Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

lando

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Riaffidare ai cacciatori la Valle della Canna

Quando i cacciatori curavano la Valle della Canna e Punte Alberete, queste zone di grande pregio erano come giardini. Quando sono state prese in consegna dall’Arca è iniziato il degrado, perchè a causa di una mentalità bloccata è più facile la scelta di lasciare che la natura faccia il suo corso piuttosto che gestire con criterio queste aree.
Inoltre, va evidenziato che i piccoli delle poche anatre che nidificano in queste zone devono prima superare il pericolo dei gabbiani, che ne mangiano parecchi; i superstiti devono fare i conti con i lucci, pesci predatori che mangiano la maggior parte delle anatre sopravissute ai gabbiani.

Lazzari dice che non c’è più la cannuccia nella valle? Si dimentica che i cacciatori curavano l’ambiente.
Perchè non aprire la valle ai pescatori sportivi? Per la pesca al luccio si potrebbe anche fare cassa, per investire nella manutenzione. Inutile sentire ora le lamentele di Lazzari, ormai è stato fatto un danno quasi irreparabile.

Si potrebbe seccare la Valle della Canna per dragare il fondale, che non permette ai vari anatidi di raggiungerlo per nutrirsi, ma va a finire che fanno come a Punte Alberete, area seccata in estate nel momento di maggiore caldo, con il risultato che germani e marzaiole si sono ammalate di botulismo.

Chissà se noi cacciatori potremo salvare le valli, visto che siamo in grado di farlo: ma Lazzari e Soci Coop. ce lo permetteranno?“.
G.D.


http://ravennanotizie.it
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

caro stefano e beppe 58
purtroppo la spinosa questione di come sono gestite le zone umide alla luce dei risultati ottenuti dopo anni di gestione da parte di persone che non conoscono il delicato equilibrio di una zona palustre,un ambiente tra i piu' difficili da gestire,a portato a questi risultati e penso si possa affermare fallimentare.oltre hai siti citati,potrei portare a esempio la palude brabbia biotopo di interesse internazionale inserita nella convenzione di ramsar,orgoglio e fiore all' occhiello della lipu che la gestisce,al di la delle chiacchiere di chi la gestisce i fatti dimostrano che è un cimitero faunistico,e ironia della sorte per visitarla devi pure pagare 5 euro.stessa cosa per il laghetto di biandronno e la sua palude hanno appeso i cartelli divieto di caccia e i problemi sono risolti.qui c'era la disponibilità di persone appassionate che con il nome di una as.venatoria volevano intervenire,risposta che essendo cacciatori non si poteva fare.mi domando chissa' in quanti posti le realtà sono uguali e nessuno dice niente,si preferisce far credere all' opinione publica di ostentare indignato stupore di fronte a qualche uccello morto piuttosto che ridare la vita a qualcuno di loro recuperando qualche metro di zona umida
cordialmente massimiliano
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

Eh, la Brabbia.. un'Oasi LIPU dove una delle maggiori attrazioni è il Porciglione....
Geniali!!!!
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

lando ha scritto:
Eh, la Brabbia.. un'Oasi LIPU dove una delle maggiori attrazioni è il Porciglione....
Geniali!!!!


nooo!!! puoi aggiungere corvi cormorani topi nutrie aironi pure qualche volpe,pensa che in qualche mia gita clandestina effettuata dopo la nidificazione quello che sono riuscito a vedere è stato una canapiglia con un piccolino,e pensare che li anni fà nidificava pure qualche beccaccino.
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

Veramente lì per il beccaccino è stata documentata la prima nidificazione in assoluto in Italia, ma ti ricorderai sicuramente.
Erano i primi anni di vita dell'ACMA, io ero bambino, e mi ricordo l'eccitazione di mio padre, di P.G. Zanetti e degli altri, per la scoperta che, allora, sembrava straordinaria.

Adesso ci sono le colonie dei cormorani.
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

lando ha scritto:
Veramente lì per il beccaccino è stata documentata la prima nidificazione in assoluto in Italia, ma ti ricorderai sicuramente.
Erano i primi anni di vita dell'ACMA, io ero bambino, e mi ricordo l'eccitazione di mio padre, di P.G. Zanetti e degli altri, per la scoperta che, allora, sembrava straordinaria.

Adesso ci sono le colonie dei cormorani.

e si che mi ricordo,la brabbia a quei tempi era uno spettacolo qualche alba a marzo l'fatta e ti dico che mi torna la pelle d'oca solo al ripensarci.erano anche gli anni che l'acma era una gran cosa formata da persone semplici e competenti,piergiorgio aveva le lacrime agli occhi per quella scoperta
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

Saluti a tutti! C'è da dire che le gite all'interno son ben organizzate e di uccelli ne vedi tanti specialmente a parole e sui depliant.... che dire si vendono bene e hanno sempre bisogno di un nemico per sopravvivere e NOI siamo la loro crocerossa!
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

cartinavalledellacanna500.1238832052.jpg
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

Scrivevo, in epoca "anticipata" .....

commento al wwf - Inviato: mar ott 05, 2010 4:56 pm

58 Beppe
Iscritto il: ven lug 20, 2007 3:35 pm
Messaggi: 1772
Località : Ravenna - Italy

Io, icnedio, credo intanto che è inutile viaggiare con recensioni e previsioni disfattiste che hanno già mancato il bersaglio più volte nel corso del tempo, con tesi e controtesi tutte valide secondo "la teoria dell'orologio".
Sicuramente il clima sta manifestando con forza manifestazioni estreme x pioggia-freddo-venti-intensità-ecc. le proprie "insofferenze alla stupidità produttiva ed insensibilità umana" ..... che con la caccia contano 0, tutt'altro. Solo governi e potentati internazionali, smossi da una enorme quantità di coscienze civili, possono tentare di "frenare" questo cataclisma ambientale a lungo termine.
Il tema però è talmente più grande di noi e delle ns forze, nonchè del forum, che fatta l'enunciazione del problema lì si finisce ..... x non perdere tempo e x l'inutilità "pragmatica" della discussione stessa, salvo dare il consenso politico su chi vuole tentare di cambiare certi modelli di sviluppo economico.

Lo scontro x me è con il mondo ANIMALISTA, non con quello AMBIENTALISTA se e quando questo è in buona fede e vuole migliorare le cose nella gestione EFFETTIVA dell'ambiente, a partire dai localismi, dai parchi, dall'inquinamento, nei controlli delle discariche e delle acque, e così via.
Coi primi, che hanno perso la differenza etica tra uomini ed animali, NON voglio nemmeno discutere xchè si è inconciliabili nei valori etici e morali: Brambilla docet ..... .

Con chi democraticamente invece, pur contrario e pur non capendo, NON vuole ledere un diritto umano altrui esercitato in tutto il mondo (caccia), anche scontrandosi x regolamentarlo e x normarlo-vincolarlo, da cacciatore/cittadino/uomo posso anche dialogare e finanche fare battaglie comuni se esse mirano alla gestione corretta del territorio, purchè congiunta, x sottrarlo a speculazione e cemento selvaggio ..... ribadendo che ci si ricordi che NON basta chiudere le zone e basta ad ogni attività umana od intervento di ripristino e mantenimento e ricordando che tra i cacciatori vi è chi VIVENDO VERAMENTE la natura a 360° con riferimento a territorio rurale e agrosilvopastorale versus le specie autoctone è in grado di FARE (non chiaccherare o progettare) quegli interventi utili x il mantenimento di quelle specie e di quella flora.
Se i Verdi e le loro associazioni NON capiscono ciò e continuano a non capirlo ..... perderemo tutti ..... alla fine, a partire dalla natura autoctona che verrà colonizzata da specie diverse di flora e fauna: l'esempio è la VALLE DELLA CANNA A RAVENNA, dove le grida dei verdi si sono levate sui giornali (resto del carlino) x pesci siluri, pesci gatti particolari, nutrie, biscie, cormorani, falchi, fenicotteri, gamberi della louisiana, ecc. che stanno sostituendo anatidi, pesci gatti-carpe-tinche nostrane, rallidi in genere, ecc. con grave danno all'ecosistema locale .....
Il problema vero di quanto accaduto però NON sono state le risorse, ma il NON fare di questi professori e ragazzini, in questi anni di chiusura integrale alla caccia, che di ecosistemi e di far fatica a sbadilare, sfalciare canne, fare sifoni idraulici di carico-scarico acque col fiume lamone, controllare ed abbattere specie nocive, distruggere le canne (si chiamaVA valle della Canna oggi è una distesa putrescente di acqua e di canne ..... poche o tanti ricordi .....) NON ne hanno la più pallida idea.
X questo mondo verde l'idea prevalente è: chiudere alla caccia e mandare tutto in malora ..... ridicoli e dannosi alla comunità ed alla natura, QUESTI SONO I FATTI, non parole.
Facessero invece un passo indietro questi soloni e ragazzini ululanti verdi, incapaci di gestire e senza alcuna esperienza, che ancora credono alla natura autorigenerantesi ..... , e la dessero di nuovo a gestire ai cacciatori di valle come un tempo (un paradiso x le anatre ed i pesci autoctoni), con possibilità di aprirne una parte ad appostamenti da controllare e con modalità vigilabili, e si vedrebbe FACILMENTE coi lavori di gente che sa esattamente COSA E COME FARE e che pagherebbe con fatica-tempo-denaro di tasca propria la rinascita ed il ripristino di questa zona potenzialmente meravigliosa x lo svernamento e la biodiversità da preservare a tutti i costi da inquinamento ed altro. Come mai i verdi NON ragionano così dopo gli insuccessi evidenti di NON gestione di Punte Alberete e Valle della Canna ?? La prima è stata sempre chiusa alla Caccia, ma la seconda tutti sanno bene come era una volta coi cacciatori e come è il degrado in cui versa oggi.
Un mondo ambientalista avveduto saprebbe proprio x amore ed il BENE DELLA NATURA e di chi ospita, anche fare un passo indietro e condividere un microcosmo potenzialmente da favola oggi ridotto ad acqua puzzolente ..... ahah ..... però ci sono oggi i fenicotteri ..... uccelli veramente tipici della Romagna.

Siamo ridicoli in Italia, anche nelle contrapposizioni politiche, e sarebbe sufficiente vedere la Francia dove le grandi riserve ed oasi sono gestite, così come i centri di inanellamento, dai Cacciatori e l'effetto di "salvataggio" della ruralità e della naturalità è evidente e soddisfacente x tutta la comunità civile, pro o contro la caccia. Si pensi alla Camargue, od al Medoc, od ancora ai Marais della Normandie od alla baie de Somme ..... noi, in Italia, abbiamo invece la Valle della Canna: una VERGOGNA TUTTA VERDE."
 
Re: Ravenna: riaffidare la Valle ai cacciatori

Le foto sono quelle di un "vecchio sogno ambientale" ...... fatele adesso e vedrete differenze "da schifo verde" e "LA COLPA DI TALE DISASTRO è TUTTA, SENZA SE E MA, DEI VERDI E DI CHI HA MESSO FUORI I CACCIATORI DALLA GESTIONE DA VARI DECENNI".

Fino a quando i verdi e affini NON capiranno che chiudere una zona alla caccia significa poi gestirla ed assumersi precise responsabilità verso fauna e flora autoctona e che x far ciò occorrono TANTI denari-tempo-esperienza-fatica, che un Ente (denominazione solo astratta x il FARE) NON garantisce in alcun modo, si faranno SOLO DISASTRI AMBIENTALI. Dove erano e dove sono quelle schiere di ragazzini verdi e di cittadini animalisti ad OPERARE ED A FARE QUALCOSA X LA VALLE DELLA CANNA E RIMEDIARE ALLO SCEMPIO E DOPO L'ASSUNZIONE DELLE RESPONSABILITà ???

I cacciatori ravennati di Valle sono pronti a mettere a disposizione denari-fatica-esperienza-tempo x RISANARE UN DISASTRO AMBIENTALE SENZA PRECEDENTI CON COGESTIONE E POSSIBILITà X TUTTI DI USUFRUIRNE, IN PRIMIS X GLI ANIMALI !!! LO CAPIRANNO MAI ??
Devono capire che l'AMBIENTALISMO può essere e dovrebbe essere SEMPRE una battaglia comune x la salvaguardia di TUTTI, animali e piante autoctone in primis x sopravvivere, con zone CHIUSE e zone aperte alla caccia, finanche con regolamenti speciali ulteriormente restrittivi come accade x le aree pinetali, la baiona ed il preparco.
Se l'ambientalismo, si fonde e si confonde con ANIMALISMO ..... si fanno solo danni, sia x la carenza di risorse economiche ed umane pubbliche e private da dedicare all'ambiente ed agli stessi animali: solo la "cecità politica e chi è ammalato ideologicamente di antietica democratica ed umana" può pensare a simili misfatti e disastri socio-ambientali.
Punte Alberete e Valle della Canna: DISASTRI AMBIENTALI SULLE COSCIENZE DEI VERDI, SENZA ALCUNA ATTENUANTE.
 
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