Le "collarine" qui mangiano lo stesso che mangiano quelle selvatiche (ma poi anche le collarine qui sono selvatiche). Non le ho mai viste in citta', ma spesso le vedo fuori citta' nei pressi di case isolate e fattorie. Io quel paio che ho provato qui non le avrei riconosciute, cotte, da quelle nostrane se non fosse stato per la maggior mole. Il sapore e' lo stesso, e cioe' ottimo. Non e' che sara' la pelle a dar loro un sapore diverso? Io delle tortore mi tengo solo i petti, spellati, uniti allo sterno. Faccio due incisioni lungo la "chiglia", infilo una noce di Philadelphia sotto i due tagli, avvolgo il tutto in una fettina di bacon, fermata con un paio di stecchini, e lo cucino al barbecue aggiungendo alla carbonella dei pezzetti di legno di melo, ciliegio, o "hickory," o "mesquite" precedentemente inumiditi per fare una bella fumata. Provare per credere. Io la selvaggina da penna non la faccio quasi mai in umido o in brodo. Il groppone e le cosce e sopracoscie del tacchino selvatico li cucino nella crockpot (a cottura lentissima, per un'intera giornata) con odori e vino perche' altrimenti sarebbe come masticare copertoni. I petti li trasformo con un coltello lungo e sottile in una "sfoglia" lunga, larga e sottile, e poi l'arrotolo con uva passa, pinoli, spezie varie in polvere, pezzetti di bacon, ecc., aggiungendo questa mistura ad ogni arrotolata, poi lo ricopro completamente di fettine di bacon avvoltolate intorno e fermate con stecchini, lo lego e lo faccio al forno. Quando poi s'e' ben raffreddato, tolgo lo spago e lo taglio con l'affettatrice. Da urlo!