Sicuramente è una buona iniziativa, ma non capisco due cose: perché si parla di un piccolo contributo economico quando la legge parla chiaro in merito?
9. Le regioni stabiliscono con legge le forme di partecipazione, anche economica, dei cacciatori alla
gestione, per finalità faunistico-venatorie, dei territori compresi negli ambiti territoriali di caccia e nei
comprensori alpini ed, inoltre, sentiti i relativi organi, definiscono il numero dei cacciatori non
residenti ammissibili e ne regolamentano l'accesso.
11. Negli ambiti territoriali di caccia l'organismo di gestione promuove e organizza le attività di ricognizione
delle risorse ambientali e della consistenza faunistica, programma agli interventi per il miglioramento degli
habitat, provvede all'attribuzione di incentivi economici ai conduttori dei fondi rustici per:
a) la ricostituzione di una presenza faunistica ottimale per il territorio; le coltivazioni per l'alimentazione
naturale dei mammiferi e degli uccelli soprattutto nei terreni dismessi da interventi agricoli ai sensi del
regolamento (CEE) n. 1094/88 del Consiglio del 25 aprile 1988; il ripristino di zone umide e di fossati; la
differenziazione delle colture; la coltivazione di siepi, cespugli, alberi adatti alla nidificazione;
b) la tutela dei nidi e dei nuovi nati di fauna selvatica nonché dei riproduttori;
Legge 157/1992 aggiornata alla L. 4 giugno 2010, n. 96 - Legge comunitaria 2009 Pag 10 /25
c) la collaborazione operativa ai fini del tabellamento, della difesa preventiva delle coltivazioni passibili di
danneggiamento, della pasturazione invernale degli animali in difficoltà, della manutenzione degli
apprestamenti diambientamento della fauna selvatica.
Art.16
Compiti dei Comitati direttivi degli ambiti territoriali di caccia
1. I Comitati direttivi degli ambiti territoriali di caccia (A.T.C.) esercitano compiti di gestione faunistica e di
organizzazione dell'esercizio venatorio all'interno dell’A.T.C.
2. In particolare promuovono ed organizzano le attività di ricognizione delle risorse ambientali e della
consistenza faunistica e programmano gli interventi per il miglioramento degli habitat, sulla base del piano
faunistico regionale e delle indicazioni fornite dall'Assessorato della difesa dell'ambiente.
3. Per lo svolgimento dei compiti di cui al comma 2, i Comitati direttivi si avvalgono della collaborazione di
tecnici di provata esperienza nella materia.
Secondo punto: poiché si parla di contribuiti di titolari di appostamenti fissi nelle aree fluviali, questi luoghi idonei alla sosta si trovano all'interno dei territori dei titolari degli appostamenti fissi o sono territori nuovi senza appostamenti fissi?