Il problema delle deroghe è che devono essere pubblicate 60 gg prima dell'effettiva apertura. La deroga è stata pubblicata sul Burt stamani quindi ecco perchè il 04/10. Ho chiamato in regione e mi hanno detto che non evevano i dati degli abbattimenti dell'anno scorso quindi Ispra non gli comunicava la quantità abbattibile. Nella delibera approvata viene scritto che bisogna comunicare gli abbattimenti già a novembre e entro la fine di gennaio consegnare la parte del tesserino delle deroghe in maniera tale che il prossimo anno la deroga sarà puntuale alla preapertura. Esperienza insegna
 
io sono astemio non caccio lo storno e perciò non me ne frega niente dell'uva , del vino e di tutti quelli che ci rimettono soldi .................se ragionassi come loro ed avessi il loro grado di sensibilità (cioè quello che dimostrano verso la caccia) questo dovrebbe essere il mio pensiero............comunque la deroga è e resta una grande stro@@@ta..........sarebbe proprio il caso di far mangiare tutta l'uva della toscana e d'italia............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!

Ricca, se non ci fosse l uva tutto quel vino doc che abbiamo in toscana con la cacciagione che ci beviamo l acqua ??? Aaaaahhhhh.....[17]
 
Proprio quest'anno urgeva la preapertura allo storno, proprio perchè le uve marciano con un mese di anticipo della classicca vendemmia di tutti gli anni per l'eccezionale ondata di caldo, si poreannuncia un annata eccezionale sia per la qualità delle uve cjhe per la quantità e chi li rimborserà x i danni ai vigneti del Brunello del morellino del Chianti della Vernaccia etc.? E£d ecco si ripresenta l'annosa questione a decidere in materia di caccia ci sono e purtroppo ci saranno sempre degli inconpetenti e i risultati sono questi;;;;;
 
Il problema delle deroghe è che devono essere pubblicate 60 gg prima dell'effettiva apertura. La deroga è stata pubblicata sul Burt stamani quindi ecco perchè il 04/10. Ho chiamato in regione e mi hanno detto che non evevano i dati degli abbattimenti dell'anno scorso quindi Ispra non gli comunicava la quantità abbattibile. Nella delibera approvata viene scritto che bisogna comunicare gli abbattimenti già a novembre e entro la fine di gennaio consegnare la parte del tesserino delle deroghe in maniera tale che il prossimo anno la deroga sarà puntuale alla preapertura. Esperienza insegna



Non avevano i dati degli abbattimenti degli scorsi anni????
Questa è una balla colossale....le quantità prelevabili in deroga non si fanno su quanti se ne sono abbattuti l'anno prima bensì sul consuntivo dei danni provocati l'anno precedente e sulla stima di quelli che faranno nell'anno in corso....oltrechè sulla stima..che dovrebbe fare l'ISPRA....delle popolazioni di storni nidificanti e su quelli di passo.
Se risenti quell'impiegato regionale digli che non ti prenda più x i fondelli e che non scarichi su altri le inadempienze regionali.....
Mi fà inoltre piacere la levata di scudi delle principali AAVV toscane....penso però che sul "caso storno" sia giunto il momento di fare qualcosa di più dello semplice sbraitare...ovviamente questo non vale solo per la Toscana.
 
Madatecene un po di sti stornacci ,qui sarà il caldo sara la siccità sono scomparsi,poveretti avranno sete!!!,la vigna sarà area vocata?
no ..........mi è giunta voce che sono utilissimi al viticoltore , divorano solo gli acini rovinati

ribadisco in regione sono così e che ce voi fà?
 
Sono 5 anni che dico e scrivo che con lo storno ci stanno prendendo x i fondelli da Nord a Sud....
Ogni anno...a fronte di danni sempre più ingenti..escono sempre nuove restrizioni.....che noi si accetta senza dire un "bla"....
 
Da pag. 134 a pag. 144 se e a chi interessa altro capitolo di una storia tragicomica iniziata nel lontano 1994 e portata avanti oltre i confini della decenza umana da capitani di sventura, compresa la valutazione a pag 135 fatta dall'ispra nel febbraio 2011 subito dopo che aveva dato (fine 2010) parere sfavorevole per la riammissione nelle specie cacciabili, unico paese dei quattro Bulgaria, Romania, Ungheria a non .......... e Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Spagna praticamente tutta l'area mediterranea.


www.regione.toscana.it/documents/10...2015.pdf/232ddb75-3799-4f2e-a8d4-451db86d42cc
 
io sono astemio non caccio lo storno e perciò non me ne frega niente dell'uva , del vino e di tutti quelli che ci rimettono soldi .................se ragionassi come loro ed avessi il loro grado di sensibilità (cioè quello che dimostrano verso la caccia) questo dovrebbe essere il mio pensiero............comunque la deroga è e resta una grande stro@@@ta..........sarebbe proprio il caso di far mangiare tutta l'uva della toscana e d'italia............in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!
 
[h=1]NEWS CACCIA[/h]
[h=2]CCT PROTESTA[/h]
martedì 4 agosto 2015


cct_135px.jpg
Dopo l’approvazione in Giunta Regionale del provvedimento per il prelievo in deroga di storno e piccione la Confederazione Cacciatori Toscani rileva la mancanza di atti puntuali e conseguenti per il prelievo dello storno sin dalla preapertura e apertura della caccia. Una grave lacuna che chiude la porta alle richieste del mondo agricolo, provato economicamente dai danni alle colture stagionali da questa specie e delude le aspettative del mondo venatorio.

La CCT sollecita la Giunta ad approvare tempestivamente un provvedimento che consenta di dare soluzione a questa grave situazione consentendo il prelievo in deroga dello storno, come già lo scorso anno, sin dalla preapertura e dalla apertura della stagione venatoria.
Nei prossimi giorni la CCT formulerà formalmente e come sempre dati alla mano, la propria proposta alla Giunta.

La CCT segnala anche i gravi disagi creati dalla macchina amministrativa della Regione che ad oggi non ha ancora dato avvio alla consegna dei tesserini, rinviandola addirittura a dopo ferragosto. La CCT auspica che si possa tornare in tempi celeri al clima di collaborazione fattiva che ha sin qui contraddistinto i rapporti con le istituzioni; un confronto che ha consentito di conseguire positivi risultati, nell’interesse della caccia, ma anche della collettività e delle categorie economiche interessate.

Anche a Pistoia, per lo storno, Federcaccia e Arcicaccia, insieme, sono sul piede di guerra.
 

LORENZOPT

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[FONT=Times New Roman, serif]la vendemmia dello storno, non dei vignaioli...............







COMUNICATO STAMPA
[/FONT]



[FONT=Times New Roman, serif]Federcaccia Pistoia e Arci Caccia e la caccia posticipata allo storno. “Chi pagherà i danni della scellerata decisione della Regione Toscana?”[/FONT]

[FONT=Times New Roman, serif]Cacciatori pistoiesi sul piede di guerra dopo la scelta della Regione Toscana di procrastinare la caccia allo storno al 4 ottobre 2015. [/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Federcaccia Toscana, sezione provinciale di Pistoia, scende in campo con il proprio presidente Giovanni Pratesi, che spiega, anche a nome e per conto di Arci Caccia. “Quest’anno, contrariamente al passato, lo storno non potrà essere cacciato né alla preapertura né all’apertura generale della caccia. Per responsabilità ancora da accertare e incredibili ritardi burocratici, la Regione Toscana ha preferito rimandare la caccia allo storno al 4 ottobre 2015. Ora tutti sanno, anche i meno esperti, i danni che questo uccello produce all’agricoltura, visto che staziona sui nostri territori in decine di migliaia di capi, facendo man bassa di frutta, uva, olive e tutto ciò che gli capita a portata di becco. Proprio per questo, le normative comunitarie consentono di poterlo cacciare subito, a tutela dell’agricoltura, affinché non ne diventi un vero e proprio flagello. La Regione Toscana, con una mossa a dir poco incomprensibile (eufemismo), ha scelto di farlo cacciare quando la sua natura avrà già prodotto danni enormi. Considerata la stagione calda, chi prospettava una vendemmia eccezionale o un’eccellente raccolta di frutta e olive si troverà a dover fare i conti con questa ‘calamità’. A questo punto sorgono spontanee alcune domande: perché si è arrivati a tutto questo? Chi ha deciso ciò? Possibile che anche per le questioni più semplici la cosa pubblica venga gestita così malamente? Chi pagherà i danni che gli storni inevitabilmente faranno? Chi rimborserà i cacciatori, che hanno speso fior di quattrini per preparare appostamenti e affittare i terreni e pagato tasse profumate per poter cacciare? È giusto che venga tolto loro quasi un mese di caccia? A pagare saranno sempre gli stessi? I cacciatori con i loro contributi? Siamo indignati come cacciatori, per il danno che subiamo, e in qualità di cittadini, per lo sperpero di denaro pubblico. Invitiamo la Regione, quindi, ad adoperarsi celermente affinché il provvedimento venga modificato e si possa tornare a cacciare lo storno sin dalla preapertura”. [/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Per ulteriori delucidazioni è possibile contattare il numero di Federcaccia Toscana, sezione provinciale di Pistoia, 0573/20773. Questi gli orari di apertura degli uffici: dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 13, il martedì e venerdì anche dalle 15 alle 18. [/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Cordiali saluti,[/FONT]

[FONT=Times New Roman, serif]Ufficio Stampa [/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Federcaccia Toscana[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Sezione provinciale Pistoia[/FONT]
 
Da pag. 134 a pag. 144 se e a chi interessa altro capitolo di una storia tragicomica iniziata nel lontano 1994 e portata avanti oltre i confini della decenza umana da capitani di sventura, compresa la valutazione a pag 135 fatta dall'ispra nel febbraio 2011 subito dopo che aveva dato (fine 2010) parere sfavorevole per la riammissione nelle specie cacciabili, unico paese dei quattro Bulgaria, Romania, Ungheria a non .......... e Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Spagna praticamente tutta l'area mediterranea.


www.regione.toscana.it/documents/10...2015.pdf/232ddb75-3799-4f2e-a8d4-451db86d42cc



Hai detto bene...storia tragicomica....che ha il finale ridicolo e farsesco nelle modalità e tempi di caccia in deroga x danni dettati dall' ISPRA e alle quali le ns Regioni...tranne pochissime....si adeguano ossequiosamente.....con regole sempre più stringenti e quantità prelevabili sempre più ridotte.....tranne poi...stranamente ( o forse no? ) avere tanta manica più larga quando si parla di controllo primaverile....
Di solito quando la misura è colma...anzi più che colma...si dovrebbe reagire in qualche maniera....pratica oltrechè verbale....ma noi non ne siamo capaci...e ogni anno è sempre peggio...
In attesa che diventi cacciabile......sempre che quel giorno arrivi.....
 
mediante la loro ignoranza ci prendono da anni x i fondelli e noi zitti anzi sempre piu' muti x il solito favoritismo e clientelismo ke gira tra noi................h.d.t.........suzi.........
 
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