Saluti a tutti! Ogni uscita è a se (unica) per storia, per avvenimenti, per i particolari che presenta. Non c'è mai una routine probabilmente perché i fattori che devono collimare per raggiungere il risultato sono diversi e tutti importanti: il lavoro dei cani e il loro affiatamento, la lettura del loro lavoro, i tipi di terreno, le condizioni meteorologiche, il periodo dell'anno, la conoscenza del luogo, la regia della cacciata, per ultimo dato che è il gesto ultimo, lo sparo.
Personalmente l'uscita di caccia alla lepre in novembre, ovvero nelle ultime giornate permesse (chiude l'ultima domenica) sono quelle che mi soddisfano di più, le lepri sono molto scaltre, e se lo sparo avviene dopo un lavoro di seguita di 3/4 ore è una Bella Giornata!!
 
Quando finiranno le lepri appenderò il fucile al chiodo, mi è capitato ieri di abbattere un "fagiano" di pronta caccia, confesso che il vero fagiano mi piace e lo mangio volentieri, ebbene quell'affare li quando mi son messo a spennarlo puzzava talmente tanto da farmi schifo e lo dato alla gatta, che però oggi non ho visto spero non sia morta avvelenata da quella porcheria.
 
Saluti a tutti! La caccia alla lepre con i segugi per me è la caccia che mi offre maggiori emozioni. Più volte è stato detto che la caccia è bella tutta, è vero, con lo spirito del "Cacciatore" stare al passo con la natura in simbiosi, è un riposo mentale che non potrei lasciare neanche in questi tempi ostici ai Cacciatori. La Caccia alla lepre ha qualcosa di più (passatemala questa opinione) è una caccia faticosa, di esperienza, leggere il lavoro dei cani, la pastura, la levata, la seguita, l'aspetto, il tiro, ..... permettetemi ....non sono cose facili, vivi una emozione unica, che non ha eguali, forse paragonabile alla caccia alle starne di una volta o alle coturnici di una volta. Tipi di caccia dove comandano i cani, dove il Cacciatore "serve" il cane, dove la Selvaggina lotta e molte volte vince. Nella Caccia alla lepre non si usano ne zimbelli ne richiami, l'unico richiamo è la passione, il profumo dei campi, gli scampanellii, i vari abbaiare dei cani, i due colpi molte volte seguiti da litanie dei SS Santi protettori e sempre una risata benevola da parte dei compari di Caccia. In ultimo, un tipo di selvaggina così regale che tutti assaporano senza storie. Una Caccia che non ha eguali.
 
Saluti a tutti! Ogni uscita è a se (unica) per storia, per avvenimenti, per i particolari che presenta. Non c'è mai una routine probabilmente perché i fattori che devono collimare per raggiungere il risultato sono diversi e tutti importanti: il lavoro dei cani e il loro affiatamento, la lettura del loro lavoro, i tipi di terreno, le condizioni meteorologiche, il periodo dell'anno, la conoscenza del luogo, la regia della cacciata, per ultimo dato che è il gesto ultimo, lo sparo.
Personalmente l'uscita di caccia alla lepre in novembre, ovvero nelle ultime giornate permesse (chiude l'ultima domenica) sono quelle che mi soddisfano di più, le lepri sono molto scaltre, e se lo sparo avviene dopo un lavoro di seguita di 3/4 ore è una Bella Giornata!!

Salute a te, ti ringrazio del tuo racconto dove la preda l'ultima se incarnierata sarebbe rientrata nella normalità e invece, ma non è forse questo ciò che affascina, azione e passione nella sfida continua, le variabili sono tante e irripetibili, una pagina di un libro che ognuno di noi scrive in prima persona e lo rivive mentalmente, ..... e lo chiamano sport, hahahaha.
 
Ora quasi un mese dalla chiusura della caccia alla lepre, è ora di tirare le somme. Per noi è stata una stagione formidabile, tralasciando il buon numero di abbattimenti, abbiamo avuto seguite incalzanti e durature; la soddisfazione di vedere i cani cacciare la lepre in mezzo a 5 caprioli senza nemmeno degnarli di uno sguardo. Ora fino ad agosto 2015 si gode i ricordi del 2014 attendendo una nuova stagione.
 
Ben trovati a tutti
Ogni volta che si parla della prima lepre mi torna in mente l'infanzia: il babbo non voleva portarmi a caccia con lui perché ero troppo piccolo e temeva mi stancassi, per far prima non mi ero messo i calzini......
ma sono stato muto fino a quando le vesciche mi fecero urlare
a parte questo dettaglio macabro che forse ho già narrato, rammento che il babbo aveva ferito sulla maggese una lepre ed io sentendola strillare pensavo che per errore avesse ferito un bambino come me.....
non vedevo nulla e capivo ben poco di caccia, ma mi sembrava tutto magnifico , raro ed entusiasmante.
Da adulto ricordo una giornata splendida non era la prima ma fu bellissima: ero con il mio solito compagno di caccia , avevamo visto le fatte fresche della lepre, e lui mi aveva mostrato dei piccolissimi fori testimoni delle unghie dell'orecchiona in un campo sporco pieno di quelle che nel Lazio chiamano gli sbucaocchi, piante spinose e fitte, lui entra con i cani e la sua fida doppietta, una vecchia Beretta calibro 20 donatagli secoli fa da un ambasciatore che la faceva usare alla moglie nelle battute di caccia "sociali".
Il mio amico era un guardiacaccia.
Ebbene mi lascia in un angolo dicendomi che sarebbe passatà là , in tutta onestà ero un po scettico , quando mi fischiò da lontano quasi me la feci sotto per l'emozione poi udii il cane braccare e dopo un bel po' avanti al segugio lei l' orecchiona come un missile: un colpo solo, miracolosamente ben assestato, e feci centro . Doppietta Breda andromeda cartuccia del 7. Sapevo che il mio compare più esperto non mi riteneva, a ragione, un gran tiratore e allora non sollevai da terra la lepre per fargli credere di aver fatto una padella cosmica, già lo vedevo arrivare lento e **** verso di me pronto a dirmi che era meglio che buttavo il fucile , che potevo andare allo stadio e a tirar giù tutti santi.
Poi ho raccolto l'animale e lui ha capito che lo stavo prendendo in giro.....
Che dire certe giornate meravigliose solo un cacciatore le può comprendere come si fa a spiegarle a qualcuno che ci vede come dei nostri ?
Peggio per loro!
In ogni modo quella fu una giornata memorabile, perché dopo una mezzaora un altra uscì e lui la prese.
Godimento assoluto!
Beccaccione
 
Che bella emozione...
Anch'io ho avuto la fortuna di andare a lepri più di una volta quest'anno, e mentre aspetti hai sempre il pensiero: "Non uscirà proprio qua...e se esce qua? E se la sbaglio?"...sei sempre in trepidazione...sono sicura che conserverai questi bei ricordi per sempre! E ti auguro di aggiungerne tanti altri, nelle prossime battute!
 
La prima lepre è sempre un emozione, mi ricordo ancora la mia prima, Papà fiducioso che con il 12 non facessi le padelle fatte con il 20 mi manda in una bassa buona, lui sbaglia la prima perchè invece di seguire il lavoro di Red ha dato credito alle cagne del nostro collega di caccia, tanto poi Red ci ha messo une pezza e la presa lui a denti; scovano la seconda che arriva di corsa da me, punto un pelo avanti e sparo, era un maschio di 4 Kg meraviglioso. Bei tempi era il 2008, quest'anno non mi lamento trovata la bassa giusta siamo a tre Io, due Papà e due Mario il nostro nuovo compagno di caccia.
 
Io di questo mio primo anno invece mi ricorderò la mia prima lepre sbagliata: l'emozione di vederla lì, quando non me l'aspettavo (eravamo a colombacci perciò stavo guardando in aria...immaginate la sorpresa di vederla lì quando ho abbassato per caso un attimo lo sguardo), i mille pensieri che mi sono balenati in testa in quel momento, il ricordo di tutte le indicazioni dei miei insegnanti che sono finiti nel nulla perché poi l'ho sbagliata (neppure il secondo colpo le ho dato...perché già non la vedevo più, nello sporco del bosco dove eravamo)...
Un bel po' di delusione, ammetto, l'ho provata e credo di non aver più parlato per qualche ora (per la felicità dei miei compagni di caccia!) ma mi rimarrà comunque un bel ricordo di quella giornata perché poi con l'aiuto della squadra e dei cani alla fine l'abbiamo presa lo stesso! In fondo la caccia è anche gioco di squadra, e il compagno che ti guarda le spalle è spesso una grande benedizione! Grazie "ragazzi"!
 
Quando finiranno le lepri appenderò il fucile al chiodo, mi è capitato ieri di abbattere un "fagiano" di pronta caccia, confesso che il vero fagiano mi piace e lo mangio volentieri, ebbene quell'affare li quando mi son messo a spennarlo puzzava talmente tanto da farmi schifo e lo dato alla gatta, che però oggi non ho visto spero non sia morta avvelenata da quella porcheria.

bè buttare da mangiare ... con la crisi che c'è non ti fa tanto onore
sicuramente qualcuno lo avrebbe voluto in regalo
 

Giorgio56

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28 settembre atc al2, prima volta alla lepre dopo tante volte da spettatore ora per la prima volta con un fucile in mano, il fresco del mattino, la rugiada che t bagna i pantaloni, i compagni che ti dicono " te sta lì e sta atent che se la pasa, la pasa da la" carichi il fucile, la prima è una 4 borra in feltro, l abbaiare dei cani, la tensione e pensi tanto nn passa di qua, poi la vedi che corre con le orecchie basse, miri un po avanti al muso il cuore nn batte nemmeno quando tiri il grilletto finchè nn la vedi cadere a terra e senti gli amici x radio che chiedono " l hai presa?" e al tuo si corrono verso di te per congratularsi, ma dentro di te realizzi che ti hanno messo li sicuri che se usciva sparavi x primo. Tutte le emozioni di quel mattino le porterò sempre con me.
 
Saluti a tutti! 10 gg fa ho fatto la chiusura della caccia alla lepre nell'ambito veneto dove caccio da quasi 30 anni, abbiamo cacciato sia il sabato mattina che la domenica e sono stati due gg appassionanti. La mattina del sabato in tre con quattro cani, preso visione del posto Il Capo ha dato le consegne e via... i cani dopo un po' prendono la pastura, controllano in giro, uno sguardo alle fatte, maschione di 4 kili e via... un pò di seguita altro abbaio e corri a chiudere le "passate" avanti e i cani sotto con una canizza a tratti che .... ora esce ... ora lo levano... ora salta... e via altra strada, controlla il fosso, passa la terra arata (ginnastica..100 kili con il fucile sul bagnato)..niente ... e avanti e stai attento... così abbiamo fatto mezzogiorno con kilometri sulle gambe e con i cani che non mollavano e mille domande dove era? forse gli siamo passati così vicini.... mah impossibile, forse il Rosso segnava sull'argine ma Flora no, impossibile Reno non ci è andato quindi non è passato di la... insomma anche a casa si ripassava il percorso e su una mappa virtuale si scriveva il cammino del "lievero" per esser pronti all'indomani: Domenica.
Domenica mattina: si riparte, si riprende il giro al contrario, troviamo subito la pastura con " fatte" fresche, stessa grandezza e sicuramente stesso lievero e via..... e dopo un po' comincio a pensare che ci risiamo sembra la fotocopia della giornata di ieri e rido da solo pensando a quali escamotage abbia messo in pratica la lepre per salvare la pelle e la passione di tutti noi e quante litanie si alzavano nell'aria accompagnate dal suone delle campane che ci precisavano l'ora. Insomma NIENTE! Sembrava che da un momento all'altro dovesse apparire. Niente. I cani hanno lavorato da manuale, il percorso lo hanno disegnato in modo chiaro con le loro braccate, le fatte trovate, gli steli tronchi di fresco di trifoglio all'angolo del vigneto... i su e giù nella medica... insomma da manuale. Come sabato. Del "lievero" niente ... e magari era la!!! che ti guardava! Quest'anno è andata benone. Il ripopolamento con lepri autoctone di cattura ha dato ottimi risultati come da molti anni a questa parte. I cani sono bravi, qualche padella è stata fatta, ma lepri per fare cene di gruppo e festa ci sono. Sulla strada di ritorno (380Km) i pensieri ogni tanto ritornavano su quei campi, boschetto di noci, il roveto, la terra arata, i vigneti, i fossi, ma dove era la cova? Sto maschio di 4-4,5 kili quanto si è divertito.... buona giornata.

PS: Ho voluto raccontare due giornate di caccia senza sparo come talune volte accade, per focalizzare ancora una volta, la passione per questa DISCIPLINA che alcuni chiamano sport, bah! aggiungo anche che durante la cacciata abbiamo levato due fagiani (non di lancio) e decine di cesene sono passate di primo mattino sulle nostre teste.
 
In questo bel post si parla di lepre..lasciamo stare i gatti,la politica e gli "stronzoni prontacaccia"...dai...
Dunque stamattina arriviamo sul posto che ancora pioviccica,i terreni sono inzuppati di acqua però siamo agli sgoccioli,i cani son fermi da una settimana e in questi ultimi tre giorni vorrei vedere almeno uno scovo...Liberati i cani perlustriamo un campo arato dove in certi punti si sprofondava non poco,un abbaio qua uno là e pian piano arriviamo in fondo al campo,c'è un fossetto e un bel campone di medica,i cani fan buono,e subito si trovano delle pasture notturne di un bel maschio..i cani di buona lena avanzano compatti ed entrano di gran foga in una stoppia di mais bella "sporca"..tolgo il fucile dalla spalla e dico al mio socio..tra poco salta...ad un certo punto un breton di un cacciatore che conosco sentendo i cani "cacciare"si avvicina e....patatrac la lepre salta tra il breton e i segugi..canizza lepre in piedi,si prende tre fucilate dal proprietario del breton e via.....alla fine scavalca un fosso,una medica e attraversa uno stradello...ZRC...è salva..recupero i cani,mi avvio alla macchina e prendo la strada del ritorno,un po' deluso ma nello stesso tempo contento...i cani han lavorato bene (tranne quel breton) e la lepre l'ho vista anche oggi...Ciaoooo
 
Lunedì otto la lepre si chiude,bella stagione,non la migliore ma sempre bella e diversa da tutte le altre,concordo con bigrillo,ci sono giornate che anche se non porti a casa il selvatico te le ricordi per molto tempo,a volte si vince e a volte (parecchie)si perde ma comunque tutte le trenta giornate che ho fatto quest'anno sono state diverse e piacevoli anche quelle dove sua Maesta la lepre si eludeva e ti lasciava con l'amaro in bocca...Ricordo con piacere la prima lepre di Manuele (Barru84)quando l'ha raccolta tremava e gli occhi gli brillavano,ricordo la lepre padellata dal Piero e dalla Sara che ti lasciano quel nonsocchè e te la fanno desiderare ancora di più,ricordo le torte di Sara per festeggiare una bella cacciata,ricordo gli occhi felici di tutti quando va tutto bene e ricordo me stesso alla fine della giornata senza voce per aver sgolato tutto il giorno incitando i cani....La caccia alla lepre è pura magia...
Un saluto a tutti gli amici e amiche del pelo!!!
 
La mia prima lepre risale al 1978, come per la prima beccaccia 1979, sono emozioni che mi porterò fino alla tomba. Ricordo ancora i posti dove le ho abbattute e il tempo che faceva, che fucile avevo e quale cartuccia sparai.
 
Saluti a tutti! La caccia alla lepre con i segugi per me è la caccia che mi offre maggiori emozioni. Più volte è stato detto che la caccia è bella tutta, è vero, con lo spirito del "Cacciatore" stare al passo con la natura in simbiosi, è un riposo mentale che non potrei lasciare neanche in questi tempi ostici ai Cacciatori. La Caccia alla lepre ha qualcosa di più (passatemala questa opinione) è una caccia faticosa, di esperienza, leggere il lavoro dei cani, la pastura, la levata, la seguita, l'aspetto, il tiro, ..... permettetemi ....non sono cose facili, vivi una emozione unica, che non ha eguali, forse paragonabile alla caccia alle starne di una volta o alle coturnici di una volta. Tipi di caccia dove comandano i cani, dove il Cacciatore "serve" il cane, dove la Selvaggina lotta e molte volte vince. Nella Caccia alla lepre non si usano ne zimbelli ne richiami, l'unico richiamo è la passione, il profumo dei campi, gli scampanellii, i vari abbaiare dei cani, i due colpi molte volte seguiti da litanie dei SS Santi protettori e sempre una risata benevola da parte dei compari di Caccia. In ultimo, un tipo di selvaggina così regale che tutti assaporano senza storie. Una Caccia che non ha eguali.

Ti avrei dato molti "mi piace" ma non si può altrimenti...
Concordo in pieno ogni tua parola...W il pelo...sempre!!
 
Non voglio sembrare patetico, ma è stata la stessa emozione di quando a 10 anni presi il mio primo cavedano in Scrivia con due chicchi di mais, stessi profumi stesse sensazioni, immersi in quel che ora resta di questa natura ferita
 
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