Centri di cattura: L’IMPORTANZA DEI COLLABORATORI

Alberto 69

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Venerdì 13 Febbraio 2015

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Chi opera presso i centri di cattura per presicci, autorizzati dalle Amministrazioni provinciali, conosce molto bene le specie che transitano durante il periodo migratorio. Oltre alle catture di soggetti appartenenti a specie cacciabili, i conduttori tengono annotate nei loro diari le osservazioni ornitologiche che avvengono ogni giorno. Alla fine dell’anno, andando a rispolverare i diari, si scoprono interessanti aneddoti sulla vita migratoria dei nostri amici alati. Ecco quindi che lo scritto diventa un’importante testimonianza, grazie a chi, con la penna, ferma il tempo e i comportamenti sulla carta, tanto da renderli interessanti anche a livello scientifico. I diari non solo parole tramandate, ma dati importanti che vengono analizzati, anno dopo anno, e appartengono alla stessa struttura e allo stesso territorio. A ciò si aggiunge il confronto con altre realtà di monitoraggio territoriale e si può così stilare un primo esame della situazione migratoria in un determinato periodo nel nostro territorio. Si sottolineano poi le ricatture di soggetti che presentano anelli al tarso applicati durante l’attività scientifica d’inanellamento eseguita dai circa cinquecento inanellatori italiani autorizzati da ISPRA e dagli inanellatori esteri sparsi nel mondo che ogni anno operano come ricercatori. Il semplice anello è una carta d’identità che accompagna l’esemplare e, attraverso la lettura della matricola, si accede a una mole d’informazioni interessanti che riguardano la vita dell’animale e che sono importanti per chi studia le migrazioni e la conservazione della specie. A tal proposito vorrei segnalare le ricatture avvenute presso il centro di cattura presicci di Giussano (MB) condotto egregiamente dai signori Villa e Brivio che, nel mese di dicembre 2014, durante la loro attività, hanno trovato nelle reti due soggetti recanti un anello metallico al tarso. Il primo era un maschio di Fringuello, ripreso in data 21 dicembre 2014 e precedentemente inanellato all’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN il 17 ottobre dello stesso anno, e una femmina di Merlo, ripresa il 23 dicembre e inanellata precedentemente, sempre all’Osservatorio Ornitologico della FEIN, in data 22 ottobre 2014. Il fatto descritto non rappresenta nulla di eccezionale ma rimane pur sempre importante se va considerato che questi dati, poi comunicati a ISPRA, vanno ad implementare gli studi sui movimenti migratori degli uccelli. Quello che preme sottolineare è come la rete capillare di persone appassionate che operano sul campo collabori alla ricerca scientifica, e l’opera dei conduttori del centro di cattura per presicci di Giussano ne è un esempio. Un esempio senz’altro molto valido per sollecitare a provare tutti coloro che non hanno ancora iniziato a farlo.


fonte:anuu.org
 
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