Buonasera imitatori! (Non chioccolatori perché mi si arrabbia Stagnaro)...ci sono sempre,anche se ultimamente ho un po' latitato cause lavorative ed altro..
Riporto le mie esperienze,una regola fissa su questo argomento inutile dire che non esiste.
Quando si è preso dimestichezza con un richiamo è d'obbligo insistere con quello e cercare di raggiungere il più fedelmente possibile la melodia e le note del tordo bottaccio.
Come si sceglie il richiamo giusto?...il richiamo è come un vestito su misura..se sta' bene a me non è detto che stia bene ad un'altro...diciamo che la forma del fischio non ha importanza...ne ha invece la purezza della nota che ne esce fuori...il suono che deve uscire da un fischio quando lo si utilizza deve essere pulito... sarà poi la bravura di chi lo usa a farlo,gorgheggiato,vibrato,liscio,storpiato, più grave o più acuto..ecc.ecc.
quali sono i migliori richiami in commercio secondo me?
La Romana e la genovese della Moscheni (che purtroppo ha chiuso i battenti) il francese di Helene baud di diametro 2.6 (non il piccolo che è una ciofeca) e quello di Raymond appeaux,sempre Francese anche se mi hanno detto che il sito sia diventato irraggiungibile..ne aggiungo uno di un mio amico (se è pubblicità mi si scusi ma d'altronde se il richiamo è valido lo devo per forza consigliare agli amici) il richiamo in ottone della giovalley..se volete una bomba quello è top veramente...ottimo volume sulle alte ma anche buona efficacia sulle basse, facilità di utilizzo,ridotte dimensioni,per fare un esempio rispetto alla romana.
Poi ovviamente tutti gli artigianali.. è stato rammentato il pugliese per esempio...anche lui ottimo richiamo.
Il comune denominatore di questi richiami è come uno ci si trovi quando lo usa..non ci sono altre regole.
Quali sono le note o melodie da usare?
Anche qua' il discorso è lungo... ognuno di noi,alle diverse latitudini,usa note differenti..e probabilmente sono tutte efficacefficaci. Al centro nord,spesso, è facile sentire dagli imitatori note di primavera vera e propria..al centro sud e sud spesso invece si và ad imitare un canto differente, più storpiato,tipico più di una "chiaccherata" per arrivare al vero e proprio schiamazzo.
molto dipende anche da dove lo si caccia...usare uno schiamazzo da me (che ho macchie fitte e boschi) è inutile, è facile che il tordo curi ma non sia possibile sparare perché ha miliardi di buttate,spesso và fuori tiro...se invece lo si caccia nel pulito o cmq non nei pressi di boschi e si ha delle buttate nitide nelle vicinanze allora è molto utile usare quel canto,che si spari a volo piuttosto che aspettare a fermo..
Lo schiamazzo o la chiaccherata è identica in qualsiasi soggetto...se si ascolta è sempre quella.
La primavera invece no...quali sono i versi più adescanti?..bella domanda?..li cerco anch'io.
È buona norma avere un repertorio il più possibile vario di battute...parlo delle alte del tordo...ossia le note che spara con più volume,spesso raddoppiate e triplicate..sono le note importanti perché molto udibili e che fanno la differenza quando loro volano alti...quando iniziano a "tentennare" in aria hanno sentito quel tipo di nota e si iniziano ad indirizzare verso di voi.
Battute tipo "grepio-grepio"...o il "quagliotto" come lo chiamo io..chio'chio'chio'-chio'chio'chio'..oppure..puli'puli'-puli'puli'..o come accennato..uititrutu-uitritruto...sono tutte ottime?...di sicuro sono ricercate come alte nelle gare di canto percui selezionate dagli allevatori/garisti..
Poi ci sono le basse,quelle che chiudono la battuta...spesso note fini e flebili, più difficili da riprodurre ma importanti per far arrivare a tiro il selvatico,forse più per lo sparo a fermo...e anche li il repertorio è vastissimo...
Un richiamo che vi calzerà a pennello sarà quello che vi permette di fare tutte queste note... addirittura di virare sul sassello..
Mi scuso se mi sono un po' dilungato...ma quando parlo di questa roba è facile che mi perda...