Mi viene in mente l'episodio di quel cacciatore romano che invitato ad una battuta classica ai fagiani nel nord dell'Inghilterra, era nella linea di tiratori mentre i battitori cominciavano a spingere i fagiani verso i fucili. Un vecchio fagiano, sopravvissuto a diverse battute e ovviamente conoscendo bene i suoi nemici, invece di involarsi esce dalla macchia di pedina col proposito di passare correndo fra i tiratori e salvare le penne per un'altra stagione. Quando il fagiano e' a quaranta metri dal nembrotte romano, questo alza la doppietta per sparargli. Scandalizzato, il suo ghilie (accompagnatore e ricaricatore del fucile) gli dice: "Ma lei non volere sparare a quello fagiano mentre correndo?!" Eil romano: "E te credo! Io sto a aspetta' che se ferma!"
 
NB: Chiamasi caccia fotografica :) Il clic (della reflex) fa scappare i soggetti come il pum del fucile.:)
 
E pensare che gli appostamenti nel ternano, nel periodo del passo, molti hanno la tradizione di sparare solo "a pusu" cioè a fermo perché si dice che i colombacci una volta spaventati, poi l'anno prossimo potrebbero fare altre linee di passo...usanze di vecchi cacciatori che pian piano se ne vanno con loro,o forse perché all'epoca le cartucce ce n'erano poche e quelle poche dovevano andare a segno.
comunque vedere i colombacci farti la ruota sopra la testa a 5 metri di distanza prima di posarsi mette i brividi...si riesce a contargli ogni singola penna...emozioni che si devono solo provare!!!
 
Non saprà mai che deve il proseguo della sua esistenza alla tua voglia di video :mrgreen:! È il motivo per cui non sparo a fermo : ho troppo tempo per pensare alla vita dell'essere al di la' del mirino heuuu.gif]
Della serie: il sottile limite tra la vita & la morte.

Bravo Riccardo .

Infatti e' proprio per questo che preferisco la caccia agli uccelli con il liscio, tirando a volo, a quella agli ungulati con la carabina. E quest'ultima e' resa anche piu' dura perche' nell'ottica vedi tutti i dettagli dell'animale, gli occhi, il naso, i fili d'erba che gli pendono ai lati della bocca, magari anche una zecca attaccata all'orecchio. Perche' la pratico? La risposta e' una sola: per la ciccia.
 
Io ho tirato a fermo....ci mancherebbe ! Ma col tempo che passa mi riesce sempre piu' difficile ! Da ragazzino con la fame di carniere tiravo a tutto con la fionda,con l'a/c poi con l'S55 ! Un mattina presi uno sganassone (benevolo) da mio Padre perche' stavo per fucilare un merlo su' un secco...mi disse : non si tira a fermo....una possibilita' gle la devi dare ! A onor del vero a cornacchie,stornacci ecc non ho poi mai lesinato fucilate a fermo...magari pure nel mucchio..anche al chiaro Dt ..qualche papera l'ho fucilata sull'acqua...ma erano sagome quasi al buio ! Una volta risparmiai una volpe : s'era assopita su delle balle di fieno...al sole beata...gl'arrivai a 10 cm dal muso con la canna del fucile....dovevo solo tirare il grilletto..ma la guardai troppo....quel tanto per pensare che non era una morte "giusta" per lei ! Dormiva beata...sembrava sognasse !
Sicuramente a qualche cinghialaccio in pastura una brenneke gle la tirerei.....ma per gli altri non so se sarei in grado.

Un saluto.
 
E pensare che gli appostamenti nel ternano, nel periodo del passo, molti hanno la tradizione di sparare solo "a pusu" cioè a fermo perché si dice che i colombacci una volta spaventati, poi l'anno prossimo potrebbero fare altre linee di passo...usanze di vecchi cacciatori che pian piano se ne vanno con loro,o forse perché all'epoca le cartucce ce n'erano poche e quelle poche dovevano andare a segno.
comunque vedere i colombacci farti la ruota sopra la testa a 5 metri di distanza prima di posarsi mette i brividi...si riesce a contargli ogni singola penna...emozioni che si devono solo provare!!!

Io ci credo a questa tradizione benchè non la rispetti in pieno, evito solo di tirare nel branco, anche a tiro specialmente negli svernanti, non vi capita di vedere colombacci di entrata, quindi nuovi che sorvolano il bosco a collo dritto ed osservano a distanza di sicurezza prima di scendere portandosi via i compagni, secondo me quelli sono i colombacci pluridecorati dell'anno prima che ricordano il pericolo.
 
voglio aggiungere che questa stagione i colombacci "dietro casa" o li vicino, hanno dato un contributo notevole al carniere stagionale, e visto che, senza false modestie, Riccà , come sicuramente molti altri di noi, non è più assillato dal "carniere per forza" :rolleyes:si gode situazioni e momenti di pura meditazione e si gode questi "documentari" naturalistici che si presentano a chi come noi vive a contatto della natura, sicuramente come cacciatore ma non come sparatore per forza, come già detto riusciamo a vedere al di là delle semplici fucilate.............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
 
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