Il discorso in sè potrebbe sembrare una sterile lamentela da bar del tipo "la cartuccia non funziona", "era meglio quando stavamo peggio" e cose del genere....eppure vi assicuro che i carnieri degli ultimi anni sono letteralmente dimezzati. (e dimezzati intendo dimezzati, non per pour parler e esagerare. letteramente)
Lo stesso per TUTTI i cacciatori che conosco nelle mie zone.

Se effettivamente le popolazioni non sono in declino, gli osservatori non segnalano un calo dei migratori...o è una cosa di ridistribuzione locale (uccelletti spaventati e ammassati nelle riserve) oppure che effettivamente seguono rotte localmente diverse o semplicemente non si fermano a svernare, ma sono solo di passaggio.

Magari per altre regioni il tordo non è così importante...ma in pratica a Lecce c'è solo quello da cacciare.
Il problema è serio! :D

Pensavo fosse solo nell'estremo sudest. Nelle altre regioni, oltre a voi che avete postato, pure i vostri conoscenti hanno questa "sensazione"?
 
Anche nell'empolese oltre a non esserci più neanche un bosco x tagli indiscriminati da parte delle varie fattorie........è stata una tre le peggiori stagioni che ricordi per i tordi
 
Io stesse zone da qualche anno .... faccio solo statistica sul periodo natalizio. Tordi veramente pochi, quando gli anni passati fare quota cacciando da fermo, non era difficile. Quest'anno ho potuto fare solo 3 uscite a causa della malsana idea di chiudere agli extra regione il 30 dicembre ( anche per i nativi che lavorano fuori e passano in puglia le festività ). In queste 3 cacciate ho fatto complessivamente poco più tordi di una sola delle passate stagioni. Caccio nei feudi di Ugento Salve e presicce e gli ulivi erano sani e ricchi di frutti.
 
Non si può negare, i tempi cambiano e con loro cambiano gli uomini, trasformando il pianeta. Gli animali hanno un ciclo naturale prestabilito che non cambia mai, ma cambiando clima e luoghi, qualcosa in loro sta mutando, si stanno adeguando per sopravvivere, cercando altri lidi.
La caccia non è più quella di 30/40 anni fa, ce ne accorgiamo noi che siamo sul campo. La maggior parte delle attività dell'uomo fanno male al resto del pianeta e sono sicuro che quando ci si accorgerà di questo...sarà troppo tardi.
 
Annata da dimenticare sia al passo che quelli rimasti i rientri sono miseri.

Lo scorso anno stagione ottima con tordi entrati dai primi di ottobre fino al 10 novembre.
Dopo sn scomparsi,ma erano saliti su in quota per poi ricomparire alla prima neve.

Anno orribile questo che va cestinato,si spera nel prossimo,la puglia sn 2 anni che non ha avuto quello a cui è abituato,capita, il meteo credo abbia fatto la differenza.

Quest'anno brutto tempo ad ottobre e bello a novembre quindi tordi passati in 2 giorni e non rimasti,dicembre e gennaio caldo incredibile,quindi non c'è molto da meravigliarsi.
I tordi vogliono il bel tempo per entrare ed il freddo e la mangianza per rimanere.

Cordiali saluti.

Andrà certamente meglio.
 
vado un po controcorrente ma a parte quest'anno che sicuramente e stato il peggiore che io ricordi, gli altri anni i tordi ci sono sempre stati, certamente non si puo' negare che sono cambiate le loro abitudini. sara' per il troppo disturbo che hanno, gia appena "calano" si fanno le battute e questo fino a qualche anno fa non accadeva quindi appena arrivati si spostano nelle mega riserve che sono state create e non ne escono piu a meno di eventi climatici particolari, sicuramente e cambiato l'ambiente vedi xilella o altri obbrobi creati dall'uomo tipo gli immensi campi di pannelli solari pale eoliche ecc. ecc. che nella mia ignoranza non so quanto e se influiscono ma in alcuni posti in cui prima si facevano delle ottime cacciate adesso non c'e' piu un animale quindi proprio ininfluenti non sono, poi se ci mettiamo pure il meteo che giusto ad ottobre si mette a fare alluvioni e tirare fulmini saette e tuoni che fanno tremare la terra per settimane intere i conti si fa presto a farli
 
la peggiore annata che io (ma anche mio padre)ricordi.....
Il fattore xilella è importante e determinante in alcune zone mentre in altre è ininfluente(per ora) invece l assenza di tordi è stata una problematica che ha coperto tutto il suolo salentino.Quindi non ci resta che dare la colpa a questo pazzo clima visto che a dicembre si è fatto ancora il bagno.
Il rastrello è una pratica iper radicata nel nostro territorio e lo si è sempre fatto a partire dai primi di novembre ed i tordi ci sono sempre stati.
Io per "fortuna" mi dedico molto alla caccia alla beccaccia e dritto e storto non mi posso lamentare anche se rispetto all'anno scorso gli incontri sono stati molto meno.
La cosa che più mi sconcerta è l'assenza quasi totale di cesene e pavoncelle ormai da qualche anno...
Ricordo che prima dopo il passo cacciavamo con buoni/ottimi risultati solo queste specie.
Purtroppo la situazione salentina è drasticamente grave e non penso che si replichi in nessun altra parte d'italia,anzi oserei dire del mondo.
La frammentazione del territorio ci sta "uccidendo" con case ovunque....Se gli altri vedessero come e cosa bisogna fare per sparare un acquatico si metterebero aridere visto che quei 4 laghi che abbiamo sono protetti.
Senza una forte passione è durissima andare avanti.Ed infatti ogni anno siamo sempre sempre di meno.
 
tutto giusto quello che hai detto ma, se leggi tutte le discussioni saprai che quest'anno c'e' stata penuria dappertutto e non solo nelle nostre terre
 

Franky@

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Tirando le somme: mi pare che ogni anno sia peggio del precedente, qui nel basso salento.

Numeri alla mano, stesse zone di caccia che frequento da 20anni, prima con papà poi da solo:
Quasi dimezzato il carniere totale annuale, rispetto a 2000-2009.
Meno tordi al passo, meno giorni di passo intenso, meno tordi svernanti.
Vi risulta?

i resoconti agli osservatori ornitologici non trovano differenze...eppure vedo meno tordi.
altro che serate al rientro...è stato tristissimo, km e km per alzare un tordo, storto e lontano.

ok, niente beccaccini che era arido e niente pozzanghere. no cesene e sasselli con tutto il caldo in europa.
ma neppure bottacci.
ok pure che gli ulivi da gallipoli all'entroterra sono finiti, deserto, grazie alla xylella.

ma comunque non so che dire.
cambi nelle rotte? redistribuzione locale in posti diversi da quelli abituali perché gli ulivi sono distrutti? clima e precipitazioni?
escludo un mio difetto di percezione, praticamente tutti quelli che conosco in zona me lo confermano.

un vostro parere? e altrove come va?
Lecce senza tordi, allodole (manco una ne ho vista), cesene rare, beccaccini niente...che rimane?
Stanziale nobile zero senza fagiani cinghiali o lepre, solo gazze e qualche volpe, beccacce poche e serve il cane, palombe non ne passano, anatre tutte le zone umide sono riserva...mi sa che non rinnovo più.
 
ma guardate che anche qui a roma dove c'erano posti che si litigava per un posticino per quanti tordi c'erano oggi il deserto se ce ne qualcuno è per sbaglio!!!!!!!!! ma che dire UNA TRISTEZZA speriamo bene per la prossima stagione.......
 
Non solo nel Salento..ma la stessa desolante situazione anche nel Nord barese...pochissimi visti le prime di ottobre..poi la desolazione in tutti i campi....
Saluti
 
Quest'annata non è stata sicuramente ricca per i turdidi...ma voglio fare delle precisazioni confrontandola con quella passata:
- ottobre scarssismimo
- novembre e dicembre sono statai buoni mesi per me...lo scorso anno novembre e metà dicembre sono stati pessimi, quest'anno considerando i tordi entrati (pokissimi) mi aspettavo di peggio ed invece si sono fatti buoni carnieri...
- gennaio a parte qualche giornata ad inizio anno ora non si vedeva spollare un tordo..pessimo...mentre lo scarso anno gennaio fu buono...
Merli e sasselli quest'anno sono stati gli assenti...

Cmq resto soddisfatto della stagione, basta uscire per essere soddisfatti...al carniere mancano solo 100 tordi rispetto a quello dello scorso anno, quindi tutto sommato va bene cosi....
 
I carnieri di tordi conseguiti, leggendo qui su migra, risultano dimezzati in questa stagione ... non certo la passata. Non dimentichiamoci che l'anno scorso .... parlo del salento ..... non appena venne il freddo e scese la neve sull'appennino sin le colline del profondo sud ... i tordi invasero gli uliveti. Io che caccio nel Lazio ad ottobre, mai come la passata stagione ho registrato un consistente passo ed anche costante per quasi un meso. Dopo gli uccelli sparirono, ma pur vero che le pasture erano scarse e le olive malate o inesistenti in tutto il centr'italia. Ovviamente ci sono molti altri fattori che determinano una diminuzione dei contingenti. Basta una covata andata a male e perdi il 30% di soggetti in migrazione. Chi poi segue un pochino anche i nostri amici in fase riproduttiva, ci ha segnalato un scarsa presenza di nidificanti nella nostra penisola rapporto l'anno precedente. Quindi il clima è il principale fattore di declino od aumento di presenze nei nostri territori. I venti sfavorevoli comportano rotte migratorie diverse, il clima con temperature miti non favorisce la frenesia alimentare che comporta movimento in cerca di pasture, la mancanza di nevicate o gelate alle latitudine più alte favorisce la presenza in quei siti degli animali che trovano sempre pastura, eventi climatici sfavorevoli durante la nidificazione limita le covate, ma soprattutto ...... una stagione non fà testo.
Speriamo la prossima sia favorevole
 
grazie Fabio. chiarissimo!
per me purtroppo pure lo scorso anno non fu felice, anche se invece vidi un ottimo passo di cesene e beccaccini.

Tante volte c'è da metter in conto anche la sfortuna. Comunque in salento ... soprattutto la fascia colpita dalla xylella non potrà più contare su una presenza di svernanti .... quindi chi era abituato a cacciare in quei luoghi oggi diventati deserto ..... non deve far altro che cambiare zona.
 
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