Visto che in un precedente post si è parlato del fatto se sia utile o no segnare i capi abbattuti, ho ritenuto utile aprirne un altro dove spiegare a cosa serve raccogliere informazioni circa i prelievi e le giornate di caccia effettuate.
A GESTIRE BENE!!!!!!!!
Con questo intendo dire che una corretta gestione di una qualsiasi specie selvatica oggetto di caccia non può non prescindere dalla predisposizione, ma soprattutto dal rispetto, di piani di prelievo basati sull' incremento annuo di una specie e sulla sua dinamica.
Le informazioni richieste al cacciatore devono essere più semplici e sintetiche possibili e ovviamente alla portata di tutti.
I dati raccolti attraverso l'analisi dei tesserini regionali e in molte realtà attraverso l'analisi dei tesserini d'abbattimento degli Atc, oltre che consentire la definizione di un quadro locale contribuiscono ed assicurano una base minima di conoscenza delle specie per tutto il territorio nazionale, e in alcuni casi, a livello internazionale.
Tra le principali informazioni che in teoria si ricaverebbero dell'analisi dei carnieri ve nè cito alcune:
1) Distribuzione spaziale delle diverse specie o popolazioni. Si tratta di notizie che assumono grande importanza quando si va a definire l'areale di determinate specie su scala regionale e/o nazionale.
2) Evoluzione nel tempo delle specie oggetto di caccia. In quest'ottica è fondamentale saper valutare con attenzione i dati relativi allo "sforzo di caccia" ovvero al numero di giornate che il cacciatore segna sul tesserino in relazione al carniere realizzato.
3) Struttura delle popolazioni per classi di età e sesso. Si tratta di informazioni importantissime ai fini di una corretta gestione di una specie selvatica, che richiedono però uno sforzo supplementare.
Questi dati permettono di ottenere informazioni sul successo riproduttivo di una determinata popolazione, su cui si basa un piano di prelievo, senza tener conto di eventuali immissioni a scopo di ripopolamento.
La raccolta di questi dati rappresenta già la regola nel caso dei piani di prelievo degli ungulati, in particolare cervidi e bovidi.
4) Analisi della sopravvivenza e della dispersione sul territorio (importantissima per la fauna stanziale). E' fondamentale acquisire informazioni sul quantitativo di animali immessi sul territorio a scopo di ripopolamento che hanno contribuito alla formazione del carniere stagionale.
Un corretto piano di ripopolamento non può non prescindere da un'analisi dei risultati ottenuti; è quindi necessario che tutti gli animali liberati siano marcati con anelli, targhette, bottoni ecc...... .
La possibilità di disporre di dati sul prelievo in grado di produrre statistiche attendibili risulta fondamentale per la predisposizione dei piani di prelievo futuri.
Il contributo dei cacciatori messo al servizio della scienza, attraverso azioni importantissime quali censimenti puntuali e dettagliati dell'avifauna in primis e resoconti realistici del prelievo effettivamente esercitato dai cacciatori, si tradurrà in argomentazioni e parole cui sarà difficile ed imbarazzante controbattere e che permetterà ai rappresentanti dei cacciatori, di confrontarsi con le istituzioni e gli enti preposti alla regolamentazione della caccia, ottenendo in molti casi risultati maggiori alle loro aspettetive.
Sono convinto che i grafici e le statistiche, risultati delle attività di monitoraggio e della successiva interpretazione scientifica, siano tutt'altro che inutili perdite di tempo, e che numeri e percentuali rappresentano per noi cacciatori l'unica possibilità per essere presi in considerazione, per essere ascoltati e per far valere le nostre ragioni.
Se vogliamo avere un futuro dobbiamo insistere nell'approccio tecnico e scientifico, operare per essere considerati sempre più preziosi ed insostituibili referenti per l'attività scientifica e legislativa, sia italiana che europea, ottenere risultati sempre maggiori, migliori e tangibili in modo da dimostrare a chi si trova all'esterno del nostro mondo, il senso di responsabilità e l'educazione che sono propri di chiunque voglia definirsi un "cacciatore"
Daniel Tramontana