giovannit. ha scritto:
Mercoledi' scorso, 8 ottobre, ho preso un giorno di permesso e sono andato a fare l'apertura alle anatre. Purtroppo il mio capanno era inservibile: il lago è sceso di tanto, ed è già gelato--circa due cm di ghiaccio. Riscaldamento goballe! Dopo un delle estati più fredde mai viste, quest'autunno ha già rotto tutti i records in Alaska. Fairbanks è già sottozero da parecchio, neve a Anchorage, e a Kodiak -4 la scorsa notte e -2 quella precedente. Inverno in anticipo di un mese! Kodiak poi di solito è mite e piovosa a ottobre!
Tornando alla caccia, dopo una camminata massacrante arrivo al capanno (la palude gelata è tremenda. A ogni passo rompi il ghiaccio, la tundra gelata ti sostiene per un secondo e poi si sfonda, insomma e' un miracolo se non cadi ogni tre passi.) Poi col saccone degli stampi, cartucce, acqua, cibo, ecc. sei pure sbilanciato. Vabbè, al buio rompo un ramoscello del capanno e comincio a buttarlo sul ghiaccio. Scout riporta, e dopo una quindicina di riporti c'era uno specchio d'acqua libero. Mentre metto gli stampi in quello specchio, dieci minuti prima dell'ora legale per sparare, passano due fischioni. Ciao!
Mi siedo nel capanno. Niente. Diverse schioppettate al fiume, un paio all'altra estremità del lago, ma niente passa da me. Poi però vedo un branchetto di uccelli buttarsi in un'area non ghiacciata alla foce di un ruscello, a 200 m dal mio capanno. Fortuna che c'è maniera di passare ai margini della foresta e nell'erba alta e di arrivare a quella foce senza farmi scoprire. Arrivo quatto quatto, e sbircio al di sopra dell'erba. Partono gli uccelli ai margini della portata del fucile. Sferro due fucilate veloci. Due fischioni rimangono fulminati, un altro, ferito, si allontana a nuoto.
Mando Scout appresso al ferito, e la povera Scout a momenti impazzisce. Ogni volta che sta per abboccarlo, l'uccello si immerge. Vedo un altro uccello che passa con la coda dell'occhio, e stocco la fucilata. Purtroppo è uno smergo (ma a malincuore li mangio lo stesso se li uccido--non c'è scusa per non mangiare ciò che si uccide). Scout è ancora alle prese col ferito. Mi avvicino alla scena della corrida cane/anatra, e appena ho un'occasione di farlo senza pericolo per Scout finisco il fischione quando riviene su a respirare. Molto interessante il fatto che andava avanti e indietro al limite del ghiaccio, ma non ci si è mai infilato sotto. Un'anatra tuffatrice l'avrebbe fatto e sarebbe annegata pur di scappare al cane. Recuperiamo anche lo smergo, e torniamo al capanno. Passa un'ora. Lo specchio aperto da Scout si ricongela. Che palle! Sento parecchie schioppettate, e un altro gruppo di uccelli si butta nello stesso posto di prima. Altra gattonata fra l'erba e arrivo a tiro. Stessa scena di prima, e butto giù un'alzavola e un altro fischione. Il fischione cade ancora vivo e si allontana piano a nuoto, ma quando Scout lo raggiunge è quasi morto e non cerca di fuggire. Scout me lo porta, poi mi porta l'alzavola, e mentre sto ammirandoli partono altre schioppettate dall'altra estremità del lago. Una punta di uccelli mi passa a tiro lunghetto. Sono tre fischioni e nel mezzo c'è un magnifico capoverde. Indovinate a quale tiro???? Scarseggio di prima, faccio più danno di seconda, e il capoverde cade lontano, sul ghiaccio, senza romperlo. Per poterlo recuperare, Scout deve farsi almeno quaranta metri sfondando il ghiaccio. Ho un patema d'animo che non vi dico mentre Scout nuota come un delfino, sorgendo dall'acqua, ricadendo sul ghiaccio e rompendolo, e poi ripetendo la stessa azione. Un paio di volte è un po' spaventata anche lei e si gira a guardarmi: "Che devo fare?" pare che dica. Ormai è a quindici metri dal capoverde. Se non le è successo nulla finora, non credo che il ghiaccio possa essere troppo spesso più avanti. Così la incalzo, e lei continua la missione. Abbocca l'uccello e ritorna. Il viaggio di ritorno è più facile perché l'acqua è aperta davanti a lei. Grandi abbracci e coccole quando me lo riporta. Scout è stanca e trema dal freddo. Io pure sono stanco e non mi sento troppo bene. Sono andato a caccia lo stesso con una discreta laringite e bronchite. Ora di tornare a casa...
Un carniere discreto, ed una bellissima giornata. E Scout si è fatta onore.
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Giovanni