Anch'io preferisco cacciare da solo, e non solo beccacce. A parte che è incontrovertibilmente più difficile fare carniere, la caccia in solitaria rappresenta un godimento assoluto di tutti gli elementi naturali che fan da corollario al nostro girovagare, senza alcuna distrazione di sorta: sei tu, il tuo cane e la natura. Praticamente sei dentro un quadro. Certamente non mancano occasioni di godere della presenza di amici durante la stagione venatoria, con note di divertimento assoluto. Ma - appunto - in quest'ultimo caso si parla di evasione, svago, sollazzo, complicità. Nel primo caso si tratta invece di poesia dal vivo, non differita su pagine. O almeno, questa è la mia personalissima interpretazione dell'esercizio venatorio.[elf.gif]
Per ciò che attiene all'habitat, nelle mie zone spesso la beccaccia la trovi nelle tagliate di sette otto anni colonizzate da spinaie alte due metri e fitte anche per i serpenti, quei cedui per intenderci che a fine dicembre hanno ancora tutte le foglie, e dove il selvatico - se ti dice culo - lo intravedi per una frazione di secondo dopo aver servito il cane. Magari avessimo anche noi le magnifiche faggete...[29]