Corsi per l’abilitazione alla Caccia Specialistica alla Beccaccia

Appunto....
Aggiungo....
E' una caccia tradizionale facente parte della nostra cultura.....x alcuni è forma esclusiva di caccia.....la 157/92 stabilisce che non devono essere superiori a quelli esistenti prima dell'entrata in vigore della stessa....

non mi hai risposto è o no una forma x acaparrarsi un pezzo di territorio in esclusiva?
e ridai nessuno vieta l' abbatimento della beccaccia con metodi consentiti,se si vuol guardare in modo approfondito è piu restrittivo un discorso appostamento fisso,dove un cacciatore ha la caccia in esclusiva,e come mi stai dicendo a numero chiuso,che non un cavolo di corso che dura una sera e che è aperto a tutti!
Premetto che non sono assolutamente contrario all' appostameto fisso!
MI dà l' impressione che si voglia fare il processo alle intenzioni,qual'è il problema ,l' aspetto è vietato,la caccia alla beccaccia senza l' ausilio del cane è vietata almeno x la toscana, e allora?
Non cè selezione di chi puo o di chi non puo fare il corso!
 
Ma che te stai a inventà!! Fanatici? Pericolosi? ma smetti che fai piu figura!

ho gia spiegato il perchè del corso e del' abilitazione alla becca,e RIPETO,I corsi sono liberi a tutti,METTETEVI nella ZUCCA che se non si cambia modo di cacciare e di gestire finisce tutto.

Ma a giocare a calcetto o giocare a tennis o in bici o a sciare o al tiro a volo o chessò quant' altro ,quante volte si va in una una settimana? e a caccia? o solo a caccia?

In oltre non capisco tutto sto puzzo x un corso,è come i corsi x selecontrollore o x l' Art 37.


PS. i corsi x le varie abilitazioni li ho fatti tutti!

La tua risposta non è altro che la conferma della vericidà del post che volevi contraddire.
 
Mi sorge spontanea una domanda,xche la maggior parte dei cacciatori del forum di che non si dedica in specifico alla caccia alla becca è contraria al corso?

- - - Aggiornato - - -

Io non scrivo praticamente mai, tanto tutte le volte arriva l'espertone umilzero che starnazza a vanvera, ma sta volta non resisto!

La beccaccia si tutela rispettando il carniere giornaliero e smettendola di andare 5 volte a settimana, non vietandola a chi non fa un corso, in parole povere BUON SENSO, come per tutte le cose.

Ma corso di che? IO ho la selezione per tutti gli ugulati Toscani, ho l'art. 37 (mai usato tra l'altro, visto che i soliti noti la fanno da padrona) ho fatto pù corsi che esami all'università e volete sapere che valore aggiunto mi hanno portato, lascio a voi la scontata risposta!

Conosco persone per bene che alla posta non tirano mai alla beccaccia e tanti Grandi Beccacciai che prima di andare col cane alla posta ci stanno loro e fanno anche carniere.

Son veramente stufo e quoto Ozanaagh, sappiate che se anche questa regola passa, trovate un fucile alla posta in più! Ora BASTA!

Probabilmente x la selezione e l' art 37 non ti sei mai interessato,non aspettare che ti chiamino .sei tu che devi dare la disponibilità,qui da noi funziona così,certo è che chi vuol partecipare alle battute e mai si è interessato dei ripopolamenti,di palinazione,di ristutturazioni voliere ecc. delle catture e dell controllo delle volpi e delle gazze ,co stu pesce che lo chiamano!

a volter mi domando anche del perchè quelli che piu si lamentano son quelli che non apportano mai nulla x la caccia "non è rivolto a te personalmente ma in generale" nel mio comune non siamo molti cacciatori , circa 200 ma chi dedica una piccola parte del suo tempo x la caccia sono circa una decina,hanno tutti da fare,però vedo che per prendere il fucile in mano il tempo lo trovano tutti!
 
Il tutto, l'ha sintetizzato Federico (Generale Lee Post. 130).
Sicuramente, queste congreghe settarie e partigiane stanno facendo girare gli zebedei a tanti (me compreso);
detto questo, mi chiedo come si fa a non essere d'accordo e condividere in pieno tutti coloro che sono contro
questo tipo di castrazione e castratori.
Chiedo scusa se volontariamente e coscientemente sono dalla parte dei cacciatori tutti e di conseguenza contro
i protezionisti-animalisti-beccacciari che pretendono di imporre altri divieti alla massa pur di trarne vantaggi
personali.
Tutti all'erta e occhi aperti, questi signori con la "puzzetta sotto il naso, è da circa un QUARANTENNIO che ci
provano e qualche risultato l'hanno ottenuto; a loro non interessa la beccaccia ma il business che ci può
essere dietro.
Saluto i Cacciatori - Giovanni
 
Come avevo gia' detto era una miserabile manovra ai danni di tutti i cacciatori x spillarci altri soldi, il brutto e' successo tutto questo sotto il patrocini di alcune aavv che invece ci dovrebbero tutelare!!!!!!!!!
 
Io non scrivo praticamente mai, tanto tutte le volte arriva l'espertone umilzero che starnazza a vanvera, ma sta volta non resisto!

La beccaccia si tutela rispettando il carniere giornaliero e smettendola di andare 5 volte a settimana, non vietandola a chi non fa un corso, in parole povere BUON SENSO, come per tutte le cose.

Ma corso di che? IO ho la selezione per tutti gli ugulati Toscani, ho l'art. 37 (mai usato tra l'altro, visto che i soliti noti la fanno da padrona) ho fatto pù corsi che esami all'università e volete sapere che valore aggiunto mi hanno portato, lascio a voi la scontata risposta!

Conosco persone per bene che alla posta non tirano mai alla beccaccia e tanti Grandi Beccacciai che prima di andare col cane alla posta ci stanno loro e fanno anche carniere.

Son veramente stufo e quoto Ozanaagh, sappiate che se anche questa regola passa, trovate un fucile alla posta in più! Ora BASTA!
 
BUongionro Grillaia, niente di personale anche da parte mia ci mancherebbe, ma ora ti dico come stanno le cose in Provincia di Firenze.

Per la selezione faccio 5 censimenti per il capriolo e daino e 4 per il cervo più due riunioni di coordinamento all'anno, l'art 37 al cinghiale lo fanno fare solo alle squadre dei cinghialai, hai voglia ad andare a chiedere. Gli abbattimenti diretti per danni alle culture sono autorizzati agli agricoltori diretti o a persone indicate da loro muniti di art 37 solo nei Comuni di Palazzuolo sul Senio e un'altro di cui ora mi sfugge il nome! Gli abbattimenti dei piccioni e storni sono organizzati da un esterno alla Provincia e se non lo conosci o non gli stai simpatico non ci entri nenache a piangere, gli abbattimenti ai nocivi, corvi gazze etc sono all'interno di aziende e ZRV da coordinare con i guardiacaccia che ne devono fare richiesta e indicare i soggetti operanti, cioè leggi sopra, alla volpe devi esere iscritto a delle liste per le quali ad essere sincero è l'unica cosa su cui non mi sono informato ma visto le premesse...Che dici mi sarò informato?

Ora venire a dire che un corso alla beccaccia, all'infuori di limitare le persone nella caccia al suddetto, serva a qualcosa mi sembra una grande...

Se lodate questo selvatico, come dovrebbe essere per qualunque animale, fate il corso e partecipate al censimento della specie,e tanto di cappello a voi tutti, ma non potete con l'ennesimo balzello limitarne la caccia solo a dei privilegiati.

Ma non mi sembra affatto una limitazione,i corsi sono aperti a tutti,e basta avere cane e voglia di scarpinare,chi ti vieta di cacciarla?
come ti ripeto è solo un ennesimo tentativo di cacciarla com modi consoni al tipo di selvaggina,evitarne l'uccisione alla posta ecc.
ti faccio un esempio,la mattina tiro alla becca,ho il cane da cerca x il riporto,vengo controllato dopo le otto,nessuno mi puo dire nulla.... dichiaro....mi è volata mentre raccoglievo un tordo!
se non ho l' abilitazione x la becca ...ci penso due volte!
e questo è un esempio banale ,ci sono anche altri motivi,ma non è certo x concedere la caccia in esclusiva ad alcuni,lo stesso lo potresti dire x gli appostamenti fissi,non sono sistemi x accaparrarsi un pezzo di territorio in esclusiva?
Allora cerchiamo di valutare la cosa nel suo giusto verso,lasciamo la beccaccia a chi predilige la caccia con il cane,mi sembra che ci sia un interpretazione della caccia ai miei occhi non consono,come se fosse un voler portare a casa tutto cio che muove,no ho mai sparato a un cinghiale,una lepre,un capriolo,tantomeno ad un tordo o un colombaccio mentre ero con il cane da ferma,il contrario lo vedo insensato senza etica, se ho sparato a una lepre ero con amici e con i segugi, al colombo sul palco con i volantini e zimbelli,a un germano o un codone al chiaro alle anatre,al tordo all' rientro o all' uscita ,la caccia x me è questa è far carniere,ma nel dovuto modo.
Per il discorso art 37 ecc. mi spiace che in firenze la cosia sia così diciamo degradante,x fortuna almeno x la parte di Atc di nostra appartenenza di funziona in modo egregio
 
Infatti Mauro...il tempo non lo perdo più...
Qui non si parla di "gestire" ma di "accaparrarsi" il diritto di cacciare qualcosa...che è la cosa più ODIOSA che i cacciatori possano..e spesso fanno...fare.

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Caro Francesco...ci conosciamo da tempo e sai quanto cerco di essere moderato.
Ma non c'è nulla che mi faccia andare il sangue alla testa come chi...non si sa x quale imposizione divina...si vuole arrogare diritti che in nessuna altra parte del mondo esistono...sciacquandosi la bocca con parlo come "GESTIONE" o " TUTELA"...
Ricordo a tutti che in TUTTI i paesi dell'est europeo...anche quelli ora facenti parte della UE...la beccaccia si caccia alla posta...
Ricordo a tutti che nei paesi scandinavi...dove in fatto di gestione sono avanti anni luce rispetto a noi..non esiste limite di carniere x la beccaccia...
Neanche i francesi...nazione dove la beccaccia è più cacciata...si è mai arrivati a tanto...
Questi borghesotti chiedono sponda ai "SUPERTECNICI FAUNISTICI DELL'ISPRA"...e ho detto tutto...x poterla cacciare solo loro...
Questa è una VERGOGNA....oltre che un offesa ai tanti ragazzi...e ne abbiamo diversi anche nel forum...che si battono e dedicano tanto del loro tempo libero per salvaguardare i ns diritti...

Ma lascia perder l' estero che se dovessimo cacciare come loro sarebbe veramente un problema x la maggiore dei cacciatori,e se poi poi leggi le cronache ,non siamo ben accetti in ormai tanti paesi ,vedi grecia,vedi albania,vedi turchia,probabilmete cè un qualcosa nel ns sistema che non va? che ne dici?
e ti ripeto non puoi fare paragoni con stati dove latitudini e longitudini sono completamente diversi come lo è il clima ,dove il rapporto territorio cacciatore e soprattutto la gestione è ben diversa dal nostro.
Che ne pensi degli appostamenti fissi?
 
Guardate cosa hanno dichiarato nell'ultima assemblea FANBPO la stampa specializzata:
Beccaccia: il report dell'assemblea generale Fanbpo 2013

e guardate cosa invece hanno fatto:

http://www.giornaledellabeccaccia.it/beccaccia-75-assemblea-FANBPO.pdf

un processo dove l'unico verdetto è: colpevole. L'innocenza non era nemmeno contemplata.

Se ne volete sapere di più guardate quì:
salvateci dai club - Il forum sulla caccia e sulla cinofilia

se ho violato qualche regola del forum, me ne scuso e prego i mod. di intervenire. Grazie.
 
Considerando il forum terra di confronto voglio fare alcune considerazioni, i club in genere sono gruppi di persone unite da un interesse comune (prevalentemente socio- culturale o ricreativo) comunque una cosa chiusa con un rapporto verbale e una unicità strettamente cittadina nella sua esclusività dove la cosi detta "innovazione" porta a mitizzare momenti e situazioni di cui francamente noi "rurali"non sentivamo il bisogno. Somatizzare un disagio in una esclusività oltre la norma, oltre la legge, crea una patologia molto vicina all 'U.C.A.S. Voler mitizzare a tutti i costi un uccello non è un buon servizio ai cacciatori, è evidente che non è una specie a rischio o bisognosa di gestione particolare, il passaggio da caccia specialistica a esclusiva è il vero presupposto per farci del male. La storia è piena di personaggi ossessionati da idee ritenute giuste, l'essenza del pensiero unico esclusivo è un modo di proporsi un po' fanatico, non solo pericoloso perchè si avvicina al concetto di nemico, ma rappresenta un limite mentale molto vicino al razzismo anche se di origine inconscia, "cambiare modo di caccia" o gestire o di nuovo limitare sono atteggiamenti aggressivi steccati di convenienza su principi ingiusti, non oggettivi. Tutti quelli che pensano di demandare o trascurano la presenza ignorano che altri decideranno per loro e quindi serve un po di impegno, la Toscana testimonia come non siamo stati in grado di arginare la deviazione e come una lobby possa orchestrare al di la della 157/92 la quale prevede tutto escluso l'obbligo del cane per la beccaccia, ciò che poteva essere un suggerimento diventa un obbligo. Ognuno in democrazia ha un parametro da rispettare la maggioranza, siamo così sicuri che la maggioranza dei cacciatori sono favorevoli all'abilitazione specialistica o semplicemente i pregiudizi da appartenenza creano fobie dove l'altro cacciatore è visto come nemico, è il modo giusto o c'è qualcosa di sbagliato nella proposta.

Più ti leggo e più mi dico, meno male che ci sono ancora persone di buon senso. Felice di averti conosciuto, anche se fugacemente al raduno
saluti Marco
 
Ma non mi sembra affatto una limitazione,i corsi sono aperti a tutti,e basta avere cane e voglia di scarpinare,chi ti vieta di cacciarla?
come ti ripeto è solo un ennesimo tentativo di cacciarla com modi consoni al tipo di selvaggina,evitarne l'uccisione alla posta ecc.
ti faccio un esempio,la mattina tiro alla becca,ho il cane da cerca x il riporto,vengo controllato dopo le otto,nessuno mi puo dire nulla.... dichiaro....mi è volata mentre raccoglievo un tordo!
se non ho l' abilitazione x la becca ...ci penso due volte!
e questo è un esempio banale ,ci sono anche altri motivi,ma non è certo x concedere la caccia in esclusiva ad alcuni,lo stesso lo potresti dire x gli appostamenti fissi,non sono sistemi x accaparrarsi un pezzo di territorio in esclusiva?
Allora cerchiamo di valutare la cosa nel suo giusto verso,lasciamo la beccaccia a chi predilige la caccia con il cane,mi sembra che ci sia un interpretazione della caccia ai miei occhi non consono,come se fosse un voler portare a casa tutto cio che muove,no ho mai sparato a un cinghiale,una lepre,un capriolo,tantomeno ad un tordo o un colombaccio mentre ero con il cane da ferma,il contrario lo vedo insensato senza etica, se ho sparato a una lepre ero con amici e con i segugi, al colombo sul palco con i volantini e zimbelli,a un germano o un codone al chiaro alle anatre,al tordo all' rientro o all' uscita ,la caccia x me è questa è far carniere,ma nel dovuto modo.
Per il discorso art 37 ecc. mi spiace che in firenze la cosia sia così diciamo degradante,x fortuna almeno x la parte di Atc di nostra appartenenza di funziona in modo egregio

Premetto che ho un cane da ferma ma mi piacciono anche le altre forme di caccia infatti vado al palco ai colombacci e ho anche i richiami a volte vado a caccia al colombaccio al campo con il temporaneo e talvolta a secondo del periodo oltre ai volantini e zimbelli mi porto dietro qualche richiamo oppure vado con i richiami e dato che ho problemi(che non ti stò a descrivere) a lasciare il cane a casa in tarda mattinata ripongo i richiami in macchina e vado a fare un giro con il cane secondo il tuo modo di pensare il mio non è un comportamento corretto, invece la proposta fatta da un associazione di beccacciai che per evitare che qualcuno possa fare la posta alla beccaccia a proposto di iniziare la giornata venatoria alle 8 di mattina questo è giusto?
Secondo me con la scusa di difendere la beccaccia vi state mettendo contro a tutti i non "specialisti" se proprio la volete difendere anzi che con il fucile uscite con il cane e la macchina fotografica cosi evitate di ucciderla e magari fotograte in fragrante anche qualche postaiolo....scusa per la provocazione ma mi è venuta spontanea ripensando alla proposta delle 8 di mattina fatta da alcuni "specialisti beccacciai".
 
Corsi sulla Beccaccia?è un uccello con il becco lungo,ha2 ali come altri e chi ha letto il calendario sa che non può tirargli prima delle 8 am. ,che la posta serale è proibita e che il suo prelievo è regolato mediante emanazione annuale del calendario venatorio.Insomma non è che c'è poi così tanto da sapere se non che il più grande problema più grande è rappresentato dal rispetto della normativa di legge…..e qui purtroppo iniziano i problemi corsi o non corsi ...
 

Alberto 69

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Martedì 25/02/2014

beccaccia.jpg

Il progetto di caccia specialistica alla beccaccia sta diventando realtà in Italia. L’idea, frutto dei comuni intenti e della proficua collaborazione tra Beccacciai d’Italia e Club della Beccaccia, prevede tra i tanti punti inerenti alla ricerca scientifica applicata alla caccia, quello della formazione di beccacciai-monitoratori della specie: a caccia aperta attraverso le indagini sul prelievo, così come a caccia chiusa attraverso l’attività di monitoraggio con l’impiego dei cani da ferma da effettuarsi fino alla fine del mese di marzo.

Obiettivo del progetto è quello di aprire la strada alla necessaria specializzazione per esercitare questo tipo di caccia, rendere sostenibile il prelievo della specie su tutto il territorio italiano e dare la possibilità ai cacciatori specializzati di diventare operatori del monitoraggio anche al di fuori del periodo venatorio. La formazione dei monitoratori passa attraverso la frequentazione obbligatoria dei corsi di specializzazione beccaccia che rilasciano apposita abilitazione.
La Regione Abruzzo è partita per prima in Italia inserendo la figura di cacciatore specialista-monitoratore beccaccia nell’attuale Calendario Venatorio (Del.G.R. n°561 del 29/07/2013). Tale abilitazione diventa obbligatoria nel territorio regionale per lo svolgimento delle attività di monitoraggio invernale e primaverile su apposite aree che saranno censite dagli organi territoriali in sinergia con gli Atc e le associazioni venatorie locali, prevedendo la possibilità di effettuare i monitoraggi anche nelle aree interdette all’attività venatoria, previa autorizzazione degli enti preposti. In futuro l’abilitazione potrebbe consentire anche l’eventuale prelievo venatorio oltre i normali periodi previsti dal calendario per la specie.
Occorre sottolineare che questo risultato è frutto della lungimiranza e della competenza della Regione Abruzzo, nelle figure istituzionali del presidente Giovanni Chiodi e dell’assessore alla caccia Mauro Febbo, dell’assidua mediazione di Giuseppe Savini, consulente dell’assessorato, del dirigente del settore Agricoltura Caccia e Pesca Luigi De Collibus e del funzionario dell’ufficio programmazione faunistico-venatoria Franco Recchia. Un’importante collaborazione tra istituzioni e governo difficile da reperire oggi in Italia.

Chieti ha aperto la strada
Così come è da riconoscere l’impegno e la volontà dell’Atc Chietino-Lancianese (nella persona del suo presidente Corrado Di Nardo e del suo staff), il primo Atc italiano che ha effettuato i corsi il 12 e 13 luglio scorsi. Corsi che sono stati validati e riconosciuti dall’ISPRA, all’interno di un nuovo percorso di piena collaborazione tra l’istituzione e le associazioni specialistiche per l’affermazione della caccia sostenibile, sulla base di un modulo di 16 ore minime, organizzate in almeno due giornate formative con lezioni mattutine e pomeridiane di 4 ore ciascuna.
L’ISPRA ha inoltre validato i nominativi dei docenti sulla base dei loro curricula e sulla rigorosità dell’organizzazione che ha previsto la registrazione dei corsisti in entrata ed uscita alle singole sessioni. Lo stesso ha riguardato i docenti che hanno redatto verbale sulle presenze, sugli argomenti trattati e sull’esito finale dell’esame composto da circa 20 domande a risposta multipla. I Corsi sono suddivisi in moduli:

Modulo A: biologia della specie ore 10 c.a. lezioni frontali in aula
I. Sistematica e distribuzione geografica; Popolazioni e DNA; Status della specie
II. MORFOLOGIA (Morfologia generale e variabilità dei principali caratteri; Piumaggio e muta; Apparato digerente; Sensi e modi di comunicazione; Anomalie di forma e di colore)
III. INDICI DI PRESENZA
IV. ECO-ETOLOGIA (Habitat – uso, variazioni, funzione ecologica specifica degli ecosistemi forestali, ruolo e importanza delle aree aperte; Area vitale; Fenologia – riproduzione, svernamento, migrazioni, orientamento; Alimentazione; Fattori limitanti – clima, variazioni dell’habitat, predazione, patologie e incidenti, Caccia; Struttura e dinamica delle popolazioni – mortalità e sopravvivenza in base ai dati di inanellamento)
V. RICONOSCIMENTO DEI SESSI E DELL’ETA’ (Maschio o femmina; Giovane o adulto; Analisi dei criteri utilizzabili; La “lettura” delle ali: nozioni di base * (NB)

Modulo B: studio e gestione della specie ore 5 c.a. lezioni frontali in aula
VI. STUDIO A SCOPO GESTIONALE (Raccolta e analisi di campioni biologici; Inanellamento; Radiotracking e altro; Conteggi (monitoraggi)
VII. PRELIEVI (Legge 157/92; Norme Comunitarie; Tipologie di caccia in Europa; Calendari venatori; Turismo venatorio; Entità dei prelievi; Caccia programmata e caccia su piano di prelievo; PMA e PMG)
VIII. CRITERI GESTIONALI (Teorici; Prudenziali; Applicati – gestione dell’habitat, gestione venatoria; Importanza delle aree protette; Protocollo ondate di gelo; Protocollo monitoraggio aree protette; Documenti vari di gestione UE, ISPRA, ONCFS)

Modulo C: tecnica venatoria e cinofilia ore 5 c.a. lezioni frontali in aula
I. ETICA VENATORIA E APPROCCIO ALLA CACCIA ALLA BECCACCIA (A caccia da soli; Il valore e l’espressione del binomio cane & cacciatore; Mezzi e strumenti “sostenibili”; il prelievo “discreto”)
II. LE ARMI (Basculanti; Semiautomatici; Calibri)
III. LA CARTUCCIA (Elementi di balistica della canna liscia – velocità, pesi, rosata, copertura e dispersione; Tipologie di munizioni idonee)
IV. IL TIRO (Tecnica ed esecuzione del tiro – pieghe e deviazioni del calcio, allenamento; Piazzamento; Sicurezza)
V. CINOGNOSTICA (Le razze da ferma e da cerca; Le razze da ferma – razze inglesi, razze continentali; Standard morfologici e di lavoro nelle razze da ferma – cerca, filata, ferma, guidata, consenso, riporto)
VI. CINOFILIA VENATORIA (Il cane “da beccacce” – cerca e collegamento, il lavoro “a singolo” e il lavoro “in coppia”; Campano e campano elettronico: caratteristiche e utilizzo sostenibile; Addestramento e allenamento; Le prove di lavoro – le prove di lavoro su beccacce; Criteri e principi di selezione; Allevamento; Alimentazione; Salute del cane – primo soccorso)

Presidente della Commissione e docente dei Moduli A e B è stato Paolo Pennacchini, coadiuvato da Camillo D’Onofrio. La parte del modulo C inerente la cinofilia e la tecnica venatoria è stata condotta da Raffaele Pozzi, quella sulle armi e la balistica da Antonio Mitelli. Alla fine del Corso sono stati abilitati 80 beccacciai-monitoratori ai quali è stato rilasciato apposito attestato.

Poi Teramo

Promosso da Arcicaccia Teramo, nella figura del suo presidente Massimo Sordini, il 13 e 14 settembre il corso di specializzazione si è svolto poi a Teramo appunto, con il patrocinio della Provincia. Il corso ha avuto come docenti per il Modulo A e B sempre Paolo Pennacchini, insieme a Giovanni Giuliani, mentre il modulo della cinofilia è stato svolto da Alberto Pellegrini, presidente del Club della Beccaccia. Sono stati formati 56 monitoratori.

Il bis di Chieti
Promosso da Federcaccia Chieti nella figura di Vincenzo Larizza, con la sapiente organizzazione di Gabriella Berardocco, nel palazzo ducale di Torrevecchia Teatina, il 19 e 20 settembre si è svolto il 2° corso rivolto ai beccacciai di Chieti.
La docenza è stata tenuta da Paolo Pennacchini e da Camillo D’Onofrio per i moduli A e B, da Giuseppe Caschera per la cinofilia e tecnica venatoria, e da Antonio Mitelli per le armi, balistica e munizionamento. A seguito degli esami sono stati formati altri 80 monitoratori.

Un modello messo a punto con i beccacciai di tutta Italia
E’ importante ricordare come i corsi di specializzazione beccaccia così costruiti siano stai il frutto di un modello di formazione che Beccacciai d’Italia ha sperimentato negli anni incontrando centinaia di beccacciai e gli uffici Caccia dal Trentino alla Puglia. Sono l’evoluzione delle lezioni tenute in provincia di Perugia per il monitoraggio della migrazione pre nuziale e la raccolta delle ali che là si svolge dal 2006, così come in provincia di Lecce dal 2010, culminate con la lezione magistrale presso la Facoltà di Agricoltura dell’Università di Firenze che ha attribuito dei crediti formativi ai laureandi del Corso Magistrale in Scienze della Gestione Faunistica. Il contributo del naturalista zoologo Giovanni Giuliani è stato decisivo nella strutturazione dei corsi secondo i requisiti indicati dall’ISPRA, così come il grande lavoro del presidente del Club della Beccaccia Alberto Pellegrini nel divulgare nel mondo della cinofilia le necessità improrogabili della ricerca scientifica applicata alla nostra amata specie.

Se la Regione Abruzzo è stata la prima ad attivare ufficialmente i corsi, un doveroso ringraziamento va al coraggio e all’intuizione di Giannicola Di Carlo che otto anni fa ha iniziato una serie di contatti sul tema beccaccia nella sua Ortona. Insieme all’amico Leo Papponetti hanno iniziato a diffondere i nuovi protocolli di ricerca basati sulla raccolta delle ali di beccaccia e promosso numerose iniziative sul territorio. Hanno fondato la delegazione Abruzzo di Beccacciai d’Italia e coinvolto molti giovani appassionati, interfacciandosi con le associazioni ambientaliste, senza pregiudizi e antichi rancori. Si tratta quindi di un messaggio molto positivo: laddove si incontrano ancora persone di buona volontà e iniziativa, si può costruire tutti insieme, senza schieramenti ideologici e divisioni ormai non più sostenibili, un futuro per la beccaccia e per la nostra caccia.

fonte:caffeditrice.com
 
Beccacciai d’Italia e Club della Beccaccia: la risposta ad Amici di Scolopax

Beccacciai d’Italia e Club della Beccaccia: la risposta ad Amici di Scolopax

Beccacciai d’Italia e il Club della Beccaccia, nelle persone dei rispettivi presidenti Paolo Pennacchini e Alberto Pellegrini, rispondono alla nota contro la proposta di caccia specialistica alla beccaccia diffusa da Amici di Scolopax e firmata dal vicepresidente nazionale dell’associazione Francesco Petrella.

Prima vengono i diritti della beccaccia, poi quelli dei cacciatori; soprattutto i doveri.

Questo il punto intorno al quale si concretizza la collaborazione tra Beccacciai d’Italia e il Club della Beccaccia. E’ la visione della “sostenibilità della caccia”, alla quale vanno aggiunte cultura, competenza, educazione. Sostenibilità che pensiamo si possa raggiungere anche attraverso i corsi di specializzazione, che abbiamo ideato per formare i monitoratori.


Ci fa piacere che anche voi siate stati chiamati a formare i monitoratori e che quindi abbiate avuto la possibilità di confrontarvi con tanti cacciatori pieni di passione e di speranza, ma allo stesso tempo delusi e amareggiati. E’ curioso che chi dice di fare caccia e ricerca, non si sia mai accorto della assoluta mancanza di dati sulla specie beccaccia in Abruzzo: mancanza grave che ha causato la sospensiva del calendario venatorio regionale e la chiusura anticipata della caccia alla specie. Attraverso le norme che la Regione Abruzzo ha predisposto nel CV 2013-14 in materia beccaccia, e tra queste i corsi, la caccia alla beccaccia è rimasta aperta fino al 20 gennaio.



Infine, sarebbe bello chiedere alle centinaia di monitoratori che abbiamo formato un giudizio di merito sui nostri corsi, dove la docenza ha un costo poiché frutto di formazione, curriculum e competenza; e che tutti coloro che hanno frequentato hanno mostrato di ben apprezzare.

I nostri ringraziamenti vanno quindi all’ATC Chieti, a Federcaccia Chieti, ad Arcicaccia Teramo, ad Enalcaccia Montesilvano, all’ATC Avezzano e Roveto Carseolano, e infine all’ATC Pescara per aver organizzato i corsi e dato un bell’esempio di unità d’intenti per la cura della beccaccia e la sostenibilità della sua caccia.

Per finire un’ultima considerazione in merito alla vostra affermazione “… la nostra idea è quella di un beccacciaio consapevole di forte levatura morale, ma inserito nel contesto del panorama venatorio italiano”. Il problema è proprio il panorama venatorio italiano che deve cambiare: crescere culturalmente, rinnovarsi e dialogare con tutta la Società. Noi lo stiamo facendo in nome della beccaccia.



Paolo Pennacchini, presidente Beccacciai d’Italia - Alberto Pellegrini, presidente Club della Beccaccia



fonte:caffeditrice.com
 
Potrebbe essere un idea da tenere in considerazione,pensa x ogni beccacciaio tanto terreno come un chiaro x anatre o palchi x colombi,con tutti quelli che si dedicano a questa caccia ....

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Ma smetti di fare il moralista ,sai bene che il problema non è questo,poi non vedo il problema ho 57 anni e se qualcuno piu giovane ha da insegnarmi ben venga,reputi umiliazione che un giovane ti spieghi o insegni qualcosa?no caro questa è ignoranza
che dovrei dire allora con il mio lavoro che è pieno di corsi e aggiornameti e le piu volte fatti da molto piu giovani del sottoscritto?
Ma dai cercane altre di scuse!
poi non ti danno.... la pagella.


Vedo che oltre a fare lo gnorri non sai nemmeno leggere quello che scrivo...
Non ho parlato né di me né dei 50enni...sto parlando dei 70enni stanzialisti da una vita che a Novembre cercano col loro cagnetto una becca...
Sono queste le persone...e sono la maggioranza degli stanzialisti delle mie parti e credo di tutta Italia....che mai parteciperanno ad un corso x poter tirare quando gli và fatta bene 3-4 becche l'anno...
E sono queste le persone che VOI volete far fuori....
Dovreste solo VERGOGNARVI.....e il moralista dillo a qualcun altro...anzi dillo a te stesso che ti sciacqui la bocca con parole di cui non conosci nemmeno il vero significato.
 
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