vi racconto un episodio.anno scorso per le feste di natale sono andato con mia moglie dai suoi genitori in slovacchia ai confini con la polonia,faceva meno20 di notte e meno10 a mezzogiorno.era pieno di cesene che razzolavano tra la neve.allora mi viene da dire che freddo deve fare? le ho viste con i miei occhi.ciao a tutti
 

Alberto 69

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Lunedì 25/11/2013

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Le ultime speranze stanno venendo meno se non vi sarà un cambiamento radicale al Nord Italia, soprattutto nel centro nord dell’Europa, tipico di un inverno che spinga al sud gli enormi contingenti di Cesene e altre specie che ancora ad oggi stanno “godendo” di quel piccolo spiraglio di sole che ancora resiste a quelle latitudini, come ci segnalano gli Osservatori del nord Europa. Il gioco della migrazione di quest’ultimo autunno sta tutto qui. Se manca il grande freddo, gli uccelli non si spostano dalle zone di nidificazione e se lo fanno, con queste condizioni, sono solo piccoli spostamenti erratici. Intanto da noi nella notte tra il 21 e 22 novembre è scesa una spruzzata di neve anche al di sotto dei 1.000 m., fino ai 500 m. di quota. Neve che, comunque, si è sciolta velocemente a quote più basse. In attesa del freddo, con il ritorno del bel tempo sulla penisola, nel frattempo si sono visti i Tordi sasselli accompagnati dagli ultimi Tordi bottacci, mentre sono sempre presenti in numero ridotto i Frosoni, le Peppole e i Lucherini. In contrapposizione, sono ben presenti tra gli anatidi le Alzavole. Buone le osservazioni di Beccaccia e Beccaccino nelle zone a loro congeniali. Ma le vicende della migrazione, che in quest’ultimo anno sono purtroppo negative, continuano.


fonte:anuu.org
 
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