Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

avanti popolo......................hanno recepito quello che ha detto il pecoraro.

Da noi in Veneto vige ancora la speranza di modifica, così la Regione ha seguito la normativa precedente.


Che fortuna abitare in Veneto.
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

Si, però vi siete portati avanti chiudendo la moretta in tutta la Regione.... [up.gif]

Ad ogni modo, la speranza va mantenuta viva, ma se entro l'apertura la bionda non cambia il Decreto, allora anche in Veneto.............. [42]
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

lando ha scritto:
Si, però vi siete portati avanti chiudendo la moretta in tutta la Regione.... [up.gif]

Ad ogni modo, la speranza va mantenuta viva, ma se entro l'apertura la bionda non cambia il Decreto, allora anche in Veneto.............. [42]
e mettici un toppino no moretta no party [marameo.gif]
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

lando ha scritto:
Si, però vi siete portati avanti chiudendo la moretta in tutta la Regione.... [up.gif]

Ad ogni modo, la speranza va mantenuta viva, ma se entro l'apertura la bionda non cambia il Decreto, allora anche in Veneto.............. [42]
Come al solito è un gran casino, ci faranno cominciare in un modo, per poi cambiare a stagione inoltrata, vedi pallini nichelati dello scorso anno che a novembre non erano più buoni..................
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

La moretta ti posso dire che è stata na gaffe, a mio parere, comunque sarà reintrodotta, da quel che si dice, ma fidati da noi sono rare, pensa che l'anno scorso solo due capi giornalieri.

dail mio censimento fatto dai miei soci solo un abbattimento
 

IL TACCI

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Salve a tutti,

vi informo che la regione Toscana, con la delibera n.545 del 16/6, ha ufficializzato il recepimento del decreto ZPS nelle proprie normative regionali.

Vi posto gli allegati, il primo riguarda TUTTE le ZPS toscane, evidenziando le parti che ci riguardano + direttamente :

Allegato A

Misure di conservazione valide per tutte le ZPS
1. Per tutte le ZPS, in base a quanto previsto dall’ art. 5 comma 1 del Decreto del 17 Ottobre 2007 del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare recante “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)” vigono i seguenti divieti:

a) esercizio dell'attività venatoria nel mese di Gennaio, con l'eccezione della caccia da
appostamento fisso e temporaneo e in forma vagante per due giornate, prefissate dal
calendario venatorio, alla settimana, nonché con l'eccezione della caccia agli ungulati;
(stabilito giovedì e domenica)


b) effettuazione della preapertura dell'attività venatoria, con l'eccezione della caccia di selezione agli ungulati;
c) esercizio dell'attività venatoria in deroga ai sensi dell'art. 9, paragrafo 1, lettera c), della
Direttiva n. 79/409/CEE;
d) utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all'interno delle zone umide, quali laghi,
stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d'acqua dolce, salata, salmastra, nonché nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne a partire dalla stagione venatoria 2008/2009;
e) attuazione della pratica dello sparo al nido nello svolgimento dell'attività di controllo
demografico delle popolazioni di corvidi. Il controllo demografico delle popolazioni di corvidi
è comunque vietato nelle aree di presenza del Lanario (Falco biarmicus);
f) effettuazione di ripopolamenti faunistici a scopo venatorio, ad eccezione di quelli con soggetti appartenenti a sole specie e popolazioni autoctone provenienti da allevamenti nazionali, o da zone di ripopolamento e cattura, o dai centri pubblici e privati di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale insistenti sul medesimo territorio;
g) abbattimento di esemplari appartenenti alle specie, Combattente (Philomacus pugnax),
Moretta (Aythya fuligula);
h) svolgimento dell'attività di addestramento di cani da caccia prima del 1° Settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria. Sono fatte salve le zone di cui all'art. 10, comma 8, lettera e), della Legge n. 157/1992 sottoposte a procedura di valutazione di incidenza positiva ai sensi dell'art. 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni, entro la data di emanazione dell'atto di cui all'art. 3, comma 1;
i) costituzione di nuove zone per l'allenamento e l'addestramento dei cani e per le gare cinofile, nonché ampliamento di quelle esistenti;
j) distruzione o danneggiamento intenzionale di nidi e ricoveri di uccelli;

k) realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonché ampliamento di quelli esistenti in termine di superficie, fatte salve le discariche per inerti;
l) realizzazione di nuovi impianti eolici, fatti salvi gli impianti per i quali, alla data di
emanazione del presente atto, sia stato avviato il procedimento di autorizzazione mediante
deposito del progetto. Gli enti competenti dovranno valutare l'incidenza del progetto, tenuto conto del ciclo biologico delle specie per le quali il sito e' stato designato, sentito l'INFS. Sono inoltre fatti salvi gli interventi di sostituzione e ammodernamento, anche tecnologico, che non comportino un aumento dell'impatto sul sito in relazione agli obiettivi di conservazione della ZPS, nonché gli impianti per autoproduzione con potenza complessiva non superiore a 20 kw;
m) realizzazione di nuovi impianti di risalita a fune e nuove piste da sci, ad eccezione di quelli previsti negli strumenti di pianificazione generali e di settore vigenti alla data di emanazione del presente atto, a condizione che sia conseguita la positiva valutazione d'incidenza dei singoli progetti ovvero degli strumenti di pianificazione generali e di settore di riferimento dell'intervento, nonché di quelli previsti negli strumenti adottati preliminarmente e comprensivi di valutazione d'incidenza; sono fatti salvi gli impianti per i quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione, mediante deposito del progetto esecutivo comprensivo di valutazione d'incidenza, nonché interventi di sostituzione e
ammodernamento anche tecnologico e modesti ampliamenti del demanio sciabile che non
comportino un aumento dell'impatto sul sito in relazione agli obiettivi di conservazione della
ZPS;
n) apertura di nuove cave e ampliamento di quelle esistenti, ad eccezione di quelle previste
negli strumenti di pianificazione generali e di settore vigenti alla data di emanazione del
presente atto ivi compresi gli ambiti individuati nella Carta delle Risorse del Piano regionale
delle Attività estrattive, a condizione che risulti accertata e verificata l’idoneità al loro
successivo inserimento nelle Carte dei Giacimenti e delle Cave e Bacini estrattivi,
prevedendo altresì che il recupero finale delle aree interessate dall'attività estrattiva sia
realizzato a fini naturalistici e a condizione che sia conseguita la positiva valutazione di
incidenza dei singoli progetti ovvero degli strumenti di pianificazione generali e di settore di
riferimento dell'intervento. Sono fatti salvi i progetti di cava già sottoposti a procedura di
valutazione d'incidenza, in conformità agli strumenti di pianificazione vigenti e sempreché
l'attività estrattiva sia stata orientata a fini naturalistici e sia compatibile con gli obiettivi di
conservazione delle specie prioritarie;
o) svolgimento di attività di circolazione motorizzata al di fuori delle strade, fatta eccezione per i mezzi agricoli e forestali, per i mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell'accesso al fondo e all'azienda da parte degli aventi diritto, in qualità di proprietari, lavoratori e gestori;
p) eliminazione degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con
alta valenza ecologica quali stagni, laghetti, acquitrini, prati umidi, maceri, torbiere, sfagneti, pozze di abbeverata, fossi, muretti a secco, siepi, filari alberati, canneti, risorgive e fontanili, vasche in pietra, lavatoi,abbeveratoi, pietraie;
q) eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita, sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei
terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una gestione economicamente sostenibile;
r) esecuzione di livellamenti non autorizzati dall'ente gestore, sono fatti salvi i livellamenti
ordinari per la preparazione del letto di semina, per la sistemazione dei terreni a risaia e per le altre operazioni ordinarie collegate alla gestione dei seminativi e delle altre colture agrarie e forestali;
s) conversione della superficie a pascolo permanente ai sensi dell'art. 2, punto 2 del Regolamento (CE) n. 796/2004 ad altri usi;
t) bruciatura delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati, sulle superfici specificate ai punti seguenti:
1) superfici a seminativo ai sensi dell'art. 2, punto 1 del Regolamento (CE) n. 796/2004,
comprese quelle investite a colture consentite dai paragrafi a) e b) dell'art. 55 del
Regolamento (CE) n. 1782/2003 ed escluse le superfici di cui al successivo punto 2);
2) superfici a seminativo soggette all'obbligo del ritiro dalla produzione (set - aside) e non
coltivate durante tutto l'anno e altre superfici ritirate dalla produzione ammissibili all'aiuto
diretto, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell'art. 5 del
Regolamento (CE) n. 1782/03.
Sono fatti salvi, in ogni caso, gli interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall'autorità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione;
u) esercizio della pesca con reti da traino, draghe, ciancioli, sciabiche da natante, sciabiche da spiaggia e reti analoghe sulle praterie sottomarine, in particolare sulle praterie di posidonie (Posidonia oceanica) o di altre fanerogame marine, di cui all'art. 4 del Regolamento (CE) n. 1967/06;
v) esercizio della pesca con reti da traino, draghe, sciabiche da spiaggia e reti analoghe su habitat coralligeni e letti di maerl, di cui all'art. 4 del Regolamento (CE) n. 1967/06.

2. Per tutte le ZPS, in base a quanto previsto dall’ art. 5 comma 2 del Decreto del Ministro
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare vigono i seguenti obblighi:
a) messa in sicurezza, rispetto al rischio di elettrocuzione e impatto degli uccelli, di elettrodotti e linee aeree ad alta e media tensione di nuova realizzazione o in manutenzione straordinaria o in ristrutturazione;
b) sulle superfici a seminativo soggette all'obbligo del ritiro dalla produzione (set-aside) e non coltivate durante tutto l'anno e altre superfici ritirate dalla produzione ammissibili all'aiuto diretto, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell'art. 5 del Regolamento (CE) n. 1782/2003, garantire la presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l'anno e di attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, trinciatura della vegetazione erbacea, o pascolamento sui terreni ritirati dalla produzione sui quali non vengono fatti valere titoli di ritiro, ai sensi del Regolamento (CE) 1782/03. Dette operazioni devono essere effettuate almeno una volta all'anno, fatto salvo il periodo di divieto annuale di intervento compreso fra il 1° Marzo e il 31 Luglio di ogni anno, ove non diversamente disposto nel piano di gestione. Il periodo di divieto annuale di sfalcio o trinciatura non può comunque essere inferiore a 150 giorni consecutivi compresi fra il 15 Febbraio e il 30 Settembre di ogni anno.
E' fatto comunque obbligo di sfalci e/o lavorazioni del terreno per la realizzazione di fasce
antincendio, conformemente a quanto previsto dalle normative in vigore.
In deroga all'obbligo della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l'anno sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei seguenti casi:
1) pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide;
2) terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi;
3) colture a perdere per la fauna, ai sensi dell'articolo 1, lettera c), del decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 7 Marzo 2002;
4) nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all'esecuzione di interventi di miglioramento
fondiario;
5) sui terreni a seminativo ritirati dalla produzione per un solo anno o, limitatamente all'annata agraria precedente all'entrata in produzione, nel caso di terreni a seminativo ritirati per due o più anni, lavorazioni del terreno allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell'annata agraria precedente all'entrata in produzione. Sono fatte salve diverse prescrizioni della competente autorità di gestione;
c) regolamentazione degli interventi di diserbo meccanico nella rete idraulica naturale o
artificiale, quali canali di irrigazione e canali collettori, in modo che essi vengano effettuati al di fuori del periodo riproduttivo degli uccelli, ad eccezione degli habitat di cui all'art. 6 comma 11;
d) monitoraggio delle popolazioni delle specie ornitiche protette dalla Direttiva 79/409/CEE e in particolare quelle dell'Allegato I della medesima direttiva o comunque a priorità di
conservazione.

3. Per tutte le ZPS, in base a quanto previsto dall’ art. 5 comma 3 del Decreto del Ministro
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare le attività da promuovere e incentivare
sono:

a) la repressione del bracconaggio;
b) la rimozione dei cavi sospesi di impianti di risalita, impianti a fune ed elettrodotti dismessi;
c) l'informazione e la sensibilizzazione della popolazione locale e dei maggiori fruitori del
territorio sulla rete Natura 2000;
d) l'agricoltura biologica e integrata con riferimento ai Programmi di Sviluppo Rurale;
e) le forme di allevamento e agricoltura estensive tradizionali;
f) il ripristino di habitat naturali quali ad esempio zone umide, temporanee e permanenti, e prati tramite la messa a riposo dei seminativi;
g) il mantenimento delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi dei terreni seminati, nel periodo invernale almeno fino alla fine di Febbraio.

Oltre a queste disposizioni generali, per singola tipologia di ZPS entrano in ballo ulteriori limitazioni, vi posto quelle per le zone umide che sono le più limitative :

ZPS CARATTERIZZATE DA PRESENZA DI ZONE UMIDE

IT5110022 Lago di Porta
IT5120021 Lago e Padule di Massacciuccoli
IT5130007 Padule di Fucecchio
IT5140010 Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone
IT5140011 Stagni della Piana Fiorentina
IT5160001 Padule di Suese e Biscottino
IT5160010 Padule Orti-Bottagone
IT5160018 Padule di Bolgheri
IT5170002 Selva Pisana
IT5180012 Valle dell'Inferno e Bandella
IT5190008 Lago di Montepulciano
IT5190009 Lago di Chiusi
IT51A0013 Padule della Trappola, Bocca d'Ombrone
IT51A0026 Laguna di Orbetello
IT51A0030 Lago Acquato - Lago San Floriano
IT51A0033 Lago di Burano
IT51A0011 Padule di Diaccia Botrona
IT51A0036 Pianure del Parco della Maremma

Obblighi e divieti:

1. divieto di bonifica idraulica delle zone umide naturali;
2. divieto di abbattimento, in data antecedente al 1° Ottobre, di esemplari appartenenti alle specie Codone (Anas acuta), Marzaiola (Anas querquedula), Mestolone (Anas clypeata), Alzavola (Anas crecca), Canapiglia (Anas strepera), Fischione (Anas penelope), Moriglione (Aythya ferina), Folaga (Fulica atra), Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), Porciglione (Rallus aquaticus), Beccaccino (Gallinago gallinago), Beccaccia (Scolopax rusticola), Frullino (Lymnocryptes minimus), Pavoncella (Vanellus vanellus);
3. obbligo di monitoraggio del livello idrico delle zone umide, in particolar modo durante la stagione riproduttiva delle specie ornitiche presenti, al fine di evitare eccessivi sbalzi del medesimo.

Regolamentazione di:

1. taglio dei pioppeti occupati da garzaie, evitando gli interventi nei periodi di nidificazione;
2. costruzione di nuove serre fisse;
3. caccia in presenza, anche parziale, di ghiaccio;
4. trattamento delle acque reflue dei bacini di ittiocoltura intensiva o semintensiva;
5. attività che comportino improvvise e consistenti variazioni del livello dell'acqua o la riduzione della superficie di isole ovvero zone affioranti.
6. realizzazione di sbarramenti idrici e interventi di artificializzazione degli alvei e delle sponde tra cui rettificazioni, tombamenti, canalizzazioni, arginature, riduzione della superficie di isole ovvero zone affioranti;
7. epoche e metodologie degli interventi di controllo ovvero gestione della vegetazione spontanea arborea, arbustiva e erbacea all'interno delle zone sia umide e ripariali che delle garzaie, in modo che sia evitato taglio, sfalcio, trinciatura, incendio, diserbo chimico, lavorazioni superficiali del terreno, durante il periodo riproduttivo dell'avifauna, fatti salvi interventi straordinari di gestione previa autorizzazione dell'ente gestore, al fine di non arrecare disturbo o danno alla riproduzione della fauna selvatica;
8. interventi di gestione idraulica dei canali (taglio della vegetazione, risagomatura, dragaggio);
9. realizzazione di impianti di pioppicoltura;
10. utilizzo dei diserbanti e del pirodiserbo per il controllo della vegetazione della rete idraulica artificiale (canali di irrigazione, fossati e canali collettori);
11. pesca con nasse e trappole.

Attività da favorire:

1. riduzione dei nitrati immessi nelle acque superficiali nell'ambito di attività agricole;
2. messa a riposo a lungo termine dei seminativi, nonché la conversione dei terreni da pioppeto in boschi di latifoglie autoctone o in praterie sfalciabili o per creare zone umide o per ampliare biotopi relitti e gestiti per scopi ambientali nelle aree contigue a lagune costiere, valli, torbiere e laghi;
3. mantenimento e coltivazione ecocompatibile delle risaie nelle aree adiacenti le zone umide;
4. incentivazione dei metodi di agricoltura biologica;
5. creazione e mantenimento di fasce tampone a vegetazione erbacea (spontanea o seminata) o arboreo
- arbustiva di una certa ampiezza tra le zone coltivate e le zone umide;
6. creazione di zone a diversa profondità d'acqua con argini e rive a ridotta pendenza;
7. mantenimento ovvero ripristino del profilo irregolare (con insenature e anfratti) dei contorni della zona umida;
8. mantenimento ovvero ripristino della vegetazione sommersa, natante ed emersa e dei terreni circostanti l'area umida;
9. mantenimento dei cicli di circolazione delle acque salate nelle saline abbandonate al fine di conservare gli habitat con acque e fanghi ipersalati idonei per Limicoli, Sternidi e Fenicottero;
10. interventi di taglio delle vegetazione, nei corsi d'acqua con alveo di larghezza superiore ai 5 metri, effettuati solo su una delle due sponde in modo alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali;
11. creazione di isole e zone affioranti idonee alla nidificazione in aree dove questi elementi
scarseggiano a causa di processi di erosione, subsidenza, mantenimento di alti livelli dell'acqua in primavera;
12. mantenimento di spiagge naturali e di aree non soggette a pulitura meccanizzata tra gli stabilimenti balneari;
13. conservazione ovvero ripristino di elementi naturali tra gli stabilimenti balneari esistenti;
14. trasformazione ad agricoltura biologica nelle aree agricole esistenti contigue alle zone umide;
15. realizzazione di sistemi per la fitodepurazione;
16. gestione periodica degli ambiti di canneto, da realizzarsi esclusivamente al di fuori del periodo di riproduzione dell'avifauna, con sfalci finalizzati alla diversificazione strutturale, al ringiovanimento, al mantenimento di specchi d'acqua liberi, favorendo i tagli a rotazione per parcelle ed evitando il taglio raso;
17. ripristino di prati stabili, zone umide temporanee o permanenti, ampliamento di biotopi relitti gestiti per scopi esclusivamente ambientali, in particolare nelle aree contigue a lagune costiere, valli, torbiere, laghi tramite la messa a riposo dei seminativi;
18. conversione dei terreni adibiti a pioppeto in boschi di latifoglie autoctone;
19. colture a basso consumo idrico e individuazione di fonti di approvvigionamento idrico, tra cui reflui depurati per tamponare le situazioni di stress idrico estivo;
20. adozione, attraverso il meccanismo della certificazione ambientale, di pratiche ecocompatibili nella pioppicoltura, tra cui il mantenimento della vegetazione erbacea durante gli stadi avanzati di crescita del pioppeto, il mantenimento di strisce non fresate anche durante le lavorazioni nei primi anni di impianto, il mantenimento di piccoli nuclei di alberi morti, annosi o deperienti.

Non ho ancora ben capito come intenderanno portarci a conoscenza del tutto, se attraverso i calendari venatori provinciali oppure mediante appositi regolamenti...

Vedremo a breve...


Un saluto

Sandro
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

Cosa significa "regolamentazione della caccia in presenza ANCHE PARZIALE di ghiaccio".

D'inverno fa freddo!!!..... e la mattina presto e' abbastanza facile trovare le pozzanghere ghiacciate!!!

Bisogna smettere!!!!......si ma d'essere troppo buoni!.....bisogna imbracciare il fucile dalla parte delle canne e cominciare a menare col calcio!
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

marco83 ha scritto:
la selva pisana ma che selo vadano a prendere nel . queo brutti *#!!* tra parco e basi militari do ca...o vado già c'è il parco a 100 mt da dove caccio adesso accanto al parco la zps? che me lo baci.o vedremo quest anno se mi parte un manco è zona unida c'è un fossetto minuscolo !!! [protesta.gif] [protesta.gif] [protesta.gif] [censored.gif] [censored.gif]

Marco ma a casa tua ce l'hai l'umido?....stai attento!....
Ti fanno la ZPS in cantina!... [Trilly-77-24.gif]
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

Diteglielo, alla Regione e al Ministero, che gli STAGNI DELLA PIANA FIORENTINA non ci sono più (grazie anche alla ZPS).....ne son rimasti tre....negli altri....GRANO!

Anche sulle stoppie vigono quei divieti??

Poeri brodi!
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

la selva pisana ma che selo vadano a prendere nel . queo brutti **** tra parco e basi militari do ca...o vado già c'è il parco a 100 mt da dove caccio adesso accanto al parco la zps? che me lo baci.o vedremo quest anno se mi parte un manco è zona unida c'è un fossetto minuscolo !!! [protesta.gif] [protesta.gif] [protesta.gif] [censored.gif] [censored.gif]
 
Re: NEWS ZPS "TOSCANA"

Re del Vento ha scritto:
Cosa significa "regolamentazione della caccia in presenza ANCHE PARZIALE di ghiaccio".

D'inverno fa freddo!!!..... e la mattina presto e' abbastanza facile trovare le pozzanghere ghiacciate!!!

Bisogna smettere!!!!......si ma d'essere troppo buoni!.....bisogna imbracciare il fucile dalla parte delle canne e cominciare a menare col calcio!
io sonno anni che lo dico
 
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