I carburanti alternativi si possono fare con molti tipi di piante (soia, colza, barbabietola, ecc).
Comunque non credo che nella terra delle lobby (usa) questi carburanti alternativi abbiano vita facile, forse in paesi sprovvisti di petrolio (europa) può darsi che qualcosa si muova. Sopratutto perchè qui da me 1 litro di benzina costa 1,37 e il diesel costa 1,18 euro, pari a 1,89 e 1,62 dollari. Invece al supermercato 1 litro di olio di colza, che è utilizzabile nei motori diesel senza modifiche, pochi centesimi.
 
Tempe2 ha scritto:
Invece al supermercato 1 litro di olio di colza, che è utilizzabile nei motori diesel senza modifiche, pochi centesimi.

Costa pochi cent. perché non è gravato da accise sui carburanti e tasse varie, ma siccome alla produzione costa di più un litro di olio di colza che un litro di gasolio, una volta che sarà venduto per autotrazione, il prezzo sarà più alto dei combustibili tradizionali!
 
lando ha scritto:
Costa pochi cent. perché non è gravato da accise sui carburanti e tasse varie, ma siccome alla produzione costa di più un litro di olio di colza che un litro di gasolio, una volta che sarà venduto per autotrazione, il prezzo sarà più alto dei combustibili tradizionali!


E' vero che circa il 50-60% del costo del carburante sono tasse, ma è comunque da valutare come si assesteranno i costi una volta sviluppato il mercato. Già oggi con l' attuale costo dei carburanti la produzione su vasta scala di biodiesel è remunerativa e non di poco.
 
Hai detto nulla.. Hai presente quanti ettari di coltivazione dedicata al biodisel ci vogliono per coprire solo il 10% del fabbisogno? Tutta la Pianura Padana. :!:
 
CODONI E MORETTE

CODONI E MORETTE

I codoni purtroppo sono vittime di due fattori: la falciatura e la predazione (volpi, coyotes, procioni, ecc.) perchè amano nidificare nei campi.

Per quanto riguarda le morette (scaup e lesser scaup), c'è uno studio in corso per determinare le cause del calo. Secondo una teoria pare che sia dovuto all'inquinamento da selenio. Ma di preciso non si sa ancora.

Un problema serissimo per le anatre americane che si sta profilando all'orizzonte è--naturalmente--connesso alle teorie e propaganda Verdi. I Verdi stanno proponendo l'uso di carburanti non fossili per evitare il fantomatico "effetto serra" e il global warming (che comincia a perdere colpi fra gli scienziati, ma non fra Verdi e media). Uno di questi carburanti è l'etanolo, un alcol ricavato dal granturco. Nei prossimi anni grandi appezzamenti di terreno umido oggi lasciati allo stato naturale verranno trasformati in campi di granturco, sottraendo alle anatre enormi aree di nidificazione. Grazie, Verdi! Li mort...i vostri!
 
E già.
Ora che la politica ascientifica, terroristica e dittatoriale degli ambientalisti sta travolgendo anche l'ultimo baluardo rappresentato da George W. Bush la vedo veramente nera.
Comunque, da noi in Italia non c'è rischio di colture per biocarburanti su vasta scala; tanto a distruggere inutilmente l'ambiente, col beneplaicido del popolo bue terrorizzato ad arte dal mostro nucleare, provvederanno spledide estensioni di cellule fotovoltaiche e magnifiche foreste di pali eolici.
Non producono energia, però metteno un sacco di soldi in tasca agli ecologisti e fanno tanto greenpolitically correct!
Ma siamo proprio così cretini!??
:evil: :evil: :evil:
 
Con l'informazione datami da Magasso posso proprio risolvere ogni dubbio sulla domanda che mi ponevo, dandomi poi la risposta che è quella di Morpheus.
Per quanto riguarda l'alleanza con gli ambientalisti, la trovo drammatica.
Bhè, che volete da me, per me non sono solo pari agli animalisti, sono anche peggio, perchè rappresentano quella cultura ormai dominante a livello di Istituzioni Europee e non solo che ci sta condannando all'estinzione economica e scientifica.
Gli ambientalisti patentati, quelli da associziani di fama, salotti buoni e giochi di potere, così come i teppisti ed ecoterroristi scapestrati delle manifestazioni anti G8 e degli strinpelli domenicali rompico.glioniaicacciatori, sono ipocriti, ignoranti, faccendieri, pericolossissimi.
Oggi qualche cacciatore può, a torto, pensare di lottare con loro per salvare una pozza d'acqua da un supermercato o magari da un termovalorizzatore (e magari gli si batte le mani a tutt'e due), domani i secondi prenderanno a calci nel culo i cacciatori, perchè nella migliore delle ipotesi non tollereranno la caccia in quella pozza, nella peggiore la prosciugheranno loro per farci inutili impianti FV o per piantarci la colza per fare i biocarburanti.
Bhè, del resto che potete pretendere da gente che ritiene la CO2 di provenienza umana la causa del GW e non tollera proprio il nucleare??
Che i cacciatori non comprendano questo, dovendo essere animati da quella obiettività che manca agli estremisti (leggasi ambientalISTI), mi fa specie: ma devo sforzarmi ancora di persuadermi di aver risolto il dilemma di cui sopra.
Per quanto riguarda i biocarburanti, illuminante è lo studio fattone sul libro Verdi fuori, rossi dentro, segnalato tempo addietro da GGramoli (da leggere assolutamente): lo posso riassumere parafrasando un verso di una divertente canzone del Ventennio .
"...Dai brasiliani amici focosi per natura,
fu presto appresa un arte che poi è una fregatura..."
 

magasso

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L'avevo già inviata nel precedente forum. Mi sembra interessante e dati da tenere presenti confrontandoli con i nostri.

x chi ama gli acquatici, il loro ambiente e la loro gestione e vuol provare una realtà utopica confrontandola alla ns si deve ogni tanto collegare ai siti specialisti americani e francesi.

In qs giorni l’U.S. Fish e Wildlife Service (l’ente federale degli USA che si occupa della gestione della caccia) in collaborazione col Canada ha pubblicato le stime della popolazione di anatidi x la stagione 2007.

Non vi sto a dilungare su come hanno estrapolato questi dati, sulla serietà degli stessi e ancor meno sulla tempestività (ai primi di luglio sono già in grado di sapere se e quanto la stagione riproduttiva è andata bene, se e quanto sarà possibile prelevare e soprattutto i dati NON sono oggetto di sterili discussioni partigiane) quanto darvi una pillola di quello che potrebbe essere e non è.

I dati si riferiscono solo agli anatidi, non sono comprese ne le oche ne quelli presenti in altre zone (generalmente stanziali, p.e. nel Messico e sud degli USA) al di fuori del Canada e degli USA. Inoltre sono dati ufficiali federali (ovvero nazionali) mancano i dati delle agenzie locali e sono pubblicati, TUTTI GLI ANNI, in un apposito sito – ben prima della stagione venatoria – poiché tutti, cacciatori e non, sappiano x tempo e con dovizia di particolari qual’è la situazione e quali saranno le possibilità di prelievo nell’autunno.

“La popolazione di anatre oggetto di caccia nel settore riproduttivo (Alaska, Canada e centro nord degli USA) è conteggiata in oltre 41 milioni di capi alla fine della riproduzione. I conteggi hanno documentato un aumento sul 2006 del 14% e di oltre il 24% sulla media a lungo termine (1955-2006)!! Segue tutta una serie di dati sulle zone umide e relativi risultati locali con le relazioni dettagliate (tanto x gradire sono contenti della resa negli stagni e nelle praterie del Saskatchewan e del Manitoba meridionale mentre nel Dakota – una vastissima regione – la siccità del 2006 ha gravemente condizionato le zone umide ecc.).

I dirigenti federali sono parzialmente soddisfatti (no comment) poiché nonostante 5 specie tra cui la canvasbacks (una specie di moriglione americano – Aythya valisineria) siano ai massimi storici sono preoccupati per ben altre due specie sotto la media del lungo periodo (1955-2006): il codone e la moretta!!

Il numero stimato di germani è di circa 8 milioni, è la valutazione più alta degli ultimi 10 anni (la precedente era di 7, 3 milioni) e del 7% al di sopra della media a lungo termine (sostanzialmente è da tempo che la specie sta benone)

Il numero stimato di alzavole è di 2,9 milioni simile alla precedente stagione ma oltre il 55% al di sopra della media a lungo termine (vuol dire che gli ultimi anni sono stati largamente positivi come riproduzione e sopravvivenza)

Ma il top è … leggete e non credete ( i dati sono verificabili sul sito dell’US Fish e Widlife Service, non vorrei che qualcuno pensasse che il caldo e il buon rosso veneto abbiamo prevalso sul mio, scarso, intelletto) il numero stimato di canapiglie che risulta di 3,4 MILIONI (3.400.000 !!!) ed è la terza anatra per numero presente negli USA. E’ superiore del 19% a quello della scorsa annata e del 60% della media a lungo termine (anche qui vuol dire che gli ultimi anni sono stati molto meglio dei precedenti).

Il numero dei mestoloni è stimato in circa 4,6 milioni, 24% in più della scorsa annata e il 106% in più sulla media di lungo periodo (incremento semplicemente strabiliante).

Il numero dei fischioni americani è di circa 2,8milioni, 29% in più della precedente stagione ma in linea con la media di lungo periodo (qs stagione meglio della precedente ma l’anatra è stabile).

Le due specie preoccupanti (!!! fate i confronti con quelle europee!!) sono:

Codone stimato in circa 3,3 milioni, simile alla precedente annata ma al 19% sotto la media di lungo periodo (palesa difficoltà di riproduzione e/o di sopravvivenza)

Moretta stimata, nelle due specie, in circa 3,5 milioni, anche qui simile alla precedente annata anche se leggermente meglio ma statisticamente non influente, al di sotto del 33% sulla media di lungo periodo (effettivamente una bella diminuzione rispetto al passato).

Segue un elenco di zone gestite direttamente o indirettamente (Ducks Unlimited) per la nidificazione corrispondenti a 97 milioni di acri (oltre 39 milioni di ettari, tutta l’Italia supera di poco i trenta milioni di ettari), 547 rifugi nazionali, migliaia di zone umide e paludi, 81 stazioni di rilevamento, centinaia di rilevatori.


Non faccio considerazioni sulle possibilità di prelievo degli amici americani, ne sulla loro gestione da noi al momento meramente utopistica, tanto meno delle difficoltà e del tempo intercorso x riuscire ad arrivare a risultati di questo tipo, ne sul fatto che gli antitutto non sono in grado di confutare questa realtà, ne sui diritti di caccia che sono “onerosissimi” (qualche decina di dollari, al cambio attuale pochi euro) quanto al fatto che noi siamo persi in dietologiche e fondamentali discussioni su Fidc di qua, Arci di la, Confavi dall’altra ecc. e sotto i ns piedi l’erba sparisce… e poi??!!

Gabriele – VR
 
il bio diesel si fa anche con i girasoli nn dimentichiamocelo,che sono di 2 specie da seme(qelli per l'alimentazione degli animali canarini,cassi e massi,e quelli da olio),quindi potrebbe aumentare anche la produzione degli stessi
 
anatre e biologia

anatre e biologia

Concordo con quanto dici Giovanni, soprattutto sul futuro e i carburanti vegetali.
se hai altre informazioni sulle anatre, sui numeri e sulle specie son gradite. Sto preparando un articolo in merito
Da noi i numeri son ben diversi (Europa) gli unici che possono paragonarsi sono il germano (stimato in oltre 10 milioni di esemplari) e l'alzavola (poco oltre due) ma ti sarò + preciso.
Purtroppo invece devo smentire Narduz, anche in Italia la moda dei carburanti vegetali e derivati dall'agricoltura sta prendendo largo piede. Dal 2006 al 2007 per es. i terreni a girasoli set a side (erano posti ideali x le tortore africane prima del lungo viaggio ove si ingrassavano a migliaia) si sono ridotti - IN UN SOLO ANNO - del 90%, parlo x la pianura lombardo veneta (mantova, verona, brescia, reggio emilia) a mio diretto controllo e per i dati di fidati amici nei consorzi agrari (quello di VR è il terzo d'italia x volume) a beneficio della soia e relative lavorazioni (biodiesel), sicuramente anche diverse altre zone a set a side (colture a perdere) sono state eliminate a favore di qs produzioni che in un solo anno di mercato solo diventate remunerative, figurarsi fra qualche altro. E dopo c'è agricoltura intensiva addio a tutto, alla pastura, ai migratori, alle lepri (ancora da noi molto presenti, alla sera faccio un giro in moutain bike e in 3/4 km da casa, in pieno centro, vedo se c'è l'erba tagliata anche 8/10 lepri) .
Da tanto la fauna dipende dall'attività dell'uomo, dobbiamo pensarci bene.
Gabriele
 
Il problema della gestione dell'ambiente x acquatici è fondamentale.

Forse è proprio x questo che spesso chi pratica abitualmente tale complessa e difficile caccia tende ad avere un "animus" ambientalista più forte o sensibile rispetto at altri colleghi.

Proprio x questo io come altri waterfowlers non condanno a priori gli ambientalisti, ma solo e sempre gli animalisti.

Meglio salvare x me uno specchio d'acqua a priori dalla bonifica e lottare con gli ambientalisti x averne poi la gestione o consentirne la caccia, piuttosto e sempre che vederne una bonifica selvaggia e la distruzione dell'habitat ..... .
Ecco il vero terreno di una battaglia comune dei cacciatori, x un rapporto maturo da 2007, con ambiente, animali, società civile, politica, altri cacciatori e anche ..... avversari.
Guerra sempre (politica) agli animalisti e LAC varie.
 
Meglio salvare x me uno specchio d'acqua a priori dalla bonifica e lottare con gli ambientalisti x averne poi la gestione o consentirne la caccia, piuttosto e sempre che vederne una bonifica selvaggia e la distruzione dell'habitat ..... .
.....Ecco il vero terreno di una battaglia comune dei cacciatori, x un rapporto maturo da 2007, con ambiente, animali, società civile, politica, altri cacciatori e anche ..... avversari.
Guerra sempre (politica) agli animalisti e LAC varie. (da 58beppe)
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