Io uso gilet con tasche capienti, a sx cellulare chiavi sigarette, a dx cartucce. Più carniere a tracolla con molto piombo dentro (l'ottimismo....), nel tascapanni dietro tengo sempre una bottiglietta d'acqua.
 
Non rinunciero' mai al mio gilet verde e alla cartuccera di pelle da 30. Per me è una seconda pelle ed è un po' come la coperta di Linus. La caccia ler me è anche tradizione e sono pittosto ritroso nel cambiare le abitudini che ho imparato da bambino quando andavo dietro a mio padre.
 
Siccome soffro di cervicale evito di caricare di cartucce il gilet e per lo stesso motivo non uso trisacche ma all'occorenza cartuccera con due tasche porta cartucce, se riempo sia la cartuccera che le tasche ho a disposizione circa 7O cartucce ma purtroppo non riesco mai a finirle....
ho pensato anche alla trisacca da applicare alla vita ma come già detto non ho la necessita... e se vado al tempraneo e penso che non mi bastano le 7O,sono ottimista...mi porto uno zainetto.
 
Caro Fabio, non potrei, considerando che tutto quanto viene prodotto oggi segue sempre principi e criteri di praticità e utilità, cercare di accostare l'utilizzo di un gilet a quello di una trisacca. La caccia, oggi specialmente, viene rappresentata anche attraverso i costumi e gli strumenti che indossiamo e utilizziamo. A guardar bene, la vecchia cacciatora di fustagno o di velluto a coste, capi sobri ed elegantemente concepiti per un utilizzo nelle campagne, erano anche l'emblema del cacciatore, quello con doppietta e lobbia che sbatteva la sua passione tra rovai, marruche, macchie o paduli. Il colore di quelle giacche divantava "bruciato" e gli strappi e le toppe che rabberciavano parti fruste di maniche e lembi concedevano gloria e storia al suo possessore. Oggi (facile dirlo) non si va più a caccia così coperti. Le giacche, leggere, traspiranti, impermeabili, antivento, antimacchia, silenziose e termiche lavorano sulle nostre membra per regalarci l'aspetto d'ingegneri ambientali e per concederci la massima comodità. Le calzature, anche loro, hanno vissuto le evoluzioni che il tempo e l'uomo hanno concesso ai capi descritti in precedenza...così come la capace e pratica trisacca. Io in questo campo sono rimasto dietro (nel tempo non nella voglia) e nel mio pensiero cerco di rabberciare le ormai poche opportunità della Caccia odierna con i fasti di tempi regressi vissuti molto nei racconti del mio mentore e che hanno probabilmente relegato il periodo dell'epopea della Caccia tra le due guerre del secolo scorso e anche un pò dopo. Alla fine degli anni settanta, bambino, mi accostavo allo zio nelle sue cacciate alle lodole e nei rientri serali ai tordi della Calabria (fino ad allora solo quello mi era consentito). Il suo modo di vestire, legato obbligatoriamente e indissolubilmente alle cacciatore di fustagno (in inverno) e ai suoi gilét per la caccia estiva e primaverile alle tortore e quaglie, avevano un ...Profumo...di campagna, sigari, fiammiferi svedesi nelle tasche più nascoste, cordini e strozzini avvizziti dall'umidità, l'olio che impregnava lo straccetto per pulire la doppietta immediatamente dopo la mattinata di caccia. Tanto, così tanto si accostava la figura d'un uomo alla pratica venatoria...ed io in fondo, oggi specialmente, desidero rinunciare all'attuale migliore praticità per rendere la mia caccia più vicina a quegli emblemi e (perché no?) a quegli odori.
Un caro saluto.
 
quoto la trisacca distribuisci meglio il peso e puoi indossarla in tutti i periodi sui vari capi....
 
Vero giuseppe i materiali si sono evoluti e cosi i nostri abiti per la caccia. Ora come ora pur macinando km e km riesco a tenere lo stesso paio di scarponi anke 2 anni mentre mia nonna mi racconta sempre di quando suo padre usci una domenica mattina di casa con le scarpe nuove e torno alla sera con le suole spianate e bucate a son di dar dietro alle rosse nella valle di boeno....
 
Da quando ho iniziato a sparare col calibro 20, il problema dell'ingombro e del peso delle cartucce è miracolosamente sparito, saluti
 

mallards

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ciao amici sto uscendo pazzo per comprarmi un cavolo di gilet considerando che quando ce passo di tordi e allodole mi carico di cartucce come un asinello vorrei una cosa per un po tutti i periodi e con tasconi belli grandi possibilmente con la zip e non bottoni vi prego consigliatemi qualcosa che non so prorpio che fare grazie mille a tutti mallards
 
Io ho avuto tanti gilet, poi mi sono fatto convincere ed ho acquistato una trisacca. Molto più comoda, la metti sopra ogni capo, anche pesante. La cacciatore è ampia ed i tasconi con le cartucce sempre a portata di mano. A differenza del gilet che è un capo su misura, la trisacca permette grazie alle cinghie regolabili di adattarsi anche a giacconi imbottiti
 
Io ho avuto tanti gilet, poi mi sono fatto convincere ed ho acquistato una trisacca. Molto più comoda, la metti sopra ogni capo, anche pesante. La cacciatore è ampia ed i tasconi con le cartucce sempre a portata di mano. A differenza del gilet che è un capo su misura, la trisacca permette grazie alle cinghie regolabili di adattarsi anche a giacconi imbottiti

Quoto Fabio....trisacca forever!!!!

Ciao,Marco.
 
Caro vecchio gilet verde bottiglia, ne ho tre, tutti stile anni 70. Tasca interna porta documenti, due tasche capienti ai lati (chiavi, sigarette e cellulare), cartuccere da 8/9 colpi sopra le tasche e cacciatora sul retro con chiusura a bottoni. Cartuccera di pelle da 30 alla vita, zainetto (di pelle anche lui) nel quale metto il panino, bottiglietta d'acqua, fiaschetta d'alluminio con caffè e quattro scatole di cartucce. I richiami a bocca per tordo e lodola ciondolano intorno al collo...e tanti tanti sogni di libertà dietro la piccola posta di frasche.
 
Ciao Giuseppe, bellissimo il tuo intervento .... mi ricordo ancora quando preparavo il gilet di mio padre con cucite 50 celle porta cartucce ..... mettevo le gp frinchillucci pb 10 a sx e le anigrina pb 12 a dx .... una cartuccera doppia a forma di gilet ... in stoffa con cacciatora dietro e piccole tasce davanti. Era un rito per me comporla. Poi aveva un piccolo zainetto dove si teneva qualche altra cartucce di scorta e che portavo io. Ho cercato tanto un gilet come quello ..... ma mai trovato così bello e comodo. Però ricordo ancora che quando faceva freddo e sopra aveva la giacca di fustagno .... il gilet diventava scomodo ed inutile ... allora le cartucce in tasca e il gilet a casa. Ecco questo è il limite del gilet .... lo stesso non può essere indossato d'estate e d'inverno. Con la trisacca fai tutto. Convertito a questa ... dopo decine di gilet acquistati e consumati in 35 anni .... larghi per l'inverno da mettere sopra le giacche e a misura per quando si caccia leggeri .... con la trisacca ne basta una. Presa della filson .... tasconi enormi nei quali ci stanno 50 cartucce del 20, tasche varie laterali per documenti ... merenda ... e grossa cacciatora per selvaggina. Si indossa su tutto regolando le cinture ed è comoda anche perchè la puoi togliere ed appoggiare a terra o appenderla ad un ramo come fosse una borsa. Ora praticamente non porto più nulla ... basta borse o zainetti. Poi se si sceglie un prodotto di marca è anche gradevole indossarlo.
Praticità unica ..... questa è la mia

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Anche io uso uno zaino, quando vado a tordi e colombi, che metto in terra nel capanno, poi riempio le tasche con cartucce con numerazioni diverse di pallini e con due tipi di polvere. Nella tasca dx dei pantaloni metto 5 o 6 cartucce di piombo grosso da 36-38 gr per ogni eventualità. Quando vado a caccia col cane porto solo una cartucciera con 30 cartucce.
 
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