Messaggi
2,170
Punteggio reazioni
155
Punti
163
Un caso insolito che ha riempito di gioia i protagonisti del Progetto Migratoria, nome dell'associazione di volontariato che mira a favorire il passaggio e la sosta dei migratori nel nostro paese e che all'attivo ha già otto osservatori ornitologici dove si raccolgono costantemente dati sulla migrazione e sul passo. Una femmina di marzaiola con i suoi 11 piccoli è stata avvistata a Piatto Lavato, in un piccolo laghetto privato tra i fiumi Bruna e Sovata circondato dalle colline maremmane, creato a scopo venatorio da Eugenio Russo, dell'associazione Progetto Migratoria, appunto.

La Marzaiola - spiega l'associazione - è una piccola anatra che nidifica in Europa ed Asia nella fascia temperata. Lo svernamento della popolazione dell’Europa occidentale avviene quasi esclusivamente nel Sahel, nel lago Chad attraverso la vallata del Niger. La Marzaiola sverna in Africa equatoriale e nidifica nel Paleartico centro settentrionale; questo comporta la massima concentrazione in Italia nei periodi migratori (marzo-aprile e agosto-settembre). Molto rare sono le nidificazioni nella nostra penisola quasi tutte localizzate nelle valli venete e mi sembra in una sola occasione anche nel padule di Fucecchio.

Una storia come molte in Italia che ben rappresenta il concetto di caccia sostenibile, attività capace come nessuna di riqualificazioni ambientali ottimali per la biodiversità, grazie alla completa dedizione di chi vi si applica spesso soltanto con le proprie forze. Piatto Lavato nel tempo, dopo diversi e continui interventi per assicurare l'ambiente ideale alle diverse specie acquatiche, è divenuto un laboratorio permanente di monitoraggio ambientale “che, fra l’altro – spiega l'associazione - già da tempo rende disponibili i dati raccolti”.
“Progetto Migratoria – spiegano dall'associazione - non è solo Piatto Lavato stiamo lavorando ad altri importanti progetti compreso l'allontanamento piccioni dall'ospedale, dal centro della città e dall'areoporto Militare di Grosseto condotto dal Gruppo Falconieri di Maremma”.

Inoltre, continuano i volontari “stiamo conducendo attività didattiche con le scuole presso il Museo Vivente della Macchia Mediterranea, dove sorgerà prossimamente un' Area Naturale di Particolare Interesse Locale (ANPIL)”.

I dati raccolti sono utilissimi soprattutto in campo scientifico. “Abbiamo collaborato con l'Università di Siena e attualmente con l'Università di Firenze – spiegano dall'associazione - dove abbiamo due nostri ragazzi (Guido Donnini e Davide Senserini) che si stanno laureando e stanno facendo il corso per diventare inanellatori ufficiali dell'Ispra”.
Giovani promettenti che si impegnano con serietà per la riqualificazione della caccia in senso tecnico scientifico. Ecco cosa fanno: “Da quattro anni - riferiscono quelli di Progetto Migratoria - Davide Senserini sta conducendo il Progetto Rondini di Maremma, i risultati dell'importante progetto verranno pubblicati sulla tesi di laurea del nostro Davide. Inoltre Davide sta conducendo in collaborazione con l'Università di Firenze e la Dr.ssa Giorgia Romeo della Provincia di Grosseto il monitoraggio del Gatto Selvatico all'interno dell'Oasi di Monte Leoni. Abbiamo in gestione la Z.P.M. (Zona di Protezione della Migratoria della Serra degli Impiccati) che si estente per circa 785 Ha dove sta lavorando egregiamente Guido Donnini con un ottimo progetto di gestione. Lo stesso Donnini ha organizzato presso l'Università di Firenze seminari col Gruppo Falconieri di Maremma dove si è parlato di riabilitazione dei rapaci provenienti dai centri di recupero e sull'avifauna acquatica, da circa quattro anni è in corso il progetto di monitoraggio delle beccacce svernanti all'interno delle Oasi e Riserve Naturali della Provincia di Grosseto”.
 
Re: cova marzaiola cova!

Un caso insolito che ha riempito di gioia i protagonisti del Progetto Migratoria, nome dell'associazione di volontariato che mira a favorire il passaggio e la sosta dei migratori nel nostro paese e che all'attivo ha già otto osservatori ornitologici dove si raccolgono costantemente dati sulla migrazione e sul passo. Una femmina di marzaiola con i suoi 11 piccoli è stata avvistata a Piatto Lavato, in un piccolo laghetto privato tra i fiumi Bruna e Sovata circondato dalle colline maremmane, creato a scopo venatorio da Eugenio Russo, dell'associazione Progetto Migratoria, appunto.

La Marzaiola - spiega l'associazione - è una piccola anatra che nidifica in Europa ed Asia nella fascia temperata. Lo svernamento della popolazione dell’Europa occidentale avviene quasi esclusivamente nel Sahel, nel lago Chad attraverso la vallata del Niger. La Marzaiola sverna in Africa equatoriale e nidifica nel Paleartico centro settentrionale; questo comporta la massima concentrazione in Italia nei periodi migratori (marzo-aprile e agosto-settembre). Molto rare sono le nidificazioni nella nostra penisola quasi tutte localizzate nelle valli venete e mi sembra in una sola occasione anche nel padule di Fucecchio.

Una storia come molte in Italia che ben rappresenta il concetto di caccia sostenibile, attività capace come nessuna di riqualificazioni ambientali ottimali per la biodiversità, grazie alla completa dedizione di chi vi si applica spesso soltanto con le proprie forze. Piatto Lavato nel tempo, dopo diversi e continui interventi per assicurare l'ambiente ideale alle diverse specie acquatiche, è divenuto un laboratorio permanente di monitoraggio ambientale “che, fra l’altro – spiega l'associazione - già da tempo rende disponibili i dati raccolti”.
“Progetto Migratoria – spiegano dall'associazione - non è solo Piatto Lavato stiamo lavorando ad altri importanti progetti compreso l'allontanamento piccioni dall'ospedale, dal centro della città e dall'areoporto Militare di Grosseto condotto dal Gruppo Falconieri di Maremma”.

Inoltre, continuano i volontari “stiamo conducendo attività didattiche con le scuole presso il Museo Vivente della Macchia Mediterranea, dove sorgerà prossimamente un' Area Naturale di Particolare Interesse Locale (ANPIL)”.

I dati raccolti sono utilissimi soprattutto in campo scientifico. “Abbiamo collaborato con l'Università di Siena e attualmente con l'Università di Firenze – spiegano dall'associazione - dove abbiamo due nostri ragazzi (Guido Donnini e Davide Senserini) che si stanno laureando e stanno facendo il corso per diventare inanellatori ufficiali dell'Ispra”.
Giovani promettenti che si impegnano con serietà per la riqualificazione della caccia in senso tecnico scientifico. Ecco cosa fanno: “Da quattro anni - riferiscono quelli di Progetto Migratoria - Davide Senserini sta conducendo il Progetto Rondini di Maremma, i risultati dell'importante progetto verranno pubblicati sulla tesi di laurea del nostro Davide. Inoltre Davide sta conducendo in collaborazione con l'Università di Firenze e la Dr.ssa Giorgia Romeo della Provincia di Grosseto il monitoraggio del Gatto Selvatico all'interno dell'Oasi di Monte Leoni. Abbiamo in gestione la Z.P.M. (Zona di Protezione della Migratoria della Serra degli Impiccati) che si estente per circa 785 Ha dove sta lavorando egregiamente Guido Donnini con un ottimo progetto di gestione. Lo stesso Donnini ha organizzato presso l'Università di Firenze seminari col Gruppo Falconieri di Maremma dove si è parlato di riabilitazione dei rapaci provenienti dai centri di recupero e sull'avifauna acquatica, da circa quattro anni è in corso il progetto di monitoraggio delle beccacce svernanti all'interno delle Oasi e Riserve Naturali della Provincia di Grosseto”.
Ottimo, lo studio della selvaggina e degli abitat sono necessari x la buona gestione faunistica e x il reintegro di specie che oramai non trovano in Italia terreno ideale x stazionarvi o nidificare
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto