Salve, capita di leggere di qualche cacciatore alla ricerca di un eventuale capanno da poter utilizzare sperando di poter trovare qualcuno disposto a cederlo per svariati motivi ma, nella maggior parte dei casi, ho notato un silenzio tombale piuttosto che qualche riscontro.
Lo trovo abbastanza normale alla luce del fatto che i possessori di appostamenti fissi se li tengono stretti sia perché li utilizzano regolarmente e sia perché non abbiano nulla da proporre ad un “collega sconosciuto” che peraltro potrebbe rappresentare un futuro antagonista nelle vicinanze o di infastidire qualcuno per aver fatto nomi o dato indicazioni, insomma si capisce, siamo in un campo assai sensibile.
Rimangono però (sicuramente) un certo numero di appostamenti in disuso o abbandonati non facilmente individuabili di per sè o dai possessori non più rintracciabili e che un cacciatore interessato alla ricerca non sia disposto ad investire così tanta parte del suo tempo (perché ce ne vuole molto…) in indagini approfondite presso la Regione.
Mi sembra di capire che, effettivamente, il capanno o l’altana in disuso o abbandonata rappresenti per chi la possedeva come “il giocattolo” di quel bambino che non lo utilizza più ma guai a chi glielo tocca a costo di lasciarlo marcire e, anche su questo però, nulla da dire.
Nella famosa mappatura Toscana (di una chiarezza e completezza unica devo dire) dove sono riportate le posizioni e la “targa” dei capanni non sono riportati il loro stato di utilizzo (attivo, abbandonato, Rimosso ecc.) anche perché sarebbe effettivamente impretendibile.
Però, non sarebbe male se venisse fatto un censimento consultabile su richiesta (non necessariamente pubblicato) di tutti quegli appostamenti dormienti e/o dichiarati in disuso o liberi in modo che un eventuale interessato possa con discrezione farne richiesta.
Detto ciò, i casi sono 2: o seguirà un silenzio tombale al mio post oppure solleverò un ginepraio.
Lo trovo abbastanza normale alla luce del fatto che i possessori di appostamenti fissi se li tengono stretti sia perché li utilizzano regolarmente e sia perché non abbiano nulla da proporre ad un “collega sconosciuto” che peraltro potrebbe rappresentare un futuro antagonista nelle vicinanze o di infastidire qualcuno per aver fatto nomi o dato indicazioni, insomma si capisce, siamo in un campo assai sensibile.
Rimangono però (sicuramente) un certo numero di appostamenti in disuso o abbandonati non facilmente individuabili di per sè o dai possessori non più rintracciabili e che un cacciatore interessato alla ricerca non sia disposto ad investire così tanta parte del suo tempo (perché ce ne vuole molto…) in indagini approfondite presso la Regione.
Mi sembra di capire che, effettivamente, il capanno o l’altana in disuso o abbandonata rappresenti per chi la possedeva come “il giocattolo” di quel bambino che non lo utilizza più ma guai a chi glielo tocca a costo di lasciarlo marcire e, anche su questo però, nulla da dire.
Nella famosa mappatura Toscana (di una chiarezza e completezza unica devo dire) dove sono riportate le posizioni e la “targa” dei capanni non sono riportati il loro stato di utilizzo (attivo, abbandonato, Rimosso ecc.) anche perché sarebbe effettivamente impretendibile.
Però, non sarebbe male se venisse fatto un censimento consultabile su richiesta (non necessariamente pubblicato) di tutti quegli appostamenti dormienti e/o dichiarati in disuso o liberi in modo che un eventuale interessato possa con discrezione farne richiesta.
Detto ciò, i casi sono 2: o seguirà un silenzio tombale al mio post oppure solleverò un ginepraio.
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