Beccaccia: il report dell’assemblea generale Fanbpo 2013

io non caccio la beccaccia, ma al di là di quelli che possono essere considerati "interessi solo economici" sono favorevole agli studi "seri" e mirati sullo stato di salute delle specie migranti,è ormai palese che se non sono supportati da questi studi molti tipi di selvaggina saranno proibiti (specialmente in Italia) perciò è meglio che anche i cacciatori facciano parte di queste commissioni onde evitare le storture "animaliste" volte al pessimismo cosmico, la beccaccia gode di un interesse, scientifico e venatorio di successo, che sia meritato o no non sta a me dirlo, gli amici beccacciai ne parlano con enfasi e questo basta.....................in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!
 
Ecco cosa vogliono questi: "Alberto Pellegrini, presidente del Cdb, ha sottolineato l’accordo fra BDI e CDB e il percorso comune che stanno affrontando in Italia per la specializzazione della caccia alla beccaccia".
Questo significa corsi e forma di caccia esclusiva. Bene, bene........
 
IO spero che la chiudano in Italia e non solo...cosi' la pianteranno di rompere i ******** per un uccello che considero alla pari di qualsiasi altro migratore cacciabile
 

Alberto 69

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Mercoledì 08/01/2014

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L’Irlanda è stato lo splendido scenario della nona assemblea generale della Fanbpo (Federazione Associazioni Nazionali Beccacciai Paleartico Occidentale). Acronimo un po’ ostico da pronunciare, ma che rende bene l’idea di un comune sentire intorno alla nostra specie.
Un sentimento che è anche azione..

La Federazione Associazioni Nazionali Beccacciai Paleartico Occidentale ha una struttura ben organizzata e rappresentativa di tutti i cacciatori specialisti d’Europa. Si parla di Paleartico Occidentale, una vasta area biologica che non corrisponde solamente all’Europa geografica, ma che ne contiene altre interessate dalla migrazione dell’avifauna continentale: in particolare il nord Africa e il vicino Oriente. Occorre inoltre effettuare una distinzione tra Europa geografica ed Europa a 28, ovvero la Comunità Europea. Queste differenze sono strategiche per capire certe difficoltà di uniformare gli studi e le norme a tutela della specie e dell’esercizio venatorio correlato.
Quando i cacciatori ci chiedono cosa faccia la Fanbpo in materia di turismo venatorio e di calendari venatori, ci scontriamo con queste differenze, che alla fine contano. I club e le associazioni che aderiscono alla Federazione sono in maggioranza della Comunità Europea. Al di fuori di essa, soprattutto nelle aree di riproduzione della Russia, della Bielorussia, dell’Ucraina, così come nelle aree di svernamento in Turchia, Magreb ed Israele, vi sono dei corrispondenti che rendicontano ogni anno con difficoltà. Sta nel lavoro e nella personalità del presidente Fanbpo, Jean Paul Boidot, attivare la diplomazia necessaria per capire cosa succede in territori strategici per la conservazione della specie.
Ogni anno la Fanbpo si ritrova per l’annuale assemblea generale. Stavolta a Dublino, per la necessità da parte degli organizzatori, l’Associazione Nazionale dei Beccacciai d’Irlanda- Nwaoi, di comunicare a tutti alcuni aspetti poco edificanti del turismo venatorio condotto nelle loro contee. Sempre più forte è la pressione del turismo di caccia offerto da tour operator che ospitano soprattutto molti francesi, intenti ad effettuare la posta e portarsi a casa moltissime beccacce. La maggior parte di esse vengono addirittura commercializzate (nonostante i divieti di molte direttive). L’Irlanda conosce sia una piccola popolazione sedentaria che quella migratrice, molto copiosa negli ultimi anni. Nessun limite al carniere giornaliero e annuale, possibilità di portare a casa le beccacce. Ma qualcosa sta cambiando e la folta assemblea di beccaccia irlandesi testimonia la voglia di scrivere regole precise e per accogliere un turismo sostenibile alla nostra specie.
L’Assemblea Fanbpo è stata presieduta dal presidente dei Cacciatori Irlandesi Desmon Crofton e da Dermot Fitzgerald, presidente della Nwaoi, che nella persona di Larry Taaffe ha trovato un abile e preciso organizzatore.
Ogni anno la Fanbpo presenta il suo resoconto. Innanzitutto quello della raccolta delle ali. Beccacciai d’Italia e il Club della Beccaccia hanno presentato il loro frutto di 3.427 ali raccolte e classificate. Accanto ad esso, Gianluigi Gregori del Cdb ha illustrato il metodo di monitoraggio attraverso le schede di raccolta, che in alcune aree italiane è stato introdotto in via sperimentale.
Il segretario Fanbpo Denes Fluck ha illustrato i risultati del radiotracking svolto negli ultimi anni in Inghilterra, Spagna ed Italia, comparandolo con le carte meteo relative ai punti di contatto segnalati dal satellite. Le rotte migratorie sono direttamente condizionate dagli eventi meteo che in alcuni casi sfiniscono i voli delle stesse procurandone la morte. Alcune radio però trasmettono ancora e ci dicono di beccacce localizzate alle estremità degli Urali (Progetto Scolopax Overland, Progetto Becada Sin Fronteras). In relazione a ciò è stata fatta notare sia da Yves Ferrand (Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage), ospite fisso della Fanbpo in qualità di consulente tecnico, che dal presidente Boidot, la necessità sì di utilizzare un sistema radio, ma per capire gli spostamenti in fase di riproduzione, al fine di sapere con esattezza l’eventualità di una seconda cova di recupero da parte della beccaccia. Tutti e tre i progetti di radiotracking sono stati presentati come progetti individuali in sinergia con vari enti e sponsor territoriali. Da qui la necessità auspicata da alcuni di provvedere ad un protocollo unificato di un progetto di radiotracking condiviso a livello Fanbpo e Face. La radiotelemetria satellitare si scontra realisticamente con dei costi molto sostenuti e sull’impossibilità di attribuire comportamenti individuali a quelli di una popolazione intera. Sono pertanto emersi dubbi e valutazioni che troveranno nei prossimi mesi ampi spazi di dibattito.
Il portoghese David Goncalves, responsabile della Commissione Scientifica, ha sottolineato l’importanza di avere dati precisi sull’Indice Cinegetico di Abbondanza (Ica) come valore da attribuire, nelle sue variazioni stagionali, ad ogni territorio europeo.
Il presidente Boidot ha presentato un studio formidabile sulle capacità energetiche della beccaccia in relazione ai fabbisogni della migrazione, così come ha concluso con una relazione tecnica sulla formazione e su certe aberrazioni dei colori del piumaggio.
Paolo Pennacchini (BdI) ha illustrato una relazione sul turismo venatorio in Europa e fuori dall’Europa, osservando le grandi disparità (e in molti casi piena irregolarità) di date di chiusura della caccia; nonché l’estrema leggerezza nell’assenza di limiti giornalieri ai carnieri. Su questa questione la Fanbpo presenterà un progetto di Codice Etico presso le più importanti agenzie venatorie e tour operator sulla base di punti molto precisi riguardanti i comportamenti di caccia, i limiti al prelievo, la partecipazione alla ricerca scientifica. Le agenzie che sottoscriveranno tale Codice Etico Beccaccia riceveranno dalla Fanbpo un bollino di qualità che servirà a certificare la correttezza del loro operato.
Accanto al Codice Etico, la Fanbpo sta sviluppando un Tesserino Internazionale per chi si reca all’estero dove segnare il prelievo, timbrato sia dalle agenzie che dalle dogane. Il Tesserino Internazionale verrà accompagnato da un PMA (Prelievo Massimo Autorizzato) che riguarderà tutti i cacciatori europei. La beccaccia è specie che appartiene a tutti i cacciatori del Paleartico e in quanto tale va rispettata, nessuno ormai può permettersi di effettuare stragi e safari sulla specie. Alberto Pellegrini, presidente del Cdb, ha sottolineato l’accordo fra BDI e CDB e il percorso comune che stanno affrontando in Italia per la specializzazione della caccia alla beccaccia.
A conclusione dei lavori, Paul Duchein ha illustrato la prossima location che ospiterà l’assemblea della Fanbpo 2014, la città di Gruyère, Friburgo, in Svizzera.

fonte:caffeditrice.com
 
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