Con l’adeguato acciaio, il “tiro” è comunemente considerato entro le 40 yards.
I “tironi” non si fanno, ma si caccia tranquillamente.


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Hai ragione. Il costo delle cartucce al tungsteno sarebbe proibitivo per certe cacce alla piccola selvaggina (tordi, allodole, tortore, ecc.) dove si spara tanto. Ma per cacce piu' impegnative (colombi, anatre, stanziale) dove si spara molto di meno (se non si cerca di sforare il carniere), non solo sarebbe quasi d'obbligo, ma, tutto sommato, come ho gia' scritto spesso, sarebbe anche quasi irrilevante se si considerano le altre spese pertinenti a queste cacce. Prendiamo la caccia alle anatre. Certo, se hai una botte in una valle veneta, di sicuro hai una BMW o una Mercedes nel parcheggio, e ti potresti permettere di sparare il tungsteno al tiro al piattello. Ma Cecco Cacciatore e Piero Paperaro che vogliono portare a casa qualche beccopiatto devono spendere parecchio per indumenti specializzati, magari barca e motore, stampi, viaggi a volte molto lunghi (e da voi il costo della benzina e' mostruoso!) cane da riporto (mangia e richiede cure veterinarie tutto l'anno--non soltanto quando caccia). Non aggiungo le spese comui a tutti, come fucili, licenza, assicurazione, ecc. ma queste pure sono ingenti. Allora, dopo aver speso tutti questi soldi, poi andate a lesinare sulle cartucce, e comprate cartucce che sono un handicap nelle portata, e spesso anche a tiro medio/corto falliscono di fermare l'animale e richiedono colpi supplementari per finirlo e recuperarlo? Se da voi ci fossero anatre ed oche come ci sono da noi (sfortunatamente non dove abito io, che le anatre non le vedo neanche alte nel cielo durante la migrazione perche' siamo nel mezzo fra la rotta orientale e quella centrale e lontano da ambedue) potrei anche capire l'uso di cartucce che ti obbligano a tirare a corto, perche' tanto di occasioni ce ne sono moltissime. Ma da voi c'e' tanta abbondanza di acquatici? Quante anatre vi passano a non piu' di 25 metri? Dimezzi la portata, e dimezzi le opportunita'. E mentre sprechi altre tre o quattro cartucce cercando di fermare un capo ferito, spaventi altre anatre che magari sarebbero venute a tiro.
Non ho mai praticato la caccia alle palombe in Italia. Ma anche li' le spese sono ingenti: costruzione e mantenimento del capanno, allevamento degli zimbelli, racchette, stantuffi, tubi Innocenti, questo e quello, piu' magari cane da riporto, e tutte le altre spese che ho gia' menzionato e che sono inevitabili per ogni tipo di caccia. Ma poi, quante cartucce sparate per stagione alle Palombe? Qual'e' il limite di carniere giornaliero? Dieci? Quindici? Vabbe' i truffantelli che fanno questo ragionamento bacato, "Be' siccome le palombe non vengono al gioco tutti i giorni, quando vengono ne sparo il piu' possibile per rifarmi delle purghe o quasi-purghe degli altri giorni..." Eh, no, caro Signor Furbastro de' Truffaldini. Sforare il carniere e' vietato, immorale, ed e' un furto ai danni degli altri cacciatori. Tu, caro Furbastro, sei un ladro. L'ho detto e lo ripeto: LADRO! MARIUOLO! LADER!
Percio' se uno non e' un ladro, neanche alle palombe dovra' sparare piu' di una ventina di cariche al giorno--se gli dice bene! E allora, con venti cartucce a uscita che anche a tre o quattro Euro l'una ancora costituiscono una piccolissima parte della spesa totale, almeno garantite che gli animali colpiti bene (il tungsteno non elimina le padelle!) vengano giu' morti e recuperabili.
Ormai la caccia non e' piu' per i disoccupati, i poveracci, e i bamboccioni figli di genitori poveri. Il costo, la scarsita' di selvaggina, le distanze da coprire per cacciare sono fra le cause della diminuzione dei cacciatori. Chi ancora caccia se lo puo' permettere, e quasi tutti si possono permettere di usare munizioni efficaci e letali anche ai canonici 35-40 metri (o anche 50). Quando l'Italia era prevalentemente rurale e la selvaggina era tanta, anche allora la caccia era un'attivita' dei pochi che se la potevano permettere. I contadini, che sebbene avessero tanta selvaggina da piuma anche dietro casa, non sparavano che alle lepri, perche' non avrebbero mai "sprecato" una cartuccia per una starna. Magari se un'intera punta di starne si fosse fatta sorprendere ben compatta dietro il pollaio, attirata dal mangime, una schioppettata a fermo capace di fermarne quattro o cinque il villico l'avrebbe tirata, ma in genere andava soltanto a lepri con due cartucce nel fucile. E faceva in modo di tirare nel pelo e tornare a casa con due lepri--abbastanza per parecchi pasti di una famiglia numerosa se accompagnate da pappardelle, fagioli, pane fatto in casa, e verdure e frutta dell'orto.
Percio', se proprio non ce la fate a spendere quei 200-300 Euro in piu' all'anno per le cartucce, fate come i contadini di allora: Lasciate perdere gli uccellesimi, andate appresso a prede piu' cospicue, sparate di meno, sparate ai bersagli piu' facili e sparate bene. Ma almeno cio' che colpirete cadra' morto e recuperabile senza richiedere colpi di grazia (costano anche se non al tungsteno!).
Oppure se e' esclusivamente per la ciccia che cacciate, fate i corsi necessari per la selezione, e andate appresso alla grossa selvaggina. Col rigato, una scatola di 20 cartucce vi basta un'intera stagione...
 
Acciaio? E' ferraccio! Comunque le cartucce al ferro piu' recenti si sono dimostrate migliori di quelle di prima generazione, con le quali ho dovuto cacciare per un paio di anni, prima dell'arrivo di quelle alla lega di tungsteno. Non so se siano riusciti a migliorare le cartucce al bismuto. Le prime costavano tanto, ma non valevano una mazza. I pallini si frantumavano in canna o all'impatto con le penne. Il bismuto sara' ottimo per i casi di diarrea come salicilato, ma per altre cose...

Vabbe', il tungsteno costa. Ma quanto incide il costo delle cartucce sul costo complessivo della caccia ai palmipedi? Una percentuale irrisoria! E poi alle anatre non e' che si sparano centinaia di cartucce come fanno gli stragisti in Marocco o Spagna o Corsica. Se ne spari dieci o quindici in una giornata hai avuto cu10. Inoltre quando centri un'anatra con una carica di cartucce al tungsteno anche a 45 metri, verra' giu' morta--come uno straccio. Usa le cartucce al ferraccio--che poi, essendo da 76 o 89 mm, costano pure tanto--e dovrai ribattere tante anatre che son venute giu' vive e cercano di svignarsela a nuoto. Allora meglio usare una sola cartuccia al tungsteno e non dover ribattere (e spesso perdere comunque) anatre ferite. Chi piu' spende meno spende.
 
Ma le provate le cartucce in acciaio o giudicate a priori? Xk i primi anni facevano pena..ma quest'anno ho dovuto ricredermi...quelle di ultima generazione ammazzano...logico che non provi i tiri al limite, ma i tiri normali si fanno e come...
 
In America, in alcuni casi anche al tiro a volo si utilizza l'acciaio pallino del 7,5. Lo stesso potrebbe essere utilizzato per la piccola migratoria, l'unica caccia che comporta un numero di colpi annuo consistente ed il costo dell'acciaio è in linea con quello del pb.
Problemi : .... fine dei piccoli calibri .... e distanze di tiro dimezzate o poco più .... ovvero le stesse distanze dei piccoli calibri con munizioni standard.
In poche parole torneremo a cacciare come quando i piccoli calibri erano sconosciuti ai più ed utilizzati esclusivamente dai cappannisti ricaricatori per gli uccellesimi ( peppole, fringuelli pispole ecc. non più consentiti da decenni ).
Non vedo tantissimi problemi se ad animarci sarà sempre la passione e non il carniere a tutti i costi.
Un fucile usato con canna gigliata costa poco più dell'assicurazione o del secondo atc
 
ercio' se uno non e' un ladro, neanche alle palombe dovra' sparare piu' di una ventina di cariche al giorno--se gli dice bene! E allora, con venti cartucce a uscita che anche a tre o quattro Euro l'una ancora costituiscono una piccolissima parte della spesa totale, almeno garantite che gli animali colpiti bene (il tungsteno non elimina le padelle!) vengano giu' morti e recuperabili.

I conti non tornano caro mio ....20 cariche x 3 euro (usiamo il valore più basso) sono 60 euro contro i 10 del piombo...50 in più a uscita sono ben altro che 300 euro in più a stagione (300/50=6) , nessuno fa 6 uscite all'anno, sei uscite sono meno di un mese di caccia mediamente e 20 cariche è un valore che può andar bene per le anatre visto che il limite è 10 capi a testa, ma per i colombacci il limite è 30 capi e con 20 cartucce devi essere un vero fenomeno per farli.
il tungsteno andrà benissimo, ma è economicamente sostenibile veramente per poche tipologie di caccia in pratica lepraioli, qualche paperaio e stanzialisti (forse perché se è vera la compattezza di rosata che tengono le cartucce al tungsteno non so che fine possa fare un fagiano sotto ferma) e pochi altri.

Speriamo che il piombo resista a questi inutili attacchi.
 
Anche secondo me non sono tiri esagerati... tutti entro i 30 metri.
In più la maggior parte sono tiri di punta dove la velocità dell'uccello contraria a quella della fucilità fa si che l'impatto sia più efficace nell'abbattimento. Con l'acciaio si arriva a 30 metri e si hanno problemi di regolarità su ogni singolo abbattimento... Un uccello ti cade stecchito e subito dopo un altro
ti casca vivo...! Questo è il range dell'acciaio non ci sono cartucce che fanno i miracoli... Quindi ci vuole un buonissimo cane nel recupero!!!
Salvo miglioramenti delle case armiere questo abbiamo e su questo ci dobbiamo regolare visto che l'andazzo ormai è segnato...

saluti

il problema non è tanto delle case armiere...è un problema di costi (credo)

Attualmente e penso anche in futuro, il tungsteno costa. ed è l'unico minerale paragonabile come densità al piombo.

già il bismuto è meno costoso (e meno denso), ma per lo meno le leghe/matrici sinora ottenute pare siano eccessivamente friabili...ma sempre molto più costoso del piombo

Baschieri riferisce di aver trovato soluzione nel rame...eppure nonostante tutto, 25cartucce di metà rame metà ferro costano 30euro, insostenibile per qualsiasi caccia in cui si sparino più di 10-15colpi al giorno.
le dual shock mi pare siano rame solo, in due numerazioni, sarei curioso di leggere di un confronto. e un confronto di prezzi anche.
a me densità 9 pare ben distante da 11virgola del piombo, dal 12 della lega in tungsteno o dai mitici 18 della lega TSS.. non mi paiono paragonabili nè al piombo nè al tungsteno.

inoltre non sono riuscito a confrontare neppure bismuto e rame..prezzi e resa balistica.

quell'articolo che ho trovato sul blog baschieri non mi convince troppo...mi pare troppo orientato
 
Che io sappia dipende anche dal diametro dei pallini che si vanno ad utilizzare. So che fino a 3mm si possono sparare anche in strozzatura 10/10. Io ho sparato con una canna crio una pigeon super star della d&p con strozzatore teague ported no steel ok con 7.5/10 di strozzatura senza alcun problema perché la suddetta cartuccia possiede pallini n 8.
ciao Davide.

Son d'accordo.
Più cresce la dimensione del pallino (che ricordiamo è indeformabile) più è evidente il fenomeno della diffrazione.
Aggiungo che, ai fini venatori, una strozzatura "modified" è corretta ai fini di una ampiezza di rosata non troppo stretta alle brevi distanze. Per il medesimo motivo dell'indeformabilità dei pallini e per l'utilizzo di borre speciali, la cartucce in acciaio mantengono la compattezza dello sciame meglio del piombo.
 
In America, in alcuni casi anche al tiro a volo si utilizza l'acciaio pallino del 7,5. Lo stesso potrebbe essere utilizzato per la piccola migratoria, l'unica caccia che comporta un numero di colpi annuo consistente ed il costo dell'acciaio è in linea con quello del pb.
Problemi : .... fine dei piccoli calibri .... e distanze di tiro dimezzate o poco più .... ovvero le stesse distanze dei piccoli calibri con munizioni standard.
In poche parole torneremo a cacciare come quando i piccoli calibri erano sconosciuti ai più ed utilizzati esclusivamente dai cappannisti ricaricatori per gli uccellesimi ( peppole, fringuelli pispole ecc. non più consentiti da decenni ).
Non vedo tantissimi problemi se ad animarci sarà sempre la passione e non il carniere a tutti i costi.
Un fucile usato con canna gigliata costa poco più dell'assicurazione o del secondo atc

appunto questo.
l'acciaio per vincoli di densità, renderà sempre infinitamente meno del piombo. perchè il pallino perde energia prima, perchè devi mettere pallini più grossi per avvicinarsi alla cinetica del piombo, aumentare la velocità, etc.
Insomma alla fine, ipervelocità o meno, le anatre a più di 25-30metri ad essere ottimisti non cadono.
Non saprei i piattelli o la selvaggina minore, ma credo che il problema sia sempre lo stesso...aumenti il diametro, la rosata si sguarnisce, in ogni caso il pallino diventa inefficace a tot metri.
insomma, penso che meno del 6-7 di acciaio non si potrebbe usare neppure per le allodole alla fine dei conti...col risultato che tocca spararle a 15-20m

se per le papere vogliamo far finta di accettare i prezzi del tungsteno o di altri materiali rari che si inventeranno perchè spari pochi colpi e alla fine si tollera...non credo proprio che i colombacciari lo accetterebbero con facilità.

per la beccaccia diciamo che il tungsteno proprio non è il materiale adatto, così come per altre cacce a distanze mediobrevi (la rosata si concentra troppo).
ferro alla beccaccia? che persino il pb ti torna indietro o si ferma nelle frasche...
ferro alla quaglia? ma volendo sì, tanto il tiro è a 10m in linea retta. al beccaccino e ai rallidi la vedo più complessa. ai tordi, merli, cesene, allodole... proprio impossibile
 
penso che per il problema della superficie di impatto / dimensioni del pallino per essere lesivo...ci troveremmo a sparare a distanze inferiori, col 12, rispetto a quelle a cui col 410/pb arebbero qualche chance.

un pallino ferro del 7.5, che corrisponde a un 9.5 in pb (quindi per il piattello ci vorrebbe un..5?) avrà lo stesso potere lesivo forse. ma una rosata sguarnita con vuoti perché il pallino è grosso (e grosso o meno, già a 30m sarà poco penetrante)

in breve. pur sparando il pallino giusto (circa 2 numeri maggiore del pb) ottimisticamente parliamo di 20/25m massimo.

ps: e parliamo ovviamente di cariche magnum 12/76 perché in un bossolo 70 non entra granché. con prezzo che vedremo
 
Bisogna parlare con cognizione... Io è da qualche anno che sparo le cartucce no tossiche, acciaio e compagnia... Bismuto è come sparare segatura a qualunque distanza, acciaio entro i 30 ok con risultati discontinui, tungsteno il non plus ultra.
I video sono belli, ma hanno dietro un montaggio e a volte non è tutto oro quello che luccica!!!
Sparate a 100 anatre 100 cartucce con l'acciaio poi ne riparliamo dei risultati!!!

Saluti

Ps: utilizzando queste cartucce bisogna cambiare leggermente il modo di cacciare, niente tiri esasperati, tiri al limite ma bisogna saper aspettare e curare il tutto meglio di prima... Poi come nel caso del tungsteno ti puoi permettere di fare cose in più che prima non facevi...(esempio un codone a 60 70 mt a fermo in acqua che non si avvicina cambi metti san tungsteno e ti risolve la giornata)
 
Oh ragazzi....sparano alle OCHE! e vi pare poco abbatterle a 30mt con 32g di ferro? Io personalmente “rosico” a vedere quello che sono capaci di fare.....

Non mi pare neanche tantissimo...io non ho molta esperienza nella caccia alle oche però in Scozia al rientro oche e germani venivano giù con fiocchi pl32 pb 6 e canne corte e quasi nulla strozzate...ovviamente si sparava vicino
 
I conti non tornano caro mio ....20 cariche x 3 euro (usiamo il valore più basso) sono 60 euro contro i 10 del piombo...50 in più a uscita sono ben altro che 300 euro in più a stagione (300/50=6) , nessuno fa 6 uscite all'anno, sei uscite sono meno di un mese di caccia mediamente e 20 cariche è un valore che può andar bene per le anatre visto che il limite è 10 capi a testa, ma per i colombacci il limite è 30 capi e con 20 cartucce devi essere un vero fenomeno per farli.
il tungsteno andrà benissimo, ma è economicamente sostenibile veramente per poche tipologie di caccia in pratica lepraioli, qualche paperaio e stanzialisti (forse perché se è vera la compattezza di rosata che tengono le cartucce al tungsteno non so che fine possa fare un fagiano sotto ferma) e pochi altri.

Speriamo che il piombo resista a questi inutili attacchi.

Lo spero anch'io. Certo, se lo bandissero soltanto agli acquatici (10 al giorno? Da noi sei o sette al massimo e in certi stati anche di meno) sarebbe meglio (anche se personalmente non ne approvo il bando nemmeno agli acquatici) e non vi farebbe un gran danno economico. Ma... 30 colombacci al giorno? Quasi lo dici come se fosse obbligatorio prenderne 30... E se ti fermassi a 10, ma 10 uccisi e recuperati perche' sparati con cartucce efficaci? Con l'acciaio altro che i 30 riportati a casa... Ne rimarrebbero a morire nel bosco un'altra decina, o forse piu'. Sono uccelli tosti e l'acciaio e' una ciofeca. Autolimitati a 10 al giorno, e non spenderai cosi' tanto.
 
una cartuccia che non funziona in modo ottimale è, come la si voglia girare, antietica.
## per me è antietico pure sparare 28g all'apertura giusto per avere meno rinculo, -- o col 410, se poi quella gente tira sistematicamente a 50m vantandosi di mezzo abbattimento miracoloso ogni 20 feriti o scarseggiati. (ma su questo si scatenerà un pandemonio, come non detto.)##

anche sparando a distanze dimezzate e "dritto", col ferro c'è il rischio, anzi la certezza, di fare più feriti e ammaccati e meno carniere.

Sì, pare che certi anatidi e oche ingoino i pallini e si intossichino.
comunque è un metallo pesante e fortemente inquinante. ma...di che quantità parliamo? e rispetto ad altri inquinanti? l'impatto rispetto ad altre pratiche comunque dannose come l'agricoltura stessa (non solo i fitofarmaci etc, ma l'impatto totale come perdita di ambiente naturale, no stoppie né raccolti a perdere, serre), l'allevamento? le distese di pannelli fotovoltaici? pale eoliche? bonifiche? gli animali da cortile che distruggono nidiate? il babau?
ma le tonnellate di defolianti nelle guerre? l'uranio impoverito? gli incendi dolosi? cioè gli americani davvero vogliono fare i puritani per 28g di pb a una tortorella?
e tutti i vari immondi e continui disastri mai neppure presi in considerazione?
vedasi xylella, è nato un deserto in Puglia e ancora non figura neppure sulle cartine.

la verità è che è sempre la caccia quella sacrificabile dai capricci altrui.
un po' come ogni altra minoranza: è incolpata di ogni cosa; il cacciatore è un perfetto nemico comune per gli ambientalisti da social, che sono un buon bacino di elettori creduloni e efficienti influencer nel demonizzare ulteriormente caccia e affini di fronte alla popolazione generale.
e quindi dai, già abbiamo protetto e reso penale ogni singola azione possibile, facciamo ricorso per bloccare il calendario, nel frattempo leviamo pure il piombo.
troppo facile, come levare un giocattolo a un bimbo.
poi accidenti, fanno rumore! che dannati!
che poi come faccio a perdere l'udito ai rave in pieno parco naturale? facciamo sparare solo le subsoniche, così non disturbano le marmotte che rullano le cann..la cioccolata.
 
Io ho una discreta esperienza dela caccia al beccaccino con i pallini di ferro del 7 1/2. Se mi partivano molto vicini venivano giu' stracciati, ma oltre i venti metri cadevano vivi e senza Scout ne avrei perduti chissa' quanti. Inoltre, dal momento che nel calibro 12 le uniche cartucce che riuscii a trovare erano da 70 mm, le rosate a 25-30 metri non erano molto fitte, a causa della maggior taglia dei pallini e del conseguente numero ridotto di essi, a giudicare dal numero esiguo di pallini sul bersaglio che riscontravo alla spennatura delle prede. Con selvaggina come tordi e allodole dalle zone vitali ancora piu' piccole, bisognera' usare cartucce da 76 mm, penso. Una cosa e' sicura: un buon cane da riporto sara' necessario perche' gli uccelli che cadono vivi sono difficili da recuperare. Insomma, una gran rottura di cojones 'sto no-tox!
 
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