tua affermazione. (Basta vedere il sasso che noi scagliamo in acqua come rimbalza). Sparando con poca angolazione l'acqua si comporta come l'asfalto facendo rimbalzare i pallini e non arrestandoli!!! Quindi sparare leggermente prima della sagoma consente di raggiungere con più pallini il selvatico. Questo è quello che mi è stato insegnato e quello che ho potuto constatare sul campo. Questo con H2o "senza onde"

Saluti
 
Invece ai tacchini si tira a fermo a distanza abbastanza breve e con canna molto strozzata per concentrare la rosata di pallini relativamente piccoli (6 o 5) nel collo e testa, le uniche parti non protette da una vera e propria corazza di penne e piume. Sparare a volo ai tacchini ferisce soltanto nella stragrande maggioranza dei casi. La difficolta' della caccia al tacchino e' quella di trovarli, nascondersi bene alla vista dell'uccello che ci vede meglio di un'aquila, e riuscire a chiamarlo con richiami a bocca e a mano. Il tiro non e' difficile, se si riesce a portarlo a tiro e ad alzare il fucile senza essere scorti. E siccome vanno quasi sempre in gruppi anche grandi, ci sono parecchi occhi che scrutano ovunque.
Tornando al topic, ripeto: quando sparo a volo alle anatre godo a vederle capitombolare in aria e piombare in acqua con uno spruzzo ed un tonfo dal rumore inconfondibile. E poi segue una "nevicata" di piume grigie. Una coppiola o tripletta al volo mi riempie di soddisfazione. Invece tirare a una, due o tre anatre posate, magari con l'intenzione di ammazzarne piu' di una con un colpo non crea ricordi, anche se riempie il carniere. E spesso ferisce soltanto. In sette anni nel Montana e 29 in Alaska di anatre ne ho uccise tante, ma dico tante. E la mia esperienza mi dice che sparare in acqua non solo non e' divertente (sai che gusto, per esempio, andare al tiro a piattello e sistemare i piattelli in terra prima di tirargli?) ma ferisce spesso. Di anatre "scellate" e cadute in acqua a tiro me ne sono capitate tante, e a volte ci vogliono due o tre colpi per finirle mentre nuotano, perche' se uno o due pallini non le colpiscono in testa o nel collo, la parte esposta e' coperta di penne dure e protetta da uno strato di grasso e da ossa dure. Un'anatra in volo invece e' completamente esposta alla rosata.
A proposito, da noi sparare alle anatre a buio e' perseguibile a norma di legge. Il calendario venatorio ha una tabella giorno per giorno dell'ora alla quale si puo' cominciare a sparare nelle diverse zone, in genere mezz'ora prima della levata del sole (quando gia' ci si vede abbastanza per poter riconoscere una specie protetta capitata in mezzo agli stampi). Poi, parliamoci chiaro, il discorso "Voi di selvatici ne avete tanti, noi no, io sforo il carniere quando ne ho l'opportunita' per compensare per i giorni di purga" non attacca proprio. Forse se si osservassero regole sia scritte che etiche anche da voi ci sarebbe un'abbondanza di selvatici. E mo' basta. Ho detto la mia. E' la mia umile personale opinione, e le opinioni sono come il bucio del cu10. Ognuno ha il suo. Percio' fate come vi pare: sparate a buio, in acqua, sforate il carniere, ecc. A me me ne frega ben poco. Quindi taglio qui, passo e soprattutto chiudo (almeno per quanto riguarda questo soggetto). Ciao

Io personalmente adoro quando girano e poi si mettono... poi spari in acqua se sei fortunato un paio le lasci li e un altro paio provi al volo ma l emozione di quando all improvviso ti schizzano dai lati e aprono le ali per me è il top... la caccia è come fare sesso... a chi piace farlo in una posizione a chi in un altra l importante è farlo!! [emoji23]


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L anatra va sparata messa a mio avviso.. se non si posa non ha creduto al gioco e si cerca di riparare... per me quando si posa è il top... e sparare a fermo a un anatra non è assolutamente il luna park


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Premesso che la fucilata va dove si mira e se non ci va c'è qualche problema, viene da se che mirare alla sagoma è la scelta più naturale.
Non ho mai ritenuto di dover mirare alla testa, bersaglio per me poco significativo a certe distanze, un tiro ben assestato alla sagoma mette pallini anche in testa e non ci sono problemi.
Se poi pensiamo che molti dei tiri a fermo avvengono in condizioni di luce che la testa quasi manco sai se è a destra o sinistra, cade ogni velleità di precisione.
E sei gli uccelli sono due o più?
Tira addosso e ci restano tutti.

Merita una riflessione la teoria del tiro basso, alla linea di galleggiamento: se la rosata contro un piano perpendicolare alle canna ha una forma grosso modo circolare, contro un piano inclinato in avanti assume una forma ellittica con il centro della rosata spostato verso il basso, ovvero una zona utile sopra il punto mirato ben più ampia di quella sotto di esso.
Un tiro sbagliato in acqua a fermo è quasi sempre un tiro troppo alto, raramente troppo basso.

Mirare alla testa e' come mirare al corpo . Poi se sono molte anatre non cambia nulla tiro alla prima e diconseguenza ci rinane anche chi sta dietro tralaltro io neanche miro ci diriggo la canna e sparo .
 
Re: Tiro a fermo in acqua

Saluti a tutti! il suggerimento da dare è che ognuno si faccia la sua di esperienza, tenendo conto del principio dell'angolo limite, ovvero: l'angolo al di sotto del quale il raggio di luce , ed in questo caso il pallino viene riflesso (rimbalza) invece di essere rifratto/andare a fondo. Per cui l'inclinazione tiro/piano d'acqua è importante per il successo del tiro, anche un po' di cu@o non guasta. Cmq stiamo parlando di rosate di tre metri lunghe ed ampie almeno 80cm..... poi c'è la distanza, l'ondeggiare, il tipo d'anatra, la strozzatura, la grammatura, il numero dei pallini, ovvero è una "scienza" empirica. Un bel argomento d'a-mare. Buona giornata.
 
Io ho poi una convinzione, se la linea di mira è bassa. Ovvero da un botte o da un capanno con il fucile poco sopra l'acqua, tipo fossimo seduti sul bordo del chiaro, la rosata che impatta l'acqua schizza via ed acquista velocità ( avete presente il sasso lanciato che fà la rana ? ). Io miro alla linea di galleggiamento ed è l'unica spiegazione per cui riesco a fermare uccelli anche oltre i 40 mt sino a 50. Se poi uso tungsteno ... indeformabile all'impatto ..... allora arrivo molto, ma molto lontano. Sempre calcolando che a fermo l'animale è centrato e di pallini addosso ne arrivano di più.
 
Buongiorno a tutti,

temo che l'argomento sia già stato dibatturo ma non riesco a trovarne traccia sul forum e vorrei togliermi qualche curiosità.

è comune opinione che il tiro a fermo in acqua vada effettuato mirando alla linea di galleggiamento, altrimenti la fucilata batterà "alta", addirittura sopra all'uccello. Parlando di tiro a distanze standard e da angolo non eccessivamente aperto, es. da seduti o cmq da capanno basso sull'acqua., qual'è la spiegazione balistica della fucilata "alta"? Ho sperimentato la cosa personalmente ma vorrei capire da cosa dipende, es. imbracciatura, piega del calcio ecc

Conosco, di contro, alcune persone che affermano di sparare sempre alla sagoma e non alla linea di galleggiamento, pena la fucilata "bassa". cosa cambia nel tiro di queste persone rispetto a quelle sopra?

Naturalmente, sempre parlando di tiri a distanze standard, per i tiri a fermo al limite è abbastanza normale, per ognuno di noi, calcolare un minimo di alzo in base all'esperienza.

Inoltre, come mirate in condizioni di scarsa luminosità e chi di voi si trova bene nello sparo a fermo con entrambi gli occhi aperti?

Mi è sempre stato insegnato che si deve sparare alla linea di galleggiamento, una parte della rosata andrà sulla sagoma, il resto rimbalzano sull'acqua (strano ma vero, mi hanno sempre detto così), quindi l'abbattimento è assicurato
 
Senza offesa, eh? Ma negli U.S. quelli che tirano alle anatre a fermo sono considerati schiappe. Mi sovviene una barzelletta: Un italiano viene invitato a una riserva di caccia inglese per una battuta a grouse e fagiani. Durante la battuta un bellissimo fagiano esce di pedina dalla macchia e corre veloce sul prato ben manicurato. L'italiano alza il fucile e il suo accompagnatore/ricaricatore, tutto scandalizzato, esclama: "Ma lei volere sparare a lo fagiano mentre esso correre?" "E che, so' scemo?" risponde l'italiano. "Aspetto che se ferma, sinno' e' capace puro che nun lo cojo!"
I cacciatori italiani sono pieni di difetti,ma certo non hanno quello di non saper sparare e anzi direi purtroppo (ovviamente per i selvatici) che sparano troppo bene. riguardo allo sparare a fermo o al volo io ritengo giusto che ciascuno adotti la scelta che preferisce.
 
chi se offende paga da bere........ cmq e sicuramente te a anatre non ci sei mai andato, o quanto meno la vera caccia a papere.perche non diresti mai che un anatra a fermo e'come sparare a luna park non petresti mai capire cosa significa sparare ha fermo un ANATRA. DOVE DICO IO E QUANDO LO DICO IO. questa è la differenza che tutti non possono farlo. la fucilata è la conclusione di un bel gico riuscito e ben fatto. io cio messo 45 anni. senza offesa ;)

La scelta di sparare a fermo, in realtà, fa perdere molti selvatici.
Se uno nella caccia cerca l'emozione e non solo il carniere, se fare mettere i selvatici dove si è deciso che devono mettersi, se quando lo fanno il cacciatore si emoziona, allora fa bene a farli mettere.

La mia idea è che dopo aver guardato centinaia di video americani, quindi dopo aver guardato centinaia di decoy spreads..beh...diciamo che il cacciatore americano medio in Italia farebbe moooolta fatica a tirare ad un'anatra.......forse a volo, ma difficilmente a fermo.

PS
Che bello che sei tornato Zio, così ricominicamo a sfottere gli yankees mentre tu sfotti gli italiani.......ma siamo tanti contro uno.... hahahaha
 
Ma si, c'è anche questo discorso, anche se credo che valga per fucilate tirate con angolo mooooolto piccolo sull'acqua. Già da un capanno non credo nei rimbalzi, si dovrebbero vedere pallini cadere molto avanti rispetto al punto mirato, ma non mi è mai capitato.
 
Re: Tiro a fermo in acqua

Secondo me conta molto l'angolazione di tiro... se sei "alto" sull'acqua avviene quello che dici te ma se ti trovi con angolazione minima sul livello dell'acqua succede secondo me l'incontrario della tua affermazione. (Basta vedere il sasso che noi scagliamo in acqua come rimbalza). Sparando con poca angolazione l'acqua si comporta come l'asfalto facendo rimbalzare i pallini e non arrestandoli!!! Quindi sparare leggermente prima della sagoma consente di raggiungere con più pallini il selvatico. Questo è quello che mi è stato insegnato e quello che ho potuto constatare sul campo. Questo con H2o "senza onde"

Saluti[/QUOTE]


Non credo che tu ti sdrai lungo il letto del fiume o del lago x sparare a fermo, sarai sempre sopra, a prescindere dall angolazione, questa discussione francamente mi sembra una barzelletta, comunque ti faccio i miei complimenti se spari di rimbalzo! Pensa che alcuni riescono anche di sponda, di calcio e anche di rinterzo. Ciao [3]
 
La scelta di sparare a fermo, in realtà, fa perdere molti selvatici.
Se uno nella caccia cerca l'emozione e non solo il carniere, se fare mettere i selvatici dove si è deciso che devono mettersi, se quando lo fanno il cacciatore si emoziona, allora fa bene a farli mettere.

La mia idea è che dopo aver guardato centinaia di video americani, quindi dopo aver guardato centinaia di decoy spreads..beh...diciamo che il cacciatore americano medio in Italia farebbe moooolta fatica a tirare ad un'anatra.......forse a volo, ma difficilmente a fermo.

PS
Che bello che sei tornato Zio, così ricominicamo a sfottere gli yankees mentre tu sfotti gli italiani.......ma siamo tanti contro uno.... hahahaha

daccordissimo
ora si vuole dù nuovi racconti di caccia USA in "caccia all'estero"!
 
Re: Tiro a fermo in acqua

Senza offesa, eh? Ma negli U.S. quelli che tirano alle anatre a fermo sono considerati schiappe. Mi sovviene una barzelletta: Un italiano viene invitato a una riserva di caccia inglese per una battuta a grouse e fagiani. Durante la battuta un bellissimo fagiano esce di pedina dalla macchia e corre veloce sul prato ben manicurato. L'italiano alza il fucile e il suo accompagnatore/ricaricatore, tutto scandalizzato, esclama: "Ma lei volere sparare a lo fagiano mentre esso correre?" "E che, so' scemo?" risponde l'italiano. "Aspetto che se ferma, sinno' e' capace puro che nun lo cojo!"
Ma come hai fatto tanto puzzo xche ho sritto che il tiro a fermo non mi dà soddisfazione e te dai delle schiappe a chi tira a fermo all' anatra...........siete proprio ..Particolari.
 
Re: Tiro a fermo in acqua

Secondo me conta molto l'angolazione di tiro... se sei "alto" sull'acqua avviene quello che dici te ma se ti trovi con angolazione minima sul livello dell'acqua succede secondo me l'incontrario della tua affermazione. (Basta vedere il sasso che noi scagliamo in acqua come rimbalza). Sparando con poca angolazione l'acqua si comporta come l'asfalto facendo rimbalzare i pallini e non arrestandoli!!! Quindi sparare leggermente prima della sagoma consente di raggiungere con più pallini il selvatico. Questo è quello che mi è stato insegnato e quello che ho potuto constatare sul campo. Questo con H2o "senza onde"

Saluti


Non credo che tu ti sdrai lungo il letto del fiume o del lago x sparare a fermo, sarai sempre sopra, a prescindere dall angolazione, questa discussione francamente mi sembra una barzelletta, comunque ti faccio i miei complimenti se spari di rimbalzo! Pensa che alcuni riescono anche di sponda, di calcio e anche di rinterzo. Ciao [3][/QUOTE]

io credo che prima di fare certe affermazioni dovresti conoscere un pochino l'argomento di cui stai parlando. Stai facendo della caccia lungo ( sopra ) gli argini dei fiumi l'unica forma d'insediamento delle anatre ... quando è l'ultima. Neanche sei a conoscenza che l'anatra è uno dei selvatici più diffidenti in natura ed un broccolone in piedi in riva ad un fiume fà solo la figura del pistamentuccia potendo sperare di tirare qualche colpo solo a buio. Ti consiglio qualche buona lettura e magari scopri il mondo delle botti, delle buche lungo gli argini dei capanni costruiti interrati .... e magari dei nostri nonni che governavano i barchini sdraiati imbracciando la spingarda.

comacchio_gioco.jpg


Carlo-Marchesi.jpg


costa.jpg
 
Re: Tiro a fermo in acqua

O basta digitare su google "caccia nella laguna Veneta" e scegli 'immagini'...... Forse e dico forse il nostro amico si farà un' idea di cos'è la caccia alle anatre......

Ciao, Marco

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Re: Tiro a fermo in acqua

Scusate ma non mi sembra che Valerio6 che ha iniziato questa discussione abbia parlato di botti o capanni interrati, il tema mi pare che sia lo sparo a fermo su un' anatra al di sopra dello specchio d'acqua da capanno, pertanto ho espresso semplicemente un mio pensiero, mi sembra che anche tu Fabio nei post precedenti hai condiviso la mia idea, poi vabbè a volte ci metto un po' d' ironia.
 
Re: Tiro a fermo in acqua

Se leggi accuratamente i tutti i messaggi scritti fin'ora, potrai vedere che io stesso ho detto che fino a una certa angolazione di tiro ( fatto da botti o capanni al livello dell'acqua o appena sopra) il tiro lo indirizzo al livello della linea di galleggiamento, ovvio che se sparo da sopra arigini&co. il bersaglio verrà acquisito nella sua totalità.

Per l'argomento della "sportività" o meno del tiro a fermo ti posso garantire che far mettere/avvicinare gli uccelli a stampi non è per nulla facile e il tiro stesso non è altro che la conclusione di tutta preparazione e svolgimento dell'attività di caccia, magari iniziata la notte prima .........


Ciao,Marco
 
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