La Pavoncella ha nidificato nella Provincia di Macerata

il laghetto diventerà oasi
già successo varie volte qui .... i cacciatori o i pescatori rivalutano una zona che gli viene tolta dopo poco con la scusa che ha un gran valore naturalistico ... prima era un cesso.
comunque complimenti per il lavoro fatto
 
Non credo che succederà.
La lipu ha provato a trasformare in oasi uno dei 4 laghetti della foce, ma dopo un anno era secco, pieno di canne e inutilizzabile e lo ha abbandonato.
Quando invece di chiacchere ci vogliono soldi e fatica diventa dura per loro.
Ad ogni modo ho seguito fin dall'inizio la faccenda e vi invio foto.
CRL_9720.jpgCRL_0017.jpg
 

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Utente Premium
Messaggi
21,272
Punteggio reazioni
8,032
Punti
650
Giovedì 03 Luglio 2014

Pavoncella....jpg

Dopo qualche tentativo senza successo degli anni passati finalmente una coppia di pavoncelle ha nidificato in provincia di Macerata in Località Scossicci nel Comune di Portorecanati.
Un evento dal grande valore naturalistico in quanto non ci sono altre segnalazioni in merito; la nidificazione è avvenuta in un lago artificiale predisposto per la caccia agli acquatici, una piccola zona umida di eccezionale valore naturalistico, visto che in Provincia di Macerata non abbiamo ambienti palustri naturali e le uniche zone umide idonee alla sosta ed a un’eventuale nidificazione di uccelli legati a questi habitat sono quelle ripristinate dai cacciatori con grandi investimenti sia economici che di manutenzione.
In questa occasione la nidificazione della pavoncella è riuscita grazie anche alla sensibilità del Comandante della Polizia Provinciale Maggiore Alberto Storani che ha autorizzato, come espressamente previsto dalla normativa vigente, un controllo delle specie “cornacchia grigia” e “gazza” presenti in numero eccessivo in questa zona al confine con il Parco del Conero, che senza un effettivo controllo potevano predare i piccoli di pavoncella.
Ancora una volta il ripristino dell’ambiente e la gestione del territorio sono stati la chiave di volta per la effettiva tutela della fauna selvatica.
E’ finito il tempo delle parole o dei progetti faraonici che di fatto non vengono mai realizzati, ora bisogna passare ai fatti concreti e quello descritto ne è un esempio.
Le tante piccole zone umide ripristinate in questi anni dai cacciatori hanno permesso il ritorno lungo le aste fluviali di tantissime specie acquatiche e potrebbero ancor di più essere valorizzate, permettendo nel periodo primaverile le visite guidate delle scolaresche che potrebbero osservare a pochi chilometri da casa specie di grande interesse naturalistico come Cavalieri d’Italia, Avocette, Pittime reali, Piro Piro, Chiurli e Mignattai.


fonte:federcaccia.org
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto