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Viste le giuste ammende rivolte a noi paperai scritte da 2 amici che mi hanno preceduto e che stimo tantissimo, lascio anche sulle pagine di Mygra il racconto di una delle più emozionanti cacciate mai fatte ad acquatici e che hanno gratificato questa stagione per me più avara di condivisione che di selvatici d'acqua.
Domenica 11 ottobre ho cacciato con Simone e Stefano in uno dei 2 chiari che frequento per la caccia agli acquatici.
L'alba di quella domenica uggiosa è stata avara, regalando poche occasione e fruttando 1 codone ed un paio di alzavole. Nonostante la pioggia però anatre in volo non si vedevano. I richiami vivi erano muti dopo l'ottimo lavoro fatto alle prime luci. Simone, di professione chef, ci saluta presto, impegni di lavoro gli impedivano il prosieguo della cacciata. Io e Stefano confidavamo che la pioggia avrebbe comunque mosso qualche uccello, come 2 settimane prima quando l'alternarsi di pioggia e sereno mi ha portato a vivere la giornata perfetta, tanti uccelli in volo, tutti creduloni e carniere da ricordare per una vita. Ma stavolta era diverso. Dopo le prime ore di caccia " bagnata ", di anatre in ala ben poche e più passava il tempo più acqua Dio mandava. Mentre già pensavamo al magnifico pranzo che ci attendeva da lì ad un'ora, ecco che in cielo si materializzano branchi più o meno numerosi di codoni. Un continuo di voli che però non si concludevano in curate e,con sorpresa amara, i nostri vivi non chiamavano. Solo 5 di questi magnifici uccelli, dopo i consueti giri di perlustrazione tipici della razza tra le più belle del panorama a becco piatto, si fiondano nel chiaro a pochi metri da noi, con i carrelli aperti e noi pronti ad attendere l'ammaraggio. Si, perchè, a differenza del pensiero di molti colleghi appassionati della selvaggina d'acqua. l'esaltazione di questa caccia è nella conclusione dell'azione, ovvero la curata perfetta con l'uccello che si mette in acqua dove noi vogliamo si metta, dopo aver posizionato vivi e gioco di stampi. Altri ritengono il colpo a fermo in acqua una sorta di " esecuzione ", invece ritengo l'abbattimento solo la conclusione dell'azione che è perfezionata solo con l'anatra che si posa. Poi diciamola tutta, la anatre in generale hanno istinto gregario, vivono, volano, dormono in gruppi, quindi raramente ci troviamo nelle nostre azione ad insidiare un singolo od una coppia di uccelli, quindi una volta posati, il primo colpo a fermo gli altri al volo.
Quei 5 codoni però, un attimo prima di posare le piume in acqua, sono stati allarmati e via .... in un baleno ci hanno lasciato a canne silenti. forse avevano visto il bianco dei nostri visi di riflesso nello scuro del capanno egregiamente mimetizzato tra le canne e coperto contro le intemperie.
Non ci perdiamo d'animo. In cielo è un continuo di Codoni ed Alzavole, ma i vivi continuano nello sciopero del quack. Decido di andare in macchina dove avevo i miei richiami che avevo dimenticato di portare. La mia serie di fischi, per lo più americani e specifici per diversi tipi di chiamate. Da quel momento cambia la musica, anche i vivi rispondono e così si comincia a ragionare. Alcune alzavole si mettono e sono oggetto delle nostre rumorose attenzioni, ma la scena più bella dura diversi minuti. Ai margine dello sguazzo sfilano una cinquantina di alzavole che poi ci sorvolano e sembrano prendere verso mare lontano km alle nostre spalle, nel mentre 2 branchetti di 6 e 9 codoni cominciano il loro abituale rito di avvicinamento ed io con i miei fischi ed i vivi in risposta cominciamo a corteggiarli. Il tempo che passa sembra un eternità, prima spariscono poi ricompaiono, io che mi fermo a prendere fiato per ricominciare a chiamare alternando i richiami, quando 2 codoni si staccano e si posano entrambi ad una ventina di metri. Dico a Stefano di metterne sotto mira uno ed io l'altro, ma non sparare. Dove sono gli altri ? Eccoli, li vediamo alti in cielo davanti a noi e poi spariscono di nuovo alle nostre spalle, quando all'improvviso sentiamo un forte battito d'ali e percepiamo lo spostamento dell'aria di 6 uccelli che si fiondano in acqua strusciando le canne sopra la nostra testa. Una frazione di secondo, tempo neanche di dare il via che le 50 alzavole viste precedentemente si fulminano in acqua anch'esse. Rimaniamo immobili per qualche attimo a vedere 8 codoni a centro lago e tutto intorno le piccole anatre a fare da contorno. Noi avevamo ancora le canne dei fucili sui primi 2 uccelli posati, concentrazione sui codoni ed al 3 i nostri 6 colpi, i primi 2 a fermo e poi al volo, ci regalano altrettante anatre. 4 codoni e 2 alzavole coronano l'azione magnificamente condotta, quei 6 corpi in acqua sono un dono da rispettare ed onorare in futuro in tavola con gli amici. Altri uccelli finiranno ad impinguare il carniere, ma quel volo di codoni ed alzavole e quella curata infinita e perfetta rimarranno per sempre nei miei ricordi.
Purtroppo le vicende legate ai dpcm non mi hanno permesso di poter organizzare il consueto pranzo per gli auguri natalizi con gli amici di Mygra e proprio ieri sera, mentre con la mia famiglia ero intento a gustare degli eccellenti petti di Codone gratinati su letto di mele verdi appena scottatte mi è ritornata in mente quell'incredibile scena, sperando che possa in futuro rivivere quelle intense emozioni e stavolta condividerle dal vivo con gli amici ed i piedi rigorosamente sotto il tavolo.
Buon anno a tutti, almeno il 2020 tra poco ci lascia e finalmente sarà " tutto finito "
Domenica 11 ottobre ho cacciato con Simone e Stefano in uno dei 2 chiari che frequento per la caccia agli acquatici.
L'alba di quella domenica uggiosa è stata avara, regalando poche occasione e fruttando 1 codone ed un paio di alzavole. Nonostante la pioggia però anatre in volo non si vedevano. I richiami vivi erano muti dopo l'ottimo lavoro fatto alle prime luci. Simone, di professione chef, ci saluta presto, impegni di lavoro gli impedivano il prosieguo della cacciata. Io e Stefano confidavamo che la pioggia avrebbe comunque mosso qualche uccello, come 2 settimane prima quando l'alternarsi di pioggia e sereno mi ha portato a vivere la giornata perfetta, tanti uccelli in volo, tutti creduloni e carniere da ricordare per una vita. Ma stavolta era diverso. Dopo le prime ore di caccia " bagnata ", di anatre in ala ben poche e più passava il tempo più acqua Dio mandava. Mentre già pensavamo al magnifico pranzo che ci attendeva da lì ad un'ora, ecco che in cielo si materializzano branchi più o meno numerosi di codoni. Un continuo di voli che però non si concludevano in curate e,con sorpresa amara, i nostri vivi non chiamavano. Solo 5 di questi magnifici uccelli, dopo i consueti giri di perlustrazione tipici della razza tra le più belle del panorama a becco piatto, si fiondano nel chiaro a pochi metri da noi, con i carrelli aperti e noi pronti ad attendere l'ammaraggio. Si, perchè, a differenza del pensiero di molti colleghi appassionati della selvaggina d'acqua. l'esaltazione di questa caccia è nella conclusione dell'azione, ovvero la curata perfetta con l'uccello che si mette in acqua dove noi vogliamo si metta, dopo aver posizionato vivi e gioco di stampi. Altri ritengono il colpo a fermo in acqua una sorta di " esecuzione ", invece ritengo l'abbattimento solo la conclusione dell'azione che è perfezionata solo con l'anatra che si posa. Poi diciamola tutta, la anatre in generale hanno istinto gregario, vivono, volano, dormono in gruppi, quindi raramente ci troviamo nelle nostre azione ad insidiare un singolo od una coppia di uccelli, quindi una volta posati, il primo colpo a fermo gli altri al volo.
Quei 5 codoni però, un attimo prima di posare le piume in acqua, sono stati allarmati e via .... in un baleno ci hanno lasciato a canne silenti. forse avevano visto il bianco dei nostri visi di riflesso nello scuro del capanno egregiamente mimetizzato tra le canne e coperto contro le intemperie.
Non ci perdiamo d'animo. In cielo è un continuo di Codoni ed Alzavole, ma i vivi continuano nello sciopero del quack. Decido di andare in macchina dove avevo i miei richiami che avevo dimenticato di portare. La mia serie di fischi, per lo più americani e specifici per diversi tipi di chiamate. Da quel momento cambia la musica, anche i vivi rispondono e così si comincia a ragionare. Alcune alzavole si mettono e sono oggetto delle nostre rumorose attenzioni, ma la scena più bella dura diversi minuti. Ai margine dello sguazzo sfilano una cinquantina di alzavole che poi ci sorvolano e sembrano prendere verso mare lontano km alle nostre spalle, nel mentre 2 branchetti di 6 e 9 codoni cominciano il loro abituale rito di avvicinamento ed io con i miei fischi ed i vivi in risposta cominciamo a corteggiarli. Il tempo che passa sembra un eternità, prima spariscono poi ricompaiono, io che mi fermo a prendere fiato per ricominciare a chiamare alternando i richiami, quando 2 codoni si staccano e si posano entrambi ad una ventina di metri. Dico a Stefano di metterne sotto mira uno ed io l'altro, ma non sparare. Dove sono gli altri ? Eccoli, li vediamo alti in cielo davanti a noi e poi spariscono di nuovo alle nostre spalle, quando all'improvviso sentiamo un forte battito d'ali e percepiamo lo spostamento dell'aria di 6 uccelli che si fiondano in acqua strusciando le canne sopra la nostra testa. Una frazione di secondo, tempo neanche di dare il via che le 50 alzavole viste precedentemente si fulminano in acqua anch'esse. Rimaniamo immobili per qualche attimo a vedere 8 codoni a centro lago e tutto intorno le piccole anatre a fare da contorno. Noi avevamo ancora le canne dei fucili sui primi 2 uccelli posati, concentrazione sui codoni ed al 3 i nostri 6 colpi, i primi 2 a fermo e poi al volo, ci regalano altrettante anatre. 4 codoni e 2 alzavole coronano l'azione magnificamente condotta, quei 6 corpi in acqua sono un dono da rispettare ed onorare in futuro in tavola con gli amici. Altri uccelli finiranno ad impinguare il carniere, ma quel volo di codoni ed alzavole e quella curata infinita e perfetta rimarranno per sempre nei miei ricordi.
Purtroppo le vicende legate ai dpcm non mi hanno permesso di poter organizzare il consueto pranzo per gli auguri natalizi con gli amici di Mygra e proprio ieri sera, mentre con la mia famiglia ero intento a gustare degli eccellenti petti di Codone gratinati su letto di mele verdi appena scottatte mi è ritornata in mente quell'incredibile scena, sperando che possa in futuro rivivere quelle intense emozioni e stavolta condividerle dal vivo con gli amici ed i piedi rigorosamente sotto il tavolo.
Buon anno a tutti, almeno il 2020 tra poco ci lascia e finalmente sarà " tutto finito "