purtroppo ,salvo poche ma poche realtà, questo è lo stato in cui versa la stanziale.da me qualche lepre c'è,animali perlopiù buttati dai cacciatori e da loro pagati,ma i fagiani sono una rarità.da parte mia questo è l'ultimo cane che avrò,morto lui per me la caccia alla stanziale sarà finita.
 

max57

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.....settimana scorsa ho fatto 3-4 gg di vacanza nella maremma grossetana, territori che non conoscevo affatto e che mi hanno affascinato per la bellezza e genuinità....in particolare ho apprezzato il fatto che le zone collinari e pedemontane forse non sono cambiate molto negli ultimi decenni.....almeno rispetto a regioni come piemonte e lombardia dove industrializzazione dilagante e urbanizzazione hanno definitivamente sottratto territori alla fauna e alla caccia.
Ho girato per strade secondarie e viottoli.....ho visto selvaggina da pelo di ogni tipo....parecchi colombacci....qualche africanella.....ma ZERO fagiani per non parlare di starne e pernici....addirittura l.agriturismo dove alloggiavo era al centro di una piana dove mi sarei aspettato di trovare quaglie ....ne avessi sentito cantare una ...zero assoluto....
Francamente avrei pensato di vedere fagiani dappertutto perchè i territori sono veramente vocati ed estesi.....l'impressione ,ma spero per gli amici toscani di sbagliarmi in pieno....,è che a stanziale siate messi inspiegabilmente male. E' così??? E se si com'è possibile???
 
Caro Max hai pienamente ragione.
I nostri territori (io sono non Maremmano ma Chiantigiano ma la zuppa e' la stessa) sono vuoti di selvaggina nobile...la colpa?.'..territori si belli ma estremamente lasciati a loro stessi...
I nocivi,o meglio,opportunisti da noi la fanno da padrone...
Tutti i boschi,macchie,incolti...son diventati rifugi inespugnabili per essi...difficile da arginare con i metodi consentiti..
Una fagiana che decide di covare deve vedersela di primo acchito con una popolazione di cinghiali che ricopre il 30% del totale nazionale che noi loro notturni spostamenti fanno mambassa di tutto...poi a schiusa avvenuta arrivano i corvidi (gazze in costante aumento),le volpi (quante ne avrai viste in.tre giorni),rapaci quali la poiana,in un aumento incredibile,e poi alla fine ma non per importanza ed impatto sulla nobile selvaggina i gatti,presenti in un numero fuori controllo ormai da anni ( ...ma vai a spiegarlo all'ambientalista di turno che se lo mette in casa come simpatico animaletto da compagnia)...
Poi mettiamoci anche il progressivo abbandono gestionale della riserve padronali...ormai tutte hanno optato per il pronta caccia poiche' un guardia che si rispetti non potra' mai applicare una lotta ai nocivi degna di nota perche' le normative vigenti spesso lo impediscono..rimangono solo quelle poche zrc o zrv in cui i comitati di gestione lottano contro tutto e tutti,spesso rischiando,per far si che quella biodiversita',di cui tanto se ne parla e che pare sia tanto cara al popolo animalista,non venga perduta.
Oggi giorno anche l'agricoltura ha mutato il panorama alle nostre campagne...dove prima il promiscuo era un dato di fatto oggi il tipo intensivo e' la realta'...i vigneti a perdita d'occhio ne e' un esempio...si salva in questi ambienti,e direi in maniera ottima,la lepre...la Quaglia ha pochissimo abitat...i grani vengono battuti e le stoppie arate all'istante..rimangono i medicai ma senza pasture la sua presenza e scarsa.
La starna e' ormai un lontano ricordo...solo alcune brigate stanno avendo un successo,grazie ad un progetto mirato,nell'val d'Orcia,in quella che fino ad un paio di anni fa' era l'atc si 19...
Poi lo stato economico in cui destano praticamente tutti gli atc toscani,grazie ai danni portati dagli ungulati,ha fatto si che risorse per le migliorie ambientali e per la selvaggina nobile siano pochissimi..
In Toscana se non verra' trovato il sistema di ridurre in maniera drastica gli ungulati la piccola selvaggina avra' sempre vita piu' breve..
 
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