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Che il colombaccio stia modificando le sue abitudini da migratorista a migratorista- stanziale è ormai accertato, ciò che vorrei fosse analizzato è cosa fa sì che in alcune aree la popolazione incrementa notevolmente nel giro di pochi anni e cosa invece ostacola la diffusione nonostante le aree esaminate siano omogenee.
Prendiamo ad esempio la nostra regione, il maggior numero di colombacci stanziali li troviamo nel Gargano, nella pineta demaniale jonica, nel bosco comunale di Gravina , pochi nel parco della Murgia, pochi in quello delle Gravine, praticamente assenti nel Salento, praticamente assenti nelle città; ora se esaminiamo la situazione della Sicilia, possiamo notare che il territorio può sovrapporsi in quasi la totalità a quello pugliese, escluso le zone "montuose" siciliane, con la differenza che in Sicilia dove ci sono colombacci li trovi ovunque città comprese, mentre da noi anche dove la loro presenza è buona comunque sono "localizzati" e le città non sono interessate dal fenomeno. Cosa spinge il colombaccio a preferire una zona ad un'altra se ai nostri occhi queste sono uguali? cosa "vedono" loro che noi non vediamo?[2]
Domanda interessante Martino.
La stessa che mi facevo io fino a non più di 6-7 anni fà...xchè in Toscana..meglio a Firenze...a pochi km da qui colombacci ovunque e subito oltre l'Appennino con clima e habitat simili pochi o nulla???
Adesso è tutto cambiato anche in Emilia...senza che sia cambiato nulla...
Penso siano fenomeni di difficile interpretabilità....