Achille bravissimo gran bel racconto, complimenti!!!!|! Ci vorrebbero oggi tanti padri come il tuo poer insegnare ai figli questa grancde e sana passione, invece purtroppo si preferiscono divertimenti che nulla hanno di sano e di bello!!!
 
Un racconto che potrebbe essere lezione di vita per futuri genitori e qualche giovincello scapestrato...i valori...il rispetto e i sentimenti... merce rara oggi.
Poi venatoriamente parlando Achì...appena finito di leggere e dopo essermi stropicciato gli occhi , mi hai fatto controllà sotto le scarpe,ma nun c'iavevo fango...Complimenti! [eusa_clap.gif]
 
Sul fatto che tu sia un bravo narratore credo che non ci sia alcun dubbio, questa volta però ci hai fatto anche commuovere e cosa ancora più bella hai strappato l'ennesimo sorriso a tuo papà che da lassù ti guarda orgoglioso. Sei grande!! [emoji122] [emoji122]
 
Come può un uomo, trasmettere con la penna tutte queste emozioni!? Come può un uomo, con un semplice scritto, toccare il cuore di chi legge!? E sono sempre più convinto che hai sbagliato mestiere, oltre ad essere un cacciatore d'altri tempi, saresti stato un bravissimo scrittore. Non capisco perchè non scrivi su testate giornalistiche venatorie, oltre ad estasiare chi legge, potresti arrotondare lo stipendio! Che con questi tempi non è cosa da poco!
Comunque grazie per averci emozionato per un altra volta.[Friends_emoticon.g:
 
Veramente un bel racconto, che mette in evidenza la forza con cui viene trasmessa questa passione verso i figli, purtroppo di storie come queste al giorno d'oggi se ne sentono sempre piu' raramente, chi ha avuto questo privilegio dovrà ringraziare sempre il proprio genitore e non sarà mai tanto. Grazie per l'emozione che ci hai dato.
 
Come non poterti fare i più sinceri complimenti per questo tuo scritto?Un misto di sapiente capacità narrativa e sagace abilità descrittiva di emozioni,caratterizzate da quello stile personale che solo Tu ,caro Achille,riesci a esprimere…...hai fatto conoscere,con poche righe,la personalità di tuo padre e il sano rapporto che legava tutti i membri della tua famiglia.Molti di noi ,che ti abbiamo letto e altri che ti leggeranno,potranno riconoscersi nelle tue parole:l'amore e l'eterna intramontabile gratitudine per il proprio genitore,la passione sviscerata per la caccia e i suoi ricordi giovanili,quelli che ancora oggi ci danno la spinta e la voglia di uscire pur sapendo che mai gli odierni carnieri potranno rinverdire i fasti del passato…….ma si va perché non vogliamo tranciare quel sottile legame con un favoloso passato che ancor tiene unita e viva la speranza di un presente ,e possibilmente un futuro migliore,non per Noi, che ora abbiamo superato la soglia dei 50 anni,ma per i nostri figli perché sappiamo che noi siamo stati privilegiati a vivere gli anni dell'ultimo trentennio del secolo scorso .
Bello leggere di caccia,donne,amore e rispetto:tutto con lo stile unico e made in "er chiappetta".
Immagino il piacere che senti quando vai a caccia con il tuo Ivan,certo che i ruoli di genitore e figlio siano ben delineati ,ma credo che spesso vi sia una trasposizione temporale e che Ivan talvolta si trasformi in un altrettanto giovane Achille e che tu,inutile dirlo, ti riveda nelle vesti di tuo padre.

PS-sarebbe bello poter raccogliere i racconti più belli degli utenti in un libro on-line in modo che un domani non finiscano nel dimenticatoio…...
Ciao poeta di Centocelle,con affetto e stima
Fausto (Ubaldo per gli amici del forum)

2ps-debbo esagerare con i (……..) di sospensione perché altrimenti mi appare sempre sta kakkio de (&)
 
Re: Quella mattina d'un giorno di brina....(racconto!)

Mi sono immedesimato molto in questo racconto...
al punto da non riuscire a trattenere le lacrime...
Sono cacciatore primo Genito e ho anche io il fratello mezzano,
cacciatore pure lui...
papà grazie al celo ancora ci accompagna qualche volta...
ma spesso ci aspetta al ritorno e ansioso di sapere chiede dei cani dell azione compiuta La fucilata...
Le mie lacrime??? quando tocchera' anche a noi quel maledetto lunedì...
 
A Lillo sei e lo sarai per sempre un grande, ora mi permetto di dirti solo che tutto ciò che tu hai imparato sia a caccia che nella vita cerca di trasmetterlo al ormai non più piccolo Ivan
 
Achille Ti ringrazio! molto bello e poetico, la bellezza del racconto e del romanesco mi ha fatto rivivere tempi passati quelli di ".... eravamo felici e nun lo sapevamo...." quelli della fionda e della doppietta e della beccaccia dietro casa dove adesso c'è Colli Aniene, prima prati, acquitrini, marane.......attraversato Grotta di Gregna eri a caccia.... Mamma mia! Un abbraccio Claudio.
 
Achille sei un grande,il tuo racconto e' da lasciare senza fiato ,fai trasparire tutta la profondità' di un grande uomo,persone come te dovrebbero essere la pubblicità' della nostra passione,ho letto molto di più' di un libro di narrativa venatoria e posso assicurarti che non hai nulla da invidiare ai grandi autori,complimenti e grazie per aver condiviso con tutti noi le emozioni della tua vita..
 
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E si....una di quelle mattine d'inizio dicembre in cui era normale sentire lo scricchiolar dei bianchi cristalli sotto i piedi mentre scendevi nella vallata che il Mignone taglia sui bellissimi monti della Tolfa!Non come oggi dove a novembre inoltrato ancora giriam in maniche corte!Ma vabbe'.....come se dice "i tempi cambiano"...anche climaticamente parlando,purtroppo.
Quel venerdi'sera,tornando a casa per la cena dal lavoro,i fari della R4 illuminarono una sagoma uscir dal portone che ben conoscevo...quella di mio fratello Gianni,il "mezzano" che come me era contagiato dalla passione che c'aveva trasmesso nostro Padre! Gli lampeggiai pe' attira' la sua attenzione: aoh....n'do' vai?!?A magnamme 'na pizza co' Patrizia...e'venerdi'...me sembra na' cosa normale..che dici!?!Certo e ce mancherebbe....gli risposi! Domani nun se va' a caccia?!?Io ce proverei...Papa' che dice?!? Papa' sta male....c'ha la febbre e nun po' veni'!Io se nun faccio tardi...vengo!Vabbe',pensai tra me....guarda se nun me tocca anna' da solo!

Ma non era un problema in quegli anni di passione quasi furiosa,s'andava sempre e cmq,sonno o non sonno,lavoro o non lavoro,fi** o non fi**!Non si contavano infatti le notti semibianche per uscir la sera e poi andar a caccia o se non addirittura passate direttamente nella R4 accampati in attesa magari dei tordi d'ottobre!Anche se quello era un periodo piu' tranquillo per me,m'ero da poco "accannato" con la fidanzata di turno.....stavo tranquillamente in famiglia dedicandomi alla caccia!Non cosi' per Gianni...piu' seriamente impegnato!Cmq :io sarei andato a caccia l'indomani....questo era certo!Alle 4 m'alzai senza nemmeno la sveglia : potenza della vita sana ed equilibrata !Cercai la via della cucina al buio ,silenziosamente....cosi' da non svegliar il resto della compagnia! Accesa la luce e socchiusa la porta alle mie spalle......Stella s'alzo' dalla sua branda e si mise seduta in posizione teutonica...quasi militare,senza un gemito,solo un lieve tremore che tradiva l'emozione....diavolo d'una bracca tedesca, che nelle sue vene scorresse davvero sangue di qualche antenato della Whermacht,boh!?!

Nemmeno il tempo d'accender il gas sotto la macchinetta del caffe' ed ecco entrare mio Padre in cucina!Allora vai?!?Si Pa'....Gianni dorme: io ce provo..me pare bono oggi : stellato e freddo...come piace a noi!Ehhhh,detto bene....me piacerebbe veni',ma nun me sento,'sta cazzz de febbre m'ha rotto i cojoni...domani Mamma riva' dal dottore e risentimo 'n po' il da farsi... ma che davero,davero!?!Vabbe' Papa'....tanto riannamo,tranquillo!E si mise seduto al tavolo con me mentre facevo colazione!Al primo sorso di caffe' ecco riaprirsi la porta della trafficata cucina: Gianni a torso nudo ma gia' con i pantaloni da caccia....aoh ma che' nun me chiami?!?Ahhhh trombatore de noantri...ma che cazzz ne so' io de quello che combini la notte!?!

Mio Padre s'alzo' dalla sedia,gli verso' il caffe' e gli disse: c'e' l'hai le Rottweil quelle bone...quelle de cartone che tiro io?!? Se no te ne do qualcuna! Il "mezzano" si mise a sedere prendendo la tazzina con un mezzo grugnito, facendo cenno di si con la testa!Grande mediatore mio Padre,sapeva sempre metter pace....e cmq da tanto che eran passati i tempi in cui doveva echeggiare il rumore di qualche "sganassone" per far regnare la calma...eravamo grandi ormai: quasi "uomini" come ogni tanto ci ricordava Lui!Salutato il genitore e scesi in strada non potemmo non notare quella luce accesa,lassu' al 7° piano del nostro palazzone popolare..... stava li' dietro la finestra a guardarci andar via!Non sarebbe riandato a dormire,sebbene da qualche anno fosse in pensione e' difficile che uno che s'e' alzato tutta la vita alle 4.00 per lavoro o per passione possa cambiare.

Dopo piu' d'un ora tra raccordo prima,braccianese e tornanti finali verso Tolfa poi ..... eravamo arrivati al fatidico cancello della stalla da dove cominciava la discesa verso il Mignone !L'R4 era una gran macchina....ma dondolava non poco e il mezzano tra poco sonno e shekeraggio da tornante non era in splendida forma come me e Stella ...forti di piu' di 6 ore di comodo letto e ormai rodati al mezzo francese!Cmq iniziammo la discesa in quella magica luce dell'alba tersa dal gelo.....che spettacolo!Chissa' perche' la caccia col freddo m'ha sempre appassionato....mi da' un senso ancor piu' di sfida,di difficolta',una bella sensazione insomma.

Il rumore della brina che scricchiolava sotto le suole stava a significare che la ricerca si sarebbe concentrata piu' in basso a ridosso del fiume, in quelle rimesse che ben conoscevamo e dove il terreno sicuramente non era ghiacciato!E si perche' la gelata non era niente male,sebbene per strada non avessimo trovato poi tutto sto' ghiaccio se non qualche "sbrilluccichio" lato carreggiata...qua' era molto piu' consistente!Tanto consistente che Gianni a meta'discesa,forse tradito dalla suola dei tanto decantati scarponi,forse dal troppo donarsi della sera precedente........fece un sonoro scivolone su' una piccola lastra traditrice e fini culo per terra con un bel tonfo!
Ora non so' perche' quando uno cade goffamente la prima reazione che s'innesca e' quella che ti porta a riderne divertito....ed era quello che a me succedeva nel vederlo a terra dopo cotanto tonfo e cercavo di trattenerlo per non suscitar l'ira del malcapitato!Ma il grido che sembrava di dolore prima e le bestemmie poi mi portarono immediatamente a preoccuparmi seriamente di quello che gl'era successo: aveva picchiato le chiappe in maniera alquanto dolorosa.....oltre ad aver spaccato in due come una noce , l'astina dell' 686 ,impattandolo contro un bel masso a fil di terra.

Aiutatolo a tirarsi su e sinceratomi che non si fosse poi fatto troppo male esordi' con un : mo' come ***** sparo???S'e' spaccato in due er fucile!?!Gli feci notare che,secondo sani insegnamenti paterni,per fortuna il fucile non era ancora carico e che s'era rotta l'astina... mica il calcio!Quindi raccolto il pezzo che s'era letteralmente staccato in qualche modo si sarebbe provveduto!Recuperato infatti un pezzo di fil di ferro da una vicina recinzione per ovini,ricomponemmo l'astina spaccata con un paio di bei giri serrati dello stesso facendolo passare sotto i ponticelli della bindella e ottenendo cosi' un impugnatura accettabile!S'era bello che fatto giorno e dopo aver accertato ,a spese d'un povero merlo di passaggio, che il sovrapposto beretta sparava ancora e suggerendogli che almeno oggi avrebbe avuto una scusa valida per le sicure padelle , finalmente s'inizio' quello per cui eravam venuti: la ricerca della "regina".

Mai come nel nostro caso il detto "e' il cacciatore che fa' il cane" era vero al contrario: infatti eravamo superfortunati nel possedere Stella,eraLei che c'elevava ad un livello venatoriamente superiore......la kurzhaar per eccellenza,nera bracca dalle doti venatorie fin li'sconosciute....e mai piu' dopo ritrovate purtroppo,il cane della vita insomma...quello che capita solo una volta nella carriera d'un Cacciatore!Mio Padre era sempre stato appassionato cinofilo,per cui s'era quasi sempre cacciato co' i cani,alla stanziale dei bei tempi agli inizi, poi alla migratoria di quegli anni,principalmente quaglie ad inizio stagione e qualche beccaccia piu'avanti.Con Stella il salto di qualita' era stato notevole,pur non essendo stati fin li' specialisti beccacciai,con lei ci dedicavamo sempre allo scolapacide nel periodo vocato : perche' la trovava .........eccome!

Ad onor del vero il nostro compito ,avendola gia' da qualche stagione,si limitava nel portarla nelle rimesse che avevamo ormai imparato con la certezza d'un moderno gps ,diavoleria molto in voga oggi,come il beeper del resto.......noi non mettevamo nemmeno il campano,perche' la Stella lavorava quasi sempre a vista !Fermo restando che le rare volte che s'era stati invitati in qualche riserva o si frequentava qualche posto nuovo la bracca dava sempre prova della sua eccezionali doti suscitando ammirazione in chi non la conosceva, scovando fagiani di provata esperienza o "inventandosi" letteralmente selvatici pregiati dove non li avevano mai visti.

Questo per dire insomma che quella mattina c'erano parecchie probabilita' che l'avremmo trovata la regina!C'era solo da sperare che la concorrenza non fosse troppa e che le "nostre" rimesse non fossero gia' state battute ma nonostante capitomboli e rotture varie sembrava proprio che fossimo i primi per quel sabato gelato e terso , ad intraprendere la vallata....almeno in quel tratto dove eravam scesi!Giunti quasi al fiume,battemmo senza successo la prima rimessa: una piccola radura tra i quercioli ai bordi della quale gia’ altre volte l’ avevam scovata,ma non sempre abbattuta perche’ era uno spazio stretto e il cacciatore che andava a servire la Stella in ferma non aveva poi tutto sto’ spazio a disposizione,insomma posto da stoccatore con canna mozza , piu' probabilita' per chi rimaneva fuori,ammesso che sarebbe uscita dalla sua parte, cmq nessuna traccia!

Proseguimmo lungo il fiume in quel paesaggio incantato che e' la valle del Mignone quando tutto intorno e' gelato e in una spinara a pochi metri dalla sponda temperata dal fiume Stella si blocco' statuaria : ci siamo..trovata!Facile...facile...meglio di cosi':un roveto modesto a mezzo argine ,leggermente scosceso,uno sopra, uno sotto......c'era solo da vedere chi avrebbe tirato prima!Stella era a 10 metri da me,la vedevo benissimo ,testa in avanti verso il folto,scolpita nel marmo,un occhiata verso Gianni un 15 metri piu' sotto ,cenno con la testa,ok....tutto pronto,appena Stella forzava era mio il 1° colpo,Lui cmq pronto.

Fragore d'ali,il cane che scarta : eccola uscire.....s'incolonna davanti,il tiro piu' facile del mondo penso!?!Gia'...ma perche' uno si mette a pensare quando deve solo far una leggera pressione con la falange dell'indice vocato al tiro appena l'ha incannata per bene?!?Bam-bam-bam.....alla 1° pensi ancora: non e'possibile,la becco con la 2° ma quando vedi che non succede nulla ,tiri la 3° ...e solo allora realizzi che e' la padella per eccellenza: il famoso "callaro", ovvero il tegame extralarge oversize...quello che non avresti mai dovuto fare!Allora prendi a gridare: Gianniiiiiiiiiiii,come se vorresti anche i due colpi del suo 686......bam-bam!Ma niente manco lui: ancora vola....bella maestosa,regale,dritta come un fuso,.....via di la' del fiume! Cazzarola....bella coppia de fratelli padellari,con lode, abbraccio accademico e "callaro" d'oro nella teca dei trofei : 5 fucilate a vuoto ad una beccaccia sotto ferma...... se c'era Papa' ce strappava i porto d'armi!?!

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Richiamo Stella che girava come una forsennata alla ricerca del nulla intorno ai rovi!Buona,buona....brava vieni qua' l'accarezzo per quietarla....mi guarda come per dire : " ch'e' successo" ?!?E lo so'....e' successo: tu sei bravissima....siam noi che siam due pippe!?!Vado verso Gianni poco piu' sotto : ci guardiam a vicenda....complimenti sembra dirmi con lo sguardo...io alzo le spalle e allargo le braccia!Senzaparole,nessuno infierisce sull'altro...troppo clamorosa per entrambi la padella..anche se lui c'ha piu' attenuanti di me: dormito un cazz +fucile rattoppato col fil di ferro +solo 2colpi,contro i 3 miei + fresco e riposato d ’un seminarista senza l'uso delle mani....vabbe'!?!E' anche questo il buono d'aver lo stesso sangue nelle vene: nel bene o nel male alla fine c'e' condivisione d'idee.....piu' di padella in questo caso!L'hai vista?!Dove e' andata?!Di' la'....se n'e' andata di la,dall'altra parte del fiume!Ok..la ritroviamo dopo quando guadiamo piu' avanti..annamo?!?Se...annamo va' ch'e' meglio'!

Un ultimo sguardo per focalizzare l'altezza esatta del misfatto ,cosi' da tentar dopo di ritrovar la rimessa e ripartiamo con la prima lama di sole che taglia il gelo della valle.....e' piacevole il calore che fa' cominciare a goggiolar qualche foglia dai riflessi di cristallo....ma abbiamo fucili carichi e terreno da esplorare,mica macchine fotografiche e taccuini per raccontare,ergo gambe in spalla e concentrati!Camminiamo sempre lungo l'argine che ben conosciamo,distanziati uno piu' a monte e uno piu' a valle d'una 30ina di metri con la Stella che spazia fra noi,attenti ad ogni suo movimento!Giunti ad un piccolo rigo d'acqua che fa da ipotetico affluente al piu' grande Mignone,decidiamo di risalirlo lungo il fianco della collina,inerpicandoci fin dove sarebbe stato possibile,uno da un lato e l'altro dall'altro della vegetazione che l'accompagna nella sua discesa a valle!Era solo poca cosa....ma quei rari quercioli e i piu' bassi prugnoli insieme allo scorrere di quella poca acqua sembravano aver riparato dal gelo quel tappeto di foglie secche e pungitopo che s'intravedevano sotto gl'arbusti...quindi da esplorare seppur non era rimessa conosciuta!La Stella gia' l'aveva "tagliato" un paio di volte il fossetto e mentre entrava di nuovo dove s' allargava un po' ,subito dopo aver saltato una pozzanghera scura di foglie marce che il rigagnolo formava in quel punto,ando' in ferma cosi'....d'emblee',quasi in derapata piegata ad U,come se avesse agganciato l'emanazione mentre saltava e per non perderla s'era bloccata in quella posa innaturale! Un breve fischio sommesso a Gianni che si fermo' alla nostra altezza....dall'altra parte,pronto fuori!

Mi sforzavo di guardare davanti al muso della cagna mentre muovevo qualche passo verso di lei ma su quel tappeto di foglie non vedevo nulla: era pulito... solo fogliame dalle mille sfumature dell'inverno e l'acqua scura della pozzanghera tra me e lei!Ormai ero dentro in quella piccola radura del fossetto a 5 metri da Stella sempre piegata come una calamita dei cartoni animati verso quell'attrazione supermagnetica!Non la vedevo...eppure doveva esser li'...dove Lei guardava pietrificata,solo i fianchi vibravano in una respirazione lenta....controllata!Ormai potevo quasi carezzarla....se c'era non avrei potuto certo tirare!Gli occhi di Stella s'incrociarono con i miei,aveva alzato lo sguardo fisso da terra per guardarmi...come a dirmi: cazzz... ma sei orbo o cosa?!?E la vidi....a pochi centimetri dalla pozza e un metro dal suo muso,tra me e lei,sempre piegata a U mentre aveva riabbassato lo sguardo sul selvatico!

Bellissima,accoccolata su quel tappeto tiepido di foglie con i suoi stessi colori,la testa leggermente incassata con i grandi occhi neri....immobile in quella che sembrava una natura morta d'autore!Mai capitato prima di vederla cosi'....in quel trittico improbabile : io lei e la Stella...esattamente in quest'ordine di spazio!Guardai fuori verso Gianni,ne scorgevo appena la sagoma tra gli arbusti: alternava l'abbassarsi nell'inutile tentativo di vedere quel che succedeva dentro e lo sbracciare ritmicamente il fucile davanti a se tenendolo con entrambe le mani......sembrava un incrocio tra un marine che faceva esercizi e una specie di maratoneta venatorio pronto al via!E allora pensai : e diamoglielo 'sto via...va'!?!Misi lentamente il fucile tra braccio e fianco e caricai le braccia in un applauso che fece sortire la regina al 1° battito di mani nella giusta direzione...mai piu' sentito un fragor d'ali da posizione cosi' ravvicinata : a teeeeeee.....eccolaaaa!!!!!

Bam...il colpo secco che riecheggio' mi fece percorrere il breve tratto per uscire come il vento!La faccia compiaciuta di Gianni diceva tutto.....presa?!? Dov'e'?!?Sta' li'...dietro i prugnoli....manda Stella!Vai bella...vai,trova!La Stella, che riportava tranquillamente dall'allodola all'elefante si cimento' in quel facile recupero....una bella beccaccia comparve nella sua bocca e me la cedette piano...com'era solita fare!Brava Stella...brava,mentre le carezzavo quel capoccione alemanno...e bravo pure er trombatore de noantri...che c'ha colto stavolta!Rotweill Bock in cartone,quelle marroni col capriolo dorato,borraggio in feltro, piombo 10....una certezza,come dice Papa'!?!Sentenzio' il mezzano tirando fuori il bossolo fumante dal 686 rattoppato!Volevo fargli notare che eran piu’ o meno le stesse cartucce delle padelle di 20 minuti prima......ma perche' rovinargli l'estasi del momento!?! Gli feci di nuovo i complimenti nel passargli la beccaccia che ripose con cura nella sua cacciatora dopo averla ricomposta con la testa sotto l'ala....perche' un fratello maggiore...e' sempre un fratello maggiore.

Guadato il fiume un km circa piu' avanti ,li dove spiana in una specie di ciottolaia dall'acqua piu' bassa,iniziammo a risalire l'altra sponda contando i metri che ci separavano dall' ipotetico parallelo che tagliava la valle: quello dove avevam prima padellato la beccaccia e dove speravamo di ritrovarla ora da questa parte!La Stella girava spedita,forse per riscaldarsi dal bagno totale nel fiume dopo che il mezzano aveva tirato ad una gallinella che pedalava sul fiume cercando riparo nell'altra sponda : l'aveva bruciata con un bel tiro di seconda canna con una cartuccia da piattello d'un noto armiere romano e la Stella non s'era sottratta al recupero che aveva compiuto come solo lei sapeva fare in quell'acqua lenta....ma gelata!Ora galoppava veloce d'un nero ancor piu' lucido per il pelo raso e bagnato che la faceva somigliare ad una foca da caccia!

La lasciavo girare,tanto era sempre a vista,non obbligandola a seguir nessuna mia indicazione... in quel tratto eravamo sulla piana alluvionale del fiume e giravamo tra la vegetazione abbastanza rada costituita da arbusti vari,qualche ginestra ed immancabili rovi....con ciottoli ed erba dove si camminava facilmente,anche per il pascolare delle onnipresenti maremmane che vivono li' allo stato brado.Il punto era piu' o meno quello e con Gianni ci tenevamo a vista nel rigirar nel dedalo di viottoli e cespugli sempre concentrati su Stella....era lei che faceva l'andatura!Poi s'inchiodo'.....e io dietro a Lei!Ferma come scolpita nell'ebano,nera come la notte,con un velo di vapore che gli si levava dal pelo per il calore dei suoi muscoli e del sole che scaldava quel manto scuro ancora umido: che demone di cane....se la beccaccia la vedeva sicuramente avrebbe pensato d'esser gia' sulla porta dell'inferno!?!

Guardai oltre i cespugli, ma non vedevo Gianni!La loro altezza non me lo consentiva, ma era scomparso un secondo prima li’ dietro, se aveva sentito il segnale del “mezzo fischio” stava fermo li’ certamente pure lui!Rifischiai piano per conferma e mi rispose come convenuto!Ok, il triangolo s ’era magicamente riformato: Stella al vertice in ferma statuaria dal mio lato…Gianni al di la’ della coltre di quella specie di siepe selvatica tra due viottoli del pascolo delle maremmane!Me la rimiravo compiaciuto in quella posa plastica che ne risaltava la bellezza di questa meravigliosa razza che evoca Caccia al solo guardarla, che la regina stacco’ il suo fragoroso volo!!!!Azzzzz, dannata: bam, la rosata la colse proprio mentre scavalcava la siepe,la certezza dell ’ esito del tiro me la dava quella piccola nube di piume che volteggiavano in aria e cmq l ’avevo vista accartocciarsi nello scomparire dietro il fogliame!

Stella giro' in torno alla vegetazione e ando ’ a raccoglierla dalla parte del mezzano che aveva assistito alla morte del selvatico proprio mentre anche lui alzava le canne del sovrapposto! Aoh e me la potevi lascia’ no?!?E certo,io so’ venuto a cambia’ aria,a bello!?!Gli dissi ridendo mentre la bracca mi mollava quest ’altra bella regina, te l' ho lasciata prima,no!?! Se,se ,prima l' hai padellata!!!Beh come l' hai padellata te: ‘na padella per uno, e 'na beccaccia per uno ,nun fa’ male a nessuno,come da noto proverbio!Annui' co’ la testa sorridendo,in fondo il bello della caccia e’ anche questo.Prendemmo a rigirar per stradelli con animo piu’ sereno nella piana del Mignone in quella gran bella mattinata d’un giorno di brina.Risalimmo poi con calma la vallata nel ritornare verso la strada a mezza costa dove avevam lasciato l’R4, col mezzano contento come una pasqua per aver tirato ad una puntarella de roscioli, staccandone una bella coppiola: aoh , quasi quasi lo lascio cosi’ ‘sto sovrapposto ,col fil de fero: ogni tiro ‘na tacca ehhh!?!Che fenomeno. La seguente proposta di fermarsi al chiosco del porchettaro di Manziana sulla strada del ritorno mi trovo ’ molto piu ’ d’accordo!

Mentre me lo guardavo che addentava quel panino che sembrava esser la cosa piu' buona del mondo....e, probabilmente in quel momento lo era, mi sorpresi a ricordarmelo piccolo che me lo portavo appresso a lucertole con una mazzafionda improbabile.....tanto non avrebbe colto niente a nemmeno 5 anni e invece eccolo li'..quasi piu' grosso piu' di me ....***** d'un mezzano! Ma che' Patrizia ce l'ha n'amica "sciolta" pe' usci' stasera?!? Seeeee....pure n'po' zoccola!E allora daje va'....famo st'uscita a 4 ...me fai sape'?!? Vabbe'...dopo telefono!Bravo er mezzano pensai...perche' un fratello minore...e' sempre un bravo fratello.
Potevano un panino con la porchetta ,un paio di beccacce e la speranza d'un po' di fi** per quel sabato sera dar la felicita' a due menti giovani e semplici in quegli anni spensierati?!?Si ....senza nessun dubbio: era la stagione piu' bella della vita....la gioventu'.

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perche' me la ricordo cosi' bene 'sta giornata di caccia tanto da farne un racconto?!? Perche' fu' l'ultimo sabato che mio Padre c'accolse al ritorno dalla Caccia e ci disse: bravi i miei ragazzi.....so' proprio orgoglioso de voi,brava pure Stella....du' beccacce,una per uno e si venivo pure io... che erano tre!?! Il lunedi' dopo usci da casa......e non lo vedemmo piu' vivo: era l'inverno del '95 ,la nostra vita cambio' per sempre, tra qualche giorno' son 20 anni che c'ha lasciato...... questo racconto e' per noi ma soprattutto per Lui ,perche' se anche qualcuno gli rimprovero' d'averci cresciuti a pane e fucile, noi gli sarem sempre eternamente grati per averci trasmesso la sua passione e per quello che c'ha insegnato nella caccia.....cosi' come nella vita !C'avrebbe avuto 87 anni,probabilmente non sarebbe piu' potuto venire a caccia....ma c'avrebbe sempre aspettato per dirci : aoh....a Rega'...com'e' annata?!?

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Brividi, non da freddo, io papà , ottantenne, con il mio giovane fratello (dodici anni ci dividono), ce lo trasciniamo e lui si lascia volentieri trascinare. Ieri giornata di brina, partiti di buon ora e fermatosi ( il nonno) dopo poco l'abbiamo incontrato ALLE 13.00 E LA SUA PRIMA DOMANDA: NIENTE? Si una sola, fermata da entrambi i cani,ma furba come poche è andata via senza che sparassimo. Quasi un dispiacere nei suoi occhi ma in NOI la felicità di essere ancora con LUI.
 
Che dire....quando uno scritto penetra così intensamente nell'animo da farti venire gli occhi lucidi vuol dire che il narratore ha sentimento da vendere ed è speciale come del resto ti conosciamo. Bravo Achille sei ER MEJO.
 
Re: Quella mattina d'un giorno di brina....(racconto!)

Mi sono immedesimato molto in questo racconto...
al punto da non riuscire a trattenere le lacrime...
Sono cacciatore primo Genito e ho anche io il fratello mezzano,
cacciatore pure lui...
papà grazie al celo ancora ci accompagna qualche volta...
ma spesso ci aspetta al ritorno e ansioso di sapere chiede dei cani dell azione compiuta La fucilata...
Le mie lacrime??? quando tocchera' anche a noi quel maledetto lunedì...

Che bello rileggerti,sei andato a vivere al nord ?
Cia0.
 
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