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ciao a tutti,
condivido con molto rammarico lo stato d'animo dei coleghi Veneti,premetto che sono già molti decenni che non vivo più in Italia e quindi non conosco purtroppo tutte le realtà inerenti la nostra grande passione. Visto tutto quello che sento e che leggo non Vi invidio, qui in Francia, almeno per la caccia va un po' meglio e tra i cacciatori c'é molta solidarietà e sopratutto molta determinazione nel difendere questa passione ancestrale ricca di tradizioni .Qui noi cacciatori ogni anno paghiamo i danni arrecati dalla selvaggina (cinghiali in generale) ai contadini. In Italia , (sottoscritto compreso) ogni anno foraggiamo le aa.vv che da quanto mi risulta non brillano affatto nel rappresentarci e difenderci, a questa situazione di stallo reagiamo solamente lamentandoci e non facciamo nulla per (migliorarla o peggiorarla) .Abbiamo mai pensato (con i soldi versati a costoro) quanti ettari di terreno avremo potuto comprare e gestire razionalmente per perennizzare la nostra passionaccia ? abbiamo mai pensato che non é mai troppo tardi e che potremo cominciare anche adesso ? ( volere = potere) Vogliamo capirla che stiamo morendo ? Vogliamo capirala che dobbiamo cambiare ?
Vogliamo capirla che dobbiamo prenderci in mano il nostro avvenire e la nostra gestione ? Non lo abbiamo ancora capito che se non lo facciamo noi, nessuno ci aiuta ? Quanti siamo in Italia 700.000 ? Ma ce li facciamo due calcoli ?
Facciamo qualcosa , i numeri li abbiamo, la politica non rende, le aa.vv neanche , mettiamoci la voglia e la faccia e smettiamola di commiserarci.
cordialmente
France49
in Italia purtroppo le cose funzionano cosi:Quando si insediò il nuovo presidente della federcaccia Dall Oglio in 90 gioni percepì 62.000 € sessantaduemila euro di paga.ecco in Italia funziona così.saluti e stima a voi cacciatori Francesi.