[h=2]Rovigo, Ministero: “Stop richiami vivi”. Bassolini (Lega): “E’ pretesto”[/h]Scarica il PDF
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Scritto da Redazione il 24 dicembre 2014 e pubblicato in Brescia.
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BRESCIA - In seguito al focolaio di virus di aviaria H5N8 in un allevamento di tacchini di Porto Viro, in provincia di Rovigo, il Governo italiano ha dato mandato ieri ai suoi funzionari di vietare l’utilizzo dei richiami vivi per l’attività venatoria di tutte le specie degli anseriformi e caradriformi (in particolare anatre e pavoncelle). Premesso che – si legge in una nota del responsabile nazionale della caccia per la Lega Nord, Marco Bassolini – la decisione della commissione 2005/734/CE del 19 ottobre 2005 e successive modifiche citata nell’atto dirigenziale istituisce misure di biosicurezza per ridurre il rischio di trasmissione dell’influenza aviaria ad alta patogenicità provocata dal virus dell’influenza H5N1 ad alto rischio per la salute umana e non per il virus H5N8, considerato “altamente patogeno” per gli animali ma a basso rischio per l’uomo dai Centri europei per il controllo delle malattie.
Considerato inoltre dalle autorità sanitarie olandesi, britanniche e tedesche ove il ceppo di virus si è scoperto agli inizi di novembre e confermato dalla stessa Commissione europea che ci sia poco da temere, precisando che il rischio per la salute pubblica è molto basso e non c’è alcun pericolo per la catena alimentare addirittura precisando che a differenza dell’H5N1 il virus H5N8 è altamente contagioso negli uccelli, ma non è mai stato scoperto negli esseri umani. Accertato quindi che nel Regno Unito, le autorità hanno semplicemente imposto una zona di quarantena di dieci chilometri attorno alla fattoria dello Yorkshire dove è stato trovato il virus, nei Paesi Bassi è stato deciso un blocco di soli tre giorni delle esportazioni di tutto il pollame e una quarantena di trenta giorni attorno all’allevamento colpito e che, secondo la Commissione europea, queste misure possono bastare a garantire la sicurezza dichiarando che “sono stati seguiti tutti i protocolli e non possiamo che lodare il comportamento delle autorità sanitarie dei due stati membri”.
Mi chiedo perché quindi il Governo italiano e i suoi funzionari se non per spirito e ideologia animalista-anticaccia non hanno applicato le stesse precauzioni consigliate, avallate e lodate dalla stessa commissione europea negli altri paesi membri? A questo punto visti i comunicati chiari e puntuali della stessa Commissione Europea che hanno di fatto smentito la linea restrittiva seguita della politica italiana – continua Bassolini – mi auguro che il governo abbia il coraggio quanto prima di far rettificare l’atto dirigenziale preoccupandosi realmente della salute dei suoi cittadini, considerando i reali rischi dell’aviaria e non usandola ogni qualvolta come pretesto per bloccare l’attività venatoria e per danneggiare l’indotto economico ad essa collegato ascoltando i cattivi consigli e le false morali delle lobby animaliste.




 
Oggi il Ministero della Salute ha emanato una circolare che annulla la deroga al divieto all'utilizzo dei richiami.

È curioso che la Provincia di Lecco ne sia già a conoscenza ufficialmente, perchè la circolare non è stata inviata alle Province.

Come al solito faremo le cose all'italiana....secondo me il divieto non è ancora esecutivo, ma sarebbe consigliabile non usare i richiami.
 
Caccia – Richiami vivi con l’aviaria. Saranno abbattuti 40 Germani reali
di redazione | 10 febbraio 2015
germanoGEAPRESS – Il Ministero della Salute ha confermato la presenza del virus aviario in un gruppo di Germani reali da richiamo. Il virus è stato rintracciato nell’ambito comunale di Mira in provincia di Venezia ed è del tipo H5N8 a bassa patogenicità.

Il ritrovamento del virus è stato comunicato il 6 febbraio scorso dal Centro di Referenza Nazionale istituito presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Stante i protocolli stabiliti nel caso di focolai di aviaria, tutti i 40 Germani reali da richiamo che facevano parte del gruppo del soggetto risultato positivo, verranno abbattuti. Nella zona di restrizione, individuata nel raggio di un chilometro dal focolaio, non vi sono allevamenti di avicoli.

Nel corso dei precedenti allarmi aviaria, aveva assunto un particolare significato l’ipotesi che nella pianura padanasi fossero in qualche maniera consolidati delle aree maggiormente indicate per lo sviluppo della malattia. Tra le cause ipotizzate, vi era proprio l’uso venatorio di anatidi.

Anatidi e caradriformi sono momentantaneamente banditi come richiami vivi per la caccia, proprio a causa del pericolo aviaria. Una soluzione che aveva riservato qualche polemica in ambiente venatorio.

© Copyright GeaPress – Tutti i diritti riservati
 
0003196-09/02/2015-DGSAF-COD_UO-P
M inistero della Salute
DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA’ ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI
Ufficio III – Centro Nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali – Unità centrale di crisi
Registro – Classif:
Allegati: 1
Assessorati sanità Servizi veterinari
Regioni e P.A.
II.ZZ.SS.
Commissione europea – DG SANCO
ITALRAP
[email protected]
e per conoscenza:
Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza aviaria
presso l’IZS delle Venezie
Comando Carabinieri per la Tutela della Salute
Associazioni di categoria del settore avicolo
FNOVI
AMNVI
Uff. VIII DGSAFV
Uff. III DGISAN
Uff. III ex DSVETOC
Oggetto: Influenza aviaria a bassa patogenicità. 2° focolaio LPAI 2015. Elementi di informazione.
In data 6 febbraio u.s. il Centro di Referenza Nazionale presso l’IZS delle Venezie ha confermato
con la metodica PCR-RT una positività per un virus influenzale di tipo A sottotipo H5 a bassa
patogenicità, in campioni prelevati da germani da richiamo siti nel Comune di Mira, Provincia di
Venezia, Regione Veneto.
In conformità a quanto prescritto dalla normativa vigente, d.lgs n. 9/2010 di attuazione della
Direttiva 2005/94/CE, i Servizi veterinari competenti per territorio stanno provvedendo ai controlli dei
restanti germani da richiamo, pari a circa 40 soggetti, e successivamente all’abbattimento dei capi. E’
stata istituita una zona di restrizione di 1 km di raggio dall’insediamento nella quale non si rileva la
presenza di nessun allevamento di pollame né di tipo commerciale né amatoriale.
L’animale positivo era stato sottoposto a prelievo in conformità a quanto disposto dal
provvedimento DGSAF prot. n. 323 dell’8 gennaio 2015, con il quale sono state impartite indicazioni agli
allevatori di uccelli da richiamo, il cui utilizzo era stato sospeso in forza del focolaio HPAI H5N8 del
Comune di Porto Viro dello scorso mese di dicembre 2014.
Cordiali saluti.
IL DIRETTORE GENERALE
f.to dott. Silvio Borrello *
* Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.3, comma 2, del D.lgs.39/1993
Responsabile/Referente del procedimento: dott. Fabrizio Bertani
 
Siamo alle solite............si parla SEMPRE per sentito dire....niente di certo......è mai possibile?????........
Si tratta di ordinanza....circolare.....legge.....o cosa??.....per l'Italia o solo per il Veneto ( come ho inteso io?? )




BOOOOOH !!!!!!

Ciao,Paolo
 
noi in provincia di ferrara abbiamo sempre compilato il verbale di uso dei richiami vivi , da 5 anni ,poi tutti gli anni devi comunicare alla provincia il numero delle anatre che usi , da quello che sò lo facciamo solo noi in emilia romagna allora nessuna nuova tutto nel dimenticatoio , solita italia doveva essere una cosa gravissima bisogna chiudere subito l'uso dei vivi pericolo di epidemia, ma che vadano a zappare togliergli lo stipendio vedi che si danno da fare


Non è vero che lo fate solo voi.....lo facciamo anche in Veneto.

Per il resto non mi esprimo.....però una zappa con il manico corto starebbe proprio bene in mano a certi legislatori.

Ciao,Paolo.
 
Prevedo che le cose anche questa volta vadano per le lunghe.....

Ministero della Salute
D IREZIONE G ENERALE DELLA S ANITÀ A NIMALE E DE I F ARMAC I
V ETERINARI
ex Ufficio III DGSA –Gestione Operativa del Centro Nazionale di lotta
ed emergenza contro le malattie animali e Unità centrale di crisi
Assessorati alla Sanità – Servizi Veterinari
Regioni e Provincia Autonoma di Trento
Assessorato Agricoltura - Servizi Veterinari
Provincia di Bolzano
IIZZSS
E per conoscenza:
Commissione europea – DG SANCO
Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Ministero dell’Ambiente
IZS Venezie sede del CRN per l’influenza aviaria
ISPRA
Comando Carabinieri per la tutela della Salute
Associazioni di categoria avicole e venatorie
FNOVI
AMNVI
Uff. II.- VIII DGSAF
Oggetto: Influenza aviaria ad alta patogenicità H5N8 – OM 8 aprile 2014 – deroga divieto di
utilizzo dei richiami vivi. Nota DGSAF prot. n. 27317 del 23 dicembre 2014. Ulteriori indicazioni.
In riferimento alla nota citata in oggetto, con la quale è stata sospesa la deroga al divieto di
utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi a seguito della
positività al virus influenzale sottotipo H5N8 ad alta patogenicità confermata in un allevamento di
tacchini da carne della provincia di Rovigo, si ritiene necessario definire alcune misure minime per
la corretta gestione di questi volatili, come di seguito specificato.
In particolare, i proprietari di tali volatili devono assicurare:
- al momento del rientro presso l’allevamento/domicilio, la comunicazione ai Servizi veterinari
delle ASL competenti dell’avvenuto trasferimento dei volatili con indicazione delle zone di caccia
dove gli uccelli sono stati utilizzati nel corso della stagione venatoria (se previsto, fornire il
documento di rendicontazione);
- la comunicazione di qualsiasi variazione in merito allo stato sanitario degli uccelli da richiamo;- nel caso si rinvengano soggetti morti, il conferimento tempestivo dei volatili ai Servizi veterinari
dell’ASL competente per territorio, i quali provvederanno all’invio all’IZS di riferimento per
l’autopsia e la ricerca di virus influenzali;
- al momento del rientro, una rigida separazione tra gli uccelli da richiamo, il pollame domestico e
gli altri volatili detenuti in cattività;
- un’accurata pulizia e disinfezione dei mezzi di trasporto e delle attrezzature utilizzati per il
trasporto degli uccelli da richiamo;
- il trasferimento diretto dei volatili da richiamo, per impedire ulteriori contatti a rischio;
- un’accurata pulizia dei recinti eventualmente utilizzati per detenere i volatili presso gli
appostamenti di caccia.
Nel luogo di detenzione dei richiami, se la persona addetta al loro governo è la stessa che si
occupa anche di altri volatili allevati, devono essere garantite adeguate norme di igiene di carattere
personale (lavaggio mani, cambio stivali, ecc.) e generale (attrezzi per il governo e la pulizia
distinti).
I Servizi veterinari, a seguito di valutazione del rischio che dovrà tenere in considerazione in
particolare la localizzazione delle zone di caccia dove sono stati utilizzati i richiami vivi (aziende
faunistico venatorie lagunari), definiranno un programma di sorveglianza a campione. Nell’ambito
di tale attività, dovrà essere valutato qualsiasi sintomo clinico riferibile all’influenza aviaria e i
soggetti rientrati dalle zone di caccia ritenute a rischio dovranno essere sottoposti a campionamento
tramite tamponi cloacali secondo il seguente schema di consistenza:
- fino ai 10 capi: un controllo mediante prelievo di tutti i capi;
- sopra i 10 capi: un controllo mediante prelievo a campione, sugli animali detenuti, comunque non
inferiore ai 10 capi.
Si ringrazia della collaborazione e si raccomandano codesti Enti di dare adeguata e
tempestiva divulgazione della presente nota al territorio.
Cordialmente.
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Silvio Borrello*
* Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art.3, comma 2, del D.lgs.39/1993
Referente: Dott. Vincenzo Ugo Santucci
 
E' per tutti quindi poco da stare allegri di sicuro c'e' che e' per gli acquatici quindi altri richiami per ora possono stare tranquilli ( mah)....attenderemo nuove notizie...sai le **** dei verdi staranno balzando sulle sedie, spero solo che sbaglino il salto e le spalliere gli si infilino nel culo
 
Meno male
stavo gia sfoltendo il numero delle anatre x non mantenerle ancora un paio di anni x nulla
Anzi gia k ci sono approfitto x chiedere a chi abita qui in lombardia se vi avvanza una coppia di mestoloni
 
Lo so k sono chiacchere da bar ma da quello k accade si potrebbe pensare sia vera anche questa storia
L'anno scorso al mercato del pollame a Bergamo chiaccherando con un ambulante mi ha raccontato k negli allevamenti italiani, il virus dell'aviaria viene immesso di proposito quando l'allevamento è in crisi oppure ha qualche problema, cosi poi dovendo abbattere tutti i capi allevati, vengono rimborsati dalle regioni
ora k sono anche sbucati 40 indagati x truffa aviaria, anche questa storiella potrebbe essere vera
siamo propio messi male
 
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